Clamoroso scontro di tram in piazza Castello

Clamoroso scontro di tram in piazza Castello Clamoroso scontro di tram in piazza Castello Per quali cause sia avvenuto l'incidente non è dato sapere; tuttavia nel pomeriggio di ieri, in piazza Castello, all'imbocco, di via Palazzo di Citta, si sono scontrate due vetture tranviarie della quindicesima linea. Come ognuno sa, in via Palazzo di Città, data la ristrettezza della via, non è stato posto che un binario unico di corsa per le vetture tranviarie della quindicesima linea, ma, tanto imboccando da piazza Palazzo di Città, quanto da piazza Castello, non è possibile possano succedere'incidenti, perchè i manovratori hanno una buonissima visuale del percorso. Malgrado tutta questa opportuna precauzione, ieri versò le ore 13, la vettura 2515, manovrata dal conduttore Giovanni Berto, è andata ad urtare violentemente contro la vettura 2576. manovrata dal conduttore Severino Frutto. Fortunatamente in quell'ora le due vetture non erano eccessivamente affollate di passeggeri, oosicchè non si lamentano feriti di una certa gravità. Oltre ai duo manovratori, è pure rimasta leggermente contusa una passeggera, la cinquantacinquenne Maria Donatonl .abitante in via delle Orfane '16. Sul luogo dell'incidente si è adunata una folla considerevole di passanti attratti dal fragore della ferraglia contorta, dai vetri infranti e dalle grida di spavento dei passeggeri. Nell'urto i due tram hanno avuto seriamente danneggiati i montanti della piattaforma anteriore, tanto che una delle vetture ha dovuto èssere presa a rimorchio da un'altra motrice per essere trasportata in rimessa. Il Club dei trediciin una seduta sfortunata L'8 febbraio scorso, alcuni agenti della Squadra Mobile effettuavano una sorpresa nell'osteria di via Bava 4, dove sapevano tenersi una bisca di giuoco d'azzardo. All'atto della sorpresa, i giocatori che si troyavano nel propizio (!) numero di 13, tentarono di squagliarsela, ma furono trattenuti e perquisiti: oltre 7000 lire e gettoni per L. 12.290 venivano sequestrati sulle loro persone. Organizzatore della bisca, che si trasferiva» di volta in volta in locali diversi, è il recidivo specifico Cesare Roberti, il quale riusciva a darsi a fortunata fuga. L'esercente Alessio e i mazzieri Pietro Fratino, Italo Giudici e Mario Cappio sono stati invece arrestati. L'imponente complesso d'imputati — un colpo d'occhio veramente superbo, la panca pareva un relitto galleggiai te disputato a viva forza da un equipaggio naufragato — è comparso davanti al Pretore Pucci che,, distinte le imputazioni, interrogati uno per uno i convenuti, sentite le deposizioni dei testi e le arringhe del molti avvocati, ha condannato a tarda sera il Roberti a 8 mesi di arresto e a 300 lire di ammenda, l'Alessio, 11 Fratino, il Giudici e il Cappio, a 3 mesi e a 2000 lire (gli ultimi duo col beneficio della condizionale) e, infine, i «13» ad ammende oscillanti tra le 100 e le 500 lire. La colpa era del ciclista La IV Sezione della nostra Corte d'Appello ha giudicato definitivamente la causa penale per omicidio colposo a carico dell'industriale alessandrino Cesare Giordano, che lo scorso anno, i i a i o o , e o i , i i e percorrendo con la propria vettura < 1600 » lo stradale Acqui-Alessandria, era venuto a collisione con un ciclista, certo Farinetti, che procedeva in senso inverso, e che decedette per le lesioni riportate. Il Tribunale dì Alessandria aveva ritenuto che il Giordano, nell'incrocfare un carro, avesse mantenuta una velocità troppo spinta e una mano destra non rigorosa, andando così a travolgere il ciclista che seguiva il carro nel centro della strada, e per tale titolo aveva, condannato l'automobilista a 6 mesi di reclusione. La Corte d'Appello, dopo ampia discussione ed esauriente esame, ha riconosciuto invece la perfetta regolarità di marcia del Giordano, e ■ attribuendo unicamente a colpa della vittima, gettatasi incautamente a sinistra all'approssimarsi dell'automobile, la causa dello scontro, a totale riforma della prima sentenza ha mandato assolto il Giordano con la formula più ampia. L'infortunio di un pollivendolo Il pollivendolo Ettore Crea di Pietro di 37 anni, abitante in corso San Maurizio 39, percorrendo in velocipede la via Carlo Alberto, all'altezza di via Mazzini è stato investito dnll'autofurgonclno 11000-TO, guidato dall'autista Valerio Paragozzì, abitante in c. Vittorio Emanuele 74, che, a detta dell'investito, procedeva in direzione contraria al senso unico. Nell'incidente il Grea ha riportato contusioni varie al viso che i dottori Banche e Siila ni del Vecchio San Giovanni hanno dichiarato guaribili in nove giorni. e e o o , Odi della t r a m v i a. — Ieri sera .verso le 19,30, mentre scendeva dalla tramvia intercomunale Giaveno-Torino, in via Sacchi angolo vìa Legnano, il sessantanovenne Luigi Tallia fu Cesare, abitante in via Conflenza 5, cadeva ferendosi gravemente alla regione occipitale. Trasportato al Mauriziano, vi veniva ricoverato con prognosi riservata. Sono stati arrestati tale Costantino Camera no fu Costantino, perchè colpito da ordine di carcerazione; Michele Pollino di Michele e Gino Bogo di Giuseppe, perchè colpiti 'da ordine di carcerazione. Mendicante ohe ruba... un oanarino. — Il mendicante Angelo Luigi Legramandi fu Fermo, senza fissa dimora, entrava ieri in uno stabile di via Sesia per chiedere -l'elemosina e. visto appesa-ad un chiodo una gabbietta con un canarino, la prese e si allontanò. Scoperto, venne inseguito e raggiunto e dovette accompagnare il proprietario al Commissariato di P. S. della Sezione Barriera di Milano, ove venne trattenuto in arresto e denunciato per furto. Percossa dal fratello. — Ieri mattina, è stata medicata all'Ospedale Martini la casalinga Teresa Silvano vedova Del Piazzo, d'anni 61, abitante in via San Quintino n. 54, la quale presentava una contusione alla regione zigomatica guaribile in 8 giorni. La donna dichiarava che in corso Vinzagllo. all'angolo di corso Oporto, era stata percossa dal fratello Giuseppe, d'anni 50, abitante in via Lombriasco n, 4. L'infortunio di un garzone pasticciere. — 11 quindicenne Lionello Bìagioli di Adamo, apprendista pasticciere, abitante in via Principe Amedeo 14, percorreva ieri mattina in un furgoncino via del Carmine, allorquando, all'angolo con v. Marna, si scontrava con un'automobile percorrente quest'ultima. Nell'incidente, il pasticciere riportava alcune contusioni che gli vennero medicate dal dott. Capitolo del S. Giovanni. Guarirà in dodici giorni.

Luoghi citati: Alessandria, Milano, Torino