Vigilia di Vienna

Vigilia di ViennaLE TRATTATIVE ITALO-INGLESI I vani, storti dell'opposizione. Sai? i notturni vanno di rote motallioa... Penìa quando verrà di moda il Alo spinalo! VETTURE Il oarroiiierei - SU MISURA - Cuida a sinistre? TORINO - Domenica IO Aprile 1938 - Anno XVI - Niun. 86 la a battaglia, cfi Torto sa. I Legionari allineano il fronte occupandola strada di Pauls Ottomila prigionieri catturati dalle Truppe Volon tarie durante le ultime operazioni - Le forze di Aranda continuano ad avanzare verso Vinaroz Saragozza, 9 aprile. Con la rapida marcia delle truppe di Solchoaga sugli impianti elettrici della Catalogna, è oggi esattamente il 66 per cento di tutta la produzione catalana che è in mano dei nazionali, per un totale di S26..',00 cavalli vapore, prodotti da dieci centrali, sui 585 mila che sono prodotti da tutti gli impianti idroelettrici e termici della Catalogna. Da tale situazione, importantissima per l'esistenza stessa della Catalogna, si attendono nel campo strategico e politico, ripercussioni ritenute inevitabili. La pressione militare, però, non si arresta, e pur nella momentanea sotta, le vittoriose truppe rimangono in tutta la loro efficenza, pronte a scattare nuovamente in avanti. Le unità della « Littorio » hanno proceduto stamane a numerose rettifiche sul fronte che era stato raggiunto sull'imbrunire di ieri, dopo l'azione combinata di carri d'assalto e fanteria e che aveva dato origine a due profondi salienti, tanto sulla strada che corre più vicino al fiume, come in direzione della collina boscosa ohe rimane compresa fra la carrozzabile di Pauls e di Tortosa. Accompagnati da azioni di artiglieria, i Legionari hanno-allineato perfettamente il fronte e hanno occupato un'altura che domina l'ultimo tratto della strada di Pauls, ciò che ha permesso un ulteriore sbalzo in avanti anche alla colonna che era attestata lungo questa carozzabile. La reazione rossa è stata vivace, .ma è stata rapidamente stroncata e i Legionari hanno catturato alcuni prigionièri, dai quali si è saputo che a rinforzo delle unità attualmente in linea stanno sopraggiungendo battaglioni tolti dal fronte di Madrid e da quello dell''Alfambra. I prigionieri hanno aggiunto che le truppe in linea sono state duramente provate dai concentramenti delle artiglierie legionarie e che per rimediare alla loro demoralizzazione, si è ritenuto prudente sostituirle gradatamente con unità fresche. Sugli altri settori del sud-Bbro non ci sono avvenimenti notevoli da segnalare. Soltanto le truppe di Aranda, che marciano a cavallo della strada per San Mateo, hanno progredito ancora verso la valle donde si diparte la carrozzabile per ViHaro'z. (Stefani) il nemico ha sviluppato una forza offensiva e difensiva di cui non si avevano precedenti esempi. La battaglia della Catalogna fu iniziata dagli italiani; vediamo ciò che alla battaglia ■— non ancora chiusa — hanno apportato le armi nostre. Schierate dal nord al sud, lungo l'antica linea di' combattimento che, in una irregolare sinusoide, andava dalla base dei Pirenei al settore di Jaca, fino a Temei che chiudeva, e chiude tuttavia, le armate messe in movimento dallo Stato Maggiore del generale Franco.sono le seguenti: Corpo d'Esercito di Navarra al comando del generale Solchaga, Corpo d'Esercito di Aragona, al comando del generale Moscardo, Corpo d'Esercito marocchino al comando del generale Yague, Corpo Truppe Volontarie al comando del generale Berti, Corpo d'Esercito di Galizia al comando del generale Aranda. Una Divisione di cavalleria, agli ordini del generale Monasterio, e alcune Brigate navarrine hanno costituito la massa mobile di manovra agli 'ordini del Comando Supremo, per l'intervento su questo o quel settore in determinati momenti e per accelerare i processi di crisi del nemico sconfitto. Gli obiettivi Trenta giorni di battaglia (Da uno dei nostri inviati) Fronte catalano, 9 aprile. Fanno oggi trenta giorni dall'inizio della battaglia per la Catalogna. Cominciò dinanzi a Budino, fronte legionario, alle 6,30 del mattino con una concentrazione di artiglieria, rimasta fissa nella mente dei nemici superstiti, come un'ossessione. Si spararono allora, sulle coste della Sierra di Rudilla, 1800 colpi al minuto, per no vanta minuti e su di un settore della guerra, dove da un anno non si udiva che qualche rara schioppettata, il cannone italiano dette il via alla, più vasta, complessa e difficile battaglia della guerra di Spagna e una delle più'memorabili della storia militare. I protagonisti Il quadro in cui si sono mosse cinque Armate, abbraccia l'orizzonte dell'intera penisola Iberica nella parte occidentale, dalla saldatura pirenaica al mare Mediterraneo; circa duecento mila uomini lo hanno popolato, suscitandovi lo spettacolo, sempre antico e sempre nuovo, detta lotta' armata di masse cozzanti; numerosi capi, illuminati dalle vampe della. lotta, sono usciti dalla moltitudine al rilievo della storia; gli eroismi indi viduali e collettivi sono stati nuj^ofiaMimi^tà MOttnm itniifmo, Il Corpo Truppe Volontarie, formato dalle Divisioni Camicie Nere italiane « Littorio » e « ts Marzo» dalla Divisione mista «Frecce» (brigate « Frecce Nere » e « Azzurre y>) rompeva il fronte rosso tenuto dall'esercito repubblicano dell'est, avanzando, dall'alba del nove a quella del quattordici marzo, fino ad Alcaniz, abbattendo letteralmente, come un giuoco di carte, lo schieramento nemico. La 35.a divisione internazionale, due brigate della divisione «.Lister.» e altre unità inviate dalla retrovia catalana, sorprese dall'urto inaspettato, vennero messe in schegge e disperse. Il colpo di catapulta dei Legionari, vibrato con estrema jsnergià, scosse dalle fondamenta la costruzione assai appariscente .ma di consistenza debole.quanto massiccia dello « ejercito popular » che la propaganda ad alto potenziale di Barcellona aveva fatto il mito della repubblica, rimasto tale anche dopo la perdita di Teruel. 1 Legionari, allora come adesso, costituivano il rostro dell'immenso carro bellico in cammino dall'ovest all'est, decisamente, sulla Catalogna, riserva fondamentale della Spagna rossa. Al nord, con una serie di operazioni intorno a Huesca, con cui la città veniva liberata per sempre dallo strangolamento di un assedio penoso e sanguinoso durato diciotto mesi, Solchaga e Moscardo riuscivano a superare la Sierra de Guarà, mettendosi l'uno e l'ai, tro sul cammino delle montagne. Parallelamente al confine dei Pirenei, il primo; sulla strada delle centrali elettriche catalane, il secondo. Obiettivi: chiudere la ritirata al nemico e la frontiera francese, ai valichi di Pujcerda e Perthus; togliere l'energia elettrica alla Catalogna, sbarrare la strada litoranea e la ferrovia mediterranea, al sud. Quanto dire recidere i nervi motori del nemico. Il Corpo d'esercito di Yague, dopo la riconquista di Belchite, arriva a Caspe, passa l'Ebro a Quinto, a Gelsa, e si mette sulla strada di Francia, la grande arteria Barcellona-Madrid. batte dal giorno nove, in un mese ha fatto perdere ai rossi, definitivamente, le sorgenti di energia elettrica. Gli altri obiettivi sono vicini a crollare. Lerida, conquistata da Yague il tre aprile, ha assicurato il dominio sulla prima grande provincia catalana e sul tronco centrale della strada per Barcellona; l'azione al sud dell'Ebro dei Legionari e del Corpo d'Esercito di Galizia taglierà, come si è detto, la via costiera e la Spagna ros sa sarà divisa in due. Si è già detto in queste ultime due settimane quale poderosa fatica abbiano affrontato i Legionari. Il peso della battaglia di Catalogna, è stato totalmente sopportato dai Volontari italiani. Al nord. Solchaga non incontra resistenza, il nemico non esiste. Dinanzi a Moscardo, in un settore così vitale per i repubblicani, la resistenza è stata altrettanto nulla, o quasi. La linea delle centrali elettriche, dal Segre ai due fiumi Noguera, è stata abbandonata, intatta e pressoché indifesa.. Yague, che pure ha proceduto senza difesa, dopo, il combattimento delle « casette dell'Ebro », episodio localizzato benché cruento, è giunto sotto Lerida con qualche scontro di dettaglio e la città' è stata presa senza straordinarie difficoltà La marcia di Aranda verso Vinaroz e il mare, superata Morella, è diventata più rapida e sicura per lo sfaldamento delle scarse difese stabilite sul monte del Maez trazgo. Il cammino più breve Sulle truppe del generale Berti, una volta superata Alcaniz, la battaglia ha gravitato con tutto il suo peso di nemici armati, numerosissimi e decisi. Le Divisioni Legionarie, da Alcaniz a Gandesa, prima città importante della Catalogna, conquistata dalle bandie re nazionali, ' sono state lanciate in una guerra di alpe e di bosco, di scalate e di agguati. Le truppe legionarie hanno preso il cammino più breve,' verso Tortosa, il mare e la litoranea — loro obiettivo finale — alitandosi in una serie di sierre ove la di/e sa è estremamente facile e avan zare costa sangue. Sono di ieri combattimenti a Mirablanc, a Mas del Labrador, del Puig de Caballo, per arrivare a Gandesa E recentissima è. la cronaca della terribile lotta per il possesso del massiccio di Monte Rey. La Sierra- di Montenegrelo sarà ricordata dai nostri Fanti accanto ai nomi delle più sanguinose quote dèlia grande guerra. Al trentesimo giorno della battaglia i Legionari combattono come la mattina del nove scorso, alla presa di Rudilla. La vittoria di Tortosa, l'ultima e la più contrastata, darà ai Volontari la gloria della terza città conquistata in quest'ultima offensiva e l'ono re di aver chiuso la campagna, avendo vinto e disperso con duro sacrificio l'ultimo esercito e la estrema resistenza armata del nemico. Giovanni Artieri L'azione dei Legionari In complesso l'enorme battaglia ha questi scopi lineari: due strade, la litoranea Valencia-Barcellona, e la carretera Madrid-Barcellona, che passa per Saragozza; le centrali elettriche; la frontiera dei Pirenei. Tutto il segreto della vittoria è qui. Ora, la hatfagh», #fce #* Continua l'afflusso dai Pirenei dei fuggiaschi spagnuoli Parigi, 9 aprile. L'afflusso dei rifugiati spagnoli in Francia è continuato tutta la notte. I rossi che si erano concentrati nella valle di Aran, hanno cominciato ieri sera a valicare la frontiera e per tutta la notte il tragico afflusso è proseguito. Il generale comandante la regione militare di Bordeaux si è portato ieri alla frontiera dei Pirenei per disciplinare .questa nuova invasi-v ne del territorio francese da parte di miliziani e di popolazione ci' iyile. (Stefani). Estremi tentativi del governo di Barcellona per galvanizzare la resistenza (da uno dei nostri inviati) Saragozza, 9 aprile. « Nessuno spagnolo, nessun uomo può eludere, per alcun pretesto, il servizio di guerra che gli incombe >. Con queste parole il dott. Negrin, presidente del consiglio e nuovo ministro della difesa nazionale della repubblica, hd aperta, l'ordinanza che instaura la legge marziale nella sua forma più rigorosa e spietata in tutto il territorio della Spagna rossa. La legge prescrive l'immediato reintegro nelle file dei combattenti di tutti quei cittadini che, sia pure muniti di speciali autorizzazioni concesse per ragioni diverse, si troxìino nella retroguardia o siano stati dispensati dal servizio militare. In tutto il territorio sono istituiti gli uffici di «ricupero del personale » elle dipenderanno dall'esercito. I sindaci di ciascun comune dovranno, nel termine di quarantotto ore, fornire a -Questi uffici un elenco preciso dei nominativi di tutti gli uomini che, compresi nelle classi già chiamate alia armi, siano «tati esentati o si siano allontanati in qualsiasi modo dal servizio militare. Ogni dimenticanza o lacuna in tali elenchi sarà punita come atto di complicità nel delitto di diserzione. Le autorità civili sono quindi personalmente responsabili di fronte all'autorità militare della giurisdizione della defezione di sia pure un solo soldato. .Quanto ai singoli, cittadini che non ottemperassero all'ordine di reintegro nei ranghi del fronte nel termine di settantadue ore, essi sarebbero immediatamente giudicati dai consigli di guerra con procedimento sommario, sotto l'accusa di alto tradimento. E' chiaro il significato di queste parole. E' un supremo tentativo, di energia, nel còrpo piagato e incancrenito della Spagna repubblicana. I dirigenti del nuovo govèrno tentano l'impossibile per galvanizzare le morenti forze morali e militari del paese ad essi sottomesso. Quali risultati possa dare il tentativo, è difficile prevedére. La decisione di Negrin comporta rischi non lievi. In una popolazione poco convinta della bontà della causa, che è chiamata a difendere, e che vede nei Legionari e nelle truppe di Franco non già « l'esèrcito invasore » ( come ai sgola a ripetere ogni sera, parlando nel vuoto, l'annunciatore della radio di Madrid) ma una potente forza liberatrice che ti approssi ma'a marce rapide, la legge marziale proclamata stasera può anche provocare fenomeni contrari quelli che si vorrebbero suscitare. Le vaste zone cittadine di resistenza passiva sono sul punto di galvanizzarsi a loro volta in un senso che può affrettare, anziché impedire, la vittoria delle armi nazionali. Menzioniamo, a puro titolo di cronaca, il grande proclama che Stasera stessa a mezzanotte ha rivolto Negrin agli ufficiali e soldati dell'esercito, messo ora sotto i suoi ordini, per incitarli ad una resistenza estrema: « Mi affido, per il successo della mia missione, alla vostra obbedienza di soldati. Vi ho accompagnati al fronte e vi conosco. Bo che resisterete valorosamente. Sono pure certo che i sacrifici di oggi preannunciano la vittoria di domani; una sola parola d'ordine: resistere. Ricordo ai soldati che non debbono abbandonare, fino alla morte, il postò che è affidato alla loro difesa. La legge sarà inesorabile verso chi non adempie questo sacro mandato ». L'intero fronte aragonese è apparentemente tranquillo. Nel settore dei Legionari, all'estremo sud le truppe volontarie hanno rastrellato il vasto' massiccio di Montenegrelo, che era infestato da un battaglione di- militi della FAI, tagliato fuori dalle loro basi, durante l'avanzata verso la foce dell'Ebro e che esercitavano una guerriglia brigantesca con tro le popolazioni civili fra le montagne. Un reggimento di Legionari è stato mandato a scovare questi nuclei ribelli dai loro nidi e la spedizione è durata tre giorni nelle parti più selvagge del massiccio e ha avuto fine con la cattura dei gruppi superstiti. Con questa operazione e con altre locali di minore importanza la catena di Montenegrelo è sgombra di militi rossi ed è assicurato il traffico sulle strade che portano ai centri agricoli di questa plaga Oggi si è allargata pure la zona occupata nella valle pireneica. [ soldati navarresi hanno varcato il corso del Noguera Pallaresa. occupato sulla sponda oppòsta nume rosi paeselli e spinto ricognizioni audaci sino nell'alta valle del No attera. Hanno raggiunto, a poca distanza dalla frontiera di Andorra, la borgata di Sort, che i militi catalani stanno sgomberando. Alcuni villaggi oggi occupati sono c dodici chilometri di là dal Noguera. L'avanzata continua sullo spartiacque fra le valli del Noguera t del Segre, ai Iati della strada di montagna che collega Tremp a La Beo de Urgel, verso Andorra germanico « Wolff > ancorato, nel .porto di Genova « caccia » Vigilia di ViennaGli ultimi preparativi per il plebiscito sotto rocchio animatore di Hitler Riccardo Forte Scialapin aggravato Parigi, 9 aprile. Lo stato di salute del grande tenore russo Scialapin, che lasciava molto a desiderare da qualche settimana, si è oggi improvvisamente aggravato. Tuttavia il prof, Abrami, chiamato al capezzale del malato, non si è mostrato ecces «vanente pessimista. Vienna, 9 aprile. ' Per chi si rende, conto del grande significato che le giornate di oggi e di domani hanno per l'Austria e per l'intero Reich le manifestazioni che accompagnano la ratifica popolare della riunione dei due Stati tedeschi non costituiscono un fenomeno nè inatteso nè sorprendente per quanto siano talmente colossali da assumere veramente un carattere eccezionale. Coreografia colossale Quando, a parte la grandiosità delle dimostrazioni popolari.inscenate da centinaia di migliaia di persone, si consideri la mole dell'apparato diremo quasi coreografico che rappresenta l'ornamento di questa grande festa di un popolo ci si può fare un'idea dell'atmosfera che in questi giorni regna a Vienna e in tutte le città austriache. Grida e urla ritmate e scandite da innumerevoli petti; musiche in continuità, canti e cori radiodiffusi da altoparlanti collocati dappertutto danno l'impressione di una enorme fiera patriottica. , La. descrizione stessa, degli elementi materiali di questa grandiosa festa può costituire un curioso interessante elemento di cronaca. Da quasi una settimana tutta Vienna, gran parte del popolo e sopratutto l'elemento giovanile, si dedicavano durante là giornata a dare man forte all'opera di adornamento della capitale. Non vi è casa e si può .quasi dire finestra che non sia adorna di bandiere rosse con la croce uncinata e ogni edificio reca anche addobbi più o meno riusciti di bandierine e di drappeggi recanti il ritratto del FUhrer. Alcuni di questi, alti fino a 10 metri, sono eretti nelle piazze e nei crocevia dove troneggiano pure strutture improvvisate' coperte di rosso recanti.il simbolo del nazional socialismo. Cinquemila, artigiani diretti da architetti specializzati hanno eseguito lavori di maggior impegno. Per la sola Vienna sono stati consumati circa 250 chilometri di drappo rosso; per coprire le impalcature e per confezionare festoni, gli alberi della foresta viennese sono stati sfrondati. In questa città giubilante Hitler ha fatto il suo secondo ingresso stamane dopo le 11. Frenetiche acclamazioni della folla hanno - accompagnato il Fuhrer lungo tutto il percorso fino al municipio attraverso le strade fiancheggiate da pennoni e da colonne trionfali. Dal balcone dei municipio alle 12 in punto Goebbels, qui giunto in volo, proclamava l'inizio « delle giornate del grande Reich tedesco », Un istante dopo tutte le sirene della capitale emettevano un lungo urlo della-durata di due minuti di tempo durante il quale il traffico e ogni movimento è stato sospeso in tutto il paese. Nella grande piazza prospiciente il municipio giungeva in quel momento una staffetta del corpo motorizzato del partito nazional socialista partito a mezzanotte da Monaco per recare al FUhrer il saluto da tutte le regioni'del vecchio .Reich. Il discorso del Fuhrer Dal municipio il FUhrer, accompagnato da una lunga colonna di automobili, ha raggiunto l'albergo imperiale presidiato da un enorme numero di guardie, della polizia La folla che si accalcava sotto le finestre e sopratutto le organizzazioni giovanili inquadrate sul ring hanno insistito tanto con grida deliranti finché Hitler si è affacciato alcune volte al balcone. Questa sera.-atle 20, il Fuhrer ha iniziato nella enorme sala della stazione nord-ovest di Vienna l'annunciato grande discorso che si può considerare la fase culminante del periodo preparatorio del plebiscito. Hitler nel suo discorso ha rifatto la storia della Rivoluzione nazionalsocialista mettendo in rilie vo come il suo governo sia riuscito a conseguire la rinascita politica ed. economica della nazione non facendo assegnamento nè su Ginevra nè su Mosca nè sul capitalismo internazionale, ma traendo ogni sua forza dal capitale vivo del suo popolò. Questi si è liberato cosi della schiavitù dell'estero, n Fuhrer ha dichiarato poi il suo diritto di proclamare oggi la grande Germania a Vienna, riconfermando che il nuovo Reich è sua opera e facendo notare che la riannessione dell'Austria è un logico processo della storia poiché l'antica Marca orientale è stata fondata dal Reich, è - stata sempre tedesca e da sóla non poteva essere vitale. \ . Da ultimo'' il FUhrer ha parlato della nostalgia che egli stésso sentiva per la terra nàtale qualificandosi « strumento ' della Provvidenza divina-che ha permesso e voluto la riunione dei due Stati tedeschi ». Alla fine del discorso tutti i convenuti hanno inalzato « l'inno tedesco di gratitudine » mentre le campane di tutte le chiese suonavano a festa e grossi.fasci di luce proiettati da enormi riflettori si irraggiavano verso il cielo. Il Card. Innitzer visita il Fuhrer Berlino, 9 aprile. Da fonte bene informata si ap. prende che oggi'a Vienna il car. dinaie Innitzer ha fatto visita al Fuhrer/ Il bimbo rapito Una nuova traccia: misteriosa auto abbandonata presto una baracca disabitata New York, 9 aprile. Un gruppo di giovani esploratori che compievano delle esercitazioni nella campagna fra Rye e Bronxville, a pochi chilometri a nord di New York, hanno trovato presso una baracca disabitata una automobUe abbandonata.. Nell'interno dèlia macchina si trovava una valigia di fibra contenente una màcchina' da scrivere portatile e una grossa rivoltella La Polizia federale, avvertita, ha inviato sul posto alcuni agenti per indagare sul misterioso affare che, secondo vóci non confermate, potrebbe essere collegato col rapimento del piccolo Peter Levine. Successive informazióni dicono che gli agenti hanno fatto iniziare uno scavo nei pressi della baracca dove la terra appariva smossa di recente. Il Re premia i vincitori del Campionato militare ippico Roma, 9 aprile. Alla presenza di S. M. il Re Imperatore ha avuto luogo nel pomeriggio nel campo di equitazione di Villa Umberto la gara finale del 27° Campionato militare ippico. Al termine della manifestazione i vincitori sono stati chiamati di' nanzi alla tribuna reale ed il So vran'o si è degnato riceverli nella tribuna stessa dove ha consegnato loro i premi, esprimendo a ciascuno di essi il suo alto elògio. Il primo premio, quello -di S. M. il Re Imperatore consistente in un cronometro d'oro con catena, è stato assegnato al tenente Dardi della Scuola-di Applicazione di cavalleria di Pinerolo, che assume il titolo di campione militare per l'anno XVI. Il tenente Dardi ;ha montato nelle tre .prove il cavallo « Gallura ». Egli è risultato vincitore anche nella prova di concorso ippico. Il secondo .premio, offerto da S. A. R. il Principe di Piemonte, è stato vinto da) ten.. Vergano della Scuola di cavalleria di. Pinerolo su' Ariccia. Al terzo posto si è classificato U ten. Buali della Legione allievi OC. RR. di Roma su Olindo e Oristano, al quarto il magg. Del Vita dei Cavalleggeri di Sai uzzo su Ulma ed al quinto il ten. Panetta dei cavalleggeri Monferrato su Trevi. Seguono nell'ordine: 6. ten. Macchi (3° Art. Monferrato) su Sorbetto; 7. cap. Fllipponi (Genova Cavali.) su Fiorellino; 8. col. Cadorna (Savoia Cavalleria) su Silanus; 9. capit. Bacca (Lancieri Novara) su Rubacuori; 10. ten. Cartasegna (Pinerolo) su Tesoro; 11. ten. Della Valle (Pinerolo) su Verde; 12. ten. Vitali (Pinerolo) au PatricaUa. Il teatro musicale italiano Una riunione presieduta dal Ministro Alfièri Roma, 9 aprile. I maggiori problemi dèi teatro musicale italiano che dal Ministero della Cultura Popolare sono continuamente ed attentamente seguiti, sono stati riassunti ed esaminati in una riunione che, sotto la presidenza del Ministro Alfieri, ha avuto luogo ieri.- Alla riunione è intervenuto il segretario dèi sindacato nazionale dei 'musicisti on. Mulè, accompagnato dal musicisti Franco Alfano, Ezio Càrabella, Franco Camavela, Alfredo Casella,' S. E. Umberto Giordano, l'on. Adriano Lualdl, Giuseppe Francesco Maliplero, Italo Montemurri, Felice Lattuada, Ildebrando Pizzettl, Ludovico Rocca, Domenico Monleone e Riccardo Zandonai. Sono anche intervenuti, nella loro qualità di presidente di enti Urici, il vice-governatore di Roma, i podestà di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Trieste, Venezia, Torino, con 1. rispettivi sopraintendentl. Era presente il direttore generale del Teatro. II Ministro Alfieri, dopo avere ricordato i provvedimenti presi dal Governo fascista, ha esaminato la situazione in ordine alle varie esigenze di carattere artistico e pratico che si riassumono nella possibilità di dar vita a nuove espressioni musicali senza uttavia .prescindere' dalle necesità di carattere amministrativo trettamente connesse alla vitaità degli enti lirici e tenendo preente anche la tradizione nobilisima del teatro lirico italiano. . Il Ministro Alfieri, nel concludere, i lavori e nel' prendere atto di quanto già è stato realizzato, ha assicurato che, In gelazione ai problemi trattati, il Ministero continuerà a svolgere opera a favore dei musicisti ai quali è commesso 11 compito di continuare la gloriosa tradizione dell'arte lirica italiana nello spirito del tempo di Mussolini. Il Re inaugurerà a maggio il monumento di S-Remo' alla Regina Margherita Bordighera, .9 aprile. Nel prossimo maggio S. M. il Re Imperatore inaugurerà a Bordighera il monumento alla Regina Margherita, opera dello scultore Griselli vincitore di uno 'dei Premi Sanremo di scultura. incidente aereo poma, 9 aprile. H giorno 4. corrente un apparecchio dell'aeroporto di Bari, pilotato dal sottotenente Sorbelhni Angelo e avente a bordo l'aviere scelto armiere Bruno Gaspare, durante la manovra di partenza, entrava nella scia di un altro apparecchio precipitando nei pressi del campo. L'equipaggio è deceduto. Bieco misfatto d'un fuoruscito rievocato, in Cassazione Roma, 9 aprile. Si è avuto oggi, dinanzi la prima sezione penale della Cassazione, l'epilogo di un bieco misfatto del fuoruscitlsmo criminale consumato a Lione il 6 novembre 1932 e del quale rimase vittima un giovane e animoso fascista. Le organizzazioni fasciste di Lione, erano state convocate, per quel giorno, nella sede della società « Armonia italiana > dove avrebbe parlato l'on. Giarratana. Terminata la conferenza, 1 fascisti lasciarono la sala allontanandosi alla spicciolata secondo le istruzioni che. aveva loro impartito il Console italiano. Sulla strada, uno di essi fu avvicinato da un comunista che gli strappò dalle mani un giornale sul quale era l'effigie del Duce. Tanto il fascista che un suo compagno, Pierantonlo Di Mauro, reagirono, ed il Di Mauro, noto negli ambienti del f uoruscitismo per la sua ardente fede fascista, riuscì a farsi restituire, il giornale. Nel pomeriggio, mentre 11 DI Mauro si trovava con alcuni amici nel caffè Carrel, fu avvicinato da tre rinnegati italiani, uno dei quali gli fu subito addosso. Il. coraggioso fascista e i suoi compagni si difesero energicamente, ma all'Improvviso un colpo di rivoltella sparato da uno dei vigliacchi aggressori feri mortalmente 11 Di Mauro che'decedette quasi all'istante. La polizia francese trasse in arresto tali Alberto Gal lori e Mario Papucci, ma il Procuratore della Repubblica, spicciandosela con un risultato molto sommario delle Indagini, li assolvette entrambi. Vennero fatti anche i nomi di Luigi Versanl e, Dionisio Greco come possibUi compartecipi al delitto, ma essi non furono neanche sottoposti a procedimento penale e poterono perciò liberamente allontanarsi dal territorio francese. Nel 1935 il GaUori e il Greco furono tratti in arresto in Italia'e rinviati a giudizio insieme con il Papucci e il Versani, latitanti, per rispondere di omicidio premeditato commesso per motivi abbietti. Il Galloni fu assolto per insufficienza di prove e gli altri furono dalla Corte di Assise di Cassino condannati all'ergastolo. Avverso la sentenza il Greco ha ricorso in Cassazione ma la Corte Suprema ha respinto il ricorso Fulmineo furto a un orefice nel eentro di Biella Biella, 9 aprile. Un furto, che denota nei suoi autori un'audacia eccezionale, stato compiuto, stamane verso le 5,30 in via Umberto, la principale arteria cittadina con una rapidità fulminea. Un'automobile targata Milano si è fermata davanti alla oreficeria Ramella e ne sono scesi tre uomini, i quali con incredibile rapidità si sono aperti un varco nella saracinesca di ferro, hanno spaccato il cristallo e si sono impossessati di gioielli esposti nella vetrina, per.un valore di trentamila lire. Poi, con altrettanta rapidità, sono risaliti in macchina e si sono dati alla fuga mentre da alcuni passanti veniva dato l'allarme. Una figlia dell'orefice, svegliata di soprassalto dal frastuono provocato dalla rottura del cristallo, affacciatasi spaventata alla finestra, ha avuto soltanto il tempo di vedere i ladri che stava<ae ormai eclissandosi. CRONACA IL DUCE A TORINO, L'entusiastico rapporto dell'Associazione Bersaglieri Ieri sera ha avuto luogo un entusiastico rapporto dei Fanti piumati. Alla vibrante adunata hanno partecipato totalitariamente i torinesi-iscritti alla sezione. Al termine del rapporto, durante il quale 11 presidente gr. uff. Bossi, ha riepilogato la fervida e proficua attività svolta nell'anno XV, sono state concordate le modalità di partecipazione' dei camerati torinesi al'grande raduno d'Arma cha avrà luogo a Genova 11 26 giugno prossimo; Infine tra le entusiastiche manifestazioni di tutti, il presidente ha esposto il progetto del programma — da sottoporre alle superiori Gerarchle — delle manifestazioni bersagllerlstlche che si svolgeranno nella nostra città in occasione della venuta del Duce, Fondatore dell'Impero è Primo Bersagliere d'Italia. Ardenti acclamazioni al Duce hanno accolto le fervide parole. Al rapporto rappresentava il Federale il vice Segretario del Fascio colonn. Russi e per il Comandante dei 4.o Bersaglieri era il ten. col. De Benedetti. Le celebrazioni patqaali Il Cardinale Arcivescovo tra gli allievi dèlie Scuole tarali Le « Scuole officine serali » hanno celebrato ieri mattina ■ nella chiesa parrocchiale del S. Cuore di Maria in via Pallamaglio angolo via Belfiore' la festa della S. Pasqua. Al rito religioso hanno pre- . senziato, con il Consiglio direttivo; il Corpo insegnante al completo e una massa di allievi con le loro famiglie. Ha celebrato, la S. Messa e distribuito la Comunione S. Em. il - Cardinale Maurilio Fossati. Dopo la. cerimonia tutti gli intervenuti hanno manifestato ' all'eminente Porporato la loro riconoscenza per l'alto onore concesso quest'anno alle Scuole Officine Serali con la sua alta partecipazione. La inaugurazione della Mostra dell'Accademico Carena Tutti gli Accademici residenti a Torino, tutte le massime autorità cittadine, un larghissimo stuolo, di pittori, scultori ed architetti, venuti anche dalle .altre, città del Piemonte e della Liguria hanno presieduto ieri fra moltissimo scelto pubblico all'inaugurazione della Mostra personale dell'Accademico FeUce Carena che da ieri è aperta tutti i pomeriggi in una galleria torinese. L'opera della Milizia Forestale nell'incendio di Calasse L'incendio scoppiato l'altra sera a Calasse non ha avuto notevoli conseguenze nè ha provocato danni molto gravi' mercè il pronto intervento del militi della Milizia Forestale. Detti militi ritornavano da. Germagnano dovi avevano spento un altro incendio quando notarono lo sprigionarsi delle fiamme, sul monto prospicente a Calasse. Essi organizzarono prontamente, con alcuni contadini e con l'aiuto dei Carabinieri, tre squadre di volontari che, in tre punti diversi attaccarono le fiamme domandole. In seguito, un sopraluogo effettuato dal seniore Bustoni e dal eentur. Calderelli, accertava che l'incendio aveva' distrutto, per una superficie di quaranta ettari, sterpi e sterili pascoli recando un danno di poche centinaia di lire. Giovani segnalati per gii agonali nazionali I,a giuria nominata dal Comando Federale della G.I.L. per gli agonali della cultura, in'seguito alle eliminatorie provinciali ha proposto per l'ammissione agli agonali nazionali gli Avanguardisti: Grignolo Fernando (7» Legione, Torino), Matteucci Oliviero (8» Legione, Torino); le Giovani Italiane: Tournon Adele (Gruppo Eionale Ditta d'Aosta, Torino), Grosso Caterina (Fascio di Pinerolo). Il libro c Elisabetta d'Austria » nelle aule della Giustizia La scrittrice Assunta Dal tri, autrice di un'opera storica dal titolò € Elisabetta d'Austria», citava nel 1936 davanti il Tribunale di Alba l'Ente Missionario della ' Pia Società, San Paolo con sede in Alba esponendo come a quattro anni di "distanza il dottor don Nicola MasBari avesse stampato a mezzo della tipografia di- questo Ente un'opera sullo stesso ' argomento nella quale, affermava la Daltri, era riportato, sia nelle linee generali eia come riproduzione di molti brani, quello che era il frutto del suo ingegno, Intanto Don Massari era morto, per cui la domanda di danni veniva rivolta soltanto contro l'Ente Missionario al quale chiedeva 40.000 lire. Affermava, in causa, la Daltri, " che l'Ente -riconosciuto il plagio aveva cercato di transigere, ma con una cifra irrisoria. In causa però l'Ente negava questo preteso riconoscimento di plagio e sosteneva, nel merito, come l'opera della Daltri non avesse alcun pregio di originalità per cui essa potesse invocare la tutela della legge sul diritti di autore. Il Tribunale con motivata sentenza respingeva le instanze dell'attrice pure riaffermando il principio della tutela della legge anche delle modeste opere dell'ingegno. Ma nel caso specifico non riconosceva il plagio, tanto più poi che l'opera della Daltri era stata citata nell'Indice bibliografico del libro del Massari. Portata per riesame la causa avanti la nostra Corte d'Appello questa con sentenza di ieri ha pienamente confermato il primo giù dicato condannando l'appellante nelle ulteriori.epese del giudizio. L'arresto di un marito violento. Gli agenti di Polizia hanno tratto in arresto certo Maurizio Lasagna fu Giovanni, responsabile di maltrattamenti in danno deUa moglie. Mercato dei cotoni _,,»••* York, 9 (chiusura cotoni). — gisp.: tend. sostenuta; Middling 8,64. ruturl: tend. a-pert. sostenuta; tend. chiua. sostenuta. Aprile 8,54, maggio M2' iÌu.Bn<! 8'61- «alio 8,64-, agosto 8,67 settembre 8,71, ottobre 8,76, novembre 8,74, dicembre 8,76, gennaio .(39) 8,77, febbraio 8,80. marzo 8,84 ALFREDO SIGNORETTI Direttore responsabile aStWgrafia Gioraale-.LA SSCAMP>