II bilancio dell'A.I. discusso al Senato

II bilancio dell'A.I. discusso al Senato II bilancio dell'A.I. discusso al Senato Dichiarazioni di S. £. Teruzzi Roma, 1 aprile. Il Senato ha proseguito e terminato oggi la discussione del bilancio del Ministero dell'Africa Italiana ed ha iniziato quella del bilancio del Ministero degli Interni. Alle 16 il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta. TERUZZI, rilevato che la esauriente relazione del sen. Sirianni, al quale l'oratore esprime il suo vivissimo compiacimento, e l'esposizione già fatta nell'altro ramo del Parlamento hanno indicato quanto è stato finora compiuto e quanto ci si propone di fare per la valorizzazione dell'Impero, si limiterà ad alcune dichiarazioni per rispondere ai senatori che hanno preso parte alla discussione, sul. bilancio dell'A. I. Acoennato alla situazióne politica e militare, esaminando poi le direttive della politica di governo dichiara essere necessario, in via preliminare, sgombrare il terreno da molte idee errate, frasi fatte e luoghi comuni che sono ancora in circolazione e rispondono ad una valutazione inesatta della realtà. L'oratore afferma che alla politica di oppressione del Negus l'Italia ha opposto una politica di comprensione delle necessità di chiunque. Sono questi i segni della vera libertà civile ed umana. Come hanno anche notato i senatori Facchinetti e Fedele ed il relatore Sirianni, abbiamo cominciato col liberare gli schiavi. Si è proceduto in' questo campo con prudenza e con elasticità di criteri, sia assorbendo il lavoro servile nella mano; d'opera indigena addetta alle costruzioni stradali, sia permettendo agli ex-schiavi, dietro loro richiesta,, di continuare a prestare servizio rimunerativo presso gli antichi padroni, sia costituendo veri e propri villaggi di exschiavi. Ne esistono cinque in Eritrea ed uno importantissimo nel territorio nella residenza di Soddu con circa 600 individui, intitolato al nome glorióso di Bottego. Ma la simpatia dell' Italia per l'Islam non significa trascuratezza per le altre religioni dell'Impero. L'Italia fascista ha dato ai copti tutto il suo appoggio. E' lieto poi di comunicare al sen. Caviglia che-la sua proposta sarà accolta: il 9 maggio venturo i maggiori capi indigeni verranno a Roma per rendere omaggio al Re e al Fondatore dell'Impero, (applausi). Illustrati i criteri che governano i rapporti dei nazionali con gli indigeni, esaltata l'opera grandiosa svolta dal Partito nell'Impero; accennato ancora al problema del personale è all'organizzazione dei vari servizi, e in particolare del servizio sanitàrio, al cui proposito annuncia prossima la entrata in funzione del grande Lebbrosario dovuto alla iniziativa del Sovrano Ordine di Malta; l'oratore dà contezza dei risultati degli studi circa il problema della im missione dell'acqua del mare nel la depressione dancala, e passa a trattare . succintamente dei problemi economici dell'Impero, soffermandosi soprattutto sul patrimonio bovino, sul commercio del sale, sul bilancio dell'edilizia. S. E. Teruzzi si occupa quindi dell'ordinamento giuridico, sull'organizzazione militare, sulla costituzione della Milizia ordinaria; e concludendo, rivolge il suo pensiero agli ufficiali e a tutto il personale delle forze' armate di terra, del mare e del cielo, che nelle terre africane riconfermano quotidianamente le superbe tradizioni del Soldato italiano (l'assemblea si leva in piedi e applaude). L'oratore rivolge anche un deferente e commosso saluto al Principe Sabaudo (l'assemblea sorge nuovamente in piedi e applaude prolungatamente e vivamente) che, primo nella gerarchia e nell'esempio, prodiga nell'Impero le altissime doti del suo senno e del suo valore. L'efficienza bellica delle nostre terre africane in atto e in potenza è tale da garantirci da ogni sorpresa e da permetterci di affrontare ogni evento (approv.). La forza demografica della Nazione, la potenza delle sue armi, lo spirito che infiamma gli italiani del Littorio dispensano l'Italia dalla necessità di ricorrere per la sua sicurezza in Europa al contributo delle armate africane (appi.). I nostri ascari libici eritrei e somali, a cui si aggiungono sempre più numerosi i forti guerrieri etiopi, non saranno ■ distolti dalla difesa delle terre native. E' di fronte a noi un lavoro di decenni, quale ci impone la valorizzazione degli immensi territori che il Duce ha voluto conquistare al popolo italiano. Questo lavoro sarà compiuto con fede e volontà inesausta, appoggiandoci al sicuro presidio delle forze armate d'Africa fieramente vigilanti agli ordini del Re e del Duce, Primi Marescialli del l'Impero. Vivissimi prolungati applausi coronano le dichiarazioni del Sottosegretario. Moltissimi sono i senatori che si congratulano con lui. Si inizia quindi la discussione del 'bilancio del Ministero degli Interni. . ccszaocircfddè«peftdscgczlttrtaldTfofctzrcmcdzttcirtIazralFttagcvtv

Persone citate: Bottego, Duce, Facchinetti, Negus, Sirianni, Soddu, Teruzzi

Luoghi citati: Africa, Africa Italiana, Eritrea, Europa, Italia, Roma