UN LUNGO COLLOQUIO tra il conte Grandi e lord Halifax di Leo Rea

UN LUNGO COLLOQUIO tra il conte Grandi e lord Halifax 1 npnnvfati italo • Ir*rwl***sim negozia» mwsmmo injyiesi UN LUNGO COLLOQUIO tra il conte Grandi e lord Halifax Londra, 22 notte, Due sono i punti sui quali si concentra l'attenzione dei circoli il londinesi: le dichiarazioni che Primo Ministro farà giovedì alla Camera 3ulla politica estera ingle se nei riguardi della nuova situazione internazionale e la ripresa delle trattative fra il conte Ciano e Lord Perth, che si incontreranno nuovamente domani sera a palazzo Chigi. Secondo il corrispondente del Daily Telegraph da Roma 11 colloquio di domani tratterrà particolarmente dei confini fra l'Etiopia e il Sudan anglo-egiziano e di quelli fra l'Etiopia e la colonia del Kenia, specialmente riguardo i diritti di pascolo e di abbeverata, diritti che sono piuttosto indefiniti dato il nomadismo delle popolazioni che vivono nelle vicinanze di tali frontiere. Oggi il gabinetto si è radunato per due ore in seduta straordinaria allo scopo, come si era detto, di concordare le linee delle dichiarazioni che saranno fatte in Parlamento. Il. punto principale è dato dalla posizione della Cecoslovacchia, alla quale Russia e Francia hanno ripetuto la promessa di alleanza: l'opposizione laburista e liberale, oltre a un gruppetto di conservatori, vorrebbe che la Gran Bretagna facesse altrettanto. Si delinea, invece, sempre più chiara, la prevalenza della tesi di Chamberlain, contraria a prendere impegni incondizionati in difesa della repubblica centro-europea o impegni automatici, il congegno dei quali potrebbe essere operato soltanto- dalla Francia. Gli interventisti rassegnati Anche i più sfegatati intervenzionisti sono questa sera rassegnati a vedersi un'altra volta sconfitti; però, secondo le voci più attendibili di questa sera, .pare che la politica di Chamberlain sia stata univocamente approvata dai quattro Dominions, i goyerni dei quali si sarebbero nettamente dichiarati contrari a una politica di impegni presi « al buio ». Lo Standard, stasera, faceva un quadro sintetico della situazione e del probabile atteggiamento del Governo nei riguardi di ciascun aspetto: per l'Italia: i negoziati diplomatici anglo-italiani procedono bene; per la Spanna: mantenimento della politica di non intervento; per la Cecoslovacchia: non ci saranno garanzie dirette, quali sono state chieste da un gruppo dì parlamentari, i quali avrebbero voluto che la Gran Bretagna corresse in aiuto della Cecoslovacchia in caso di aggressione; per la Russia: l'invito fatto dai Sovieti a una conferenza delle potenze democratiche per discutere l'azione della Germania verso l'Austria non sarà accettato perchè considerato come enormemente inopportuno; quanto alla Francia: per essa sarà data un'assicurazione di continuità di amicizia e di collaborazione, ma non saranno presi nuovi impegni che potrebbero legare l'Inghilterra, mediatamente, alla Cecoslovacchia. Per conto suo, il collaboratore del Daily Telegraph, in una nota che sarà pubblicata domattina, mette in rilievo che la situazione della-Cecoslovacchia è complicata dall'atteggiamento della Polonia e della Romania, confinanti con la Russia e attraverso le quali le forze sovietiche dovrebbero passare per andare in aiuto della Cecoslovacchia — mentre tanto Praga quanto Bucarest hanno dichiarato che intendono opporsi al passaggio di truppe russe attraverso i loro territori. Ahcora secondo il citato giornalista, che ha un debole per la Cecoslovacchia, perchè ha un debole per la Francia, il Consiglio di gabinetto .avrebbe approvato la politica di Chamberlain « anche perchè le probabilità di un intervento armato negli affari cecoslovacchi da parte della Germania non sono grandi; inoltre, in ogni caso, la GranBretagna e la Francia potrebbero difficilmente portare un contributo pratico con sufficiente rapidità per prevenire una non prevedibile azione tedesca. Inoltre, si è tenuto conto del fatto che la Germania, mentre assicura la Gran Bretagna "che essa non ha tali intenzioni contro la Cecoslovacchia, ha non di meno dimostrato che risentirebbe amaramente qualsiasi tentativo da parte delle potenze occidentali, se queste intervenissero in negoziati che interessano popolazioni tedesche. I progressi dei negoziati di Romae Nonostante la mobilitazione dforti influenze per persuadere igoverno a dichiarare la sua decisione di impedire qualsiasi movimento di espansione tedesca verso l'Europa sud-orientale, questa sera appare tutt'altro che probabile che U governo voglia prendere ulteriori impegni nei riguardi della situazione centro-europea; d'altra parte, c'è da attendersi che Chamberlain riaffermerà in terminchiari le decisioni della Gran Bretagna di affiancarsi alla Francia nel tentativo di costruire una potente e completamente efficace difesa contro le aggressioni nell'Europa occidentale — un patto ddifesa che, come il decaduto Patto di Locamo, comprenderebbe anche ti Belgio ». Più oltre, scrivendo dei negoziati italo-inglesi, il Daily Telegraph prevede che «il Primo Ministro ìnel suo discorso di giovedì mette- irà in rilievo i promettenti progres-1si che si sono ottenuti durante le1conversazioni italo-inglesi, intese a eliminare completamente la tensione fra la Gran Bretagna e l'Italia nel Mediterraneo e nel vicino Oriente ». A questo punto il giornalista dice di sapere che in ambienti autorevoli si crede nella possibilità che entro il mese di aprile il conte Ciano possa venire personalmente a Londra per firmare il documento finale della nuova amicizia italo-inglese. Tuttavia, subito dopo, il giornaista intravede delle difficoltà a una soluzione e alla firma definitiva del patto italo-inglese entro l prossimo mese, giacché la Gran Bretagna non potrebbe proporre alla Lega delle Nazioni il riconoscimento della conquista dell'Impero italiano prima della prossima riunione ginevrina che avrà uogo in maggio. Dato questo contrattempo, il governo inglese dovrebbe trovare un modo per superare la difficoltà formale che ritarderebbe la firma dell'accordo. Stamane il conte Grandi si è recato al Foreign Office dove ha avuto una lunga conversazione con il visconte Halifax. Il collo- |quio è largamente commentato ! negli ambienti giornalistici e di- plomatici della capitale. Il Daily Teleyraph in proposito scrive che « la conversazione fra 'ambasciatore d'Italia e il ministro degli Esteri britannico deve necessariamente aver toccato tutti gli aspetti della situazione generale e in particolare gli aspetti delle relazioni anglo-italiane e quello dell'assestamento della Spagna. A questo proposito è chiaro che il governo inglese per quanto comprenda le preoccupazioni fran- cesi circa l'eventualità che la Spagna subisca l'influenza di una potenza non amica, non è disposto ad approvare e meno che mano favorire un mutamento da parte francese della politica di non intervento ». Lo stesso giornale informa che lord Halifax ha avuto oggi un colloquio anche con l'ambasciatore di Francia che, però, data l'intensa giornata del ministro degli Esteri, non ha potuto essere ricevuto che dopo cena. Leo Rea

Persone citate: Chamberlain, Ciano