La Svizzera non si dimostra superiore ma si impone al Portogallo 2=1 (2=0)

La Svizzera non si dimostra superiore ma si impone al Portogallo 2=1 (2=0) La Svizzera non si dimostra superiore ma si impone al Portogallo 2=1 (2=0) Reti: Aobi (S,) al 23'; Amadò (S.) al 28' del I tempo. Poyrotoo (P.) al 26' della ripresa. SVIZZERA: Huber; Minelli. Stelzer; Springher, Vernati, Lortscher; Biekel, Abegglen, Kiclholz, Amadò, G. Aebi. PORTOGALLO: Azevedo; Simoee, Gustavo; Amaro. Albino, Pereira; Monzao, Soeiro, Perroteo, Sousa, Cruz. ARBITRO: Mattea. Milano, 2 maggio. Coloro che asserivano senz'altro che un incontro fra' due squadre nazionali straniere in Italia, anche se contasse per il campionato del mondo, non avrebbe interessato nessuno, hanno avuto torto. Lo Attimo dimostrato i qttindtcimila spettatori abbondanti con- venuti ieri all'Arena; lo hanno dimostrato più ancora il calore, il « tifo » addirittura, con cui è stata seguita la lotta che si è svolta sul campo. Bicu-io, il « tifo ». Perchè, se uno dei.fatti più interessanti della giornata è stato il comportamento della squadra portoghese, il fatto più impressionante è stato il fenomeno detta subitanea simpatia che a favore di detta squadra ha colpito il pubblico fino dall'inizio della gara. Intendiamoci: nessuno si è schierato contro gli elvetici, che non hanno avuto da lamentare da parte del pubblico nessuna ostilità, e ogni betta azione della Svizzera è stata, anzi, sottolineata da applausi. Non si trattò, ad un certo punto, per il pubblico di « tifare » • contro nessuno, ma di « ti/are » a favore di qualcuno. Questo qualcuno è stata semplicemente la squadra che giuocava meglio., che combatteva peggio, quella che avrebbe meritato di vincere e che, invece, ha chiuso l'incontro in perdita. TI Portogallo iniziò la gara in tono da grande squadra, dominando e tenendo l'iniziativa, costringendo l'avversario nella sua metà campo. Ci vollero circa dieci minuti prima che l'attacco svizzero potesse svolgere un'azione degna di menzione. Per un quarto d'ora l'occhio non fu colpito che dal lavoro degli < avanti » portoghesi, che tenevano la palla a terra e dimostravano una maestria nel controtto della palla assolutamente impressionante. A completamento di tale lavoro non giungevano che due o tre sibilan ti tiri eseguiti da lontano e man canti il bersaglio di qualche metro. In piena contraddizione con lo andamento del giuoco dovevano giungere i due punti segnati dalla Svizzera. Si era al 23.o minuto. L'ala sinistra svizzera, non marcata nè ostacolata da nessuno, avanzava verso l'area di rigore e di colpo, ben da lontano, sparava alto in porta. Pareva un tentativo inutile e addirittura fuori luogo, vista. la distanza e la difficoltà dell'angolo di tiro. Invece, il tiro stesso trovava il por- pPrdcdzfgs tiere, già, piuttosto pìccolo di statura, piazzato qualche metro davanti alla porta. Salto vane per arrivare ad intercettare la palla ed improvviso deviamento di questa, per effetto di taglio, verso l'angolo alto sulla sinistra, Il portiere era battuto. I minuti che seguirono furono quelli che svelarono appieno la vera debolezza dell'«undici» portoghese: il giuoco di difesa. Nessuna tattica difensiva, nessuno sbarramento e assenza di un vero concetto di marcatura degli avversari. Ogni elemento della difesa lavorava per sito conto, come sciolto da impegni di lavoro, da legami di giuoco collettivo. Così, cingile minuti dopo il primo punto, al 28' minuto, il Portogallo subiva una seconda rete. Tiro di punizione a favore della Svizzera, ben da lontano, circa dall'altezza di linea di metà campo. Tiro di Minelli, lunghissimo. La palla veniva a cadere in area di rigore, rimbalzava alto senza che nessun difensore la intercettasse e giungeva nelle immediate vicinanze, del montante di destra. Qui spuntava Amadò. La rovesciata della mezz'ala elvetica passava sopra la testa e le mani protese del portiere, mentre questi stava uscendo frettolosamente, e la palla andava a finire nella rete sguernita. Due punti in cinque minuti, due punti tutt'altro che imparabili, insulsi, quasi, nella loro natura. Reazione portoghese, un po' nervosa, un po' disunita, con chiari accenni di nervosismo, con aperto senso di smacco. Un paio di buone occasioni mancate e poi giuoco aperto alterno, senza pii nulla di fatto fino al riposo d metà tempo. Secondo tempo tutto a favore del Portogallo. Prima linea elvetica quasi assente dalla competizione. La Svizzera gioca in difesa, un po' per rinuncia propria a compiere opera costruttiva e parecchio perchè l'iniziativa e tutta dell'avversario. Questo avversario mostra presto di aver- superato la crisi di scorametno die lo aveva colpito nel primo tempo. L'intera squadra, iberica è ora protesa all'attacco e domina e minaccia e preme. E giucca a tratti così bene, che il pubblico è con lei e la incita e la sostiene con simpatia, pur applaudendo il bel lavoro della difesa svizzera. Pare che il Portogallo debba segnare da un momento all'altro. Al 10' minuto gli si presenta l'occasione per eccellenza-: un « rigore » per mani in area. Nossignori, il tiro oolpisce la base del montante destro e non se ne fa nulla. Due minuti appresso, su un'irruente offensiva, l'intera difesa svizzera si aggroviglia: terzini e portiere, assieme agli at- toccanti avversari, rotolano tutu a terra ammonticchiati, la palla scivola verso la rete sguarnita sgusciando all'ultimo istante all'esternò invece che all'interno della porta. Passano quindi alcuni minuti e succede un nuovo malinteso fra gli elvetici: un portoghese spara a porta vuota e Springer arriva come per miracolo' in tempo a respingere proprio sulla linea. Al 26' minuto, finalmente, la Svizzera 'capitola. Bell'azione proveniente dalla sinistra, una serie di passaggi brevi, e Peyroteo mette in rete da due passi. Ora la 8vizzera reagisce, poiché si è accorta che anche la tattica difensiva ha i suoi pericoli. Il Portogallo è tenuto a bada per una decina di minuti, ma riprende tosto a dominare. Azioni sn azioni. Un forte tiro stampa, la sua impronta sul palo trasversale. Un nuovo errore del portiere svizzero lascia la porta sguernita, la mezz'ala sinistra portoghese spara forte. La palla picchia ancora nella facciata bassa del palo trasversale *> rimbalza a terra, lasciando in molti la convinzione che essa abbia varcato la linea nella sua fulminea traiettoria. I portoghesi reclamano U punto, ina l'arbitro non lo concede. Passano i minuti, ma è destino che il pareggio non debba lasciarsi acciuffare. In tutta la ripresa il portiere, portoghese non ha avvìo una parata veramente difficile da eseguire. La Svizzera ha condotto in porto una bella partita. Non vi è esagerazione alcuna nell'asserzione che al raggiungimento dei risultato ottenuto, ha contribuito efficacemente la fortuna. L'attacco è stato a lungo assente e con la migliore buona volontà non si potrebbe trovare parole dì elogio per il suo comportamento. Il solo centro-avanti ha avuto qualche buon spunto nel primo tempo. Sugli scudi, invece, il complesso del lavoro della difesa. Si può dire di Minelli che è poco scrupoloso e qualche volta anche violento, ma il suo è lavoro di un difensore di pri?«o ordine. Parecchi errori ha commesso il portiere, ma la linea mediana, dedicandosi pura?»ente ad attività di arginamento e di distruzione, ha lavorato con bella continuità. Può essere che la Svizzera abbia prescelto essa stessa dì raggomitolarsi tutta in difesa e di non tentare nulla di avventato, ma it fatto testuale è che nella giornata è apparsa come tenuta in scacco dall'avversario. Il Portogallo ha un aiuto di primo ordine. Fa delle cose, questo attacco, che dal punto di vista tecnico non potrebbero essere migliori. Della palla ne fa quello che vuole, le finte Te possiede, la capacità acrobatica la tiene. Manca il tiro, la finitura di tanto bel lavoro. -Manca, soprattutto, l'altro GlmGvscddcpIs aspetto dell'attività di una squadra: quello difensivo. Che possa esistere una ttttlea di difesa come ve ne è una di attacco, pare che la squadra lo ignori. Terzini e mediani si limitano a cercare di bloccare le azioni avversarie una volta che queste si sono sviluppate, invece di agire preventivamente e soffocare in sul nascere le.situazioni pericolose. Questa snella e simpatica compagine fa, caso strano, nettamente l'opposto di quello che fanno tutte le altre squadre del giorno d'oggi, denota la tendenza opposta a quella che è la tendenza moderna. Costruisce solo, non sa distruggere. Pensa solo ad attaccare, non è maestra nel difendersi, e, quindi, piace e perde. E* quello che le è successo oggi, dove in linea assoluta non avrebbe meritato di essere eliminata dal torneo del campionato mondiale. : La Svizzera si è, al suo posto, classificata per ■ incontrare negli ottavi di /inale del Campionato del Mondo stesso la Germania a Lione il 5 giugno. Vittorio Pozzo