Perchè i negoziati di Roma procedono con lentezza

Perchè i negoziati di Roma procedono con lentezza Dfploutaiasia tardigrada Perchè i negoziati di Roma procedono con lentezza . Parigi, 26 aprile. L'incaricato di affari e Roma signor Blondel, giunto stamane a Parigi, si è recato subito' al Quad'Orsay dove è stato ricevuto in udienza dal ministro Giorgio Bonnet che era desideroso di conoscere a viva Voce le sue impressioni, è mettere personalmente a puntò i negoziati franco italianche pel momento non sono' che allo stadio preparatorio. Il Duce e gli uffici di Palazzo Chigi stanno studiando attualmente il progetto francese e le conversazioni noiriprenderanno che' al ritornò' deconte Ciano dall'Albania. Le informazioni di Blondel In questi circoli diplomatici, che sono stati dal signor Blondel messi al corrente dei contatoci cordialissimi avuti col ministiro deglEsteri italiano, si crede «he i negoziati alla ripresa potiainno essere condotti con maggiore efficacia poiché la conferenza, francobritannica di giovedì e (Si venerdì avrà proiettato maggior&sluce sull'insieme della situazione! internazionale. - H repentino viaggio del signor Blondel avendo dato origine a voci dalle quali non era escluso un certo pessimismo, si inette in rilievo che era più che naturale che l negoziati, dovendo subire una interruzione per la breve assenza da Roma del Ministro Ciano, Daladier e Giorgio Bonnet si siano mostrati desiderosi alla vigilia della loro partenza per Londra di essere messi verbalmente al corrente dello stato attuale delle conversazioni franco-italiane. L'opinione francese deive quindi guardarsi da qualsiasi. commento eccessivo, facendosi notaste che la opinione italiana continua a mostrare nei riguardi dei negoziatin corso la più simpatica obiettività. Tuttavia questa interruzione porge occasione a qualche commentatore di deplorare che i negoziati franco-italiani, *sia pure nella loro fase preliminare, si svolgano con meno rapidità di quanto speravano i circoli ufficiali i quali avrebbero desiderato ottenere un risultato completo prima della visita del Cancelliere . tedesco a Roma. Secondo il « Petit Journal » la causa del rallentamento dei negoziati sarebbe dovuta .al, fatto che dal lato della Francia si sarebbe voluto, senza inviare sulbito a Roma un ambasciatore accreditatogiungere a un accordo generale senza dubbio, ma comportante tuttavia delle prese di posizione di principio sui punti principali, poi si sarebbe aspettata la! fine della visita del Cancelliere tedesco e infine si sarebbe inviato un ambasciatore per approfondare in tutti i particolari il primo accordo. Ma sembra che l'Italia faccia sentire attualmente' gli inconveniènti di queste, tergiversazioni. relative all'invio di un ambasciatore e che non sia frettolosa di concludere un accordo sia pure generale-prP ma del riconoscimento dell'Etiopia e che in tali condizioni preferisce limitarsi a ima vaga affermazio ne reciproca di buona volontà. « Si scorgono i pericoli della situazione — scrive iti giornale. — L'opera di raddrizzamento diplomatico già. rallentata, può trovarsi compromessa in seguito a queste tergiversazioni, a queste mezze misure, a queste agitazioni provo cate dal ricatto che ,si afferma del resto sempre più apertamente degli adepti della politica soviet tofila». Anche il Journal ftes. Débats riconosce che i negoziati avrebbero certamente avuto un andamento più rapido se Daladier e Giorgio Bonnet, In conformità alle loro intenzioni primitive, avessero inviato subito un ambasciatore a Roma. Sarebbe stato questo da parte tonò uh gesto il cui effetto sarebbe stato eccellente: ma disgraziatamente essi hanno ceduto a pressioni politiche esercitate da persone di cui tutti i giornali del resto hanno fatto i nomi: il presidente della Camera Herriot e gli attua» ministri della giustizia e delle colonie, Paul Reynaud e MandeL e hanno disgraziatamente ceduto. Un ritardo -colposo Si è allegato che; le credenziali dell'ambasciatore 'dovendo comportare la formulai del riconoscimento dell'impero italiano d'Etiopia si sarebbe penduto un mezzo utile di negoziàziofii «Questo pretesto — osservano i Débats — non -\ial nulla perchè tutti sanno che non può più essere questione di rifiutare questo riconoscimento. Io tali condizioni il suo rinvio noni avrà servito anulla: si è solamente mancato la occasione di- chiarire l'atmosfera e di manifestare il nostro desiderio d'intesa in modo che non presenta alcun inconveniente. Il fatto è tanto più deplorevole in quanto può risultarne uh ritardo abbastanza considerevole x. Ma la procedura che il Quad'Orsay avrebbe desiderato non è stata accolta ' favorevolmente a Roma, oVe inoltre si. formulano delle riserve su certe condizionposte dal Quai d'Orsay, come quella concernente lo statuto depli italiani in Tunisia. Si può aggiungere inoltre che un ambasciatore si troverebbe in condizioni molto più favorevoli per negoziare, poiehè un semplice Incaricato di Affari non può agire che ih qualità di plenipotenziario. Daladier ricattato L'« Action Francaise » deplora per l'ennesima volta che Daladierche aveva perfettamente compreso, fin dal primo momento, che la « maniera » importa molto, quando si tratta di chiudere delie divergenze di ordine piuttosto sentimentale, tanto che aveva lasciato annunziare che la sua prima cura sarebbe stata il ristabilimento di relazioni normali con l'Italiaciò che implicava la presenza di un ambasciatore, abbia esitatofatto un passo innanzi e un altro indietro, ricevuto questi ascoltato quello, subito dèlie pressioni, ceduto'a dei ricatti: insomma abbia avuto paura. Infine si è scelta una di quelle soluzioni bastarde di cui si dice che preservino l'avvenire, mentre piuttosto lo compromettono. Dio voglia che il riavvicinamento franco-italiano, cosi essenziale agli, interessi della Frància e alla causa della pace, non debba soffrirne. Tutti i suoi nemici, riconosciuti o segreti,'hanno ragione di essere mezzo soddisfatti: sono cioè riusciti a ritardarlo. - E' da sperare, come il « Journal des Débats » ne esprime l'augurio, che la breve dimora a Parigi del signor Blondel, che sarà di ritorno a Roma prima della fine della settimana, permetta di riprendere le -conversazioni appena intavolate in condizioni più soddisfacenti. E meglio sarebbe che egli possa'annunziare a Roma la decisione di nominare un. Ambasciatore senz'altro indugio. Vi sarebbe un gran vantaggio a ottenere un primo risultato, sé non definitivo, per lo. meno apprezzabile, prima della riunione del Consiglio della. Società delle Nazioni. La conferenza anglo-francese di questa settimana può avere, al riguardo, salutare ripercussione. I colloquii di HalifaxLondra, 26 aprile. Lord Halifax ha ricevuto il se gretario generale della Lega delle Nazioni, Avenol, con il quale, ha avuto una conversazione circa le questioni procedurali inerenti alla prossima riunióne del consiglio della Léga. Anche 11 ministro di Cecoslovacchia sig. Masarych. tornato ieri da Praga, ha avuto oggi una conversazione al Foreign Office con Lord Halifax.