Un prodigioso balzo di Arando porta i nazionali a 8 Km. dal mare di Riccardo Forte

Un prodigioso balzo di Arando porta i nazionali a 8 Km. dal mare Un prodigioso balzo di Arando porta i nazionali a 8 Km. dal mare S. Mateo e Traiguera occupate - Le linee rosse travolte dai navarresi e dai galiziani = I marxisti in piena rotta = Anche la resistenza di Tor= tosa sta per crollare = Le avanguardie franchiste alle porte di Vinaroz (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) | Saragozza, 14 aprile. ] La giornata di oggi è stata una ■ di quelle ohe precedendo i grandi eventi militari della guerra, li determinano e li annunziano. Giornata di vittoria decisiva. Per la prima volta dopo la conquista di Alcaniz e di Morella, l'esercito nazionalista avanzante verso il mare ha potuto d'un balzo coprire molti chilometri di terreno, travolgere le prime e le seconde linee senza altri combattimenti che piccole scaramucce di pattuglie, occupare in poche ore numerosi paeselli e una cittadina, penetrare così nel cuore del territorio nemico, trasformando il duro quotidiano scacco delle truppe rosse della lunga e difficile partita, in una rotta disastrosa. Giornata decisiva La vittoria ha avuto per terreno l'altipiano ondulato di San Mateo de Las Fuentes, all'estremo sud dello schieramento nazionale, che va dai Pirenei a Vinaros. Gli apprestamenti difensivi costituiti dai rossi in questa regione sono crollati. Non è più possibile una resistenza. Dopo un'avanzata di quindici chilometri, le truppe nazionali sono dinanzi al mare sulle colline che già digradano lentamente verso la costa, a meno di diecimila metri.in linea d'aria dal Mediterraneo. La cittadina di San Mateo, centro di questa regione che era stata raggiunta al tramonto di ieri è stata occupata all'alba. San Mateo era il nodo stradale più importante, all'imbocco delle grandi vie per Vinaroz, Tortosa e Valencia e vi si concentrava ciò che sussisteva ancora della resistenza dell'esercito nemico. Alcune brigate chiamate angosciosamente da Valencia, avevano raggiunto durante la notte le col-ine a sud della città che era ormai indifendibile. Non potendo più per .ragioni di tempo, salvare il possesso di questo importante cenfro popolato, i rossi tentavano l'impossibile:'un'ultima resistenza sulle colline vicine, allo scopo di impedire o frenare l'avanzata verso il mare e proteggere Vinaroz e la strada Barcellona-Madrid da un attacco fulmineo. Queste forze racimolate all'ultimo momento, svogliate e militarmente poco efficienti, non hanno in pratica combattuto. La reazione nemica, si è limitata a questi scontri di forze di copertura che provocarono l'esodo del grosso delle truppe verso Valencia. Il generale che ha condotto la vittoriosa marcia verso il mare è Aranda. Il difensore di Oviedo aveva fin dal principio della battaglia di Aragona il compito di presidiare l'estremò sud dello schieramento nazionale, di occupare Morella e di secondare poi l'avanzata di tutto l'Esercito verso il sud. Gli avvenimenti hanno assegnato al suo corpo d'esercito il settore delle comunicazioni litoranee del nemico. Dopo l'occupazione di Morella la resistenza rossa si era organizzata e aveva perfino dato luogo a numerosi contrattacchi. Nelle montagne di Valbona, a una quindicina di chilometri a oriente di Morella, fin dove erano giunte le avanguardie di Aranda in esplorazione verso il mare, i repubblicani erano riusciti a compiere alcune infiltrazioni die avevano dato alle loro truppe l'illusione di un arresto nell'offensiva nemica. Intonso a Morella .Meno contrastata, è vero, che in altri settori del fronte ove i rossi avevano concentrato le brigate internazionali e l'armamento pesante, l'avanzata si svolgeva tuttavia intorno a Morella, attraverso resistenze locali tenaci; i reparti rossi si abbarbicavano al terreno accidentato e tentavano di sbarrare la strada alle colonne lanciate da Aranda nelle più diverse direzioni, per saggiare la resistenza e ridurla volta a volta. Per una quindicina di giorni l'avanzata si svolse lentamente, di collina in collina, di valle in valle, finché, superato il grande bastione montano di Tunnel, i soldati di Franco furono giunti su un al . topiano che scendeva in dolce de- clivio verso il mare. Oggi su que-]ato declivio è avvenuta la cata- \strofe rossa. Investiti da più lati,\male situati su un terreno che non si prestava più alla facile difen-\«iva, i rossi, hanno ceduto su „i- cuni punti vitali e la cavalleria,\passando nelle brecce, ha dilaga-\to verso il mare \L'azione degli'ultimi giorni haiavuto una complessità e una pre-/.«,« hnnnn iliinripntnin iiche hanno disouentato Udatone nemico. Quando le prime truppe,sfiorando il 7nussiccio del Tunnellungo la valle che scende da millelungo metri di altitudine di Morella verso San Mateo de Las Fuentes e Vinaroz, furono giunte alle ultime propaggini di quella catena montuosa senza ancora averne esplorato il cuore, i rossi si aspettavano una corsa travolgente al mare VtotalitrbpccdtotiAscgmdtoglaeègdirmSTqtclicpmsvntesilsve speravano di poter impedire dalle montagne l'avanzata e forse fermarla con un attacco di sorpresa. Il loro progetto era forse di strozzare- le colonne in marcia verso Vinaroz. Ma d'improvviso là colonna di manovra del gen. Garda Volino, che aveva accompagnato l'esercito di Aranda nell'avanzata, si staccò dalle altre truppe e marciò decisamente a nord, come se l'obbiettivo della sua avanzata non fosse Vinaroz ma Tortosa. La deviazione ha sorpreso l'esercito nemico ed è stata forse la causa principale della sua subitanea disfatta. Entro brevi ore... ilfarctando silenziosamente attraverso le montagne che fiancheggiano la Valle del Cerbol, la colonna di manovra sorpassava ieri il paesello di Chert, si addentrava nei monti di Turmell e, stamani, essa sboccava davanti al villaggio di Ganet lo Boig, dove il nemico era travolto senza resistenza perchè non prevedeva l'attacco. Cosi è caduto l'ultimo baluardo di montagna e la resistenza nemica diventava impossibile sulla strada da Morella a Vinaroz. Nel frattempo l'esercito di Aranda avanzava per suo conto ai due lati della- strada, nella direzione lasciata libera dalla manovra della prima colonna. Dalle 'colline intorno a San Mateo, occupata ieri, essa è scesa alla cittadina e l'ha occupata senza colpo ferire. Entro San Mateo non sono stati trovati altri soldati che pochi gruppi di militi rossi, che si sono arresi senz'altro. La popolazione aveva in parte emigrato, obbedendo all'ordine dei capi rossi; ma un buon terzo di essa si era chiusa in casa ed all'ultimo momento i militi l'abbandonarono alla sua sorte. Questa parte della cittadinanza ha fatto alle truppe di Aranda una accoglienza veramente trionfale: ■ Le chiese di San Mateo sono saccheggiate e spogliate come tutte quelle dei paesi aragonesi abbandonati dai repubblicani.- Al posto degli ornamenti sacri vi sono gli utensili dei meccanici ed i finimenti, poiché ogni chiesa è trasformata in rimessa. A parte questo doloroso ed avvilente spet- tacolo di depravazione^antireli-,^vnmstegiosa, la dttadina è mai la guerra attenua anche i suoi orrori, poiché col cedere della resistenza, l'artiglieria risparmia gli abitati. L'avanzata è continuata nel pomeriggio verso Vinaroz, ma dopo due chilometri di marcia una co-\ lonna di Aranda ha piegato verso bmnfisp\ ipiil nord, ha raggiunto attraverso la collina La Jona ed ha avuto la\l^.u uu ii* Asorpresa di trovarsi già insediati' i galiziani di Garda Votino, i soldati di quella colonna manovranteì'che si era lanciata a nord per ie! mSToon4So/tSZI truppe era compiuto. Il fronte era tracciato con continuità a oriente] rdi San Mateo, da questa cittadina,]\t«no o oltre Canet Lo Roig, con\d una ampiezza frontale di oltre 121 v,./. ilr. >-,i, t >-s Hurlìii hhji nntf>ìin p.a-1 u] chilometri. Quella che poteva os\sere una puntata audace verso il \mare era ormai una avanzata im possibile ad arginare. E' stato sen\za indugio dato ordine alle unita di riprendere la marcia; verso il \tramont° due colonne occupavano \l'"na a nori- Traiguera, un poe \ sello che sorge a 15 chilometri in i linea d'aria da Vinaroz, l'altra a gl£"""'w'"™'Zm~,,~et*L"én\ cilometri in linea d'aria dalla stessa] \ ,,„„„,,*„,„ „„„«„„„ „ tar.\psud, Cervera del Maestre, a 10 chi Sstcscim] fta. L avanzata continua a ter--d^' °"» «*■ ™™Zn badale [a, fJ ° d \P* »• »£Wta*di otto chilometri di carrozzabile «da Vinaroz al more. E' possibile] dche entro brevi ore le comunica-, fzioni litoranee Ira la Spagna cen- "trale e la Catalogna siano inter-\Protte. Riccardo Forte db\g |

Luoghi citati: Aragona, Catalogna, Madrid, Spagna, Valencia