I tennisti azzurri affrontano la squadra irlandese a Dublino

I tennisti azzurri affrontano la squadra irlandese a Dublino Si inizia la " Coppa Davis I tennisti azzurri affrontano la squadra irlandese a Dublino Oggi, domani e dopodomani i rappresentanti dello sport tennistico italiano sono chiamati a sostenere il primo confronto valevole per la disputa della « Coppa Davis 1938 ». La zona europea ha totalizzato 21 iscrizione, quindi si è dovuto ricorrere al sistema degli aspettiti L'estrazione a sorte, se non ha voluto risparmiarci l'alea della prima eliminatoria, non ci ha del tutto tartassati. Infatti i nostri primi avversari sono i tennisti irlandesi, buoni ma non invincibili. Nella storia delle dispute degli ultimi anni si è avuto un altro incontro Irlanda-Italia in Coppa Davis, svoltosi pure a Dublino, e vinto dalla nostra squadra, che allora era capitanata da De Morpurgo.Di quella formazione è rimasto solamente De Stefani, numero « due » allora, oggi numero « uno ». L'altro giocatore di singolare è Vanni Canepele mentre per la partita di doppio è stata inviata la nostra coppia migliore: quella Taroni-Quintavalle, detentrice altresì del tìtolo nazionale. I punti di forza della squadra avversaria sono rappresentati dal lunghissimo Rogers, ben conosciuto anche fra noi perchè assiduo frequentatore dei nostri tornei internazionali, e Mac Veach. Una formazione, come si vede, che può dar del filo da torcere ma che non è escluso possa venire superata. II nostro De Stefani sembra tornato in buona forma; ne sono buona riprova i successi da lui ottenuti recentemente ad Atene nel « Campionato del Mediterraneo » e nella « Coppa del Re di Grecia », gare che sono state entrambe riportate nettamente dal nostro giocatore, il quale ha avuto campo di battere avversari della forza e della reputazione di Nayeart, Stalios, Ellmer. Per la prova di Dublino, malgrado i nostri rappresentanti possano essere svantaggiati dal fatto di dover giocare sull'erba e non sulla terra battuta, potremmo, possibilmente, contare su due punti pressoché sicuri: quelli di De Stefani. Il nostro secondo giocatore di singolare è Canepele. Il giovane bolognese deve anche lui — per quanto attualmente occupato con la fatica del servizio militare — trovarsi in soddisfacenti condizioni di forma. Almeno .un punto sarebbe lecito sperarlo da parte sua. Nel torneo invernale di Montecaro egli è stato precisamente battuto da Rogers in una partita che vedeva un secondo « set » disputatissimo. Contro il numero « due » irlandese Canepele dovrebbe però —/ere possibilità di affermazione. l'ir quanto Rogers, specialmente par il vantaggio della sua statura, sia un giocatore di doppio affatto disprezzabile pure non si deve considerare perduto in partenza il confronto fra le due coppie. Come si vede ci presentiamo ale partite di Dublino con fondate speranze di poter ottenere quei treo quattro punti che darebbero via ibera alla nostra rappresentativa al turno successivo. Dopo l'Irlan-da — se nell'isola di smeraldo si tratterà di vittoria — dovremo af- frontare la squadra polacca, in Italia. Qui la difficoltà sarebbe sensibilmente maggiore, special mente per il fatto che il biondissi mo Adamo Bawarowski, che fino a qualche mese fa difendeva i colori dell'Austria, è passato adesso a far parte della squadra di Polonia per il fatto di aver potuto date le sue origini, ottenere 11 cambio della nazionalità. Ma contro la Polonia si giocherebbe sui campi di casa, quindi non sarebbe da escludersi il prevalere dei nostri alfieri sui vari Bawarowski, Tloczinski, Hebda. Se ciò potesse avvenire nella realtà, come è nei voti, si giungerebbe in vista delle semifinali di zona con un quanto mai suggestivo confronto con la Francia, sempre che per i francesi tutto dovesse filare co me nella logica delle cose. E' dal 1927 che Italia e Francia non si trovano più di fronte in sede di « Coppa Davis ». Quella volta perdemmo di stretta misura, davanti i famosissimi « moschettieri », e De Morpurgo ebbe la grande soddisfazione di battere Cochet. Il nuovo eventuale scontro tennistico italo-francese avrebbe una notevolissima risonanza nel mondo tennistico europeo. U. M.