Uno che non è morto di Ernesto Quadrone

Uno che non è morto Meno miliardo di uomini nella bufera Uno che non è morto Il gen. Yang Ho, condannato a morte per la disfatta di Ciapei e di cui è stata descritta la fucilazione, vive ad Hong Kong, conversa e si prepara ad un viaggio nel Nord (DAL NOSTRO INVIATO) HONG-KONG, aprile. Ero venuto a Hong-Kong con fieri propositi. Dato che gli imperiali non permettono in modo assoluto a nessun giornalista che. non sia giapponese di raggiungere per lo meno la sede di un grande Comando, per esempio di un Corpo d'armata o anche di Armata, avevo deciso di passare sul fronte cinese ove sono di manica più larga. — Non le possiamo assicurare di essere ben accolto;' lei è italiano. — Non sono un combattente nè un osservatore. — Provi, ma l'avverto che i treni per Canton sono sempre gremiti; non partono che di notte e non si sa quando arrivano. Succede normalmente che durante il viaggio il convoglio si ferma per attendere che i manovali riattino i binari danneggiati dalle bombe degli aeroplani nipponici. A Canton poi ne saprà quanto può saperne a Hong-Kong. Troppo lontano dal teatro delle operazioni. — E ad Hankow? — Certamente ad Hankow potrebbe raccogliere notizie più dirette. — La linea aerea civile funziona ? — Benissimo, regolarmente. Gli aviatori nipponici non hanno mai attaccato • l'apparecchio che in quattro ore la- deposita sul campo di Hankow. — Andrò ad Hankow. — Ha prenotato il posto? — No, ma lo farò domani, oggi, subito. — Forse le toccherà di attendere dieci o anche quindici giorni il suo turno. « La signora della Repubblica >: Rinuncio ad Hankow per il mo mento in attesa della buona sta gione. — Ha tempo — mi dice il mio interlocutore. — La guerra durerà per lo meno ancora tre anni. Milioni e milioni di uomini sono pronti a morire per la causa. — Quale causa? — Quella della patria. — Mi hanno detto che su tutti gli edifici pubblici sventolano le bandiere sovietiche. — Cìang Kaì 8cek personal mente non è comunista. — Ma lo è viceversa il suo se condo genito che, in certe Provincie, è più popolare del padre. E la signora ? — Quella è una donna. La Giovanna d'Arco cinese. La patria dovrà dedicarle un monumento. Il signore che avrebbe dovuto imbalsamare la. salma ' di Sun Yat-sen sorride senza tògliersi il sigaro di bocca nè le mani di tasca com'è sua abitudine. Il sorrisetto con cui ha sottolineato il dovere di elevare un monumento alla signora di Ciang Kai Scek non mi è piaciuto molto. Egli deve partire, e non so perchè sono contento che se ne vada, la sua continua presenza mi dà fastidio. Adesso le donne che deve accompagnare a Canton invéce di una sono diventate tre: tre fiorellini meno gialli delle nostre primule ma altrettanto delicati. — Le donne cinesi delicate? Lei si sbaglia. Se poi le classifica fra le donne decadenti prende un granchio ancora più grande. Tutte le mamme hanno nidiate di figli e procreano con una facilità quasi meccanica. Quello che mi 'dice l'accompagnatore è vero, ma si dimentica di soggiungere o non sa, che sono creature quasi senza ossa, dal bacino cartilagginoso. Insisto nel chiedere informazioni sulla signora Ciang Kai Scek che è stata l'organizzatrice dell'aviazione cinese. Tutte le informazioni che raccolgo su di lei concordano nel classificarla fra una delle più in telligenti della repubblica. Ma quelli che ne parlano concludono con questa piccola osservazione: «Però è una donna ed è rimasta donna al mille per mille ». — Bella f — Dica seducente. — Insomma la pubblica opi nione è per lei e certamente « la signora della repubblica » deve aver fatto qualche cosa per la sua patria. Qualunque siano le sue idee essa ha diritto alla ricono scenza del popolo. — Anche se il popolo muore per leit — E cosa contano gli uomini in Cinaf — E le idee? — Ah, quelle meno che meno. — E i denari, le somme favolose che ha messo iti salvo per la sua famiglia f — E' una massaia previdente. Non si sa mai cosa possa accade re dall'oggi al domani. — E il suo secondo figliastro che si è dato anima e corpo ai comunisti f Che fanno i russi ? — Lei crede che i russi continueranno ad assistere veramente la Cina? Hanno i loro fastidi al nord, nella Mongolia esteriore. Ai confini del Manciukuò stanno raccogliendo un esercito più imponente, più agguerrito e vieglio armato di quello «fantasma» che combaite al centro della repub blica. Per opporre una resistenza a questa' minaccia- o anche, se vuole, supponiamo - faccia bene attenzione che ho detto supponiamo - per prepararsi a fronteggiare un'aggressione, i russi stanno popolando la Siberia inviandovi giovani coppie che colonizzano quel vastissimo territorio dimenticato dagli Zar e che pure costituisce un ponte di primaria importanza gettato fra l'oriente e l'occidente. I mongoli lo hanno già collaudato alcuni secoli fa e con quale successo tutti lo sappiamo. — Si dice che le giovani spose deallpiuglqucrbapesi nosttatumundeIl dediqunilavechzadesoindestdecharcostvqgCndYilfoHodscsinamtaHadtLccdliltrmtnlcrisSvmaèdpibncdzSzlcadssp e i a . o i e l i e a e e l o e a e. o ce dei colonizzatori siano ^addestrate all'uso delle armi. — Naturalmente. Il ' paese è piuttosto selvaggio. Non\ soltanto gli uomini, ma persino ij cani tn quelle terre sperdute txaacono, crescono e vivono ferocemente. La battaglia per la vita è dura ed è persino duro anche il morirf. Pensi che la sepoltura in certi paesi non esiste. La salma viene ' deposta su una plancia di legno e attaccata con due corde alla bardatura di un cavallo. Ad un oerto momento, quando tutto è pronto, un colpo di frusta sulla groppa dell'animale lo lancia al galoppo.t Il cavallo che è a tale scopo ad* destrato, sa già dove andare. JJi dirige nell'interno della steppa e quando incontra una muta di cani compie un rapido giro sicché la plancia si rovescia e il cada- nlzphdaètupcdsvèvere cade fra le bestie fameliche), che lo divorano — Questo è un particolare. — Ma che ha la sua importanza. Il morto può avere a seconda dei paesi qualsiasi sepoltura; arso o dato in pasto ai corvi come in India o ai cani come nel nord della Siberia. Ma quest'ultimo sistema è l'espressione più palese dello spirito di- quelle popolazioni che i russi stanno organizzando e armando. E' atroce ma bisogna riconoscere che il loro punto di vista non è sbagliato. Totga Viodivostock ai russi e poi mi dica quale speranza possa ancora legarli alle sorti della Cina. E la Corea è già un chiodo piantato nei 'fianchi del colosso asiatico. Se desidera le presento il generale Yang Ho che a giorni partirà per il nord e potrà darle migliori informazioni. Il morto risuscitato — Vorrà dire il figlio di Yang Ho, o il suo fantasma. — No, Yang Ho in carne ed ossa. — Quello che è stato fucilato dopo la disfatta che le sue truppe subirono a Ciapei abbandonando U campo di battaglia, ai nipponici in seguito ad una cruenta quanto inutile resistenza di dodici ore1! — Precisamente. — Mi permetta, ma io, come gli altri colleghi di tutti i giornali del mondo abbiamo telegrafato la notizia della sua esecuzione capitale. — Voi giornalisti occidentali avete sempre troppa fretta. Yang Ho non è mai stato messo contro al muro ed eccolo a quel tavolo d'angolo che discute animatamente col re del riso. — E chi è il re del riso? — Gli dia il nome che vuole, Levi, Blum, Glukhauf. Invece che cannoni questo signore si è dedicato al mercato del riso e in fondo è il più umano di tutti. Non voglio conoscere il generale Yang Ho, morto risuscitato che involontariamente mi ha fatto telegrafare a La Stampa la falsa notizia della sua fucilazione. Tutti ricorderanno come sia stata variamente commentata la pena capitale alla quale era stato condannato e il drammatico processo e l'esecuzione frettolosa mentre ancora si discuteva se era necessario o no sacrificare la sua testa sull'altare della patria. Ciang Kai Scek, lontano, pareva avverso al verdetto del tribunale di guerra, ma poi, il plotone d'esecuzione aveva funzionato. Ora, Yang Ho, è vivo e vegeta; discute partite di riso del Tonchino con l'europeo che gli sta di fronte e i servi, in camera sua, gli chiudono i bauli per il prossimo viaggio nel nord. Soltanto in Cina si può morire con il commento di due colonne di cronaca e quindi rivivere senza che nessuno lo sappia. Chi sapeva ad esempio che Soong, l'ex ministro delle Finanze sarebbe diventato ministro dell'aria senza portafoglio? ^,■-qrqrUno scandalo — No, con portafoglio — ! corregge l'accompagnatore —> la aviazione era una volta in mano della signora Ciang Kai Scek che si occupava delle questioni tecniche. E' inutile che le faccia la storia della fabbrica di Nanchang; la conosce meglio di me, perchè purtroppo, è ancora cronaca viva l'eroismo degli italiani che fecero sforzi sovrumani per difendere quello che meravigliosamente avevano creato, mettendo letteralmente a terra, in una competizione aerea, le macchine e i piloti americani. Ebbene, l'eredità della aviazione cinese è passata dalla signora Ciang Kai Scek a T. 'V. Soong. t * i e — Se ne intende? — Come me ne intendo io che non ho mai volato. Ma lui detiene le chiavi delle casse statali. - — E lo chiamano ministro senza portafoglio? — Questi sono segreti dell'alta politica cinese. Ad ogni modo egli ha mano libera per le forniture degli apparecchi militari. La sua assunzione a « padrone dell'aria » è stata dettata da questioni di interessi. Ad Hankow è scoppiato un gravissimo scandalo. Un grup po di persone incaricate di tali compere' avrebbe esagerato nel derubare l'erario. Il capo di questa specie di associazione a delinquere è stato arrestato. Il governo ha indetto una riunione che è riuscita oltre modo drammatica e durante la quale tutti i compratori di aeroplani hanno dovuto ), confessare quanto avevano gua- e d e i e a a o e e r g d o e U n o li el e. li g o o e, e in^d'agnato. Si è scoperto che il prez,sro di ogni apparecchio era stato ■-quasi triplicato. Anche gli aviatori comunisti sono implicati in qxiesto processo a porte chiuse. I piloti stranieri — si dice — saranno liquidati perchè- costano troppo e sembra che il signor Soong voglia mettere finalmente le case a posto, almeno lo si spera. —• E il dollaro cinese? —> Citi può prevedere il futuro * — Ho notato «n certo panico negli ambienti finanziari — Se l'Inghilterra non continua a sostenerlo, cioè lo abbandona al suo destino come pare abbia l'intenzione di fare, prenderà indubbiamente: un pericoloso scivolone. — Il àollaro carta non è protetto dall\argento delle Banche di Hong-Kong? -'- Naturalmente, ■ ma bisognerebbe però\Sapere quanti « taels » vi sono ancora nelle casseforti. La signoni Ester con la sua voce melodiosa mi chiede se veramente domami andrò con lei al circolo ebraico. Ma certamente, signora. Il circolo èr in collina, quasi ad un quarto di strada fra Hong-Kong e il famoso « peak », la montagna della quale l'isola va tanto orgogliosa. Qui non si respira, in questo albergo si soffoca: la melanconica tragedia che il'denaro inevitabilmente conduce con sé la si sente dall'atrio alle soffitte.-Dalle finestre non si vedono che i portoni delle banche dalle facciate grigie, la cortina grigia dulia nebbia e un breve tratto della baia coperta dalle nubi che scendono nell'acqua e sulla quale 4 « sampan» e le giunche scivolanti come-ombre dietro un vetro smerigliato. Ernesto Quadrone tee siblpesal'esetupnstml'inebqSA8l'sgeddlof3idigsp2qtnstteplvliSntdczpl LA BANDIERA HALLE CINQUE STRISCI E saluta, sulla facciata del New Asia Hotel, il nuovo governo della Cina.