Il carrozzone finanziario di Blum e compagni

Il carrozzone finanziario di Blum e compagni Il carrozzone finanziariodi Blum e compagni La Camera si dispone ad approvarlo mentre il Senato affila le. armi Parlai, 4 aprile. L'importante settimana politica, .nel corso della quale si attendono eventi suscettibili di chiarire la situazione più che confusa, che dura dalla costituzione del secondo Ministero Blum, è incominciata stamane con il Consiglio di Gabinetto riunitosi a palazzo Matignon per pronunciarsi sul plano finanziario di Blum. Le riserve di Daladier Questo Consiglio, durato ' circa tre ore, è rimasto però interrotto per circa un'ora onde permettere ai minietri radicali di deliberare a parte. Alla ripresa, Daladier, a nome dei suoi colleghi, ha dichiarato che questi davano volentieri la loro adesione a certe disposizioni del progetto governativo, come il ritornò all'unita del bilancio, l'alleggerimento delle imposte sui valori mobiliari, le facilitazioni accordate dalla tesoreria alla industrie private e la tassazione del benefici delle industrie di guerra. Per contro, egli ha formulato espresse riserve su varie altre misure, fra cui l'imposta sul capitali superiori ai centomila franchi, disposizione particolarmente sfavorevole per i contadini, rivalutazione dell'incasso oro che sembra essere un avviamento al controllo dei cambi. t Insomma, i ministri radicali si sono trovati d'accordo- nel sottolineare che il progetto incontrerà l'opposizione del Senato e questo, nel ' momento in cui una campagna è aperta contro quell'assemblea dalle colonne del giornale 'del partito socialista. La decisione dei ministri radicali, da una parte, lascia alla commissione delle finanze della Càmera la facoltà di emendare il progetto, e da un'altra ampia- libertà al gruppo radicale-socialista di pronunciarsi in modo definitivo sul progetto del Governo. Alla fine del Consiglio di'Gabinetto non è stato diramato alcun comunicato: il ministro degli Interni, Dormoy, si è limitato ad informare i membri della stampa che i progetti esposti dal Presidente del Consiglio avevano ricevuto l'approvazione unanime di tutto il Governo. Da parte sua il ministro del Tesoro ha rimesso ai socialisti una analisi dei progetti, dalla quale risulta, come si prevedeva, che il Governo ha scelto la formula della delega dei poteri, specificando, in una esposizione di motivi, quale uso intende fare di tali poteri nel caso in cui la delega gli fosse effettivamente consentita dalla Camera. La riunione all'Eliseo Alle 14,80 i ministri si sono riuniti all'Eliseo ove la loro discussione si è prolungata per circa un'ora. Il comunicato diramato alla stampa dice' che, a domanda di Blum, il Presidente della Repubblica ha firmato il progetto di legge tendente a conferire al Governo i poteri necessari per mettere la nazione in stato di .fronteggiare 1 compiti che le incombono e in particolare i bisogni della, sua difesa. *■* Paul-Boncour ha intrattenutoil Consiglio sulla situazione internazionale. Le misure che il Governo conterebbe di prendere riguardano il ritorno al principio dell'unità di bilancio, incorporando nuovamente nel bilancio tutte le spese permanenti; il miglioramento del l'imposta generale sul reddito con una modificazione della tassazione ed una sistemazione più giusta delle riduzioni di imposta per carico di famiglia; la soppressione dei titoli al. portatore, sostituiti da un nuovo tipo di titoli nominali facilmente negoziabili. Il Governò ha scartato l'idea di una conversione forzata, ma ha soppresso certi privilegi fiscali della rendita. Altre misure sarebbero; sospensione durante due anni dell'ammortamento del debito pubblico; tassazione dei super-benefici, degli stabilimenti-che lavorano per la difesa nazionale; tasso progressivo, moderato, a partire dal 4 per cento e pagamento a scelta dei contribuenti, in uno, quattro o dieci anni; facoltà ai fornitori dello Stato di emettere sulle amministrazioni, delle tratte scontabili; facilità di riporti alle banche per permettere loro di utilizzare, in sottoscrizioni di buoni del tesoro, 11 controvalore in divise; infine emissione di buoni di piccolo taglio e a breve scadenza. Questi progetti sono poi passati dal plano governativo sul piano parlamentare e verso la metà del pomeriggio tutto l'interesse si è concentrato a palazzo Borbone dove la commissione delle finanze e i gruppi si riunivano per deliberare. La commissione delle finanze dopo aver udito Blum ha sospeso la sua seduta che non ha ripreso che tardi in serata. Essa ha approvato i progetti del governo con 25 voti contro 18. Un solo - radicale ha votato contro: rex-ministro, delle finanze Marchandeau e un altro si è astenuto: l'ex-ministro degli interni Frot. Nel frattempo i suoi membri si erano recati davanti ai rispettivi gruppi per metterli al corrente delle dichiarazioni del presidente del consiglio onde dar loro modo di pronunciarsi con piena conoscenza di causa. Il gruppo radicale socialista ha approvato 1 progetti con 28 voti contro 22. Il gruppo socialista, naturalmente, li ha approvati all'unanimità. Palazzo Borbone è stato sino a tarda ora animatissimo e lo stesso avverrà domani per la seduta che- sarà consacrata alla discussione dei progetti e per la quale sono fin da ora sicritti dieci oratori. Malgrado l'atteggiamento dei socialisti verso il ministero Chautemps, quando questi fece conoscere la sua intensione di ohiedere i poteri eccezionali al Parlamento, si può prevedere che il gruppo rancale socialista si gronunzierà ger l'adozione dei progetti finanziari. I socialisti, l'unione socialista repubblicana, i comunisti e la sinistra indipendente seguiranno pure il governo che domani alla fine della discussione in seduta pubblica raccoglierà, secondo le informazioni di stasera, da 310 a 315 voti: la maggioranza minore che il fronte popolare abbia sinora ottenuta. .Ma la partita decisiva verrà giuocata al Senato. La commissione delle finanze dell'alta assemblea è fin da ora convocata per il pomeriggio di mercoledì per esaminare i testi approvati dalla Camera. E' alla Camera alta che il secondo ministero Blum incontrerà serie difficoltà. Si è detto e ripetuto in questi giorni a palazzo Borbone che l'opinione senatoriale aveva compiuto una evoluzione e che l'alta assemblea non assumerà la responsabilità di aprire una crisi ministeriale nelle attuali circostanze. Ma è disconoscere la forza della corrente che dà tre settimane si è delineata al Lussemburgo in favore della costituzione di un gojerao di salute pubblica. Si deve ad ogni modo ricordare che nel giugno 1937 il Senato rifiutò i poteri speciali al primo ministero Blum di cui provocò in tal modo le dimissioni e clìe recentemente il 24 marzo ridusse da 8 a 5 miliardi l'autorizzazione di inflazione richiesta dal governo at-, tuale senza che il Presidente del Consiglio abbia creduto di dover tentare di farlo tornare sulla sua decisione.

Persone citate: Blum, Daladier, Frot

Luoghi citati: Lussemburgo