Fabara occupata dai Legionari di Riccardo Forte
Fabara occupata dai Legionari Fabara occupata dai Legionari I rosi! cedono su un fronte di 20 Km. - Reparti tfella « 23 Marzo » sulla stradii di Morella (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) • Saragozza, 30 marzo. Sul fronte dei Legionari italiani da stamani là battaglia infierisce vivacissima. Per molti giorni le colonne della divisione <Frec ce », incuneata né^le strette valli che fanno capo aitò, Sierra di San Marco, avevano addentato le posizioni nemiche, fìtte e ben fortificate, espugnando <colli, vette e gole montane ad una ad una at traverso mille insidie, strappando ogni chilometro di terreno ad un nemico agguerritissbw.o che, come abbiamo già narrato ai lettori ha radunato in questo aopro settore montagnoso, solcalo *da poche e tortuose strade secondarie, il fior fiore dell'esercito repubblicano. E' già noto che le divisioni internazionali sopravvissuxte al lento logorìo ed al disastro' finale di Temei, convenienti men&e rinforzate e rinfrescate sono schierate su queste linee di monti* che già di per sè stessi castituiàcono un ostacolo difficile a superale. Ma non si è forse ancoia detto che tutta l'artiglieria di .cui dispone, ancora, V esercito i\osso è stata piazzata su questo aontrafforte. Gli scontri aerei sono frequenti e l'avanzata è continuamele insidiata: Le batterie nemiche' ricostruiscono a ogni lieve indie\'reggiamento del fronte rosso i tiri di interdizione che l'artiglieria nazionale soffoca volta per volta, dopo fragorosi duelli. All'alba di oggi, su tutta la linea del fronte meridionale di Aragona, le Divisioni Leiiionarie e Mflzionali si sono messe in movimento tra Alcanis e Castellote. Dopo una giornata di aspri combattimenti, il. corpo d'esercito di Gali zia, condotto dal gen. Aranda, hà raggiunto sul far della notte posi-', zioni di montagna a undici o do-* dici chilometri a sud-est della base di partenza. Espugnate in ardui scontri le vette del monte Masset a sud di Torrevelilla, ultimo villaggio ieri toccato, e scendendo poi per le valli, ha raggiunto il villaggio di Monrojo; verso sera la resistenza repubblicana cedeva di colpo dopo il lungo martellamento compiuto dall'artiglieria nazionale e, attraverso la breccia aperta,, passavano le prime pattuglie della colonna motorizzata che si è lanciata sulla strada di Morella e di Valencia, attraverso là Sierra di San Marco. La provincia di Castellon de la Plana è stata così raggiunta in un altro punto e il fronte di penetrazione nel territorio levantino allargato.- I Legionari hanno avuto una dura e gloriosa giornata. I combattimenti si sono susseguiti asperrimi fin dalla mattina. Dopo avere conquistato tutta la prima linea nemica, le colonne volontarie sono giunte al villaggio di Maella, a ben ventun chilometri a oriente di Caspe, sulla strada da Caspe a Gandesa, e un po' più a nord hanno occupato il paese di Fabara, dopo un combattimento accanito, raggiungendo cosi la provincia di Tarragona, seconda provincia catalana in cui penetra l'esercito nazionalista, e terza delle Provincie levantine. Al tramonto il fronte era rotto. Su una fascia di terreno montagnoso di venti chilometri di larghezza i rossi avevano ceduto tutte le loro posizioni fortificate. Attraverso la breccia aperta, le prime colonne motorizzate della Divisione « SS Marzo » si lanciavano sulla strada di Morella. Nell'alta Aragona il gen'. Solchoaga ha occupato al tramonto il nodo stradale di Monzon sulla riva sinistra del Cinca « sulla strada Barbastro-Lerida. La città di Lerida è investita anohe dal nord. Nel paesello di Porterà è stato catturato un quartier generale completo. Riccardo Forte
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