II Re inaugura

II Re inaugura II Re inaugura gil X Congresso internazionale di chimica a i e o e e a a w, o a e a o o e Roma, 16 maggio. Nella sala di Giulio Cesare, in Campidoglio, è stato solennemente inaugurato, stamane, alla presenza augusta di S\ M. il Re Imperatore, il X Congresso internazionale di chimica che raccoglie un numero cospicuo di scienziati italiani e stranieri. Nella Sala Capitolina affollata di congressisti erano convenuti il presidente del Senato e della R. Accademia d'Italia, S. E. Federzoni, il presidente della Camera S. E. Costanzo Ciano, il Prefetto, senatori, deputati, generali, accademici. Ad attendere il Re Imperatore alla scala di Sisto IV erano il Ministro agli Scambi e Valute S. E. Guarneri per il governo fascista, il prof. Zangara per il Partito, il governatore di Roma don Piero Colonna, l'accademico Parravano presidente del Congresso, l'accademico Giordani in rappresentanza del Consiglio nazionale delle ricerche ed il dott. prof. Eidar Bulmann delegato per la Danimarca, i quali, ossequiato il Sovrano al suo giungere, lo hanno accompagnato nella sala di Giulio Cesare. L'ingresso del Sovrano ha. suscitato colorosìssimi applausi da parte di tutti i congressisti. Il prof. Zangara ha lanciato il « Saluto al Re! », cui ha risposto unanime l'evviva dei presenti. Quindi ha preso la parola il Governatore, che ha porto ai congressisti il saluto augurale di Roma notando come l'Urbe, per la seconda volta nello spazio di 32 anni, -ospiti la suprema assise internazionale della chimica. Al Governatore di Roma è succeduto l'accademico Parravano, il quale, dopo aver espresso al Sovrano l'omaggio devoto dei chimici rappresentanti 34 Nazioni, e rivolto un pensiero reverente all'Uomo che il destino ha concesso all'Italia e che ne regge le sorti con una superiore visione degli ideali di giustizia, dimostrando al mondo la formidabile potenza creatrice che hanno le forze dello spirito, ha trattato con dotta ampiezza il tema « Le conquiste della chimica » ponendone in chiara luce i progressi scientifici e tecnici. Dopo l'accademico Parravano, assai applaudito, ha parlato il dott. prof. Einar Bulmann, a nome dei delegati stranieri, formulando i migliori voti per la riuscita dei lavori. Da ultimo, il ministro Guarneri, dopo aver rivolto al con- iì- gressisti il saluto cordiale e defea, rente del Governo fascista, ha n a he csae, n nao ri, uma la, il il aareha nno del ta ea aia ar il ioride elleanunnte an il ale areruto bese Il Fa ed en se ale la altuza rura to Do alchi così proseguito: Che cosa rappresenti la chi mica, lo ha detto l'accademico Parravano. In nessun altro cani po come in questo, si rivela ìndispensabile l'alleanza stretta tra la scienza e l'industria, cioè a dire, tra il pensiero e l'azione, tra la scuola e la vita. E' per questo — ha proseguito il Ministro — che il Duce dell'Italia fascista ha dato alle nostre antiche gloriose Università nuove sedi ed ade guati mezzi di lavoro; ha jpin'o il mondo dei produttori a fonda re, accanto alle fabbriche, ire derni laboratori guidati dai no stri maestri, migliori; ha voluto con la fondazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, coordinare gli sforzi e gli obbiettivi della ricerca scientifica, convogliandoli al fine pel potenziamento delle attività produttive della Nazione ». Il Ministro ha concluso dichiarando aperto il X Congresso internazionale di Chimica, nel nome di S. M. il Re Imperatore e per ordine del Duce. Gli applausi che hanno accolto le parole di S. E. Guarneri si sono poi rinnovati intensi, vibranti, allorché il Sovrano ha lasciato la sala tra l'ossequio delle autorità e delle personalità. Conclusa così la cerimonia inaugurale, tutti i congressisti, in imponente colonna, con alla testa l'accademico Parravano ed i presidenti delle undici sezioni del Congresso stesso, si sono trecati al Vittoriano, dove hanno deposto una grande corona d'alloro sul Sacello del Milite Ignoto, sostando in devoto raccoglimento e salutando romanamente. Uguale rito di omaggio è stato reso, subito dopo, all'Ara dei Caduti per la Rivoluzione in Campidoglio. I lavori del Congresso, che durerà fino al 21 corrente si inizieranno domani negli uffici della Città Universitaria. PaSatoLaè BodiprdiNqu« LcvirinichlaalnedogisttiqutrdozaDradisimpmsttrpcaUcscagNvmatosnplalemnègCaoU4cnpdpbotrcsisL'avioraduno di Novara Novara, 16 maggio. Ha avuto luogo ieri, al campo d'aviazione di Cameri, un grande avioraduno a cui hanno preso parte sessanta piloti. Fra le autorità si notavano il generale Porro comandante la prima Zona aerea, il generale Marchesi comandante la Zona aerea di Torino, la medaglia d'oro Zappelloni della Brigata aerea dì Lonate, S. E. Opizzi presidente centrale della « Runa ». Fra gli « assi » era Francis Lombardi. Prima di iniziare la manifestazione gli aviatori si sono recati a Galliate a rendere omaggio alla tomba del compianto aviere Oliviero Varzi. Sono quindi stati as segnati i seguenti premi: la Tar er-1 ga Varzi a Biondi e Carani, di en-1 Modena, che sono stati i primi ad atterrare; il primo premio a Chi es si relli di Modena; il secondo a JCariano di Vercelli; il terzo a ancher di Bologna; il quarto a antacaterina di Bologna; il quino a Venturi; il sesto a Lombardi. a Coppa del Federale di Novara stata assegnata alla « Runa » d'i ologna per il maggior numero i concorrenti; la Coppa della rovincia di Novara alla « Runa » i Modena; quella del Comune di Novara alla «Runa» di Vercelli; uella del Comune di Camerl alla Runa » di Bologna. Le mondariso piacentine elebrano la loro sagra Piacenza, 16 maggio. Le mondine della nostra proincia, oltre quattromila, si sono iunite ieri a Bettola, sull'Appenino, per la tradizionale sagra he precede ogni anno l'inizio dela campagna di monda. Davanti lle autorità, esse hanno sfilato ei costumi delle vallate, formano un pittoresco corteo puntegiato di numerosissimi tricolori e triscie recanti scritte inneggiani al Duce. Canti patriottici e uelli caratteristici delle lavorarici delle risaie hanno risonato opo la messa celebrata in piaza Colombo. Dopo che il Federale ebtla auguato a tutte buon lavoro, le monine hanno acclamato con entuiasmo al Duce, agitando festosamente i loro enormi cappelli di • aglia e levando alti nel sole i mille e mille vessilli. Dopo la ditribuzione del rancio, le lavorarici hanno preso parte a balli poolareschi all'aperto, a giuochi e anti. Un motociclista in gara investe undici persone Un morto e due moribondi Milano, 16 maggio. Nei pressi di Meiegnano, in lo- '' alità Pilla, un gruppo di coloni i era posto al margine di una urva della strada. per assistere al passaggio dei concorrenti alla gara motociclistica Milano-RomaNapoli-Taranto. Il corridore Giovanni Agosti, di 27 anni, da Cremona, prendeva male la curva e andava a finire contro gli spettaori allineati al margine della strada, e, dopo aver preso in pieno ben undici persone, ricadeva pesantemente al suolo riportando a f rattura'della base cranica. Dele undici persone, trasportate immediatamente all'ospedale, il colono Umberto Vitaloni, di 32 anni, è morto poco dopo. In condizioni gravissime versa tale Armando Canevari, diciassettenne. L'Agosti a sua volta è morente allo stesso ospedale. Un bimbo di 4 anni quasi illeso dopo un volo di venti metri Trento, 16 maggio. Il bambino Sergio Degasperi, dì 4 anni, stava ieri sera giocando con alcuni coetanei sul muragliene di cinta sopra la rupe che strapiomba nella fossa del Castello del Buon Consig'io, quando improvvisamente perdeva 1' equilibrio, precipitando con un salto di oltre venti metri nel fossato sottostante. Il bimbo si alzava di scatto correndo istintivamente verso il cancello d'uscita, ma, fatti pochi passi, stramazzava al suolo dolorante invocando aiuto. Per fortuna transitava in quel momento presso il Castello il gen. Larcher; presidente dei Volontari di guerra trentini, che immediatamente accorreva e faceva chiamare un'automobile per il trasporto del bimbo all'ospedale. I sanitari di turno gli riscontravano, però, soltanto lievi contusioni e lo restituivano quasi illeso ai famigliari. Violenta colluttazione fra un carabiniere e un violento innamorato Como, 16 maggio. Una decina di giorni fa, tale Alessandro Selva, Irritato perchè la fidanzata non voleva più saperne di lui, si recava in casa della ragazza quando costei era sola, e, dopo aver fracassato i mobili, la minacciava di morte con un falcetto. La giovane riusciva a riparare nell'abitazione di una coinquilina; ma anche qui il violento la raggiungeva, sfogando la sua ira contro i mobili e poi con il falcetto recideva una ciocca di capelli alla ragazza. Datosi alla fuga, il Selva veniva attivamente ricercato ed era ieri scorto da un carabiniere, il quale lo dichiarava in arresto. Il violento si ribellava e sosteneva col milite una colluttazione. Il carabiniere finiva per terra, e, vistosi in «pericolo, estraeva la rivoltella e sparava alcuni colpi, che però andavano a vuoto. Il Selva riusciva ancora una volta a fuggire.