Le due ali dei nazionali si riuniscono a Cantevieja di Riccardo Forte

Le due ali dei nazionali si riuniscono a Cantevieja JVel sartore «fi Tjggnggfl Le due ali dei nazionali si riuniscono a Cantevieja I franchisti penetrano nelle montagne frapposte fra la città martire e il mare - Anche la posizione di Corbolan ha ceduto - Numerosi villaggi occupati (Da uno dei nostri inviati) Dal fronte catalano, 12 maggio Il trionfo sorride alle truppe nazionali, dopo venti giorni di aspri combattimenti fra la pioggia e il fango, nelle impervie montagne del levante. Ai duri scontri con colonne isolate, attraverso quella rete di ispidi bastioni montani e che si dovette per più di due settimane conquistare metro a metro, è succeduta, dopo il crollo di resistenza, la grande manovra di avvolgimento, che ha portato in poche ore all'occupazione di un ampio territorio. Oggi, dopo l'occupazione di 1glesuela del Cid, dopo la caduta dell'ultima trincea strappata ai repubblicani in quel denso grumo montagnoso che separa le grandi valli discendenti da Teruel e da Morella verso il mare, la batttaglia di investimento del gruppo di mas sicci della regione del levante, ha raggiunto il pieno sviluppo. Non sono più azioni frammentarie; tutto il raggruppamento degli Eserciti nazionali fra Teruel e il mare, è entrato in azione. Si combatte su un fronte di cento chilometri di larghezza. A mezzogiorno i carlisti hanno sfilato nella piazzetta di Cantavieja, una piccola città a 1294 m. di altezza, sulla strada da Teruel al Mare. Era l'obbiettivo delle minuziose azioni parziali dei giorni scorsi. Un grande tratto della strada che attraversa il territorio occupato dai repubblicani, a nord ed a sud di essa era presidiato. I due lati dell'arco che stringeva il territorio rosso si approssimavano fino a chiudersi. Alle' tre del pomeriggio, una pattuglia di volontari carlisti ha incontrato, ad un gomito della strada di Temei, i primi repuiti avanzati del Corpo d'Esercito di Castìglia, che venivano dalle montagne di Teruel. Dalla cittadina di Villarluengo, occupata ieri, scendeva intanto un'altra colonna di truppe, che travolgeva rapidamente i fragili diaframmi opposti dai rossi nella ritirata verso il sud. Un piccolo contingente di truppa occupava nella mattina il paesello di Canada de Benetanduz. Un gruppetto di rossi, che si era fortificato sui monti intorno al paese è stato fatto prigioniero. La strada del sud infatti era già chiusa dalle truppe che venivano da Cantavieja, occupata prima del previsto. La battaglia si è estesa in un altro settore del fronte che era stabilizzato da quasi tre mesi, quello di Teruel. Intorno alla città martire i nazionali occupavano sostanzialmente le stesse posizioni che possedevano prima del dramma del Natale 1937. / rossi avevano rinunciato ad ogni velleità di offensive; sotto gli spalti di Teruel era stato distrutto il loro esercito di manovra, ma i nazionali non avevano proceduto innanzi e sì erano accontentati della rivincita; forzare le linee oltre Teruel, spingere l'inseguimento lungo la strada di Valencia, nel cuore di un vasto altopiano, pieno di insidie, sarebbe si gnificato esporre le truppe a un duplice attacco, sui fianchi, e render precaria la penetrazione verso il Mediterraneo. Stamani le prime colonne nazionali, muovendo oltre Teruel, han no riaperto la battaglia. La linea difensiva, organizzata dai rossi nei tre mesi di sosta, è stata bucata in varii punti. Varcati gli avamposti, le colonne castigliane procedevano entro il massiccio che divide Teruel dalla regione del Mediterraneo. La « postatone di Corbalan » che è stata investita da una parte, ha in fine, ceduto. Le colonne sono penetrate nella montagna a levante di Teruel; hanno invaso il massiccio di Castelfricio, l'hanno circondato interamente, sono sboccate nella valle orientale. La vetta di Castelfricio è stata espugnata nelle ore del pomeriggio. Un'altra colonna, che scendeva dal nord ha occupato Allepuz, situata sulla strada di Teruel da Al bocacer al mure, e lxha oltrepas sato verso il sud. Su tutto il fronte i collegamenti avvengono rapidamente. L'avanzata non è travolgente, ma conti nua e sicura. Dieci villaggi sono stati conquistati. Il bottino preso comprende venti cannoni e numerosi mortai. Ttàta la linea TeruelCantavieja è raggiunta o è sul punto di esserlo. Il fronte si allinea in faccia al Mediterraneo, in tutta la regione del levante. Nel pomeriggio un apparecchio rosso che sorvolava una colonna nazionale in movimento è stato co stretto ad atterrare nei pressi di Morella. I quattro membri dell'e quipaggio, francesi, sono stati fatti prigionieri. Riccardo Forte

Persone citate: Morella