Daladier punta sulla reazione degli operai

Daladier punta sulla reazione degli operai Oli scioperi di Parigi Daladier punta sulla reazione degli operai // ritorno al lavoro nelle officine aeronautiche libere e nazionalizzate Parigi, 14 aprile. La situazione del conflitto metallurgico si presenta talmente confusa che potrebbe autorizzare tanto i pronostici ottimisti quanto quelli pessimisti. Gli elementi che la costituiscono infatti sono contradditori ed il loro insieme non lascia trasparire un indizio suscettibile di far prevedere in che senso evolverà il fenomeno. . Vi abbiamo segnalato che il conflitto delle officine d'aviazione nazionalizzate è stato risolto. Restano ancora da risolvere quelli concernenti l'industria Ubera aeronautica e l'industria metallurgica in generale. Il primo, a quanto pare,' è stato pure esso risolto. Il super-arbitro aveva chiesto al delegati operai di fare evacuare le officine. La sua richiesta è stata esaudita ed in seguito a ciò egli ha reso una sentenza sulla base di quella precedente da lui stesso emessa per le società nazionali. La data di ripresa del lavoro è stata fissata per domani 15 aprile. Per quanto riguarda 11 conflitto metallurgico, che è di gran lunga — non torna inutile ricordarlo — il più importante e il più vasto del tre, la procedura di conciliazione e di arbitrato è in corso, quantunque le parti rimangano ostinatamente ciascuna sulla propria posizione. Ed il movimento intanto è andato estendendosi a nuove im prese. Ieri, in trenta officine, e oggi in tre altre, gli operai hanno incrociato le braccia portando 11 numero degli stabilimenti colpiti a duecentoventi. Secondo afférmazioni di alcuni esperti del movimento di sciopero, che però sfuggono ad ogni con trollo, Daladier, appena giunto al potere, avrebbe chiamato i capi comunisti e mostrato' loro un de< creto già firmato di mobilitazione degli operai occupati nelle officine di Stato. « Quelli che si asterranno dal lavoro — avrebbe aggiunto il capo del governo — saranno considerati come disertori ». D'altra parte, alla ■ fine di una riunione organizzata dal comitato intersindacale degli operai e degli impiegati delle officine Renault, è stato votato un ordine del giorno con il quale viene chiesto un « referendum a scheda segreta sotto la egida e il.controllo del Governo ». Come è facile rotare, questo insieme di episodi denota un malcontento sempre crescente delle maestranze verso i propri capi; èd è perciò che nel caso'in cui vorrà far leva su di esso, Daladier riuscirà probabilmente a far cessare i conflitti senza prendere atteggiamenti di reazionario, assumendo invece la difesa degli operai isolando e screditando i capi sindacali' i quali non hanno voluto ancora capire che le' masse, nella loro stragrande maggioranza, ottenuti i vantaggi che desideravano, intendono ora goderseli in santa pace. Comunque sia, 1 giorni prossimi ci diranno le intenzioni precise del Governo. Intanto ci viene .segnalato che a Nanterre la direzione S.I.M.C.A. (Fiat), i cui stabilimenti .erano occupati da quattro giorni,' ha sollecitato dalla magistratura una ordinanza per l'evacuazione dei locali. La domanda è stata accolta e lo sgombero ordinato. Il primo Consigilo di Gabinetto ristretto si è riunito nel pomeriggio alle 15 ed era composto di Daladier, di Chautemps, di Giorgio Bonnet, di Sarraut, Ministro degli Interni, di Reynaud, Ministro della Giustizia, e di Marchandeau, Ministro delle Finanze, Questo Consiglio si è occupato dei primi decreti legge che verranno sottoposti nel prossimo Consiglio dei Ministri che si riunirà martedì prossimo. Sul plano finanziarlo esso ha preparato 11 decreto legge di cui Marchandeau aveva già studiata l'elaborazione quando faceva parte del Gabinetto CstpcclabsinsdtRdpdsdcèdrdbcèrnacpfnptl. spoDpracsot Chautemps. Sul piano sociale, questo Consiglio <J1 Gabinetto ha fatto opera ancora più importante preparandosi à realizzare con decreti lo statuto legale di sciopero che Chautemps aveva elaborato e la cui caratteristica è il voto obbligatorio a scrutinio segreto. Questo progetto faceva parte di un insieme presentato da Chautemps sotto il titolo di statuto moderno del lavoro, e si ispirava al progetto presentato nel 1900 da Wald.eck Rousseau e ripreso ulteriormente da Millerand. Il principio posto In prima linea è che ogni sciopero deve, entro il più breve tempo, essere sottoposto a un voto segreto del personale interessato che deciderà a maggioranza. Se il voto è favorevole alla continuazione dello sciopero, i contratti di lavoro vengono sospesi e il conflitto dovrà essere sottoposto entro il più breve termine possibile alla procedura arbitrale. Se invece il voto è sfavorevole e se la sentenza è resa e non eseguita, delle sanzioni penali sono previste contro gli autori di manovre tendenti a ostacolare la libertà del lavoro e in particolar modo le occupazioni di fabbriche. Le penalità previste sono abbastanza severe, poiché comportano la prigione da 6 giorni a tre anni e la multa da 16 a tremila franchi.

Persone citate: Daladier, Giorgio Bonnet, Reynaud, Rousseau, Wald

Luoghi citati: Parigi