Marzi non può tirare

Marzi non può tirare I Horettlsti a Piesiaxiy Marzi non può tirare Speriamo in Guaragna e Bocchino Plestany, 18 maggio. Lasciare il titolo di campione del mondo in un'onesta battaglia deve essere certo doloroso, ma non mai come doverlo lasciare su un tettuccio d'infermeria. Dio ci guardi dal giurare che nessun schermidore abbia mai tentato di svignarsela al momento buono per non mettere a repentaglio la propria, reputazione o, addirittura, per sacrosanta fifa. Ma se facciamo questa premessa, è per dire subito che dell'infermità di Marzi ne siamo garanti. Egli, iniziando ieri il torneo a squadre, stava molto meglio di quanto egli stesso credeva. H ginocchio non gli dava quasi più faatldlo, e se non fosse stato l'urto ricevuto nell'incontro con Bougnol, il nostro campione sarebbe stato oggi in pedana per difendere il titolo conquistato a Parigi. Anzi, il favorito dalla carta. Stamane Marzi zoppicante aveva più voglia di tentare la prova che di stare a riposo, ma come esporlo a un sicuro insuccesso, come assistere al suoi assalti penosi, come prendersi la responsabilità di quello che sarebbe potuto accadere? Non restava che un ultimo tentativo: farlo visitare da un medico. «Potrebbe tirare? ». H medico ha sorriso prendendoci per pazzi. Marzi l'ha perfino pregato di cloroformizzargli il ginocchio. «Niente da fare, giovlnotto, ci vuole riposo » gli ha risposto. Marzi si disperava, ma l'abbiamo tranquillizzato, ed è anche per un sentimento di giustizia che scriviamo queste righe. La verità è che Marzi era in via di avanzata guarigione, ma l'urto' di cui abbiamo già parlato gli. ha prodotto un piccolo ematoma. Niente di grave, grazie al cielo. Basterà un po' di riposo, due o tre fiorni almeno; il che equivale, nasalmente, a rinunciare al torneo più importante e più significativo dell'annata. Dei quattro uomini che ci restano in gara, tre sono fortunatamente intatti; il quarto, Giuliano Nostini, ha un'escoriazione al •polso, un nulla, che però gli dà tanto fastidio da essere stato oggi costretto a requisire uno dei non frequenti fioretti francesi di modello classico per tirare poi la sua eliminatoria, con quel brio che tutti sanno. E' stato battuto soltanto per una botta da Gardère, ma ha fatto miracoli. In tutta la giornata nessun altro italiano ha subito una sola sconfitta e gli uomini passati alla semifinale sono, nelle quattro eliminatorie, i seguenti: Primo grupvo: Edoardo Gardère (Francia), Giuliano Nostini, Lion (Francia), Vohryzek (Cecoslovacchia). Secondo gruppo: Renzo Nostini, Buhan (Francia), Van der Werve (Belgio), Rihka (Cecoslovacchia). Terzo Gruppo: Bocchino, Duvez (Romania), Bougnol (Francia), Kirchmann (Cecoslovacchia). Quarto gruppo: Guaragna, Lemoine (Francia), Jesensky (Cecoslovacchia), Coutte (Francia). Naturalmente niente di difficile, oggi, per i nostri. Domattina avranno luogo due semifinali, di otto uomini ciascuna e nella serata la finale sempre con otto concorrenti. La forzata assenza di Marzi ha per noi una grande Importanza, ma speriamo tuttavia di veder passare all'ultimo girone il nostro quartetto al completo. Per il titolo di campione del mondo che Marzi ha oggi lasciato per un banale incidente, vediamo in prima linea tre candidati: Guaragna, Bocchino e Gardère. Un mezzo passo indietro, un po' sfocati, crediamo di distinguere Giuliano Nostini, Bougnol e Lemoine. L'Italia è data per favorita, e questo è il guaio. Nedo Nadi