Milan e Torino lottano per due ore senza superarsi nel punteggio: 2-2

Milan e Torino lottano per due ore senza superarsi nel punteggio: 2-2 Milan e Torino lottano per due ore senza superarsi nel punteggio: 2-2 Due volte in vantaggio, i « granata » subiscono il pareggio nei minuti di ricupero e resistono, in dieci, al « serrate » dei «rosso neri» -- L'incontro si rigiocherà a Torino Reti: Baldi (T.) al 10' del I tempo; Boni (M.) al ib'j Bo (T.) al 40'; Cianesello (M.) al 47' della ripresa. MILAN: Zorzan; Perversi, Bonizzoni ; Remondini, Bortoletti, Gianesello; Capra, Moretti, Boffi, Antonini, Arnoni. TORINO: Maina; Brunella, Ferrini; Cadano. Ellena, Neri; Bo, Gallea, Baldi, Buscaglia, Palumbo. ARBITRO: Dattilo, di Roma. (DAL NOSTRO INVIATO) Milano, 22 aprile. Il vento prima e l'arbitro poi guastarono e falsarono nel suo risultato questo confronto MilanTorino valevole quale semifinale del torneo di « Coppa Italia ». Il vento: freddo, rabbioso a tratti, insistente; tale da Indurre 1 giuocatori delle due squadre a sbagliare grossolanamente; tale da togliere alla gara ogni bellezza stilìstica. Arbitro noti in giornata ' L'arbitro: era Dattilo, lo stesso del quale i milanesi avevano avuto occasione di lagnarsi quattro giorni prima, a Bologna, per il punto del pareggio segnato dai « campioni » in una azione sospetta di fuori giuoco. Fischiato a dovere al suo comparire in campo Dattilo preoccupato forse dell'ostilità che il pubblico gli dimostrava, prese ad arbitrare con una sconcertante disparità di giudizi e fini col commettere tanti e si gl'avi errori da far pensare che più che l'impegno del giuocatori dovessero essere i suoi errori a decidere. Imbroccata la via sbagliata, l'uomo in giacca nera non si riprese più. Punì a casaccio, e quasi sempre a torto, annullò un punto del Torino segnato assolutamente in modo regolare, espulse Palumbo, reo di aver protestato per un'ingiustizia patita, prolungò la ripresa sino a permettere il pareggio del Milan e fini per non saper più come intervenire nelle mischie che di volta in volta si accesero nelle due aree. Fece in maniera da irritare la folla in modo tale da spingerla ad una specie di... sollevazione in massa, con sfogo finale di getto di cuscini e con un assedio in piena redola alla porta d'uscita. Orcene, se la folla si è spazientita bisogna pur dire che Dattilo nel buo... tentativo di rappacificazione era riuscito ad esasperarla a dovere. Ma veniamo alla partita, ai suoi quattro goals, al suol quattro tempi, alle sue cento peripezie. Milan nella formazione della gara di Bologna; Torino rimaneggiato per l'esclusione di D'Odorico, l'innesto di Gallea quale interno destro dell'attacco e l'inclusione di Cadariò nella mediana. Inizio disordinato per il vento pazzo. II. Milan pare aver messo la sordina alla sua combattività ed il Torino, più abile e più volitivo, ne approfitta. Dopo boli dieci minuti di giuoco la prima linea granata arriva al successo, con tutta facilità. Gallea a Buscaglia, Buscaglia a Baldi ed 11 centro attacco punta diritto sul goal, tira secco in rete e Zorzan non può intervenire in alcun modo. Ecco quindi che la partita assume, sin dalle sue prime battute, una fisonomia imprevista. 11 punto dei granata non provoca nel Milan la reazione che parrebbe logica. Il Milan giocherella, sbaglia molto, specie nel reparto avanzato ed è « beccato » dai suoi stessi sostenitori. La ripresa e i supplementi... Pare quasi disinteressarsi della gara e del suo risultato, come se pensasse a domenica prossima, quando gli toccherà fronteggiare la Juventus. E si va avanti con il Torino al comando. Boffi è l'unico dei rosso-neri a mettere in allarme la opposta difesa e riesce anche a scoccare un tiro che Maina para a stente; tuttavia Brunella e Ferrini fanno buona' guardia e, controllato il centro avanti, l'intero attacco milanista pare bloccato. Capra fa più falli che cose assennate, Arnoni giustifica appieno l'appellativo di « gatto di "tarmo» che da tempo gli è stato affibbiato, Moretti ed Antonini girano a vuoto. H Torino potrebbe passare ancora in questi primi 45 minuti, ma un bel colpo di tc3ia di Baldi è parato, un tiro di Boscaglia fila a lato e parecchie altre situazioni favorevoli non sor¬ tdvmbpaptrfrsgrt tono esito. Ancora una stangata di Boffi ed il riposo. Nella ripresa il Torino ba il vento contro e non può assolutamente più contare su Palumbo, bloccato da uno strappo. E' proprio a Palumbo che si presenta, al 5.o, un'occasione facilissima per segnare, su centro di Bo e finta di Baldi, ma lo zoppo non arriva in tempo e mette fuori di fondo. Cosi avviene, con il passare del tempo, che il Milan, pur senza giuocare risolutamente meglio, riesce a farsi sotto ed a creare alcune di quelle situazioni intricate che 11 Torino non sbroglia con facilità. Ed al 18.0 Bonizzoni effettua un rimando lunghissimo, che Boffi raccoglie nella opposta metà campo. Il rosso-nero fila via rastrellando la palla, entra a contatto con i terzini, è temporaneamente fermato da Brunella, che rovescia corto, riprende, supera gli avversari, indecisi sul da farsi, e scaraventa sulla sinistra di Maina. Uno a uno.... In pieno accordo con la «tattica da Coppa » il Torino si sforza di riportarsi in vantaggio. Al 27, Palumbo, lasciato incustodito, piazza un pallone in profondità e Baldi, sgusciato via a Perversi, raccoglie e segna. Dattilo, memore dell'errore di Bologna, fa grazia al Milan di questo punto ed annulla per fuori giuoco di Baldi; fuori giuoco del tutto inesistente. La folla, che capisce, lo ìicompensa con fischi e con un coro di proteste. Smarrito, incerto, l'arbitro punisce, tre minuti dopo, un fallo di Remondini su Palumbo con un tiro di punizione contro il Torino. Proteste del granata ed espulsione: le proteste aumentano ed il coro cresce di tono. Più il ter mine si avvicina e più si paventano i tempi supplementari. Ma ecco che, al 40', Baldi si sposta a destra ed intreccia una discesa con Bo. Al momento risolutivo l'ala, per quanto in posizione difficile, si fa luce e scaglia n rete. Mancano cinque minuti alla fine ed il Milan, che ora fa sul serio, si rovescia tutto all'attacco. Il Torino resiste, ma, svantaggiato dall'inferiorità numerica, ripiega. Scocca il 45', passa un minuto, ne passano due ancora. Al 4"'. mentre almeno quindici uomini fanno ressa sotto Maina, Gianesello arriva su di una corta respinta e caccia in porta. Urlo di gioia. Palla al centro e fine del tempo. Stroncati dalla fatica Breve riposo sul terreno e si attacca il primo dei due tempi supplementari. Ne avremo per un'altra mezz'ora e le cose non paiono mettersi bene, tanto i giuocatori sono stanchi ed innervositi dalle corbellerie dell'arbitro, ma bisogna andare avanti. Momento di sconcerto per i granata. Essi ripiegano in angolo e a loro difesa si fa a tratti affannosa. Tuttavia i terzini si accaniscono su ogni pallone, Ellena si fa notare per un'attività che non ha un momento di ristagno, Cadano è in crescendo, Neri è preciso, calmo, quello che ci vuole in tale bufera. Bo va qualche minuto fuori campo per un colpo di Gianesello. I nove compagni che restano tengono duro. Rientra ed esce, a sua volta, Remondini, per crampi. Ed ecco che, al 13', Buscaglia ha, in posizione favorevole, la palla da goal: avanza, tira, ma sbaglia di una spanna il bersaglio. Fine del tempo .Non ci si è mossi dal due a due. Niente riposo ed inversione dei campi. E sapete che avviene? Che attacca il Torino, tanto che ancora Buscaglia sbuca fuori oltre i terzini, all'8', e sbaglia anche questo « match ball ». Si fa male, anzi, e deve uscire. Gli ultimi cinque minuti non si possono narrare. Ora si che il Torino difende il pareggio. Respinge, spezza, resiste. Un pallone batte contro un montante, passa lungo tutta l'apertura della porta ed è ricacciato lontano. I giuocatori sono stremati di forze. Lottano per lottare, ma sanno che tutto sarà inutile. Anche il quarto tempo finisce. .L'arbitro se ne va in fretta, senza salutare. Ma lo salutano £li spettatori, con lancio di cuscini... ricordo. Le squadre lasciano il campo. Si ritroveranno a Torino. Mx quando? La partita, descritta cosi nel suoi quattro tempi, non ha bisogno di molto commento. S'è detto degli elementi contrari. Va soggiunto che essa crebbe di tono di tempo in tempo, sino a raggiungere quelo della più alta emotività. Delle due squadre il Torino fu quella che si portò meglio. Ebbe più ordine nel suo giuoco, migliore manovra nell'attacco, una più spiccata pericolosità nelle avanzate. Solo lo zoppo Palumbo e lo spaesato Gallea risultarono inferiori nella scala dei valori, ai gradini più alti. In quanto al Milan, chi l'aveva visto all'opera a Bologna ha dovuto notare un. sensibile regresso. Due uomini in gran forma: Bonizzoni e Boffi, e gli altri, quale più quale meno, in vena di far confusione. Perversi ebbe molte incertezze in difesa, la mediana si sbandò di frequente, Capra fu faragginoso, Arnoni debole, le mezze ali prive di rilievo. L'unità supplì a tratti con lo sliincio a queste sue deficienze, ma non avrebbe meritato la vittoria. Ha lottato due ore per nulla. Due ore che potrebbero anche pesare domenica, quando dalla Coppa si tornerà al Campionato. Luigi Cavaliere TORINO MILAN: 2-2 — Un tempestivo intervento di Maina su una discesa di Capra