Lo stato maggiore della Germania nazista

Lo stato maggiore della Germania nazista Lo stato maggiore della Germania nazista Rodolfo Hess, luogotenente generale del Fuhrer alla direzione del Partito, è uno dei più intimi collaboratori del fondatore della Grande Germania. Nacque in Alessandria d'Egitto da genitori tedeschi che.avevano al Cairo una grande rappresentanza commerciale, il 26 aprile 1894. Giovanissimo, allo scoppio della guerra, accorse per servire la patria in qualità di volontario. Andò subito al fronte, e nel giugno del 1916 rimase una prima volta ferito dinanzi a Verdun, e una seconda volta nell'agosto del 1917 sui Carpazi. Alla fine della conflagrazione mondiale, Hess si trasferi a Monaco dove ebbe modo di conoscere Hitler del quale divenne subito un fedele seguace. La sua magnifica attività squadrista gli valse non solo un mandato d'arresto ma anche la condanna alla fucilazione, alla quale per un vero miracolo riuscì a sottrarsi. Il 1° maggio del 1921 riappariva sulle piazze della capitale bavarese, dove rimaneva ferito da una pallottola comunista. A fianco di Hitler, il 9 novembre 1923, partecipava al primo tentativo .di insurrezione. Questa azione gli fruttava un mandato di cattura da parte del governo bavarese che gettava sulle sue tracce forti nuclei di polizia, i quali riescivano a trarlo in arresto sulle montagne, dopo un lungo periodo di ricerche. Ed ecco che Hess divide con Hitler la prigione nelle carceri di Landsberg, dove rimane rinchiuso per circa un anno e mezzo. Nel periodo 1925-32, Rodolfo Hess, amnistiato dal governo succeduto al potere, esercita le funzioni di segretario particolare e aiutante del FUhrer, e nel dicembre 1932, per volontà di Hitler, viene nominato presidente della commissione centrale politica del Partito. Dopo l'avvento del nazionalsocialismo al potere, il FUhrer con un decreto in data 21 aprile 1933, affida a Hess l'altissimo incarico di rappresentarlo in seno alla direzione del Partito. Il primo dicembre dello scorso anno Hitler nomina Hess Ministro del Reich senza portafoglio ma membro del gabinetto. In realtà Hess, giustamente definito « la coscienza del Partito », rappresenta il nazismo operante. Egli è anche il capo effettivo di tutti i gerarchi del movimento e, per disposizione del Capo dello Stato, ha il diritto di partecipare personalmente alla compilazione dei disegni di legge di tutti gli enti del Reich. Queste funzioni nella ben definita consegna data da Hitler al suo luogotenente tendono ad assicurare il comando dello Stato da parte del Partito ed è perciò che l'ufficio di Hess costituisce, si può dire, il vivente anello di con¬ giunzione fra l'apparato dello Stato e quello del Partito. Gioachino von Rìbbentrqp, Ministro degli Esteri. Oggi Joachim von Ribbentrop compie 45 anni, essendo nato a Wesel (Lippe) nel 1893. Nominato ministro degli Esteri il 4 febbraio 1938, era già stato fiduciario del FUhrer per la politica estera, ambasciatore straordinario con funzioni speciali dal 31 marzo 1935, e dall'anno succes-1 sivo titolare della rappresentanza diplomatica di Germania presso la Corte di San Giacomo. Provenien- i te da una nobile famiglia di uffi- j filali, Joachim von Ribbentrop, compi gli studi ginnasiali a Kassei e successivamente a Metz; j viaggiò a lungo soggiornando a più riprese'in Svizzera, Francia e Inghilterra. Nel 1910 parti per l'America, dove, fra l'altro, fu operaio delle ferrovie, e quindi funzionario di banca. Più tardi, nel Canada, divenne industriale indipendente. Allo scoppio della guèrra mondiale Joachim von Ribbentrop, ardentissimo patriota, ritornò in Germania, si arruolò volontario nel 1.2:0 Reggimento Ussari, combattè da valoroso e fu decorato sul campo. Nel 1919 von Ribbentrop esercitò le funzioni di aiutante in seno alla commissione germanica a Versailles. L'anno seguente lasciò l'esercito col grado Hi capitano. Lo stesso anno sposava la figlia del grande industriale Otto Henkell e si dava agli affari. In qualità di dirigente della sua grande casa di importazione ed esportazione von Ribbentrop ebbe modo di allacciare una vastissima rete di rapporti con personalità straniere. Nel 1933 fu ai Roma, dove ebbe, per la prima voi-1 ta, la fortuna di un colloquio col Duce. Nemico giurato del comu- : nismo, il Ministro degli Esteri del, Reich ha avuto la ventura di legare il proprio nome-al Patto tri-j partito anticomintern. Giuseppe Goebbels, Ministro del- ! la Propaganda. Joseph Goebbels! figliò della forte Renania, dove nacque il 29 ottobre 1897, si lau-j reo giovanissimo in filosofia al-1 ! l'Università di Monaco. Ministro del Reich per la cultura popolare e la propaganda dal 13 marzo I 1933, capo cioè di quel dicastero creato dal FUhrer Cancelliere dopo poco più di un mese dall'avvento del nazionalsocialismo al potere, egli è anche guuleiter di Berlino e presidente delle Camere culturali del Reich, dalle quali, per un certo aspetto, dipende il Senato della Cultura. Fu a Monaco che Goebbels ebbe modo di avvicinarsi al movimento capeggiato da Hitler, e fu nella capitale della Baviera che egli a.1---! subito al movimento, scontando successivamente anche col carcere la fervi¬ dissima manifestazione della sua fede. Nel 1925 la cronaca nazista registra il primo discorso politico di Goebbels. Fu proprio in vista del grande successo riportato dal giovane oratore che Hitler volle conoscerlo di persona. Nell'anno successivo, il FUhrer avuto modo di apprezzare le doti del suo appassionato collaboratore, lo nomina gauìeiter di Berlino, vale a dire capo dei gruppi nazisti della capitale del Reich. Il primo luglio 1927 Goebbels fonda il quotidiano Der Angriff. A Goebbels va il grandissimo merito di ave" saputo, in breve volgere di tempo, e con energia davvero indomita, organizzare i reparti nazisti berlinesi, e ripulire gli ambienti marxisti della capitale. Egli diresse di persona spedizioni punitive e campagne di stampa. Oratore è uomo politico gode in Germania di una vastissima popolarità. Guglielmo Keitel. Il capo delle forze armate. In Germania dal 4 febbraio 1938 la carica di capo del Comando supremo delle Forze armate, di nuova istituzione, comporta il rango di ministro al suo titolare che dipende direttamente dal FUhrer Cancelliere, Comandante supremo di tutte le Forze militari. A questa alta carica è preposto il generale d'artiglieria (questo «d'artiglieria» sta a indicare l'arma di provenienza) Wilhelm Keitel. Prima di esercitare le attuali funzioni, il gen. Keitel era capo dell'ufficio Forze Armate al Ministero della guerra. Nato da genitori benestanti a Helmschero de il 22 settembre 1882, scoppiata la guerra Keitel andò al fronte dove comandò una batteria. Finita la guerra e, istituita per effetto del trattato di Versailles la Reichswehr,' il capitano Keitel rimase al servizio attivo, e nel 1920 venne destinato in qualità di insegnante alla scuola di cavalleria di Hannover. Promosso maggior generale il 1" ottobre 1931, Keitel è nominato, il primo aprile 1934, comandante della terza Divisione di Fanteria; il primo ottobre dello stesso anno assume il comando della quarta Divisione. Giovanni Frank. Il ministro della giustizia, nato a Monaco, ha 38 anni. Entrò nel Partito nel 1921 e prese parte al putsch del 9 novembre 1923. In un processo nel quale egli ebbe a difendere più tardi tre ufficiali dell'esercito, accusati di attività a favore del Partito nazionalsocialista, ottenne che Hitler fosse udito come testimone. Nel 1930 fu eletto membro nazista al Reichstag. Nel 1933 fu espulso dall'Austria per la sua propaganda nazista e il Governo del Reich, per rappresaglia, impose una tassa di mille marchi per ì visti dei passaporti. Durante gli. ultimi tempi il dott. Frank è stato sempre al primo posto negli avvenimenti diplomatici, e fu tra quelli inviati a ricevere il Duce alla Sua venuta a Berlino. Fu anche il rappresentante ufficiale del Governo durante la visita di lord Halifax a Berlino. Frank è presidente dell'Accademia di diritto germanico. Otto Meissner. E' nato nel 1880 a Bischfeiler, in Alsazia. E' addottorato in diritto e ha partecipato alla grande guerra. Nel 1929 andò incaricato d'affari in Ucraina, e quindi entrò nel Ministero degli Esteri. Nel 1920 fu nominato capo ufficio del presidente del Reich e tenne questo incarico sotto i presidenti Ebert e Hindenburg. Dal 1920 ha il titolo di segretario di Stato, e dal primo dicembre 1937 quello di ministro di Stato. A questa data risale la sua nomina di capo della Cancelleria presidenziale del FUhrer Cancelliere. Il 31 gennaio 1937 il FUhrer aveva consegnato a Meissner il distintivo d'oro del Partito. Otto Dietrich. Capo dell'Ufficio stampa al Ministero della propaganda è di professione giornalista. Nel 1933, fu nominato presidente dell'Unione della stampa del Reich e dal 4 febbraio 1938 è membro del gabinetto. Giovanni Lammers. E' segretario di Stato alla Cancelleria del Reich. Egli è nato nel 1879, nell'Alta Slesia ed è figlio di un veterinario. Studiò legge e entrò nella magistratura, dóve rimase fino alla grande guerra, cui partecipò come ufficiale di Fanteria. Dopo la grande guerra fu nominato consigliere ministeriale al Ministero degli interni, e nel gennaio del 1933 al posto che occupa ora. E' membro del Partito nazionalsocialista dal febbraio 1932. Il 3 maggio festa nazionale II 5 e il 9 per le Provincie campane, laziali e toscane Roma, 28 aprile. La Gazzetta Ufficiale pubblica stasera il seguente decreto legge: . Art. 1. Il giorno 3 maggio 1938-XVI è dichiarato festa nazionale anche a tutti gli effetti civili. Sono dichiarati festivi a tutti gli effetti civili il 5 maggio 1938-XVT per le Provincie di Avellino, Benevento, Littoria, Napoli e Salerno; e il 9 maggio 1938-XVI per le Provincie di Fresinone, Rieti, Roma, Viterbo, Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, .Pistoia e Siena. Art. 2. - E' data facoltà ai prefetti del Regno per il giorno 3, e ai prefetti delle provincie di cui al capoverso dell'art. 1., per i giorni 5 e 9 maggio 1938-XVI, di disporre, sentite le organizzazioni sindacali interessate, la sospensione totale o parziale del lavoro. In caso di sospensione di lavoro, è dovuta ai prestatori d'opera la retribuzione normale, ed è data facoltà ai datori di lavoro di ricuperare le ore di sospensione del lavoro entro il limite massimo di un'ora al giorno e nel periodo di un mese. E' data altresì facoltà al prefetto della provincia di Roma, e limitatamente alla città di Roma, di sospendere per il giorno 8 maggio 1938-XVI l'applicazione delle norme sul riposo domenicale e settimanale. La manifestazione di Santa Marinella Roma, 28 aprile. La manifestazione bellica che avrà luogo a Santa Marinella, in onore del FUhrer, sarà la riproduzione dell'ultima fase dell'attacco di una colonna di due battaglioni nel quadro dell'azione di una Divisione di Fanteria contro posizioni organizzate e già sottoposte in precedenza al tiro di preparazione. L'azione della colonna d'attacco, al cui sostegno operano reparti mitraglieri e mortai, sarà integrata da un intervento di due battaglioni di carri d'assalto e dall'appoggio di alcuni gruppi di artiglieria di vari calibri. Durante tutta l'esercitazione, artiglieria mortai mitragliatrici, impiegheranno veri proiettili di guerra, ciò che conferirà all'azione un carattere di speciale avvicinamento alle reali vicende della lotta. Fremente attesa in tutto il Reich Berlino, 28 aprile. Il comunicato ufficiale della visita del FUhrer, pubblicato nel pomeriggio di oggi contemporaneamente a Roma come a Berlino, riempie qui un'aspettazione grandissima che montava già ormai da mesi e che nelle ultime settimane, alimentata come era stata dalle corrispondenze quotidiane dei giornali sui preparativi romani, aveva raggiunto un diapason di vibrazione dell'impazienza che non poteva mai più essere superato. Attraverso queste corrispondenze l'opinione pubblica tedesca nella sua interezza aveva potuto minutamente seguire, illuminati e prospettati in tutti i più particolari e significativi aspetti, i giganteschi preparativi delle tre città, e della capitale in special modo, per accogliere l'ospite illustre, e aveva potuto rendersi conto punto per punto della magnificenza del programma delle manifestazioni, ricevendo da tutto l'insieme un'impressione di nobiltà, di grandezza, e insieme di calore e spontaneità, che è già totalmente acquisita, coi segni più vivi del gradimento prima ancora dell'evento stesso; e che si può compendiare esattamente nell'accenno stesso finale del comunicato, che cioè queste manifestazioni tutte, dello Stato, del Partito e delle popolazioni delle città che accoglieranno il FUhrer, daranno la misura dell'alto valore che tutta la Nazione italiana annette alla solidarietà che unisce i due paesi. Da Berlino a Roma Si ricordano universalmente in ogni strato della popolazione tedesca i giorni ancora incancellabili della visita del Duce in Germania, la quale suggellò in moao solenne e patente per la prima .volta questa solidarietà e questa amicizia fra i due regimi, cne era nata da poco a Berchtesgaden e che doveva così attivamente « fruttuosamente funzionare a vantaggio c a salvaguardia d'Europa; e si mettono in rapporto i due avvenimenti, di cui l'uno segue l'altro come una sua conseguenza, per trarne, soltanto a prima vista e senza bisogno ancora di approfondito esame politico, quel bilancio che risulta evidente dalla sola enunciazione dell'accostamento: che cioè in un periodo di tempo così ricco di eventi, seppur tanto breve, come quello che è intervenuto tra il settembre' dell'anno scorso e questo maggio imminente, l'amicizia italo-tedesca ha superato, come una nave dai fianchi ben muniti, cavalloni poderosi di eventi europei, capaci di scuotere qualunque compagine; e li ha superati riuscendo a portare a salvamento nel suo seno la pace stessa di un'Europa disordinata e pericolante, di cui essa stessa fin da principio rappresentò il felice inizio di una riorganizzazione Dal settembre berlinese di Mussolini a questo maggio romano di ! Adolfo Hitler — è questa l'eco di ì soddisfazione che desta da per tuti to in Germania l'annunzio, odierJno — l'asse Roma-Berlino si è agli occhi di tutto il mondo collaudato, non solo, ma esso ha anche già fruttato — come gli accordi anglo-italiani dimostrano — altre forme d'intesa, di ripresa e di organizzazione europea, a sua imagine e simiglianza bilaterali, sempre più ricacciando indietro nel passato irrevocabile lo spettro collettivo ginevrino che aveva minacciato di travolgere l'Europa; ed è inoltre indubbio che soltanto in grazia dell'asse l'Europa ha potuto, senza bruciarsi i piedi, passare sui carboni ardenti della crisi spagnola, di quelle crisi spagnole che un paio di volte almeno nella storia d'Europa hanno buttato all'aria l'equilibrio del continente. Ma è per quanto riguarda le due Potenze stesse dell'asse quello che con maggior senso di soddisfazione e di riconoscimento si rileva In tutti i commenti che sottolineano questa sera il comunicato della visita del FUhrer; ed è il fatto che esse si sono sostenute fruttuosamente a vicenda e che soltanto in grazia dell'efficienza dell'asse una di esse ha potuto raggiungere nel frattempo, senza sangue e senza gravissime scosse per l'Europa, la « più grande » espressione storica del suo Reich, completando cosi un sistema di scambi di assistenza per cui all'Italia era stata poco prima resa meno aspra la sua dura conquista imperiale. Non è forse infatti senza una profonda ragione e una sorta di fatalità storica, di cui è la storia di Europa che sarà destinata a beneficiare, che le due forze collegate, la germanica e la latina, hanno dovuto raggiungere in uno stesso momento per la prima volta nei secoli la loro piena parità, ricostituendo insieme la pienezza del loro più antico passato e del loro più storico sogno. I giornali commenteranno tu>