La barriera del Segre crollata sotto l'urto delle brigate navarresi di Riccardo Forte

La barriera del Segre crollata sotto l'urto delle brigate navarresi La barriera del Segre crollata sotto l'urto delle brigate navarresi Il corso del fiume attraversato all'altezza di Balaguer, totalmente espugnata - L'avanzata si inoltra nelle Vallate pirenaiche ' I Legionari preparano l'ultimo balzo verso il mare (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) Dal fronte di Lerida, 11 aprile. La barriera del Segre è crollata ieri. Una nuova linea di resistenza, stabilizzata dal tre aprile, giorno dell'occupazione di Lerida, sulla sponda destra del fiume, è caduta sotto % colpi di maglio dell'artiglieria nazionalista. Di fronte a Balaguer, una borgata che si trova all'imbocco delle grandi valli pireneiche, un po''più a nord di Lerida, tutti gli appostamenti difensivi che erano stati rapidamente disposti dai catalani nella settimana di relativa tregua trascorsa dopo la presa del grande capoluogo, sono stati spazzati in poche ore durante un furioso duello di batterie fra le due rive del fiume.. . Fortini nell'abitato Dalle prime colline della Valle del Segre, ancora più' a nord di Balaguer, altre batterie sono intervenute . nell'azione ed hanno fatto cadere' una' grandine di proiettili svile immediate retrovie dei repubblicani, che si sono visti all'improvviso minacciati dall'isolamento totale. Alcune casette della borgata di Balaguer, situate stilla sponda opposta del Begre, erano state trasformate in fortini dai rossi, i quali non solo impedivano einora il passaggio del fiume, ma-intercettavano con il loro tirò il traffico, sulla strada che congiunge Lerida a Balaguer. lungo il Seqre. L'azione era- stata decisa per liberare le vie . di comunicazione fra Lerida e il bacino di Tremp e preparare così il passaggio dell'Esercito navarrese dall'alta valle del Noguera Paliaresa all'alta valle del Begre. Questo passaggio non poteva avvenire sé non dopo la totale occupazione dei quartieri di Balaguer, situati sulla sponda opposta del fiume, poiché da questi quartieri parte la strada che raggiunge la Repubblica di Andorra, lungo il Begre. Le fanterie hanno varcato il fiume abbastanza facilmente ed hanno costituito senza indugio una prima testa di ponte sulla riva sinistra. Un tiro rado del nemico copriva la ritirata.delle forze repubblicane che presidiavano la sponda verso Cérvera, sulla strada da Lerida a Barcellona. Brevi combattimenti di fucileria. Nel tardo pomeriggio l'impresa era conchiusa con la totale occupazione non solo delle case situate di fronte a Balaguer, ma di una zona di alcuni chilometri di terreno sulla sponda sinistra, comprendente qualche villaggio. La testa di ponte ha una profondità tale da métterla al riparo da ogni ritorno offensivo del nemico. L'avanzata verso Andorra si svolge senza gravi ostacoli. Fra il bacino idroelettrico di Tremp e la cittadina spagnuola Bella Seo de Urgél, nell'alta valle del Segre, sórge una catena di monti che supera i duemila metri di altezza ed è attraversata da. una strada secondaria. Ai margini di questa strada, i battaglioni carlisti procedono con la lentezza imposta , dalla natura del terreno, conquistando uno dopo l'altro i paeselli e le frazioni che si adagiano nelle conche montane, mantenendo i collegamenti lungo le mulattiere che si diramano da questa strada centrale verso le due valli parallele del Noguera e del Begre. Bono già vicini allo spartiacque e fra poco riaccenderanno la valle. Non si aspetta una resistenza seria sull'alta montagna, poiché il terreno non è staio fortificato e le divisioni repubblicane, che avrebbero dovuto difendere tenacemente la zona delle alte valli, sono in rotta fra i grandi bastioni montani che separano queste e, private delle comunicazioni con i centri popolati importanti, non possono più ricevere viveri e vagano alla ricerca di un passaggio praticabile in mezzo alle nevi eterne dei Pirenei. Spettacolo d'orrore La resistenza in questa aspra regione é tanto più facile quanto più difficile è il terreno. E' resistenza di piccole pattuglie disperse, che non hanno potuto unirsi al grosso delle forze in ritirata e cercano soltanto di evitare la cattura; e quando sono fatte prigioniere accolgono l'inevitabile con un- senso di rassegnazione e quasi di sollievo. Fra i paeselli occupati nelle ultime ore in questa regione ve ne è uno, quello di Ban Salvador De Tolò, dove i soldati navarresi hanno visto uno spettacolo d'orrore, di desolazione agghiacciante. Tutte le case del villaggio erano state ad una ad una incendiate e distrutte dai militi in fuga. Molti contadini che non avevano, voluto obbedire all'ingiunzione di lasciare- il paese per ripiegare verso Barcellona, sono stati selvaggiamente uccisi. / cadaveri erano abbandonati davanti alle porte. Le proporzioni di questo delitto collettivo sono tali e così impressionantii cosi prive di qualunque sia pure zoppicante giustificazione politica, che lo stesso comunicato ufficiale del Gran Quartiere Ge- nbpsmsqpgtroSsvAsnpsgsvlluicllutltuf nerale, dal quale abitualmente è bandito ogni accenno di carattere polemico, registra l'inaudita esplosione di ferocia fra' le sobrie enumerazioni delle posizioni conquistate. Il collegamento militare fra questa regione montuosa, compresa fra Tremp. e la balle del Begre con le nuove posizioni costituite oggi lungo il corso inferiore di questo fiume, sulla sponda opposta, è senza dubbio.prossimo. Sarà allora compiuta la prima fase dell'espansione dei- nazionali verso l'alta valle del Segre, verso Andorra e Puigcerda. L'avanzata si svolge con un ritmo lento e piano, con scarsa resistenza e con perdite pressoché nulle in questo settore. Palmo a palmo Netta regione di Toftosa, i Legionari organizzano le proprie posizioni. Preparano l'ultimo balzo verso il mare. Vicino ad essi l'esercito galiziano ha migliorato lievemente oggi le sue linee sulle ultime propaggini detta montagna in faccia alla valle déll'Ebro. Una colonna che aveva occupato ieri l'altro Monte Fustes, a dieci chilometri a sud di Morella, ha fatto un'avanzata di óltre tre chilome tri, fino alla quota IVI5, di là dal la quale il terreno discende lentamente perso le ampie terrazze della Sierra Valdancha. Per ora queste astoni hanno una portata locale. La resistenza, qui, è fortissima. Il nemico è perfettamente organizzato e difende U terreno palmo a palmo, conscio della gravità che avrebbe la perdita di pochi chilometri ancora di terreno. Ma è una resistenza che duramente impegna in prima linea un maggior numero di uomini, una maggiore quantità'di mezzi; tutto affluisce sul nodo centrale della difesa; una volta abbattuto questo, superato l'ostacolo, é il vuoto. Riccardo Forte ntppvavrllccitttl

Luoghi citati: Andorra, Barcellona, Puigcerda