Il ricordo del carcere nella vita di un onest'uomo

Il ricordo del carcere nella vita di un onest'uomo Il ricordo del carcere nella vita di un onest'uomo Una strana clausola testamentaria : 15 mila lire ai detenuti più poveri e più disgraziati Chi avrebbe immaginato che Angelo Carini, la cui lunga vita era stata tutta dedicata al lavoro e aveva fama di specchiata onestà, fosse stato in gioventù quattro mesi in carcere? Nessuno. La sua memoria, poiché egli è morto sul finire dello scorso anno, non sarebbe mai stata offuscata- da questo lieve velo se egli stesso non l'avesse voluto includendo nel suo testamento una clausola, che alla sua antica detenzione si riferiva. Lieve velo inquantochè egli aveva totalmente cancellato con una condotta più che proba quel neo che aveva macchiato il suo certificato penale. Unico fra tutti il Carini non aveva dimenticato; e sentendosi prossimo alla fine redigendo il testamento aveva legato 15.000 lire a favore dei più poveri e disgraziati carcerati della prigione del suo paese natale. In ciò nulla di straordinario, anzi molto encomiabile 11 suo pensiero verso coloro che come lui avevano passato in carcere qualche tempo. Lo strano si è che, deceduto sul finire dello scorso anno il Carini, gli eredi venuti in possesso del testamento si trovarono immediatamente nella più grande difficoltà per far rispettare la disposizione del morto in quanto che informatisi sul numero e qualità dei detenuti imprigionati nel carcere del paese nativo del Carini, accertarono che al momento della morte del loro congiunto non vi si trovava alcun detenuto nè in attesa di processo nè in espiazione di pena. Ed allora che cosa fare? A chi dovevano andare le 15.000 lire? Certi Carlo Maravigli e Giuseppe Croturi le due uniche persone che avevano avuto la disavventura di finire nelle mani della Giustizia del paese nativo del Carini, erano usciti dal carcere una ventina di giorni prima della morte del benefattore. Essi erano poveri e disgraziati; poveri perchè non possedevano il becco di un quattrino, disgraziati perchè entrambi erano zoppo uno e mancante di un brac ciò il secondo. * Siamo noi due gli eredi delle quindicimila lire! » si dissero; e ai congiunti dell'Angelo Carini si rivolsero per ottenere la somma fornendo loro ampi dettagli sulla loro vita ed esibendo il certificato penale dal quale ultimo risultava la pena scontata. Ma la loro domanda veniva respinta dagli eredi testamentari perchè a giudìzio di questi i richiedenti avrebbero dovuto essere in carcere al momento della morte del Carini. Da qui nasceva la lite della quale sta occupandosi il Tribunale in sede civile. Nel giudizio è intervenuta anche la Congregazione di Carità del paesello nativo del Ca¬ r1ldizsncltmoevsgndnpbgigeacplppaaclmtcrdivitdTLrTdbd rini il cui legale ha chiesto che le 15.000 lire dovessero essere devoute alla propria cliente a norma dell'articolo 832 del Codice Civile il quale prescrive che le disposizioni a favore dei poveri o altre simili espresse genericamente sono devolute all'Istituto locale di carità al quale spetta di curarne l'adempimento. Carlo Maravigli e Giuseppe Croturi sostengono invece che la somma deve essere consegnata a loro o quanto meno divisa fra tutti gli ex ospiti delle carceri che si trovano in condizioni di povertà e siano disgraziati. L'interessante vicenda sta svolgendosi in una delle Sezioni del nostro Tribunale e la decisione dell'autorità giudiziaria verrà resa nota entro una ventina di giorni. La condanna di un rapinatore Di una brutta avventura è stato protagonista la notte del 9 febbraio scorso il signor Luigi Vergnano abitante nella nostra città in corso Giulio Cesare, 135. Svegliatosi verso le tre del mattino ed alzatosi casualmente dal letto aveva la sorpresa di trovarsi In camera un Individuo, Identificato per certo Gaetano Traglia il quale stava impadronendosi del suo portafoglio riposto nella tasca del panciotto. Il Vergnano che, pur avendo passata .la sessantina è ancora aitante e robusto, si slanciava immediatamente addosso allo sconosciuto afferrandolo saldamente. Il Traglla si ribellava tentando con violenza di svincolarsi causandogli lesioni giudicate guaribili in giorni otto. Al rumore della colluttazione sopraggiungeva il fratello del Vergnano che dormiva in una camera vicina e con l'aiuto di questi il furioso borseggiatore veniva immobilizzato e quindi arrestato. Rinviato al giudizio del nostro Tribunale (Sezione settima, Pres. Coram. Vaccarino, P. M. cav. DI Lena; Cane. cav. uff. Luotto) per rispondere del reato di rapina il Traglla vi è comparso ieri. I suoi difensori avvocati Bardessono e Camoletto sostennero dovere egli beneficiare del risarcimento del danno per avere offerto al Vergnano nelle more del giudizio la somma di lire mille a tìtolo di risarcimento. L'offerta non era stata però accettata perchè ritenuta insufficiente. Sostennero ancora i difensori dovere il loro cliente beneficiare del valore lieve per esservi state, nel portafoglio del Vergnano che è padrone di casa, sole" lire 200. Il Tribunale, aderendo a queste due tesi, accordava 1 hereficl richiesti condannando il Traglia a tre anni e quattro mesi di reclusione. Le audaci gesta di un ladro internazionale Abbiamo pubblicato la notizia della scoperta e dell'arresto, da parte della Squadra Mobile, di una banda di undici delinquenti che compiva i suoi colpi ladreschi servendosi di auto rubate. Organizzatore e capo della banda di malviventi è risultato un noto ladro internazionale, Alberto Vigo di Francesco, nato a Saint Didier (Francia), d'anni 24, le cui gesta si possono veramente definire rocambolesche. L'Alberto Vigo, nel 1934 era arrestato a Lione, unitamente a due francesi, quale autore d'un flirto di 300.000 lire di denaro e gioielli. Un giorno, mentre ammanettato con uno dei complici era condotto dal giudice istruttore, riusciva a fuggire, sfilando la mano dalla manetta. Raggiunta Barcellona, il Vigo, nel 1935, era nuovamente arrestato per un furto a mano armata e condannato a sei anni di reclusione. Nella cella del carcere barcellonese, con un lavoro da certosino il Vigo riusciva a praticare un buco nel pavimento e penetrare cosi, in un magazzino sottostante ed evadere. Si imbarcava, quindi, per Genova, dove veniva, però, arrestato eu segnalazione della polizia spagnuola. Riprocessato a Torino e condannato a quattro anni di carcere, beneficiava d'un condono di due anni ed era messo in liberta nel settembre dell'anno ecorto. Nel carcere aveva conosciuto il Bologna, coll'aiuto del quale organizzava la banda ladresca ora poeta sotto chiave. ù i 0 a e 1 à à a, o a pe, o e ia no o ia ffinil a ts6p0clcgttnf«ECARindgtmMopoilDVCVIl ragazzo colpito dall'elettricità è rimasto.incolume Abbiamo dato notizia ieri mattina della pericolosa avventura toccata al ragazzo dodicenne Alfredo Betti, colpito da una scarica elettrica alla stazione Oirie-Lanzo. In un primo momento il caso sembro grave, fortuna t amen te invece il ragazzo non ha ri portate lesioni. V aw. Galliano Biancatonominato Cavaliere B nostro collaboratore aw. Galliano Biancato è stato recentemente nominato cavaliere'dell'Ordine della Corona d'Italia. La distinzione premia l'opera del noto legale che anche al giornalismo da molti anni dà la sua attività. A lui le vive congratulazioni dd colleghi de La Stampa. Una rappresentazione per l'assistenza del Gut Questa sera alle ore 21 al teatro dd G.U.F. la Scuola di Danze ritmiche diretta da Bella Hutter rinnoverà lo spettacolo di bellezza e di armonia a completo favore delle Opere assistenziali goliardiche ,del G.U.F. Torino. Il prezzo del biglietto è di L. 10, la vendita si effettua "presso la sede, del G.U.F.,. io GRUPPO UTC. CO. NN. Gli ufficiali partecipanti all'attività addestrativa del R. E. sia presso il 90° che presso il 92» Regg.to Fanteria, dovranno trovarsi domenica 1° maggiose provvisti di mezzi propri, alle ore 9 in località « Villa Rabbi » davanti aRistorante Pollovio (Tavoletta di Chicri); per gli altri adunata alle ore 8 al capolinea del tram N. 13 non sbarrato (Val Salice). In caso di pioggia adunata per tutti gli ufficiali inferioralle ore 9 presso la caserma del 90° Regg.to Fant. (via Sebastiano Valfi-è)

Luoghi citati: Barcellona, Francia, Genova, Italia, Lione, Saint Didier, Torino