Legionari avanzano verso Tortosa

Legionari avanzano verso Tortosa Legionari avanzano verso Tortosa Trauolgendo l'accanita resistenza nemica, le "frecce., progrediscono in una giornata di trenti chilometri, attestandosi a dodici da Gandesa Un intero battaglione internazionale catturato - Demoralizzazione fra i rossi ODA UNO DEI NOSTRI INVIATI) Fraga, 31 marzo. Le truppe di Yague sono accampate dinanzi a Lerida all'altezza del chilometro quattrocentocmquantasette della strada di Francia, a duemilacinquecento metri dalla città, vuota-, fumante. Nei quartieri eccentrici sono penetrate alcune pattuglie dei carri armati. Ma l'occupazione non è avvenuta, nel senso che le Divisioni non sono state nelle vie, i generali non sono andati a prendere possesso degli edifici pubblici, i servizi d'ordine, la guardia civile e la guardia d'assalto non hanno assunto i poteri e, ciò che più conta, l'interminabile scia di autocarri carichi di vettovaglie inviate a Lerida, da tutte le parti della Spagna per sfamare e soccorrere la popolazione — di cui una parie sarebbe nascosta nelle campagne — è ferma di qua dal Cinca, aspettando il calare dell'acqua e il completamento dei ponti che ieri nel pomeriggio incominciavano a essere gettati. Yague non vuole occupare Lerida senza assicurarsi alle spalle la via dei rifornimenti, in previsione della resistenza che potrebbe incontrare sulle rive della Segre. Le centrali elettriche La rottura della diga di Barazona ha riversato nel Cinca duecento milioni di metri cubi di acqua. Il livello è aumentato questa mattina per l'afflusso che ha raggiunto la massima intensità, disturbando i lavori del ponte, che sono proseguiti però febbrili durante tutto il giorno. Lungo la strada da Saragozza a Fraga era un correre di enormi autocarri carichi di barche. Non si sa niente pél momento dei due villaggi sommersi: Canoer e Barazona, nè delle vittime. Si può affermare, sulla scorta dei documenti e delle dichiarazioni dei prigionieri, che le unità nemiche in questo settore hanno perduto ogni resistenza bellica. FI disperato sforzo del comando rosso, che s'è trasferir io oggi a Puigcerda, alla frontiera francese, consiste nel raccogliere e ordinare le truppe, per difendere al possibile la linea détte centrali elettriche lungo il fiume Segre, Noguera e Pallatesa. "La sorte detta Catalogna è ormai sospesa ai cavi dell'energia e della luce. Barcellona e tutte le città catalane, grandi e piccole, saranno accecate; il traffico elettrico, di qualunque ordine, sarà stroncato non appena i corpi d'esercito nazionali avranno raggiunto i bacini del Tremps, di Camarasa, Salas, Saloni e via dicendo, che forniscono milioni di cavalli motore. Ma questa penetrazione diffusa in Catalogna avverrà appena ol trapassata Lerida, per V avanzata contemporanea lungo la dorsale pirenaica détte truppe di Solchoga e più a sud dell'Armar ta Moscardo. Il corpo d'esercito marocchino sarà scavalcato e rimarrà in riserva. Oggi, atte tre del pomeriggio, U secondo squadrone di carri armati dell'aggruppamento Bandini, è entrato a Calaceite. Le Truppe Legionarie sono a dodici cilometri da Gandesa. La battaglia del Matarrana, su cui occorrerà ritornare con dettagli minuziosi, è stata vinta dal C.T.V. nel vasto settore montano descritto dotte convergenze détta rotabile di Gandesa, Tortosa e Vinaroz. La guerra si risolve • Questa vittoria è un nucleo centrale del vasto quadro di combattimenti e di masse detta battàglia, che dura da ventidue giorni. Le Truppe Legionarie hanno risolto la guerra di Spagna in -modo definitivo. Hanno affrontato lottando aspramente la più dura delle resistenze delle migliori truppe bolsceviche e di una formidabile concentrazione di armamenti, che il nemico, deciso a tutto, aveva gittato contro gl'italiani distraendoli da I tutti gli altri settori. Duetto sanguinoso fra le truppe detta Liater e. i Legionari e, per finire, le brigate che hanno sparato sino all'ultimo colpo, decimate, logore, sbandate fuggono verso Tortosa e il mare. I soliti veli di copertura, votati a certa perdizione, proteggono questa rotta completa. Il raggruppamento celere^ Bandini, fiancheggiato dalla « 23 Marzo » e dalla Divisione e l « Littorio » si getterà netta notte all'inseguimento..La divistone Lister è ancora una volta disfatta. La sua centesima brigata, minacciata alle spalle dalla colonna che ha conquistato Maélla, ha cercato di ripiegare vèrso il Matarrana; la prima brigata esausta, decimata dopo avere tenuto a denti stretti e sino all'ultima cartuccia, è in decomposizione assoluta. L'intera divisione insomma,' battuta instancabilmente, assillata senza sosta da attacchi su attacchi, ha, ceduto. La nona brigata aveva ricevuto l'ordine di resistere a ogni costo fino all'ultimo uomo. Doveva attaccare ieri la posizione di Mirablancha, ma lo sfondaménto del fronte e l'arrivo dei Legionari al Matarrana chiudeva in.un sacco legato dalla corda del fiume le brigate che ancora non erano riuscite a passare dall'altra riva. Inoltre il perforamento della linea Lister è stato così inatteso e fulminante che, sulla strada di Gandesa, ove l'avversario aveva predisposto fornelli da mina perchè saltassero non sólo i ponti, ma le cunette, i tombini, l'asfalto, solo in minima parte il programma è stato effettuato. Si trovano cartucce di dinamite intatte e inerti nei fori già fatti e abbandonate. Il significato dell'offensiva Legionaria e della vittoria, splendida perchè duramente conquistata, sarà ancora più chiaro quando saremo arrivati a Tortosa. Quando cioè la scissura dette due Spagne marxiste, quella di Madrid e di Barcellona sarà perfezionata dal taglio netto e irrevocabile della baionetta romana. Giovanni Artieri itsmvdvdsD Tarmìlh" ■ ov Uozon } o Balaguer Ceri/era"P ylécer» m O r*1b»***fa/ 4§*netes* W.Monró/o \ fZorité , c,.ra ws.*^ e. More//*/ "* 31» ° %Seros X-Mequinenza o àJ...

Luoghi citati: Barcellona, Catalogna, Madrid, Spagna