Barcellona città militare
Barcellona città militare Barcellona città militare Depositi e fabbriche di anni, comandi militari, caserme celati nei conventi e negli edifici civili S. Jean de Luz, 19 marzo. Giunge naturalmente anche alla stampa nazionale l'eco che nella stampa internazionale, asservita a Mosca, hanno in questi giorni i bombardamenti che l'aviazione di Franco ha compiuto contro la città di Barcellona e si rileva come volutamente si voglia dimenticare che Barcellona non può esser considerata una città aperta e indifesa. Essa, oltre a essere la sede dei principali comandi dell'esercito rosso, ha trasformato buona parte dei suoi edifici in obbiettivi militari, ove i dirigenti rossi mantengono depositi militari, stazioni contraeree e fabbriche di munizioni così da provocare essi stessi la necessità, in una guerra che sarà tanto meno micidiale quanto'più breve, di bombardare la capitale della Catalogna. Per meglio comprendere la situazione interna di Barcellona, basta accennare ai principali obiettivi militari, e nient'altro che militari, stabiliti nella parte centrale della città. Nella zona compresa " fra piazza Letamendi, il Diagonal ' e Calle Cortes, viene a trovarsi un grande edificio: il seminario. Esso è stato trasformato in postazioni di artiglieria contro-aerea e in esso *ono collocate sei batterie. Nella atessa zona è l'università, trasformata in depositi ingenti di materiale bellico di tutti i generi. Poco più in là il quartier generale dei miliziani, nella zona Circo Equestre-Paseo de Grada, è la sede dell'U.G.T. è una fabbrica di gas aggressivi. Nel settore Ronda San Paolo e Ronda Sant'Antonio: vi sono una fabbrica di bombe per aeroplani Grau, due fabbriche di cartucce e una fabbrica di armi automatiche. Il collegio degli Scolopi è stato trasformato in un deposito di bombe, mentre poco più lontano sorgono le importanti officine di armi « Mathieu >. Nel settore delimitato da piazza Catalogna, Rambla degli studi e ronda Università vengono a trovarsi centri militari importantissimi, come le officine elettriche, la caserma del centro di reclutamento del Buen Sucesso, la caserma principale dell'esercito popolare, la sede telefonica nella quale sono installate batterie antiaeree e la radio Catalogna. Nel settore di piazza'Urquinaona sono postazioni di artiglieria controaerea e depositi di armi nel collegio dei Gesuiti; una fabbrica di esplosivi è nell'annesso monastero e a pochi passi è il Ministero dell'Aria. Poco più ad est, la caserma delle guardie civili; postazioni di artiglieria controaerea nei pressi aella stazione nord; e infine nella stazione, che per se stessa è già un obiettivo di carattere militare, ampi capannoni colmi di autocarri. Nel settore del mercato dei fiori — rantola del Centro — oltre numerose postazioni di artiglieria controaerea, installate precisamente nel Banco di Spagna, si trovano il quartier generale della milizia antifascista e numerosi depositi di materiale bellico e, scendendo verso il porto, la capitaneria generale, sede del supremo comando militare rosso. Come è evidente, da tale dislocazione degli obiettivi militari, accortamente compiuta dal comando rosso per speculare sulla generosità di Franco che finora ha ritenuto di non ricorrere ai naturali rigori della guerra per non colpire eventualmente anche la popolazione civile, è ben difficile che la guerra non assuma per necessità contingenti un ritmo di maggiore durezza, così da colpire il nemico nei gangli nervosi della sua difesa bellica. Si osserva essere dunque falso affermare che il sistema di guerra da parte del generale Franco si sia inasprito e che egli faccia bombardare Barcellona per spargere il panico fra la popolazione civile. (Stefani).
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