La figura di San Carlo Borromeo in una ardente orazione del Cardinale Schuster

La figura di San Carlo Borromeo in una ardente orazione del Cardinale Schuster Il solenne rito quadricentenario in Duomo La figura di San Carlo Borromeo in una ardente orazione del Cardinale Schuster L'arrìuo del Presule milanese a Porta Palatina ossequiato aWftrciuescouo e dalle altre Autorità - Folla di fedeli alla Cappella della Santa Sindone Sciogliendo il voto fatto durante la terribile pestilenza del 1576il 6 ottobre del 1578, Carlo Borromeo, Arcivescovo di Milano, intraprendeva a piedi un pellegrinaggio di quattro giorni per venire a Torino a venerarvi la S. Sindone. Emanuele Filiberto, Duca dSavoia, per risparmiare al vene rato Pastore la faticosa traversata delle Alpi fece trasportare la sacra Reliquia da Chambèry alla Cappella ducale di San LorenzoRicorrendo il centenario della nascita del grande Santo italianoa quattro secoli di distanza, ieri iCardinale Ildefonso Schuster, sue cessore di Carlo Borromeo sul seg gio dell'Archiepiscopato ambrosiano, ha rifatto simbolicaviente il pellegrinaggio memorabile venendo da MUano in automobile, seguito da numerose altre macchine ospitanti pellegrini di quella cittài E con pari solennità èstato qui ricevuto dalle Autorità religiose e civili e soprattutto dal popolo Sotto le Torri All'arrivo dall'autostrada alle 15,30 erano ad attendere l'alto Ospite in rappresentanza del Cardinale Arcivescovo di Torino il Vicario generale mons. Coccolo e mona. Carlo Merlo; in rappresentanza del Podestà i consultori prof. Grignolo e comm. Ferraris; gli Ordini militari, religiosi erano rappresentati: l'Ordine del S. Sepolcro dal gr. uff. Giannini e dal comm. Maggiorotti, quello di San Silvestro dal gr. uff. Ferreri e dal comm. Amélòtti, tutti in divisa. Erano inoltre presenti i rappresentanti dei Cultori della S. Sindone L'automobile recante l'Eminentissimo Porporato è giunta alle soglie della città poco prima delle ore 16. L'illustre Presule sorridente e benedicente è stato ossequiato dai presenti, dopo di che il corteo delle macchine del Cardinale e dei pellegrini seguite da quelle delle Autorità torinesi si è riformato ed ha proceduto verso il centro. Lungo tutto il percorso e specialmente di fronte alle chiese e agli istituti religiosi erano schierati suore, frati, sacerdoti, allievi e associazioni e congregazioni religiose che al passaggio della macchina arcivescovile si sono inginocchiati e hanno ricevuto la benedizione dell'Arcivescovo ambrosiano. Passando così tra applausi e getto di fiori il corteo è giunto sulla piazza delle Torri Palatine. All'ingresso dell'antica porta romana e medioevale le più alte Autorità e Gerarchie cittadine attendevano: il Cardinale Arcivescovo Maurilio Fossati, il Prefetto Baratono, il Preside della Provincia Quaglia, i Vicefederali Giay e Boria, il Podestà Ugo Sartirana, il Comandante il Corpo d'Annata gen. Vercellino, il Comandante la Divisione Gamaleri con molti altri generali, le più alte Autorità della Magistratura e i senatori Di Bernezzo e Rebaudengo. Queste Autorità stavano all'ingresso della porta centrale, mentre su quelle laterali erano le personalità del mondo religioso: i Vescovi mons. Pinardi, Parroco di S. Secondo, mons. Coppo dei Salesiani, mons. (rionali del Cottolengo. Con loro, in folto gruppo e vestiti di tutti i paramenti solenni del loro grado i canonici metropolitani, quelli del Corpus Domini, di S. Lorenzo e della collegiata di .Rivoli. E inoltre tutti i parroci della città, i capi degli Ordini religiosi e gli allievi del Seminario. Oltre la por ta, in pomposo abito di parata attendevano i mazzieri della R. Confraternita del S. Sudario, i qualdovevano poi aprire il corteo. TI Cardinale Schuster, giunto cocorteo delle macchine, è disceso ed ha ricevuto l'abbraccio del Cardinale Eossati, méntre i chierici deSeminario cantavano le Acclamàtiones. Quindi il Presule ha ricevuto l'ossequio di tutte le Autorità presenti. Il corteo si è poscia formato per condurre l'Ospite in modo solenne fino al Duomo. Lo hanno aperto i mazzieri e canonici. Sono seguite le AutoritàNella prima fila di esse erano acentro i Cardinali Schuster e Fossati, che avevano alla destra iPrefetto e il Comandante di Corpo d'Armata, alla sinistra il Podestà e il Vice-segretario Federale. Seguivano quindi tutte le altre personalità. A metà strada la processione ha dovuto sostare: i bimbi delle scuole « Torquato Tasso » hanno offerto, recitando brevi parole di omaggio, un mazzo dì rose all'illustrOspite, che Ha ringraziato sorridendo e' imponendo le mani sucapo dei piccoli. La parola de! Presule Alle 17 il corteggio solenne dparamenti e di divise entra nella Cattedrale. Lo salutano dalla piazza gli applausi della folla, dall'interno le alte note dell'organo e le note dell'Iste Confessor. Il momento è solenne e commoventeLa cerimonia che si ripete a distanza di secoli ha conservato la sua altissima significazione di fede. Il Card. Fossati, aspersa con l'acqua benedetta la soglia deDuomo, accompagna il Presule milanese fin nel Sancta Sanctorumove entrambi si inginocchiano e sostano in lunga e raccolta adorazione del Sacramento. Vestito quindi il rocchetto e messa in capo la berretta, accompagnato da due canonici e due diaconi il Cardinale Schuster sale sul pulpitoEgli prende a parlare con tono dimesso di voce e di gesti, ma a poco a poco l'eloquenza e l'altezza del soggetto ne animano tutta la persona e gli occhi volti all'orazione, scritta, quegli occhi umili e ridenti che poco prima tutti hanno visto passare tra le acclamazioni, lampeggiano. La voce diviene ferma, la parola scanditanon senza frequenti velature dcommozione. Il Cardinale Schuster non può accingendosi a parlare, non ricordare che Carlo Borromeo per ben tre volte e sullo stesso tema ch'egli affronta parlò in questo stesso tempio a moltitudini di fedeli. Egli ricorda i rapporti strettche nei secoli ebbero il clero e fedeli della chiesa ambrosiana quella torinese. Di quest'ultima esalta i meriti religiosi: città p-i vilegiata del SS. Sacramento, custòde della Sindone, quadro ove sorsero e rifulsero le opere altissime di Santi quali il Cottolen go, don Cafasso e don Bosco. Pro- ' seguendo nella diffusa e magnifica orazione il Cardinale Schuster ricorda coinè S. Carlo Borromeo avesse per il Crocefisso e per tutto il dramma della Passione intensa venerazione. Egli aveva riportato dal suo primo viaggio a Torino un fac-simile al naturale della Sindone e vi si raccoglieva innanzi in preghiera ogni giorno. In una sintesi felice l'oratore lumeggia il periodo storico in cui visse il Santo; Quindi fa riuiuei-e in lui sopratutto l'uomo di carità, tutto teso al popolo per soddisfarne i bisogni e alleviarne le miserie spirituali e materiali. L'oratore ne fa rivivere la figura di apostolo che si spingeva in cocchio, sulla mula, in lettiga, a piedi fin nei più lontani recessi per far risorgere una chiesa, per compiere un gesto di cristiana carità. Il Santo ebbe quant'altri mai la « beata intelligenza dei poveri» come vuole.la morale di Cristo. Sgorgano dalla bocca del Cardinale Schuster fiotti di parole a ricordare episodi toccanti e ad esortare con consigli di altissima fede. Ecco, l'orazione è finita. Il Bardinole, disceso dal pulpito, sale nella cappella della SS. Sindone, mentre i cantori intonano il mottetto O Charitatis vidima. Il Presule si prostra davanti alla Reliquia. L'organo suona dolcemente e la musica si fonde con le voci, sotto l'alta, fantasiosa cupola guarinesca per riversarsi nelle navate del Duomo, così come una voce che giunga dal Cielo. Quando usciamo dal tempio sono ancora nel nostro orecchio le note celestiali, è ancora nelle nostre pupille l'immagine'ici Presule, che alto, dalla balaustra della Sindone che sovrasta l'aitar maggiore impartisce la triplice benedizione alla moltitudine genuflessa. Dopo la solenne funzione in Duomo gli eminenti Presuli di Milano e Torino si sono recati, come già fece San Carlo nella memorabile lontana visita, alla chiesa dei Santi Martiri, dove sono custodite e venerate le reliquie dei Santi Solutore, Avventore ed Ottavio. L'eminentissiino Schuster, ac-compugnato da S. Eni. Fossati col^iòrt OMFoVi^ci«adìné7 ha"7ni-seguito delle autorità, si è quindrecato a.Palazzo Madama ove erano ad attendere una eletta accolta di autorità, personalità civili e religiose e signore per il solenne ricevimento offerto in onore dell'Ospite insigne della PodesteriaIl Podestà ing. Sartirana, che faceva gli onori di casa, coadiuvato dal vice Podestà conte Gloria e dal capo Gabinetto comm. Gualcoha presentato a nome della cittadinanza l'omaggio reverente all'Ospite insigne, che insieme, col Cardinal Fossati ha percorso ammirato le magnifiche sale del palazzo juvarriano, sostando nella sala di Madama ^eale, ove le altre autorità lo /tanno a loro volta ossequiato, Sua Eminenza si è intrattenuto con i presenti a cordiale colloquio. Abbiamo notato fra gli intervenuti 8. E. il gen. Vercellino, comandante del Corpo d'Armata, S. E. il Prefetto Baratone il genGamaleri,'comandante della Divisione, il camerata Giay, in rappresentanza del Federale assente da Torino, i senatori Di Bernezzo e Rebaudengo, il colonnello Bourchet dei Reali Carabinieri, ufficiali dell'Esercito e della Milizia, monsignor Pinardi, parroco di S. Secondo con numerosi prelati e rappresentanti del clero, il camerata Sorta, rappresentanti dell'Ordine del S. Sepolcro; tra le signore, la consorte del Podestà, signora Teresa Sartirana, la marchesa d'Incisa di Camerana, vice ispettrice della G.I.L. Il Cardinale Schuster ha poi lasciato Palazzo Madama, e salutato da S. Evi. il Cardinale Fossati e dai rappresentanti le -mag¬ziato il viaggio di ritorno Le celebrazioni di San Carlo avevano avuto inizio sino dal mattino con austeri riti religiosi che si sono svolti nella chiesa metropolitana nella ricorrenza anche della giornata liturgica dedicata alla Santa Sindone e che sono culminate nella Messa pontificata dal Cardinale Fossati.

Luoghi citati: Camerana, Milano, S. Secondo, Torino