Due grandi Popoli due grandi Capi

Due grandi Popoli due grandi Capi Due grandi Popoli due grandi Capi Berlino, 28 aprile. E Fiihrer e Cancelliere del Reich partirà il 2 maggio per l'Italia per dar seguito ad un invito di S. M. il Re d'Italia e Imperatore d'Etiopia e per restituire al Capo del Governo italiano -e Duce Benito Mussolini, la visita da Lui fatta l'anno scorso in Germania.- Il Fiihrer sarà accompagnato da: il Ministro degli Affari Esteri von Ribbentrop, il rappresentante del FMhrer per il Partito Ministro del Reich Hess, il Ministro del Reich per la Propaganda dottor Gòbbels, il Ministro del Reich dottor Frank, il capo della Cancelleria del Reich Ministro del Reich dottor Lammers, il Capo del Comando Supremo delle Forze Armate del Reich generale d'artiglieria Kettél, il Capo della Polizia tedesca, il Reichsfiihrer delle S.S. Himmler, il Capo della Cancelleria del Fiihrer, il Reichsleiter Bouhler, il Reichsleiter Amann, il Capo dell'Ufficio Stampa del Reich Segretario di Stato dottor Dietrich, il Capo della Cancelleria presidenziale Ministro di Stato dott. Meissnner, il Primo aiutante del Fiihrer, l'Obergruppenfiihrer delle S. A. Bruckner, il Segretario di Stato al Ministero degli Esteri barone von Weizsacker, il Capo delle Organizzazioni estere del Partito Nazionalsocialista Segretario di Stato Bohle, il Quartiermastro generale dello Stato Maggiore dell'Esercito tenente generale von Stulpnagel, il Capo dell'Ufficio Militare della Marina contrammiraglio Schneewind, il comandante delle «Leibstandarte Adolf Hitler» Obergruppenfilhrer Sepp Dietrich, gli Aiutanti del Fiihrer, il Gruppenfiihrer Schaub e il Brigadenfiihrer Wiedemann, il Capo Gabinetto del Ministro dell'Aeronautica maggiore generale Bodenschatz, il Capo del Protocollo Ministro plenipotenziario von Biilov Schwante, il Ministro Aschmann del Ministero degli Esteri. Il Fiihrer e Cancelliere del Reich si recherà innanzitutto a Roma, dove resterà alami giorni ospite del Re Imperatore. Oltre varie manifestazioni del Partito e dell'Esercito in Roma, so no previste una grande rivista navale a Napoli come pure alcune esercitazioni militari dell'Esercito e della Flotta aerea. Le manifestazioni del popolo a Roma e a Napoli saranno coronate da una manifestazione del popolo di Firenze;' tutte queste manifestazioni tes Union ver anno in maniera evidentissima il significato che la amica Italia Fascista attribuisce alla solidarietà dei due grandi Popoli confinanti dimostrata nuovamente dalla visita di Adolfo Hitler. (Stefani). Pochi giorni ormai ci separano dall'arrivo del Capo della nuova Germania che, ospite di S. M. il Re d'Italia Imperatore d'Etiopia, restituisce la visita fatta in Germania nel settembre scorso dal Duce. La Nazione italiana vibra nell'attesa dell'avvenimento che riconsacra un'amicizia e una solidarietà già culminate nelle acco glienze entusiastiche tributate dalla Nazione tedesca al nostro Capo. Le giornate indimenticabili di Monaco, di Essen, di Berlino rivivranno nelle giornate di Napoli, di Firenze, di Roma. Rivedremo Adolfo Hitler a fianco di Benito Mussolini; e il Popolo italiano saluterà i due Condottieri della Rivoluzione che ha salvato la civiltà dal disordine e dall'abbrutimento bolscevico. Il Fiihrer viene nel nostro Paese accompagnato dalle più alte autorità di governo e di partito del HI Reich; sono nomi di valorosissimi collaboratori già ben conosciuti al Popolo italiano che nella loro presenza sul nostro suolo vede un altro segno dell'importanza dell'avvenimento che sta per compiersi. Sono veramente due Regimi che si incontrano, offrendo all'Europa e al mondo un esempio di pace e di cooperazione. Il nostro saluto è un saluto da camerati a camerati; le Camicie Nere che alzarono il vessillo della riscossa e del rinnovamento contro le forze distruttrici salutano le Camicie Brune che condussero in Germania un'aspra e lunga lotta per il trionfo dei comuni ideali. E da camerati a camerati mostreremo quello che il nostro Regime ha. compiuto in tutti i campi "di lavoro e di civiltà, quello che noi contiamo per ogni evenienza, in terra, in mare, nel cielp. Vittorioso in due guerre, in Etiopia e in Spagna, l'Impero Fascista fornirà ad Hitler e al suo Stato Maggiore una rassegna formidabile di opere e di capacità alimentate da una volontà incrollabile e da una fede inestinguibile nel genio del Duce e nei destini della Patria. L'amicizia tra Italia 'e Germania, tra Fascismo e Nazional-socialismo è un'amicizia da forti a forti, che affonda le sue radici in vitali concordanze storiche e guarda all'avvenire colla freschezza dinamica di due Popoli giovani. La prossima visita di Hitler rafforzerà questa comprensione reciproca di Capi, di Regimi, di Popoli, e l'Asse intorno a cui roteano i destini d'Europa ne uscirà rinsaldato nella sua funzione viva e operante di equilibrio e di giustizia. Dichiarazioni di Mackensen nell'imminenza del viaggio di Hitler Roma, 28 aprile. Nell'imminenza del viaggio del Fiihrer in Italia, l'Ambasciatore di Germania a Roma, Hans George von Mackensen, ha fatto alcune importanti dichiarazioni: « Non posso parlare di iniziative politiche. Io non sono che lo strumento del FUhrér. Non ho che da seguire le sue direttive. E il FUhrer ha espresso nei suoi diversi discorsi queste direttive con una chiarezza tale che ne basta la lettura pei- conoscere la sua concezione politica. Ma non posso non dire la mia parola in questo momento che è il più importante, nella storia dei rapporti italo-germanici. « Tutta la mia attività sarà dedicata a mantenere i rapporti tra le nostre due grandi Nazioni sull'altissimo livello oggi raggiunto. Sono fiero di poter essere, in questo grande momento storico, l'anello di congiunzione tedesco fra i due grandissimi Uomini di Stato che dominano la storia contemporanea. Questo è veramente un compito per il quale vale la pena di vivere e lavorare. Nella mia opera, per la quale il Fiihrer ha dato precise istruzioni, mi è prezioso aiuto la esperienza vissuta nel mio precedente soggiorno a Roma come primo segretario dell'Ambasciata di Germania fra il 1923 e il 1926. Nella mia vita diplomatica, seguita al soggiorno di Roma, a Madrid e a Budapest, ho cercato sempre di ravvivare con le missioni diplomatiche italiane e con tutti gli italiani i rapporti di cordialità e di collaborazione. Mentre il Duce creava la grande Italia, il FUhrer si preparava a creare la grande Germania, e io ho sempre pensato che questi due grandi personaggi della storia contemporanea che incarnano due grandi movimenti nazionali affini, si sarebbero un giorno incontrati per collaborare insieme. « Non ho parole per esprimere il mio sentimento, grato per le accoglienze che mi hanno fatto al mio primo arrivo a Roma il Re Imperatore e il Duce, al quale debbo esprimere la mia ammirazione non soltanto come diplomatico ma anche come cittadino tedesco. Mi resterà indimenticabile la cordiale accoglienza che il Duce mi ha fatto, ma devo anche dire che la mia opera sarà a Roma molto proficua per la simpatica e giovane personalità del vostro Ministro degli Esteri conte Galeazzo Ciano, il quale è l'attività personificata. Egli parla e opera sempre con grande chiarezza e precisione, senza nulla mai lasciare in ombra. Con lui è facile e sicura l'intesa. Ogni scambio di vedute, ogni trattativa porta un concreto risultato», IN GERMANIA NEL SETTEMBRE SCORSO