I nazionali avanzano sulla strada di Gandesa

I nazionali avanzano sulla strada di Gandesa Verso il Mediterraneo I nazionali avanzano sulla strada di Gandesa 3600 prigionieri catturati nelle ùltime operazioni • Le truppe legionarie occupano Calteseras oltre il fiume Alchorara St. Jean de Luz, 18 marzo. La caduta di Caspe ha rimosso 'ultimo, serio ostacolo all'avanzata dei nazionali. Le truppe motorizzate di Franco hanno considerevolmente proceduto sulla strada di Gandesa, sconfiggendo e respingendo tutti i tentativi di reistenza opposti dalla brigata inernazionale. Le colonne internazionali hanno tentato infatti parecchie volte di contrattaccare i nazionali, ma le brigate di Navarra hanno sempre rintuzzato qualsiasi tentativo rosso. La lotta è continuata serrata e cruentissima durante tutta la notte. Il bosco degli ulivi, tenuto dai marxisti, è stao completamente sgomberato. I nazionali sono avanzati ad oriente di Caspe, sulla strada di Gandesa di cinque chilometri. Tre mila seicento prigionieri sono stati catturati nelle ultime operazioni. Pure abbondante quantità di materiale bellico è caduta nelle mani delle truppe franchiste, tra cui dodici cannoni da 124, centosessanta mitragliatrici e parecchie migliaia di fucili. Nel settore centrale del fronte le « Frecce Nere » hanno ripreso la loro avanzata e dopo l'occupazióne' di. Alcoriza avvenuta ieri, conie è noto, si sono stabilite a Calteseras, stabilendo una nuova « testa di ponte » al di là del fiume Alchorara. Durante un combattimento aereo, due apparecchi rossi « Rata » sono stati abbattuti dall'aviazione da caccia legionaria. Nella giornata di oggi una certa attività è stata registrata anche sul fronte di Madrid. Le artiglierie di entrambe le parti hanno abbondantemente bombardato le linee avversarie. Inoltre, nel settore di Guadarrama i nazionali hanno sferrato un attacco contro un'importante posizione- rossa, riuscendo ad oc cuparla, con gravi perdite da parte del nemico. Barcellona, continuamente bombardata dall'aria Importanti obbiettivi militari colpiti Hendaye, 18 marzo. Dall'alba di stamane Barcellona è stata ancora bombardata tre volte dall'aviazione nazionalista. La prima incursione si è svolta alle 1,30 ed è durata una ventina di minuti. La seconda ha avuto luogo alle 3,30 e la terza alle 7,30 del mattino. Nel pomeriggio gli aeroplani nazionali hanno compiuto altre sei incursioni sopra la capitale catalana. Questi ultimi attacchi hanno colpito numerosissimi punti di grande importanza Militare. Il numero dei morti fra le truppe registraci oggi è di duecentocinque. In totale, le vittime di questi due giorni superano di parecchio il migliato. Con i nuovi bombardamenti di oggi, Barcellona è stata fatta segno alle incursioni dell'aviazione di Franco ventuna volta in quarantott'ore. Frattanto l'anarchia e il disordine regnano nella città. Gli anarchici catalani distribuiscono manifestini contenenti violenti attacchi contro i capi rossi ai quali essrimproverano di aver tradito il popolo. Secondo tali manifestini la rotta militare sul fronte-di Aragona non è che la conseguenza della'destituzione del Consiglio dAragona anarchico-sindacalista e delle persecuzioni ordinate da Mosca dei membri delle organizzazio ni anarchiche^ Nelle strade si vedono pattuglie di miltsiani armati sino ai denti Gli edifici pubblici sono occupatcompletamente dalle forze militari l tribunale dello spionaggio di Barcellona lavora ininterrottamene giorno e notte in séguito alla precaria situazione e agli arresti n massa. A Valencia numerosi aderenti lla gioventù rivoluzionaria sono tati incarcerati per aver organizato o partecipato a dimostrazioni contro i dirigenti rossi. I PRIMI SOLDATI NAZIONALI A CASPE (Telefoto).

Persone citate: Navarra, Valencia

Luoghi citati: Barcellona, Caspe, Madrid, Mosca