Estremi tentativi del governo di Barcellona per galvanizzare la resistenza

Estremi tentativi del governo di Barcellona per galvanizzare la resistenza Estremi tentativi del governo di Barcellona per galvanizzare la resistenza per galvanizzare la resistenza (da uno dei nostri inviati) Saragozza, 9 aprile. « Nessuno spagnolo, nessun uomo può eludere, per alcun pretesto, il servizio di guerra che gli ncombe >. Con queste parole il dott. Negrin, presidente del consiglio e nuovo ministro della difesa nazionale della repubblica, hd aperta, l'ordinanza che instaura la egge marziale nella sua forma più rigorosa e spietata in tutto il territorio della Spagna rossa. La legge prescrive l'immediato reintegro nelle file dei combattenti di tutti quei cittadini che, sia pure munii di speciali autorizzazioni concesse per ragioni diverse, si troxìino nella retroguardia o siano stati dispensati dal servizio militare. In tutto il territorio sono istituii gli uffici di «ricupero del personale » elle dipenderanno dall'eercito. I sindaci di ciascun comune dovranno, nel termine di quaantotto ore, fornire a -Questi ufici un elenco preciso dei nominaivi di tutti gli uomini che, compresi nelle classi già chiamate alia armi, siano «tati esentati o si siano allontanati in qualsiasi modo dal servizio militare. Ogni dimenticanza o lacuna in ali elenchi sarà punita come ato di complicità nel delitto di dierzione. Le autorità civili sono uindi personalmente responsabili di fronte all'autorità militare dela giurisdizione della defezione di ia pure un solo soldato. .Quanto ai singoli, cittadini che non ottemperassero all'ordine di reintegro nei ranghi del fronte nel termine di settantadue ore, essi sarebbero mmediatamente giudicati dai conigli di guerra con procedimento ommario, sotto l'accusa di alto radimento. E' chiaro il significato di queste parole. E' un supremo tentativo, di energia, nel còrpo piagato e incancrenito della Spagna repubblicana. I dirigenti del nuovo govèrno tentano l'impossibile per galvanizzare le morenti forze morali e militari del paese ad essi sottomesso. Quali risultati possa dare l tentativo, è difficile prevedére. La decisione di Negrin comporta rischi non lievi. In una popolazione poco convinta della bontà della causa, che è chiamata a difendere, e che vede nei Legionari e nelle truppe di Franco non già « l'esèrcito invasore » ( come ai sgola a ripetere ogni sera, parlando nel vuoto, l'annunciatore della radio di Madrid) ma una potente forza liberatrice che ti approssi ma'a marce rapide, la legge marziale proclamata stasera può anche provocare fenomeni contrari quelli che si vorrebbero suscitare. Le vaste zone cittadine di resistenza passiva sono sul punto di galvanizzarsi a loro volta in un senso che può affrettare, anziché impedire, la vittoria delle armi nazionali. Menzioniamo, a puro titolo di cronaca, il grande proclama che Stasera stessa a mezzanotte ha rivolto Negrin agli ufficiali e soldati dell'esercito, messo ora sotto i suoi ordini, per incitarli ad una resistenza estrema: « Mi affido, per il successo della mia missione, alla vostra obbedienza di soldati. Vi ho accompagnati al fronte e vi conosco. Bo che resisterete valorosamente. Sono pure certo che i sacrifici di oggi preannunciano la vittoria di domani; una sola parola d'ordine: resistere. Ricordo ai soldati che non debbono abbandonare, fino alla morte, il postò che è affidato alla loro difesa. La legge sarà inesorabile verso chi non adempie questo sacro mandato ». L'intero fronte aragonese è apparentemente tranquillo. Nel settore dei Legionari, all'estremo sud le truppe volontarie hanno rastrellato il vasto' massiccio di Montenegrelo, che era infestato da un battaglione di- militi della FAI, tagliato fuori dalle loro basi, durante l'avanzata verso la foce dell'Ebro e che esercitavano una guerriglia brigantesca con tro le popolazioni civili fra le montagne. Un reggimento di Legionari è stato mandato a scovare questi nuclei ribelli dai loro nidi e la spedizione è durata tre giorni nelle parti più selvagge del massiccio e ha avuto fine con la cattura dei gruppi superstiti. Con questa operazione e con altre locali di minore importanza la catena di Montenegrelo è sgombra di militi rossi ed è assicurato il traffico sulle strade che portano ai centri agricoli di questa plaga Oggi si è allargata pure la zona occupata nella valle pireneica. [ soldati navarresi hanno varcato il corso del Noguera Pallaresa. occupato sulla sponda oppòsta nume rosi paeselli e spinto ricognizioni audaci sino nell'alta valle del No attera. Hanno raggiunto, a poca distanza dalla frontiera di Andorra, la borgata di Sort, che i militi catalani stanno sgomberando. Alcuni villaggi oggi occupati sono c dodici chilometri di là dal Noguera. L'avanzata continua sullo spartiacque fra le valli del Noguera t del Segre, ai Iati della strada di montagna che collega Tremp a La Beo de Urgel, verso Andorra VRiccardo Forte dosnrdnpmrdnplfidplrasmrcstmsiDVsddnccremdFaeppdlsrV2plsh

Persone citate: Negrin, Noguera, Segre

Luoghi citati: Andorra, Barcellona, Madrid, Spagna