I nove anni della Shirley

I nove anni della ShirleyI nove anni della Shirley Una torta per 250 bambini - I cavalieri serventi: i due figli di Charlie Chaplin • Centomila lire di giocattoli - L'omaggio più gradito pcntddR Hollywood, 25 aprile. Shirley Tempie ha celebrato ieri il suo nono anniversario: un evento abbastanza importante nella capitale del cinematografo e tale da non poter essere passato sotto silenzio. Esso anzi è stato cosi importante da fornire un pretesto per una mobilitazione generale di tutta la Hollywood infantile. Duecentocinquanta bambini, tutti figli o figlie di « stelle » erano stati convocati per la cerimonia dalla celebre bambina. Mai In verità si erano potuti vedere In Hollywood tanti figlioli di astri dello schermo. I genitori di Shirley Tempie che sono -pure i suol « manager », avevano del resto fatto bene le cose. In un immenso salone era stata preparata una Immensa tavola carica di giocattoli e di leccornie: All'estremità del salone vi era un teatro in miniatura sul quale si erano succeduti senza interruzione per la massima gioia dei bambini, durante la merenda di anniversario,' gli spettacoli più diversi: teatro di cani, numeri di pagliacci, di prestidigitatori, e perfino un cavallo sapiente che faceva varie operazioni ri danzava la polka. Shirley Tempie non si produsse per tutto il pomeriggio; essa si imitò a comparire un momento ulla scena per spegnere le nove candele e tagliare la prima fetta della gigantesca torta. Essa compì questa cerimonia con la sua soita grazia, fiancheggiata da due cavalieri serventi che essa si era scelti all'inizio della festa e che non erano altri che i due figliuoli di Charlie Chaplin, indossanti per 'occasione la divisa di allievi dela Scuola di guerra. Quando la enorme torta fu inghiottita dalle duecentocinquanta boccuccie, Shirey Tempie fece ai suoi ospiti lo onore del secondo salone nel quale erano disposti trionfalmente gli innumerevoli regali non soltanto di Hollywood, ma di tutta l'America. Vi erano delle bambole da far sognare le piccole figliuole dei miiardari. Decine e decine di giocattoli meccanici d'ogni sorta: un insieme di regali per un valore di più di centomila franchi. Su tutti questi splendori Shirley Tempie non gettò che una breve indifferente occhiata. Ma battè le mani -quando vide ravvolto con un nastro rosa — delicata attenzione di non si sa quale sconosciuto ammiratore — un grosso pacco di cartoline a buon mercato rappresentanti tutte una tòrta per l'anniversario, col suo nome e illustrate ognuna con una iscrizione diversa. Quando tutte le altre bambine ebbero lasciato il salone, Shirley chiese timidamente alla madre di Eemetterle di costituire un a> um speciale con quelle cartoline E l'autorizzazione le venne subito accordata. li Congresso di studi romani Le relazioni di ieri Roma, 25 aprile. Si sono iniziati i lavori in tutte le dieci sezioni in cui è diviso il V Congresso di Studi Romani. Fra le più importanti comunicazioni di stamane era la relazione del Senatore Millosevich, presidente della R. Accademia dei Lincei, sul tema: « Scienza e tecnica nell'Impero Romano ». In essa, dopo aver ricordato la raccolta paleontologica e preistorica di Augusto ritrovata ultimamente dal Maiuri, l'oratore ha sottolineato lo sviluppo delle scienze presso i Romani: ingegneria, matematica, agricoltura, medicina, chimica, metallurgia, mineraria eccetera. Infine il sen. Millosevich ha concluso, in nome dell'Istituto degli studi romani, chiamando a collaborare storici e tecnici, per ritrovare le orme di Roma nelle scienze naturali e nelle tecniche. Nella stessa seduta di stamani, nelle varie sezioni, hanno parlato fra gli altri S. E. Parravano, sull'« Origine e la natura delle pozzolane », S. E. Fedele, sulle « Orme di Dante in Roma nel secolo XIV ». I professori Nogara, Munoz, MaiurC Genco, Napoli, Amatucci. I lavori di stamane si sono conclusi con la relazione Cardinali, a sezioni riunite; egli ha parlato sul tema: « La funzione dell Impero Romano' nell'antichità ». L'oratore ha dapprima posto in rilievo quell'importante processo di unificazione che fece delle varie genti italiche, mercè Roma, un popolo solo: il popolo italiano. Ed ha proposto che sia creato un comitato nazionale storico-archeologico per studiare appunto, quel processo che portò l'Italia per la prima volta alla sua unità civile, culturale. Nella seconda parte della sua relazione, l'oratore ha parlato della grande funzione dellr Impero che diede al mondo antico la « Pax Romana » e salvò la civiltà per i millenni, proprio quando l'Ellenismo era divenuto il germe corruttore: individualistico e comunistico. Il Cardinali ha concluso dicendo che egual funzione ha certamente il rinato Impero di Roma, nei rapporti della civiltà moderna. DA UDINE - - Un parto trigemino «f è avuto a Scdegliano. dove la signora Matilde Borgo in Dani, sposa da otto anni e già madre di quattro Tigli, ha dato I olire niente, alla Iure tic vispi maschietti, sdcGalEprbrpSrmpSIMezspsgsTRpbtsMggdrpltGpAdFs