Il premio del Duce ad un'operaia

Il premio del Duce ad un'operaia Ricompense alla fedeltà laboriosa Il premio del Duce ad un'operaia L'annuale simpatica festa della « Fedeltà laboriosa», istituita dal l'Associazione « Pietro Micca », si è svolta ieri mattina alle 10 nella sala del Teatro Carignàno, alla presenza di S. Em. il Cardinale Arcivescovo Maurilio Fossati, di S. E. il Prefetto Barattano, del Federale Piero Gazzotti, del Podestà ing. Sartirana e delle alte cariche militari, della Magistratura e degli studi, nonché di rappresentanze di Associazioni con vessilli. Il gruppo dei 123 premiandi occupava le prime poltrone: il posto d'onore. Gli anni hanno incipriato molte delle chiome dei festeggiati, uomini e donne, che nprò nella grande maggioranza sono ancor vegeti e forti ed il contento che si irradia dai loro volti sottrae ad ognuno qualche lustro. Il presidente della « Pietro Micca », commendator Cottino, parla supcintamente del premiò della fedeltà laboriosa istituito 13 annljpr sono e del suo alto valore sociale. . Ringrazia poi il dotti Augusto Venturi, Segretario dell'Unione dei Sindacati fascisti dei Lavoratori dell'industria, per aver accettato " d* parlare ai premiandi, e ringrazia le autorità torinesi che con la loro presenza aggiungono solennità alla festa. L'oratore ufficiale prende lo spunto dal fulgido esempio dato da Rosa Brunetto da 60 anni operaia della Manifattura Mazzonis, ed alla quale è stato assegnato il premio del Duce, da Maria Rolfo, tfha domestica che da 64 anni presa l'opera sua pressò la stessa Amiglia ed alla quale è stato assegnato il premio istituito da S. A. R. il Principe di Piemonte, per glorificare tutti questi operai o domestici che da oltre un sessantennio o da un minimo di 30 anni, hanno lavorato in silenzio, in umiltà, dando prova di una fedeltà senza pari, presso la stessa ditta o la stessa famiglia, fulgido esempio di quella collaborazione che il Duce ha attuato fra datori di lavoro e prestatori di opera. E dall'oscura vita dei premiandi il dott. Venturi trae pretesto per mettere in evidenza gli avvenimenti politici e sociali del Partito e la marcia che la Rivoluzione fascista na affrettato % assicurato del lavoro verso un aSsestamento e conquiste che un tempo era follia sperare. Ha poi concluso dicendo che i 300 mila lavoratori di Torino e Provincia che egli rappresenta, erano presenti in ispirito a questa festa che la « Pietro Micca » ha istituito, per glorificare la collaborazione sociale. Si.inizia poi, fra applausi scroscianti, la distribuzione dei 123 premi; mentre vengono messi in evidenza episodi che costituiscono un titolo di nobiltà agli umili, e vengono pure distribuiti premi alle ditte che presentarono maggior numero di operai per la premiazione. Dopo la cerimonia. del mattino i dirigenti della «Pietro Micca » si sono riuniti per un rancio sociale. Al termine, fra vibranti acclamazioni è -stato deliberato l'invio del seguente teledramma al Duce: « Sua Eccellenza Benito Mussolini Primo Maresciallo dell'Impero - Torino Sabauda e fascista, riunita per là celebrazione della tredicesima Festa della Fedeltà laboriosa, consegnando il premio ambitissimo di Vo- ' stra Eccellenza alla più fedele operaia della provincia, lancia il suo fervidissimo alala per le glorie presenti e future dell'Italia Imperiale. - Presidente Cottino ». A S. E. il conte De Vecchi di Val Cismon Governatore dell'Egeo è stato cosi telegrafato: '«L'Associazione Pietro Micca in Torino fascistissima, nell'annuale celebrazione della festa della Fedeltà Laboriosa orgogliosa- .mente ricorda con affetto il Quadrunviro audace e operoso. Presidente Cattino ». tafdsrdcdnttdvsfsrdRs

Luoghi citati: Piemonte, Torino