Il fermento arabo non ostante lo stato d'assedio

Il fermento arabo non ostante lo stato d'assedio Nodi al petftaa in Tunisia Il fermento arabo non ostante lo stato d'assedio Le tragiche conseguenze della politica del Fronte popolare Tunisi, 11 aprile. Lo stato d'assedio proclamato dalle autorità francesi per ristabilire la calma nel Protettorato non ha finora raggiunto tale scopo. Nessuno qui ignora che il Bey, il "quale in cuor suo è d'accordo con i nazionalisti,' ha dovuto accettare il rigoroso provvedimento sottopostogli da Guillon dietro consiglio dell'autorità militare. La popolazione, vivamente irritata per l'incoerente atteggiamento del Residente generale cui in definitiva si attribuisce la responsabilità della viva agitazione regnante in tutta la reggenza, sembra disposta a sostenere a oltranza le' rivendicazioni presentate dai capi neo-desturiani, ormai quasi tutti arrestati. E' noto che « destour * è parola che significa in arabo « costituzione ». Questo partito nazionalista si divide da parecchi anni in due distinte organizzazioni: il « vecchio destour > e il « nuovo destour ». L'unp e l'altro s'ispirano, con sfumature che li differenziano, al movimento panarabo e ai nazionalismi orientali. Il. partito desturiano fu fondato dopo la guerra nel momento in cui i principi prò clamati dal Presidente Wilson avevano suscitato un immenso movimento di speranza nelle masse indigene che ne trassero la spinta a tentare un movimento di emancipazione simile a quello dei popoli europei. L'obbiettivo essenziale fissatosi .dal partito era di ottenere una costituzione dalla Francia. Ma gli ambienti francesi, da prin cipio proclivi a vedere di buon occhio il tentativo tunisino che si in nestava e traeva alimento dal Fronte popolare, si accorsero più 0 meno rapidamente e con reazio ni più o meno appropriate che scopo di un gran numero di destu riani era quello di attivare un mo vimento radicale tendente a scac ciare. la Francia dalla Tunisia. Come era prevedibile, anche Burghiba, segretario generale del neo-destur, è stato tratto in' arresto benché ancora convalescente da una lunga malattia. Ih tal modo Guillon, proprio come tre anni fa Peyranton, spera di Intimidire 1 nazionalisti più decisi all'azione mettendo sul piede di guerra le truppe à sua disposizione e consegnando, naturalmente, nelle caserme i tiragliatori tunisini il quali sono stati abilmente « lavorati » dalla propaganda neo-desturiana è sarebbero perciò pronti a partecipare per Burghiba contro i francesi. I giornali, sia di destra che di sinistra, sono molto laconici nella loro esposiziono della situazione poiché da ieri vige la censura militare che si esercita anche sul telegrammi dei corrispondenti dei giornali stranieri. La popolazione delle città, non ostante il largo spiegamento di forze operato dal le autorità, è piuttosto allarmata poiché lo stato, d'animo delle masse arabe fa prevedere più gravi incidenti. Notizie che non ostante la censura giungono dal sud annunciano gravi incidenti e scontri fra le truppe e i nazionalisti nella regione del Sahel, che è stata sempre la roccaforte desturiana. Gli europei sono alquanto preoccupati, specialmente gli agricoltori, poiché è noto che nelle campagne vivono 25 mila europei, di cui 15 mila italiani sparsi fra due minori i-di--arabi eccitati dagli avvenimenti del giorni scorsi. La stampa araba è virtualmente soppressa con la proibizione dei settimanali desturiani. Escono ancora i due giornali En Nahda è El Zahra, notoriamente in mano alla Residenza. I giornali di destra si scagliano contro il neo-destur, dimenticando che causa prima della gravissima situazione odierna risiede nel fronte popolare e nell'opera poco prudente di Guillon, il quale prima lasciava mano libera alle agitazioni estremiste e ora si è deciso, quando il male era fatto, ad agire. I risultati del suo governo costituiscono la più chiara condanna per il fronte popolare che ha gettato il nord Africa nei disordine senza curarsi di sanare l'economia colpita a morte dalla crisi. Gli sviluppi della situazione non si possono al momento attuale prevedere. I più ottimisti pensano che Guillon dovrà d'ora in poi mostrarsi più energico di Peyranton per ristabilire l'ordine e il prestigio della Francia in Tunisia. p IL PALAZZO DEL GOVERNO FRANCESE è protetto, a Tunisi, da forti cordoni di truppa allineati dietro barriere di filo spinato. Tutta la città è occupata militarmente in regime di stato d'assedio.

Persone citate: Burghiba, Guillon

Luoghi citati: Africa, Francia, Sahel, Tunisi, Tunisia