Hore Belisha riferisce a Londra sul viaggio a Roma e Parigi

Hore Belisha riferisce a Londra sul viaggio a Roma e Parigi Hore Belisha riferisce a Londra sul viaggio a Roma e Parigi Il Gabinetto francese esamina la situazione in relazione alle conversazioni col Governo britannico e col Governo italiano Londra, 25 aprile. I ministri inglesi hanno cominciato oggi a scontare gli otto o dieci giorni di riposo che si sono presi durante le vacanze pasquali. Tutta la settimana politica sarà occupatissima: nel pomeriggio di oggi, firma dell'accordo con l'Eire; stasera riunione di gabinetto per sentire quello che il Cancelliere dello Scacchiere ha deciso di annunciare domani ai Comuni circa il bilancio; domani grande giornata parlamentare appunto per la presentazione del bilancio statale e per la immediatamente successiva discussione sull'invio della missione aviatoria agli Stati Uniti; mercoledì altro consiglio di gabinetto dedicato alla discussione sulle conversazioni con Daladier e Bonnet che arriveranno la sera stessa; giovedì e venerdì discussione con i francesi. Questo per accennare soltanto alle questioni principali e c'è da sperare che durante la settimana non succeda nulla di nuovo. Appena tornato dalla sua visita a Malta, dal soggiorno di Roma e dalla sosta di Parigi, il ministro Hore Belisha ha certamente avuto stasera occasione di comunicare ai colleghi del gabinet to le impressioni raccolte durante il suo volo: ai giornalisti che 10 attendevano sull'aerodromo d Hendon egli ha subito dichiarato di essere entusiasta delle accoglienze avute a Roma, del colloquio avuto col Duce e degli incontri con il conte Ciano: egli ha aggiunto che il Capo del -Governo gli ha regalato un medaglione di bronzo rappresentante la forza e 11 valore e ha detto che tale dono sarà da lui gelosamente conservato. vista internazionale il convegno anglo-francese accentra l'attenzione dei circoli politici londinesi. E' cosa certa che inglesi e francesi esamineranno la situazione europea alla luce del firmato accordo italo-britanhico e dello sperato accordo italo-francese: una riprova di questo si trova in quanto telefona stasera- il corrispondente da Roma del « Daily Telegraph», il quale, saputo della partenza del signor Blondel per Parigi, si è informato a palazzo Farnese circa il significato di tale viaggio e riferisce che « negli ambienti francesi si assicura che esso non è conseguenza di alcuna difficoltà improvvisamente sorta. Si dichiara semplicemente che il governo dio Parigi, ricevuto il rapporto di' Blondel sulle accoglienze fatte dal Governo italiano alle istruzioni che l'incaricato di affari aveva ricevuto la settimana scorsa da Parigi, e saputo che il conte Ciano si sarebbe allontanato da Roma per presenziare alle nozze di Re Zog, ha deciso che il signor Blondel approfittasse del periodo di sosta e si recasse a Parigi in tempo per avere un colloquio con Daladier e con Bonnet prima che questi partano per Londra ». Negli ambienti diplomatici londinesi si parla con insistenza del fatto che durante i colloqui anglo francesi Chamberlain e Halifax insisteranno che non vi può essere garanzia migliore per la pace di quella che potrebbe essere offerta da un solido accordo fra le potenze occidentali; in altre parole che la Francia deve evitare di imperniare la sua politica estera sulla alleanza con la Russia. Questo fatto era già stato accennato da uno dei giornali della domenica e Scse si faccia presente, nel corso del le conversazioni con i ministri francesi, con quanto poco entusiasmo questo governo consideri i patti franco-sovietici; tuttavia non è vero che chiederà ai francesi di denunciare tale alleanza. E' meglio lasciare in pace il can che dorme ». Questo passo, anche se non dice nulla di completamente nuovo, è importante perchè stampato dal semi ufficioso « Times ». In questi circoli politici non si crede che Londra avrà molta difficoltà a convincere Daladier che l'alleanza con la Russia è un pericolo per la pace europea perchè, si dice, Daladier è già persuaso che oltre che per l'Europa essa costituisce un pericolo per la Francia. Anche oggi si è avuta una prova del fatto che si comincia finalmente a comprendere che se si vuole raggiungere un grado soddisfacente di stabilità europea è necessario isolare la Russia: nel pomeriggio ha avuto luogo al Foreign Office una seduta del sottocomitato per il non intervento. Scopo della riunione era quello di esaminare e discutere la situazione finanziaria in cui sono venuti a trovarsi gli organi centrali e quelli di controllo del non-intervento in seguito al rifiuto della Russia di pagare la propria quota. Dopo un'ora di discussione i delegati dell'Italia, Germania, Inghilterra e Francia, seguendo le istruzioni dei rispettivi governi, hanno deciso concordemente di non tenere in alcun conto l'atteggiamento ostruzionistico della Russia e di continuare a mantenere in vita, finché saranno ritenuti utili, gli organismi del non intervento. Quanto precede non vuoti dire che Chamberlain intende affrettare oltre la giusta misura i passi per giungere alla conclusione del suo piano di distensione europea: il Primo Ministro ha sempre detto che intende procedere per gradi: il primo grande passo è stato quello dell'accordo ltalo-britannico, il secondo si spera sia quello di un parallelo accordo italo-francese; il terzo — ma non tanto immediatamente conseguente come è avvenuto per i primi due — dovrebbe venire da una ripresa del negoziati anglo-tedeschi. Andare più oltre con le previsioni è imprudente: è da prendere cantonate come quelle prese da coloro che sabato sera hanno creduto alle due sensazionali colonne pubblicate dallo Star, nelle quali si parlava persino di un invito alla Russia (informazione oggi qualificata assurda) e di una conferenza economica mondiale, possibilità quest'ultima ancora lontana. Leo Rea dpdacucPDnlLGp Blondel a Parigi La relazione di Bonnet al Consiglio dei Ministri Parigi, 25 aprile. La grande settimana diplomatica cominciata con la conversazione che il Ministro britannico alla Guerra signor Hore Belisha ha avuto ieri sera col Presidente del Consiglio Daladier all'Ambasciata d'Inghilterra è continuata questa [mattina con un colloquio fra il Mi¬ Stato Maggiore generale Gamelin col quale si è intrattenuto a lungo di questioni tecniche che interessano la difesa nazionale dei due Paesi. IL Ministro Hore Belisha è poi partito dal Bourget per Lon- dra alle ore 12,18 a bordo del suo aeroplano quadrimotore salutato con gli onori militari resigli da una compagnia della base aerea con musica e bandiera e dal gen. Pertz a nome del Ministro della Difesa Nazionale e dal gen. Jauneaud a nome del Ministro dell'Aria. La procedura degli accordi t i a a l a a ¬ I contatti che il Ministro della Guerra britannico ha avuto col Capo del Governo e col generalissimo servono di prefazione alle conversazioni che Daladier e Giorgio Bonnet, che lascieranno Parigi nel pomeriggio di mercoledì per via aerea, avranno giovedì e venerdì a Londra con Chamberlain e lord Halifax. Queste conversazioni, che avranno per oggetto problemi che sono nel tempo stesso politici economici e finanziari, sono attualmente oggetto di attenta preparazione tanto a Parigi che a Londra. Durante l'importante Consiglio del Ministri riunitosi nel pomeriggio d'oggi all'Eliseo il Ministro Bonnet ha fatto una esposizione completa dei negoziati franco-italiani e della situazione diplomatica ai suoi colleghi, ai quali ha espo-, sto le grandi linee del futuro programma delle conversazioni franco-inglesi ed ha definito l'atteggiamento che contava adottare. A Londra lord Halifax, che insieme ai servizi del Foreign Office continua lo studio delle questioni da discutersi nel prossimo convegno, si intratterrà pure col segretario generale della Società delle Nazioni, Avenol, che al suo passaggio per Parigi ha avuto ieri una lunga conversazione col ministro Bonnet sulla questione dell'Iniziativa britannica tendente a prosciogliere i membri della Lega dall'obbllgo di non riconoscere la conquista italiana dell'Etiopia. Il signor Avenol sarà cosi in grado di far sapere al capo del Foreign Office il punto di vista del ministro degli Esteri francese su tale questione. Il ministro Bonnet prima di lasciare Parigi conferirà con l'incaricato di affari a Roma signor Blondel atteso a Parigi per riferire sulle conversazioni avute col conte Ciano. Una noticina pubblicata dal' Paris Soir lascerebbe presumere che nei negoziati intavolati a Roma pur sviluppandosi nella più cordiale atmosfera si sarebbero manifestate delle divergenze. Ecco la nota in questione: « Nelle sue conversazioni col Governo italiano la Frància chiede che la nomina di un ambasciatore sia in certo qual modo il coronamento di negoziati destinati a evitare litigi e attriti in avvenire. Essa-è quindi disposta a dividere in due parti le conversazioni e cioè a concludere dapprima un accordo di principio indi un accordo particolareggiato. Il Governo italiano invece non sembra proclive a una affermazione scambievole di buona volontà. Del resto il conte Ciano, partito per Tirana, sarà nei prossimi giorni molto occupato. Per evitare ogni malinteso l'incaricato di Francia a Roma signor jBlondel è stato chiamato a Parigi