Il saluto dell'Urbe

Il saluto dell'Urbe Il saluto dell'Urbe Roma) 9 maggio. Il popolo romano, che martedì scorso tributò a Hitler onori eccezionali, ha voluto stamane recare al Capo della Germania nazionalsocialista il suo grande saluto prima della partenza per Firenze. La affluenza della folla, sul percorso del corteo reale, è stata favorita da una splendida mattinata primaverile. Sul piazzale della Stazione Sul piazzale della stazione, di fronte alla saletta reale, era schierato un reparto di allievi dell'Accademia del Littorio. Dietro ad essi spiccavano le azzurre divise della centuria dei lavoratori dell'industria. Ai due lati dello schieramento, fino a piazza dei Cinquecento, erano i Balilla-moschettieri con i trombettieri e i tamburini, le Giovani Fasciste, e Granatieri e Carabinieri in grande uniforme. A destra della saletta reale, in mezzo alla massa nereggiante dei gagliardetti dei Gruppi Rionali, spiccava il rosse» cremisi del labaro della Federazione dell'Urbe ' scortato da. un gruppo di vecchie Camicie Nere. A sinistra era schierato un reparto di Camicie Brune in divisa. Oltre i cordoni della truppa, una folla strabocchevole attendeva il passaggio del Re Imperatore e del FUhrer. Verso le 9 sono cominciate a giungere le autorità 11 presidente della Camera S. E. Costanzo Ciano con i componenti l'Ufficio di presidenza e molti deputati, la rappresentanza del Senato, Ministri e Sottosegretari, i Marescialli • d'Italia De Bono, Badoglio e Graziarli, il grande ammiraglio Thaon di Revel, il Capo di Stato Maggiore della Milizia generale Russo, gli Ambasciatori di Germania, Giappone, Manciukuò e Spagna, il Ministro d'Ungheria e altri membri del Corpo Diplomatico e i vice-segretari del P.N.F. Nell'interno della stazione, sotto la pensilina, a destra della saletta reale — spiccante nell'addobbo scarlatto dell'assieme per l'azzurro delle sue pareti e le auree aquile imperiali e gli stemmi sabaudi emergenti dalla sélva delle bandiere. uncinate e del tricolori — fino al termine della tettoia, era schierato un battaglione di Granatieri in grande uniforme in serT vizio d'onore. Alle 9,10, dall'ingresso di piazza dei Cinquecento, è giunto il Duce, che indossava la divisa di Caporale d'onore della Milizia. Mussolini è stato accolto dagli squilli regolamentari e dal suono di Gtouinezza. Il Duce ha passato in rassegna il battaglione del Granatieri e si è trattenuto qualche istante con le più alte autorità dello Stato, gerarchle del Regime e 1 membri del Corpo diplomatico; quindi si è recato nella saletta reale ad attendere il Re Imperatore ed il FUhrer. Il corteo reale Intanto dalla Reggia muoveva il corteo delle berline, preceduto da quattro trombettieri della Guar dia del Re, da una carrozza di Corte di servizio e da un plotone di Corazzieri nelle loro scintillanti uniformi. Le truppe presentavano le armi e la musica del metropO' lltani suonava l'inno nazionale germanico, l'Inno Host Wessel, la Marcia Reale e Giovinezza. Al lati della berlina del Re Imperatore e del FUhrer, cavalcavano 11 generale Rosi, comandante della Divi sione, e il comandante della Guar dia del Re. Nella seconda berlina erano il Ministro Galeazzo Ciano e von Ribbentrop; nella terza, S. E. Alfieri e il Ministro Goebbels nella quarta, il Ministro' Starace e il Ministro Hess; nella quinta, il Sottosegretario per T Interno on, Buffarini-Guidi e il capo delle S.S. Himmler. Al passàggio del corteo in via 24 Maggio e in via Nazionale, la folla ha applaudito frago rosamente gridando: « Viva il Re! Viva Hitler! ». L'arrivo del corteo reale sul piazzale della stazione è stato annunciato dal suono delle trombe, dal rullo del tamburi e dalle note della fanfara reale. Al passaggio della berlina del Re Imperatore e del FUhrer, le Carni eie Brune, schierate, come abbia» mo detto, vicino all'Ingresso della saletta reale, hanno salutato con un entusiastico: Heil, il Capo del Terzo Reich. Il Fuhrer è disceso dalla berli na dopo aver risposto con un largo sorriso e con il braccio teso alla folla acclamante, si è diretto col Re Imperatore verso la saletta reale mentre la musica intonava gli inni nazionali dell'Italia e della Germania. Hitler, il Sovrano e il Duce, hanno quindi percorso lentamente 11 superbo allineamento dei Granatieri soffermandosi a salutare la bandiera e quindi, dopo aver ricevuto l'omaggio delle autorità presenti, si sono avviati verso il treno che chiudeva, con la sua lucida sagoma, la cornice stupenda della stazione. Il FUhrer, il Re Imperatore e il Duce venivano seguiti dai Ministri tedeschi e italiani e dalle altre'autorltà. Giunto presso la sua vettura il FUhrer ha scambiato un cordialissimo saluto con il Re Imperatore e col Duce; quindi ha ricevuto 11 rinnovato omaggio da parte di tutte le personalità convenute.. Salito nella vettura, Hitler, che" sulla uniforme recava il distintivo di Caporale d'onore della Milizia, si è affacciato sorridente al finestrino ove è rimasto a conversare col Duce fino al momento della partenza. I due treni affiancati Alle 9,30 precise il treno speciale del FUhrer si muoveva mentre i Granatieri presentavano le armi e la musica suonava l'inno tedesco. Il FUhrer, scambiato nuovamente il saluto con il Sovrano e con il Duce, rispondeva all'omaggio delle autorità e alla vibrante acclamazione che lo accompagnava per lungo tratto col più ardente tributo di simpatia. Scomparso il treno del Fuhrer tra la selva compatta dei vessilli, il Re Imperatore, accompagnato dal Duce e seguito da tutte le autorità, riattraversava la saletta reale per uscire dalla stazione. Il Sovrano, ricevuto l'omaggio del Duce e delle alte cariche dello Stato, è salito in automobile ed è ritornato al Quirinale salutato lungo il percorso dalle vibranti acclamazioni del popolo dell'Urbe. Alle 9,35, fra uno scrosciare entusiastico di applausi e le grida Duce! Duce!"è partito il treno presidenziale. Col treno del Duce sono partiti per Firenze anche 1 ministri Ciano, Alfieri, Starace, Bottai, e il sottosegretario Buffarini-Guidi. Fino alla stazione di Sette Bagni i treni speciali del FUhrer e del Duce hanno proceduto sui binari pari e dispari quasi di conserva; poi il treno del Duce ha avanzato quello di Hitler entrando nel binario normale. Alle 9,50, fra vivissime manifestazioni di cordiale simpatia, i ministri tedeschi hanno lasciato l'Urbe con un terzo treno speciale.