Il bilancio degli Esteri nella relazione dell'on Polverelli

Il bilancio degli Esteri nella relazione dell'on Polverelli Il bilancio degli Esteri nella relazione dell'on Polverelli Gli eventi internazionali dell'ultimo anno e Tap passionata opera del Ministro Galeazzo Ciano Roma, 19 marzo. La relazione della Giunta generale del bilancio sullo stato di previsione della spesa del Ministero degli Affari Esteri per l'esercizio 1938-39 distribuita oggi alla Camera dei Deputati, è una vasta e diligente rassegna della politica estera del Governo fascista dai primi del 1937 a oggi. « Di fronte all'evento storico che si è svolto nei giorni scorsi in Austria e che ha modificato la c -ta politica d'Europa — scrive fra l'altro il relatore on. Polverelli — si sono determinate in taluni settori continentali manifestazioni di oscuro disorientamento e> pericolose pressioni estremiste. Anche in quest'ora, la chiarificazione è venuta da Roma con il poderoso, fierissimo discorso del Duce che ha richiamato l'Europa alla considerazione della realtà e delle naturali maturazioni storiche Questo discorso ha fissato in linee precise l'atteggiamento dell'Italia e ha indicato all'Europa la via fiusta contro i pericoli di perturazioni ». Anche nell'ora di disorientamen to, seguita all'affermarsi della Ri voluzione nazionale in Austria, è apparsa ancora una volta in piena evidenza la forza decisiva dell'Italia, forza che le deriva dal genio del suo Capo, dallo spirito di giustizia, di comprensione e di realismo che anima la sua politica, dalla potenza delle sue armi, dall'infrangibile unità del suo popolo. Se la politica delle sanzioni fu un grave errore, la conquista dell'Impero fu un capolavoro del Duce, capolavoro di arte strate7 gica e diplomatica. Oggi la sicurezza serena dei forti, permette agli Italiani, in nome della vecchia, gloriosa civiltà europea, nella cui rinascita crediamo, di auspicare tra l'Italia e l'Inghilterra un « accordo tale da eliminare ogni motivo di contrasti ». Nell'ultimo periodo è stato nuovamente auspicata una politica di collaborazione tra le grandi Potenze centro-occidentali. L'Italia condivide pienamente questa aspirazione, persuasa, come è, che la intesa fra le grandi Potenze centro-occidentali, alla quale dovrebbe essere unita la Polonia, è condizione necessaria per la ripresa della civiltà europea. Avemmo l'alto privilegio di assistere alla riapparizione dell'Impero sui colli fatali di Roma: viviamo una grande ora; e ciò dobbiamo al Genio del Duce, al suo coraggio, alla sua passione, al suo lavoro diuturno. Di anno in anno l'Italia consolida le sue posizioni nel campo internazionale. A queste realizzazioni, Galeazzo Ciano, cui il Gran Consiglio anche recentemente rivolse un vivo plauso, ha dato un intelligente appassionato contributo. Fedele interprete delle direttive del Duce, con lucida maturità di visione egli ha sviluppato felicemente una politica costruttiva, la politica dell'Impero.

Persone citate: Duce, Galeazzo Ciano, Polverelli