Il mondo che formicola a Hong-Kong di Ernesto Quadrone

Il mondo che formicola a Hong-Kong MEZZO MILIARDO DI UOMINI NELLA BUFERA Il mondo che formicola a Hong-Kong Eserciti, cannoni, riso, oppio si comprano e si vendono - Poi la merce non arriva, gli uomini si disperdono e diventano briganti, la guerra continua, e l'argento seguita a salpare per l'America e per l'Europa a a a ù . i ¬ (Dal nostro inviato) HONG-KONG, marzio. Trovare una camera in un albergo di Hong-Kong è diventata una cosa difficilissima e, in certi casi, addirittura impossibile: impossibile quando ad esempio^ arriva da Canton una personalità specialmente vicina al Ministero della Guerra o, meglio ancora, a quella delle Finanze. Allora il personaggio è immediatamente segnalato e di colpo sembra che egli, appena disceso da un treno o da uno dei piroscafi che navigano il fiume delle Perle, cominci a muoversi non come un indivìduo ma come un bersaglio sotto al tiro diretto delle prepotenti artiglierie di grosso calibro. Immagino che esista qualche sistema di allarmi più rapido del telegrafo, del telefono e della radio o forse — questa è una impressione strettamente personale — « l'uomo preda » avverte egli stesso di essere arrivato per trascinare nella propria scia coloro che credono di dargli la caccia: postulanti, profittatori o magari onesti ed impazienti creditori. Un ci-hese; nomo di governo, maneggiatore di dollari ha tutto l'interesse di essere inseguito perchè ciò gli permette di seminare l'argento una parte del quale re. sta naturalmente nel suo sacco da viaggio. Il fatto sta ed è che quando un mago della guerra o della finanza arriva a Hong-Kong l'albergo in cui egli prende alloggio sì riempie come . un alveare e l'atmosfera si elettrizza: l'atrio, il ristorante indigeno, la sala da ballo e il ristorante europeo con l'orchestra. Un'orchestra miserevole che forse ha l'ordine segreto di suonare melodie specialmente tristi, in ogni modo suadenti, tali insomma da molcere il cuore più indurito e predisporre gli animi alla generosità e all'abdicazione patetico-finanziaria. zccaldgdgsPersonaggi L'uomo di governo non oppone generalmente molte resistenze dalle finestre dell'Hong-Kong Hotel si scorgono quelle della banca più importante della città internazionale, Ho detto città, ma dovrei dire paese o anche villaggio; un villaggio magnifico arrampicato sui fianchi verdeggianti della collina e che ha un cuore piccolo ma monumentale, stile elisabettiano, dai palazzi dipinti con biacca grigio ferro che tratto tratto si fanno da un lato per dar luogo a giardini, campi di gioco e dì corse e a caserme meno tristi dei pa lazzi sui piazzali delle quali i gonnellini dei soldati scozzesi mettono una nota gaia di gioventù e di colore. # guardiaportone e i poliziotti che vigilano con pistole alla cintura gl'ingressi delle banche so no più imponenti ma meno allegri, più ossequiati, ma meno sim patici. Hong-Kong è diventata da un giorno all'altro il paese dell'oro e degli arcìmìlionari il paese incan tato ove sono colate le ricchezze di tutta la Cina/ ove si sono adunati { repubblicani ricchi e i rifugiati poveri. L'ospitalità dell'albergo si contratta come un titolo di borsa e quando, come ho detto, ci casca dentro un rappresentante del Go verno, si giuoca al rialzo sul prezzo delle camere. Il direttore, un biondo svizzero, conduce il mer cato con i radi capelli ritti sulla testa sostenuta da un colletto inamidato con orecchiette stile ottocento. Il personaggio atteso passa nell'atrio seminando attorno ai tavoli la muta che lo ha inseguito. Ha tutto il tempo per farla attendere anche dieci, anche dodici ore. Oli aperitivi fanno girare le cifre nelle teste riscaldate e le esili cinesine passano da una comitiva all'altra mettendo in mostra fra lo spacco laterale del vestito che le inguaina come sigari di Ma nilla 'nel cellofane, la gamba ben modellata dal ginocchio in giù. fino ai piedi esili e delicati calzati elegantemente all'europea. Fra esse circolano anche alcune aviatrici delle quali nessuno conosce l'aeroplano che pilotano; sono leggère come farfalle, hanno certamente il brevetto nella borsetta ricamata a punto gobelins, ma forse non hanno mai preso il volo. gavTpfimlClfsmfsdsp O forse l'hanno preso, ma senza motore. Tutto questo è la cornice e non, conta. Il quadro è composto da centinaia di figure e di figuri che attendono di essere chiamati nella camera con bagno occupata dal personaggio seminatore d'argento e compratore di cannoni e di altre cose meno pesanti: mitragliatrici, protettili, munizioni, riso e oppio. Piccoli drammi e n e ; a i — Ah il riso — mi dice una signora tedesca — è costato la vita a mio fratello. I soldati cinesi non vogliono saperne di quello del Tonchino o di Giava che egli trasportava su convogli naviganti il fiume delle Perle. L'hanno ucciso, mi creda, per non morire avvelenati da quello non coltivato in Cina che pure è lo stesso di quello coltivato nelle Isole. Piccoli drammi che gettano le famiglie nel lutto e sul lastrico. Un'altra signora che chiamerò semplicemente Ester, cioè col nome di battesimo perchè quello di famiglia è troppo conosciuto, mi sussurra con una voce piena di soave dolore che potrebbe scrivere molte cose e che ha una sensibilità artistica molto sviluppata. — Perchè non le scrive f — Perchè non ho una lingua. Essa conosce a perfezione il tedesco, l'inglese, il francese, ma è un'ebrea. La guardo negli occhi che le si riempiono di lacrime. — Non posso, non posso, e sapesse quanto ho veduto, vissuto e quanto avrei da dire. In questa sua confessione così dolorosa c'è tutta la tragedia di una razza. Ester non toglie la sigaretta di bocca mentre parla e, fra un colpo di tosse e l'altro, la sua voce scivola con una gentilezza indicibile. — Vuol venire uno di questi giorni al nostro circolo israeli ticof — Verrò signora. — Per curiosità t — Anche per curiosità. Gli uomini attorno ai tavoli parlano forte, hanno mandibole formidabili, uno scheletro imponente e sono dei colossi al confronto della gracilità oleosa dei cinesi. Nella provincia dello Yunnan, al confine del Tonchino e della Cina sono arrivati cinquanta aeroplani russi. Chi li compera t Vedremo. Dei cinquanta soltanto due sono stati provati e si sono schiacciati al suolo atterrando. Troppo veloci. Gli altri quarantotto sono ancora incartati e imballati come le mitragliatrici Wikers provenienti dall'America ma che i soldati repubblicani sono incapaci di fare funzionare. — Chi li pagat — Vedremo. — Ma il Governo di Canton le ha già comperate. — Il Governo di Canton ignorava la dogana di cui le ha aggravate la Francia con mano ultrapesante. — La Francia minaccia, se non lo ha già fatto, di chiudere la frontiera. — Sarebbe un brutto colpo per me, l'affare è mio. Vendere, sfruttare, «spremere» Qui tutto è basato sullo « squee ze », parola inglese che in termine povero vuole dire spremuta. Si squiza un uomo come un arancio, il governo come un uomo, una banca come un servo. Lo « squeeze » è la base del grande e piccolo commercio. Il boy che vi porta in camera il paio di calze che avete comperate squiza .il commerciante il quale si raccomanda di non rivelare il prezzo che le avete pagate; il mercante di cannoni è squizato dal mediatore che, non contento, squiza ancora il ministro della guerra; un governatore in gamba squiza un generale che ancora oggi, mentre dura la guerra, è capacissimo di vendere un esercito. — Le truppe di Canton sono già vendute. — Impossibile. — Le dico che sono già vendute ai giapponesi. Legga questa copia del contratto. TI contratto è redatto in caratteri cinesi e porta grandi timbri rossi par me indecifrabili. L'ho veduto però con i miei occhi e la persona ohe me lo ha fatto vedere a r i a l l o o e n n e i o e a ri a e tirandolo fuori da una cassaforte incastrata nella parete della camera è degna della massima fede. A meno che gli sia stato venduto un documento falso. Gli ingegneri europei stanno gettando ponti per il governo cinese sui burroni del territorio dello Yunnan e sui quali transiteranno le truppe destinate a rafforzare i contingenti di Ciang Kai Scek. — I burroni sono profondi mille e anche due mila metri e i ponti saranno sospesi e di una sola gettata. Quanto tempo occorrerà per la costruzione di opere d'arte co sì imponenti? — Almeno tre anni. — Credete che la guerra duri tanto ? Durerà finché la Cina avrà ancora un uomo capace di portare un fucile. Dove sono andati a finire centocinquanta mila soldati che dall'ovest si sono messi in marcia verso il centro della repubblica f Sapete bene che per il rifornimento umano questa è l'unica strada che resti alle spalle dell'esercito del generalissimo: —■ Lo so — E allora, che ne è avvenuto di questi centocinquantamila armati ? — A dirvela schietta vi rivelerò che, per quanto mi risulta, soltanto quindicimila sono arrivati a destinazione mentre gli altri si sono sperduti nella campagna e sulle montagne. — Saranno trentacinquemila briganti in più che infesteranno la Cina per molti anni. — La guerriglia, come sapete, è la tattica adottata da Ciang Kai Scek. — Non verrete a raccontarmi che codesti sperduti obbediranno agli ordini del capo. Faranno la guerra per proprio conto, cioè si costituiranno in nuclei di banditi che vivranno alle spalle dei poveri contadini. Barbagli d'argento Durante questo dialogo, l'uomo « vicino al ministero della guerra o delle finanze » sta facendo il bagno nella camera che l'Hong-Kong Hotel gli ha riservata. Avrà o non avrà nelle sue vali gie i danari per pagare i credito ri t Vi sono molte scadenze per fine mese, ve ne sono per milioni e milioni di dollari americani. Gli europei si consultano, corrono agli uffici, cablano, radiotelegrafano lunghi telegrammi cifrati alle ditte che attendono con impazienza C'è tanto argento nelle banche di Hong-Kong da soddisfare tutti quanti. Ma è proprio vero? Ho veduto carrelli colmi di barre d'argento scivolare sulle rotaie dei moli di Kaulun verso le stive di piroscafi in partenza per l'America e per l'Europa. La signora Ester ha finito di fu mare e di pensare. Peccato che non abbia un linguaggio per esprimere questi suoi pensieri. Che pena, che melanconia, che dramma — Buon giorno, vado a colazione. — Dove? — In un ristorante cinese. — Quanto costa la vita a Hong Kong? . — Chi lo sa. Per soffrire la fame bastano venti centesimi. Per abitare questo albergo non basta, no cinquanta dollari al giorno, Ar rivederci. '— jResto solò al tavolo dell'atrio gremito fino all'inverosimile. Attendo anch'io' che l'uomo vicino al governo di Canton scenda dalla sua camera. L'ultima camera, dice con molta dignità il direttore svizzero ad una comitiva di turisti, era riservata al ministro tale dei tali. Avrei ancora libera la penultima. Senza bagno, vista sul cortile, con odore di cucina. Comincia la gara fra i migliori offerenti. Fuori, improvvisamente, una nebbia fitta e calda ha avvolto Hong-Kong: un fiore di cemento armato chiuso in una serra con temperatura da orchidee. I risciottari passano come fantasmi, silenziosi, madidi, grondanti, molli conte spugne estratte dall'acqua tiepida. ' Gli occhi dei fanali scoloriscono', le luci delle vetrine aprono ventagli di vapore acqueo colorate in rosa. Ernesto Quadrone

Persone citate: Ciang, Ciang Kai Scek, Ester