Interpellato sulla Spagna il Governo francese tace

Interpellato sulla Spagna il Governo francese tace Interpellato sulla Spagna il Governo francese tace Ricorso all'inflazione per le necessità di tesoreria - Il debito pubblico francese ha superato i 500 miliardi n , a e o r n a à a a a e o e, l a e a Parigi, 22 marzo I membri del Governo hanno tenuto stamattina sotto la presidenza di Lebrun un Consiglio dei ministri le cui deliberazioni sono state consacrate alle prime misu: re finanziarie rese necessarie da una parte dalle scadenze di fine mese, e dall'altra ■ dalle dotazioni indispensabili al funzionamento della Cassa autonoma della Difesa Nazionale. Ricorso alla Banca di Francia Per quello che concerne i bisogni immediati del Tesoro è stato deciso di fare appello agli anticipi che la Banca di Francia può consentire allo Stato sino alla concorrenza di cinque miliardi di franchi. Posto di fronte agli inevitabili risultati della sua politica di sperperi finanziari, Blum non ha trovato altro rimedio che l'inflazione, larvata certamente, ma sempre inflazione. Non valeva davvero la pena che 11 gruppo socialista rifiutasse ' i pieni poteri al Gabinetto Chautemps per giungere a questo bel risultato i cui primi effetti si spno immediatamente manifestati in Borsa con una nuova tensione dei cambi. Per il funzionamento della Cassa autonoma alla cui presidenza è stato designato il generale Nollet. Gran tìancelliere della Legion d'onore, un progetto speciale le attribuisce i primi fondi che debbono permetterle di fare fronte alle scadenze risultanti dall'acceleramento dalla produzione del materiale da guerra. Di conseguenza, due progetti sono stati presentati oggi stesso alla Camera, che 11 ha discussi nel pomeriggio, approvando il primo con 343 voti contro 243 e il secondo con 379 contro 137, dopo che Blum li ebbe lungamente difesi. I due pi'ogetti verranno presentati e discussi domani al Senato, ove quello, per gli anticipi dei 5 miliardi della Banca di Francia incontrerà indubbiamente delle resistenze. Questi nuovi cinque miliardi di anticipi vengono infatti ad aggiungersi al miliardo e 800 milioni che prelevò nella prima quindicina del mese cosicché il debito scoperto attuale dello Stato verso l'istituto di emissione ammonta a quasi sette miliardi. Anche la soppressione del fondo di stabilizzazione dei cambi e la sua assegnazione alla Cassa autonoma per la difesa nazionale suscitano profondo stupore pòlche è noto il preoccupante fenomeno dello slittamento del franco a cui si assiste con irresistibile ritmo. Durante' il primo trimestre di quest'anno ben un miliardo e trecento milioni di buoni del tesoro venuti a scadere non vennero rinnovati ma dovettero essere rimborsati. In seguito a ciò il debito pubblico francese, ha superato già 1 500 miliardi di franchi; la bilancia commerciale denuncia un passivo di 18 miliardi; la copertura aurea diminuisce progressivamente ogni settimana 1 cambi salgono e 1 capitali fuggono dal paese. In quéste condizioni non riesce difficile agli ambienti finanziari prevedere e affermare che fino a che il governo non affronterà e non risolverà il problema finanziario con un criterio unitario e definitivo la vita e l'attività nazionale della Francia sono destinate a soffrire sempre più pericolosamente e dolorosamente della alcatorietà della situazione. Nella seduta antimeridiana la presentazione alla Camera del progetto sulla organizzazione generale della nazione in tempo di guerra ha dato occasione ad un vivace dibattito sul rinvio delle interpellanze di politica estera. Il radicale indipendente Montigny ha Inveito contro l'eventualità della presenza di deputati comunisti in un gabinetto di unione nazionale. Non è possibile concepire, egli ha detto, che un Ministero ' che deve preparare la mobilitazione, comprenda dei ministri che devono rendere conto dei loro atti ad un governo straniero, cioè a Mosca. I deputati di destra Marin e Scapini hanno chiesto delucidazioni al governo circa la campagna per un Intervento della Francia in Spagna. I! Governo evita la discussione < Nessuno si Ingannerà sulla gravità del silenzio osservato dal Governo > — ha dichiarato l'onorevole Marin prima del voto della questione pregiudiziale posta dall'onorevole Dea Isnard che aveva chiesto a Dàladier se era vero che delle armi e delle munizioni dell'Esercito uscivano dagli arsenali francesi per andare a finire in Spagna. Sulla fissazione dell'ordine del giórno, alle domande di vari deputati fra cui l'onorevole Scapini, un indipendente di sinistra, glorioso mutilato di guerra, che tra l'approvazione della minoranza ha deplorato questo giuoco di rimpiattino che impedisce di sapere quando avrà luogo il dibattito di politica estera che tutta la Camera aspetta, Daladier Ministro della Difesa Nazionale, chiede alla Assemblea di ratificare la proposta di rinviarlo di qualche giorno perchè nel momento attuale una grande discussione pubblica può essere più pericolosa che utile. - « Una sola domanda che può essere risolta con un si o con un no: si interviene o non si interviene in Spagna? > insiste l'onorevole Marin, producendo viva sensazione, mentre l'estrema sinistra osserva un silenzio pieno di Imbarazzo, eli Presidente della Commissione dell'esercito ha detto che certe voci essendo giunte fino, a lui, egli ha potuto avere la assicurazione che erano senza fondamento, ma noi non abbiamo nessuna informazione al riguardo. E siccome so che il Ministro della DpivudIpdrèsPgqMlmvsrttpdgmvncmdlDsdvGgzatputpuucpcptszEpmMrucptlpFqsvvdP a a a e o n e a e a l a Difesa nazionale non è qualificato per rispónderci, la- discussione si impone d'urgenza ». . L'on. Scapini di rincalzo osserva che il Governo è chiamato da un momento all'altro a prendere decisioni Importanti .che mettono In causa la pace e la guerra. E' possibile che la Camera prendendo questa decisione possa assùmere delle responsabilità mentre non è stata informata di nulla ? Daladier risponde di essere persuaso che nell'interesse stesso de) Paese, la discussione deve svolgersi in seno alla commissione qualificata e la proposta dell'on. Marin per discutere le interpellanze sulla politica estera nel pomeriggio viene respinta con 398 voti contro 180. Domani Paul-Boncour si presenterà alla commissione senatoriale degli Esteri per esporre la tesi del Governo sulla politica internazionale. Ma questa esposizione è stata preceduta da quella che 1 giornali di opposizione chiamano « una grande offensiva per la pace », aumentata dalla sensazionale intervista che Lavai ha dato aìl'Evening Standard « Non vi è nessuna ragione perchè l'opinione pubblica si lasci manovrare a Londra o a Parigi dai fautori di disordini e di rivoluzioni — scrive il « Journal dea Debats » —-in fondo il pubblico sa benissimo che il buon senso è dal lato di Chamberlain e di Lavai. La politica seguita verso la Germania dal 1924 in poi è stata generalmente stupida. L'ignoranza e la vanità del partiti politici avanzati hanno condotto ai risultati più nefasti. Oggi bisogna riparare. Per il momento l'idea di una intesa fra le Potenze occidentali è la Vera salvaguardia della pace. L'Inghilterra e la Francia unite rappresentano nel mondo una potenza morale e materiale che può essere benefica. Per compiere la loro opera occorre però che siano d'accordo con l'Italia. Il partito preso di .certi uomini politici contro l'Italia è uno dei misfatti più colpevoli dell'Internazionalismo marxista e massonico. Esso è sfruttato nel modo più deplorevole dà tutti ! guastafeste del mondo e dal perfidi calcolatori di Mosca, sostegno della Spagna rossa ». L'agitazione per l'intervento - La Libertà, da parte sua, dopo un'analisi dell'intervista di Lavai, cita l'articolo di ieri dèlia Tribuna per dedurne che è evidente che l'Italia desidera il ristabilimento dell'equilibrio europeo minacciato e perciò il riavvicinamento conia Francia.- La condizione posta che quest'ultima' resista all'impulso sovletico'che "vorrebbe lanciarla contro Franco con l'intervento in Spagna non è una obiezione valevole al riavvicinamenro italo-francese, poiché Franco non è un avversario. Venerdì scorso il Capo della Spagna nazionale non ha forse affermato solennemente che voleva l'indipendenza totale del suo Paese e desiderava l'accordo tanto con la Francia come con l'Inghilterra? « L'Italia e la Spagna — scrive l'organo di Dorlot — offrono dunque al nostro Paese e al suo amico britannico il .riavvicinaménto e l'accordo che sono pegni della pace e dell'equilibrio europeo. Lo stesso mantenimento della cooperazione franco-britannica dipen derà ben presto dal nostro atteggiamento a tale riguardo. Blum e Paul-Boncour si trovano di fronte a una schiacciante responsabilità. Se continuano a lasciar passare l'occasione, o, peggio-ancora, a dare soddisfazione al loro amici bellicosi e soviettlstl, renderebbero con il loro settarismo la guerra Inevitabile. Facciano attenzione!». Intanto però si va intensificando la rabbiosa agitazione condotta dai partiti aderenti al fronte popolare per una politica attiva in difesa dei rossi spagnoli. ' Stamane infatti le vie di Parigi sono apparse tappezzate di manifesti invocanti l'intervento. In molti circoli si Insiste nel sostenere che la Francia non può in nessun caso ammettere che la Catalogna venga occupata, dalle truppe del ge nerale Franco e la situazione bellicosa persiste cosi con toni e forme provocatorie, che il governo, stretto tra le pressioni delle masse eccitate ed esaltate dalla campagna di menzogne che da mesi viene fomentata da Mosca e dalle difficoltà finanziarie e parlamentari che l'assillano, non sa fare altro che insistere in un atteggiamento equivoco e dilazionila sommamente sospetto, tale cioè da far ritenere che il problema spagnuolo per il Governo francese rimane aperto tuttora per ogni soluzione ed eventualità. apids