Il volto dell'Austria in rapida trasformazione

Il volto dell'Austria in rapida trasformazione not»o li. plebiscito Il volto dell'Austria in rapida trasformazione . Vienna, 11 aprile. Le fiaccolate di ieri notte dopo la proclamazione dei risultati del plebiscito e che hanno percorso con-le musiche in testa, le vie di Vienna possono essere considerate l'ultima formalità per l'inserimento austriaco nella grande Germania. L'inserimento era un fatto compiuto, ma fra ieri e oggi si è determinata una atmosfera la quale a chi non abbia vissuto in Austria inai più darebbe una vaga idea degli avvenimenti svoltisi fra l'il marzo, data delle dimissioni del Cancelliere Schuschnigg, e TU aprile data odierna. Se non fosse per le bandiere che tuttora pendono dai balconi e dai cornicioni delle case si potrebbe avere l'impressione che Vienna sia da tempo compresa nei'confini del Reich. Della recentissima storia non si parla più. La vita ha ripreso il suo ritmo normale e l'Intero passato dell'Austria sembra un sogno. La polizia viennese sta rapidamente - indossando l'uniforme tedesca e altrettanto rapidamente*: lo scellino sparisce dalla circolinone per cedere il postò al marco].'; II. Wèltblatt commentando il plebiscito di ieri dice: «Il popolo tedesco, compresa per la prima volta la stirpe austriaca, ha dimostrato : davanti al mondo intero che l suoi poeti e i suol cantori proclamando fervidamente l'unita del Reich e del popolo tedesco si resero interpreti non dei sogni di un piccolo gruppo di idealisti e di intellettuali lontani dalla realtà bensì della volontà e aspirazioni di tutto un popolo. Nel rivoluzionario. 1848 la prima assemblea parlamentare pangermanista di Francoforte fu senza dubbio una assemblea di idealisti ai quali mancava qualsiasi possibilità per far valere il proprio volere: però'.quegli idealisti esprimevano ' la volontà di tutto un popolo e allorché i deputati austriaci sotto la pressione dei contrari avvenimenti dovettero lasciare Francóforte, uno di essi, Camillo Wagner, pronunziò rivolto all'assemblea la profetica" parola: « Ritorneremo >. Il FUhrer, — conclude -ttHrtornale -.—ha rotto non soltantovie-catene di Versailles, ma anche quelle di San Germano che avrebbero per sempre dovuto fare dell'Austria una palla da giuoco nelle mani delle potenze anti-tedesche e il popolo col suo unanime <rt ha scaraventato'lontano queste catene infrante. H mondo intero sa adesso, gli fiaccia o no, che' il popolo tedesco uno solo e che la sua stirpe austriaea.sente al volontà dell'unione con ardore non minore di qualsiasi altra stirpe tedesca: questo il significato ultimo del 10 aprile ». La Neue Freie Presse scrive che ieri il popolo tedesco ha dimostrato di voler essere una nazione e si domanda se ormai si vorrà riconoscere che cosa si sia commesso nel 1919 facendo sottoscrivere a San Germano quel documento che adesso è stato spazzato via come inesistente. emi11 Mrà lla ferane chstitdiceIlè cLnonzionannva del sciobisctivi statno semquelisteletcialvo di 8QReita manficimatquase, bleadutpitavinde re del « piè ctràmalia,sostimvaltemrazintdursópze FUe fcitapreparsicstaFUvestrano Un problema scomparso Berlino, 11 aprile. In un commento al trionfale esito al plebiscito, la Corrispónde* za politica e diplomatica rileva che in generale, tutta quanta la stampa mondiale dimostra di conoscere e comprender?..il signifi cato politico di quella che é stata una grandiosa e' compatta manifestazione ed esaltazione dell'intero popolo tedesco. li fatto che nella stampa estera talune voci maligne cerchino di falsificare il carattere della ^.consultazione del popolo non ha alcuna Importanza. Il linguaggio dei fatti, delle cifre è troppo chiaro. Méntre il popolo . del vecchio Reich ha riconfermato al FUhrer la propria fiducia, il popolo austriaco ha concòrdementè approvato la sua unione alla Germania. Questa unione risulta sanzionata quale processo organico e .naturale in una maniera cosi Inequivocabile che ogni dubbio deve 'ammutolire. In questo senso la giornata del 10 aprile deve avere definitivamente aperto gli occhi anche all'estero, giacché nes- , «uno può contestare l'assoluta legalità del plebiscito al quale, fra l'altro, ha potuto- partecipare in piena libertà anche- la minoranza ceca dell'Austria. Il corretto svolgimento del plebiscito stesso è stato inoltre confermato anche dai corrispondenti della stampa straniera in Austria. Da tutto ciò — conclude la corrispondenza —■ consegue che il legittimo atto del la, riunione dell'Austria al Reich ha trovato ieri il suo legittimo epilogò il che'significa che l'Austria ha cessato di essere un problema internazionale. Questo «problema» più non esiste e-deve definitivamente scomparire dalle dì- - scussloni internazionali. Quanto prima ciò verrà definitivamente ovunque riconosciuto tanto meglio sarà anche per 11 resto del mondo, che il popolo tedesco desidera vivere in pace. Otto d'Absburgo perseguito da mandato di cattura La confisca delle proprietà della famiglia ex imperiale Londra, 11 aprile. IV United Press riceve da Vienna e comunica: « Si apprende che Otto d'Absburgo, pretendente al trono austriaco, è stato accusato di alto tradimento per avere svolto all'estero propaganda contro l'unione dell'Austria alla Germania. Contro di lui é stato emesso mandato di cattura. . < Queste informazioni vengono pubblicate da un giornale dell'Alta Austria, il Rieder Volkazeitung, secondo .11 quale il Ministro della Giustizia, Hueber, In un discorso pronunciato a Rieder durante la campagna elettorale. 11 3 corrente, annunciò che il mandato di cattura contro Otto venne «messo In data 29 marzo ». . ' Altre informazioni da Vienna dicono che, in connessione con la Lallconegial'utaniotedrereSusovakio mtaseall'isudesemmrezilestmsocidtel'iludiroutecarileteticcccaUqndmesgl'zaemlocfRzpgvnlzCGO9S9ri a e i o o e i a l o emissione del mandato di cattura 11 Ministro della Giustizia chiederà la confisca delle proprietà della famiglia degli Absburgo che erano passate in mano allo Stato e che Schuschnlgg aveva fatto restituire agli antichi proprietari nel dicembre del 1937. Il nuovo Reichstag è composto di 813 membri Berlino, 11 aprile. La votazione plebiscitaria di ieri non era solo volta alla manifestazione della volontà popolare per la annessione dell'Austria ma doveva anche'valere per la rielezione del Reichstag dal Cancelliere disciolto al momento di indire il plebiscito. 1 complessivi voti affermativi deposti nelle urne, che sono stati esattamente 48.751.587, hanno eletto cosi anche la nuova assemblea nazionale; e applicando a questa cifra di voti ottenuti dalla lista il quoziente stabilito di 60.000 elettori si ha — come viene ufficialmente precisato — che il nuovo Reichstag ieri eletto consterà di 813 membri. Quando e dove questo nuovo Reichstag sarà per la prima volta convocato? A queste due domande non si risponde per ora ufficialmente. Nei circoli bene informati tuttavia * si continua, per quanto riguarda la seconda di esse, a ritenere che la nuova assemblea sarà convocata per la sua seduta costitutiva a Vienna. La capitale della nuova beniamina provincia venuta or ora nella grande patria ha.il diritto di accogliere per la prima volta l'assemblea del nuovo Reich per lei diventato « più grande ». Circa il quando vi è chi prevede che il Reichstag potrà ancora essere convocato, prima della visita del FUhrer in Italia, ma vi sono anche quelli che sostengono il contrario. Questi ultimi che ci sembrano avere la prevalenza, obiettano che indipendentemente dal fatto che le stesse operazioni di scrutinio e di controllo intese a rendere le cifre definitive dureranno ancora qualche tempo; sópraverranno poi altre occorrenze e ricorrenze — genetliaco del FUhrer, ad esempio, che cadrà il 20 e festa del primo maggio a non citarne che due — si verrà così presto a trovarsi alla vigilia della partenza del FUhrer per Roma; cosicché la convocazione del Reichstag con relative dichiarazioni del FUhrer che non mancheranno di rivestire grande importanza non po tra aver luogo che a evento roma no compiuto. Inedeprzaocprsvsi steti;apglpelaqudimbrziao e a a fi a ee ci il el a. e o ail nla ta isi io so ecs- era in za l è he pa iò —■ el ch mo uoofiìLa resistenza dei ceki alle rivendicazioni dei Sndeti Praga, 11 aprile. Secondo le impressioni dei circoli, politici prossimi alla direzione del partito di Henlein l'atteggiamento' assunto dai. ceki nell'ultima settimana è caratterizzata da una maggiore rigidità di opinioni e di azioni nei confronti dei tedeschi dei Sudeti. Alcune misure finanziarie considerate sfavorevoli agli istituti di credito dei Sudeti; le facilitazioni concesse a sottufficiali dell'esercito cecoslovacco, in grande maggioranza ceki, per ottenere impieghi statali o parastatali; una circolare del ministero dell'educazione che limitando l'attività politica degli insegnanti è considerata contraria all'articolo 117 della costituzione; l'intensificata opera della censura sul giornale Zeit, organo ufficiale del partito di Henlein, sono tutte, secondo l'opinione dei tedeschi, manifestazioni di una non mutata' mentalità e quindi della nessuna reale buona volontà di conciliazione. D'altra parte si osserva che sia le elezioni comunali sia l'amnistia politica annunziate come imminenti già da molti giorni non sono ancora state decise e ufficialmente rese note. Queste consi derazioni inducono i tedeschi a ritenere che da parte ceka si abbia l'intenzione di procrastinare la soluzione del problema e di irrigi dirsi in posizioni che non sarebbero le più indicate per giungere ad un accordo. Le preoccupazioni dei tedeschi appaiono inoltre giustificate da quanto oggi scrive il set rimanale ufficioso Europe Centra le di Praga, e.cioè che le masse tedesche le quali seguono il par tito di Henlein, dovranno finire col persuadersi che la politica di collaborazione con la nazione cecoslovacca (attivismo) è la sola che risponda ai loro interessi ed alle realtà internazionali'. teved'redepescpoqudeveesgeGeainantalaqulodol UpnngteddstoanvdealsPntgRvnneusNcnqd

Persone citate: Camillo Wagner, Rieder