Da Barcellona fuga quasi generale

Da Barcellona fuga quasi generale Da Barcellona fuga quasi generale Azaria, ministri, mogli e parenti di ministri* e di alte autorità se ne vanno - Negrin assume poteri dittatoriali Ufatt-'a «n tutti i frnnti Perpignano, 6 aprile. Si apprende da Barcellona che i mutamenti avvenuti ieri nel Ministero rosso vengono considerati come una duplice sconfitta di Prieto sul terreno militare e su quello politico. E' da ricordare che da qualche mese si era manifestato e sempre più aggravato il dissidio fra Negrin e Prieto. Negrin entrò nel Gabinetto come sostenitore di Prieto, ma quando riuscì a prendere egli stesso le redini del,governo, cominciò una politica diretta ad ingraziarsi i comunisti. Prieto, invece, rimase in stretto contatto con il Presidente Azaria e con gli elementi liberali e repubblicani, e venne sempre più sospettato di avversione alle brigate internazionali ed alle altre autorità militari a carattere strettamente comunista. Negrin, per contro, sosteneva che, senza l'appoggio comunista all'interno ed all'estero, non fosse possibile la resistenza contro i nazionali. Negrin, intanto, che qualcuno chiama satiricamente « il nuovo dittatore», questa notte ha fatto tutti gli sforzi possibili per cercare vanamente di riorganizzare le disfatte truppe marxiste e di organizzare una difesa capace di arrestare le « trionfanti armi di Franco », come vengono ormai chiamate in molti ambienti barcellonesi, ove si ammette che « le truppe repubblicane sono in di- QtfrdvCtolvUna notizia sensazionale si apprende all'ultimo momento; essa dice che il presidente della Repubblica rossa Manuel Azaria e la propria moglie stanno fuggendo verso il nord, dopo di aver abbandonato Barcellona. Qui alla frontiera, frattanto, le autorità francesi hanno rafforzato il servizio di vigilanza, essendo previsto un nuovo forte afflusso di profughi. Due miliziani giunti ieri a tarda ora hanno confermato che gli abitanti dei villaggi di Fanlo, Bielsa e Parzan stanno avviandosi in massa verso il confine francese. Tutti i profughi confermano che Negrin ha assunto poteri dittatoriali per imporre il silenzio ai gruppi, sempre più numerosi, che chiedono la pace con i nazionali. In tema di rifugiati, si ha da Luchon che l'ultimo treno, che trasportava 250 rifugiati civili e 640 miliziani, ha lasciato la città ieri sera. Con i miliziani era il generale Ramon Rodriguez Bosmediano che comandava una brigata della 30.a Divisione rossa. Nella Vallata Aran si attende'da un momento all'altro l'arrivo in massa di molti altrlprofughi. Nel pomeriggio hanno passato la frontiera spagnola e sono arrivati Cerbère in un'automobile recante lo stemma della Generalità di Catalogna e guidata da autisti in livrea, la signora Companys, moglie del presidente della Generalità, la signora Terradellas, moglie del ministro catalano delle Finanze, il signor Ysunyer, ministro dell'Insegnamento del Governo catalano, il fratello del sig. Jaime Aiguade, attuale ministro del Lavoro del Governo di Barcellona e parecchi membri della sua famiglia, nonché vari parenti del sig. Garcia Oliver, ex-ministro della Giustizia del Gabinetto di Largo Caballero. La signora Companys e parecchi altri viaggiatori hanno continuato il viaggio stasera in treno per Parigi, ove arriveranno domattina. I viaggiatori spagnoli hanno dichiarato di venire in Francia per ragioni estranee' alla guerra. Col treno spagnolo del pomeriggio sono pure arrivati a Perpignano "venti tecnici russi che lasciano la Spagna per recarsi in congedo al loro paese. Nel dipartimento dei Pirenei orientali attraversò i valichi dei Pirenei sono giunti parecchi soldati appartenenti alle unità internazionali dell'esercito d'Aragona. Quei combattenti avevano marciato per parecchi giorni lungo la frontiera prima di poter penetrare in Francia.

Luoghi citati: Barcellona, Catalogna, Francia, Parigi, Spagna