Il messaggio del Duce a Konoe

Il messaggio del Duce a Konoe la Missione italiana in Giappone Il messaggio del Duce a Konoe 11 P. N. F. ha voluto dare al popolo nipponico una nuova tangibile prova di solidarietà e di amicizia in quest'ora storica per la futura grandezza dell'Impero giapponese * Roma, 21 marzo. La Missione inviata dal P.N.F. in Giappone, ha consegnato al Primo Ministro Principe Konoe, il seguente messaggio del Duce: « Signor Primo Ministro, « S, E, l'Ambasciatore Paulucci De Cài boli Barone, capo della Missione del P, N. F., reca all'Eccellenza Vostra il saluto augurale del Governo d'Italia per il Governo e per il Popolo del Giappone. L' Italia fascista, nata dalla Vittoria e plasmata dalla' Rivoluzione, guarda all'eroica Nazione nipponica con vivi e profondi sensi di simpatia e segue con la .più sincera ammirazione la costante ascesa dell'Impero del Sol Levante verso i suoi immancabili destini di gloria e di prosperità. Italia e Giappone, che l'affinità delle aspirazioni, il culto comune per un glorioso passato e la comune fede in un più grande avvenire, già univano in un saldo e non mai smentito vincolo di reciproca amicizia, sono ora ancor più strettamente legati dal Patto che impegna i due Governi e i due Popoli alla difesa della civiltà umana contro le ideologie dissol vltrici che insidiano il più sacro patrimonio dell'umanità. « Il P.N.F., antesignano della lotta contro le tendenze distriti trici di ogni ideale, e centro prò pulsore dell'Italia nuova, ha voluto, con l'invio di questa Mis sione, dare al popolo nipponico una nuova tangibile prova di solidarietà e di amicizia in quest'ora storica per la futura grandezza dell'Impero giapponese. « Voglia I' Eccellenza Vostra, nell'accogliere il messaggio ispirato a tali sentimenti che le reca la Missione delle Camicie Nere, ricevere in pari tempo i voti migliori che formulo a nome del Governo d'Italia., e mio personal», per Sua Maestà l'Imperatore,' per il Popolo giapponese, per l'Eccellenza Vostra e per il Governo da Lei presieduto. Voglia gradire, signor Primo Ministro, gli atti della mia alta considerazione. MUSSOLINI ». Ciano a Hirota Altri messaggi sono' stati presentati al Ministro degli Esteri Hirota, al Presidente della Carne ra, al Ministro della Guerra, e al Ministro della Marina; messaggi rispettivamente inviati dal conte Galeazzo Ciano, dal Ministro Segretario del P.N.F. Starace, dal Sottosegretario alla Guerra generale Pariani e dal Sottosegretario .alla Marina ammiraglio Cavagnari. x Ecco il testo dei messaggi: « Signor Ministro e caro collega. « In qualità di Ministro del Governo fascista, affido a S. E. l'ambasciatore Paulucci De Càlboli Barone, capo della missione del P.N.F. che salpa per il Giappone, il saluto più cordiale per V. E. e per tutto il popolo nipponico. Pjr molti secoli l'immensità di terre impervie e di oceani insuperati ha impedito i rapporti fra i nostri due Paesi. Lo spirito ha vinto 'ogni ostacolo: e non è senza augurio, io penso, che la prima «otizia del Giappone sia stata data in occidente da un viaggiatore italiano «Nata dalla vittoria dello spirito, l'amicizia italo-giapponese è soprattutto, oggi, un'amicizia che si fonda non tanto su effimeri interessi e sul giuoco alterno di coalizioni politiche quanto su di una sincera e profonda affinità spiri tuale. Essa trova dimostrazione nell'identità delle concezioni di vita delle nostre due Nazioni che, fiere delle loro tradizioni storiche, si basano su di un passato denso di luci e di presagi per affissarsi in un altissimo avvenire, e che tendono alla formazione di uomini nuout, saldi nelle membra, arditi nelle decisioni, cresciuti nella devozione assoluta di quella unità spirituale inestinguibile che è la Patria. Tale identità di concezio ni trova conferma nella-perfetta e spontanea comprensione da parte dei Popoli italiano e giapponese del significalo vitale del recente Patto, alla cui conclusione sono particolarmente lieto di aver dato, agli ordini del Duce, la mia opera, e in cui vedo l'inizio e il segno sicuro di una sempre più feconda collaborazione tra le nostre due Nazioni per la difesa della pace e della civiltà mondiale. « Voglia gradire, signor Ministro e caro collega, l'assicurazione della mia alta considerazione. — Galeazzo Ciano ». Starace Pariani e Cavagnarì « Signor Presidente. «Il Partito Nazionale Fascista, obbedendo al comando del Duce, è fiero. di dare al Giappone, ; con l'inviò di una sua rappresentanza, la Solenne attestazione della sua simpatia. Il Fascismo italir.no, che al genio di Mussolini è temprato ai più aspri ardimenti e ai più alti doveri, desidera che la Nazione ngsesddpdP&i£Donica in questa grande ora nella quale combatte per la sua gloria e per la sua fede, lo abbia spiritualmente vicino nel presagio e nell'auspicio di una vittoria che significa anche salvezza e trionfo della civiltà umana. Di tale stato d'animo sarà appunto interprete presso l'È. V. l'Ambasciatore Paulucci De Càlboli Barone, capo della Missione, al quale ho affidato l'incarico di portare alla Camera dei Rappresentanti del Giappone il saluto delle Camicie Nere d'Italia. , « Voglia gradire, signor Presidente, gli atti della mia più alta considerazione. — A. Starace». « Signor Ministro. « Sono particolarmente lieto di affidare a S. E. l'Ambasciatore Paulucci De Càlboli Barone, capo della Missione def P. N. F. che si reca nell'antica terra del Sol Levante, il fervido saluto che l'Esercito italiano invia ai camerati del valoroso Esercito giapponese. I nostri due grandi Popoli ■— entrambi antichissimi per tradizioni e giovanissimi per dinamismo — sono accomunati anche dalla decisa volontà di difendere l'ordine dei mondo e i più alti valori della civiltà umana. Essi hanno forze nuove e gagliarde e armi moderne; sono animati da sete di giustizia e godono di una formidabile compagine interna, retta dalla più salda disciplina: perciò guardano sicuri e fiduciosi al loro avvenire, In questa atmosfera di perfetta intesa e di comuni sentimenti, l'Esercito italiano invia al valoroso Esercito giapponese tutti i suoi voti di sempre più luminose glorie per le maggiori fortune della grande Nazione amica. « Voglia gradire, signor Ministro, gli atti della mia -più alta considerazione. — Generale A. Pariani ». « Signor Ministro. « Nella circostanza in cui la Missione del P. N. F. por.ta al Governo del vostro Paese il contributo di elementi che varranno a rendere più stretti i legami di sincera amicizia e di feconda collaborazione dei nostri due Popoli, mi è sommamente gradito affidare a S. E. l'Ambasciatore Paulucci De Càlboli Barone, capo della Missione, il cordiale saluto della Marina italiana per V..E. e per la gloriosa Marina nipponica. « Il Giappone e l'Italia, che nell'attuale fase del loro sviluppo si accostano per tante ragioni, derivano uno dei più profondi motivi di analogia dalla loro somiglianza di posizione e di interessi sul mare, perchè dal mare le due Nazioni traggono la loro origine e i motivi della loro grandezza. Come secondo la leggenda, il fondatore della gente romana giunse alle coste del Lazio dopo una lunga navigazione in Mediterraneo, cosi il fondatore della Dinastia imperiale giunse nella regione di Naniwa dal glauco campo del mare interno. La mitica impresa dell'Imperatore Jingo-Kogo si iniziò con una grande spedizione navale. Auspicio, questo, di future glorie navali che trovò smagliante realizzazione nelle due battaglie del Mar Giallo e in quella di Tsashlma in cui l'ammiraglio Togo si è imposto all'ammirazione del mondo suggellando la grandezza e la potenza dejla Marina nipponica. «La Marina dell'Italia fascista vuol ripetere oggi alla Marina nipponica l'espressione della sua alta fama e della sua cordiale simpatia e, come recentemente la Divisione giapponese delle navi-scuola che, nel toccare il porto di.Palermo, ricevette l'augusta visita di S. M. il Re Imperatore, ha rinsaldato con la sua gradita permanenza in alcuni porti italiani i vincoli di cameratismo che ci uniscono, l'Italia sta inviando in Giappone una sua nave da guerra che vi porterà viva testimonianza dei nostri sentimenti di amicizia. « Voglia gradire, signor Mini atro, gli atti della mia più alta considerazione. — Cavagnari » p