LA QUARTA RIUNIONE del Supremo Consesso
LA QUARTA RIUNIONE del Supremo Consesso LA QUARTA RIUNIONE del Supremo Consesso Roma, 14 marzo. Il Gran Consiglio del Fascismo, sotto la presidenza del Duce, ha tenuto la quarta riunione dell'anno XVI E.F. il 14 marzo alle ore 22, nel palazzo iVenezia, presenti: Balbo, De Bono, De Vecchi, Federzoni, Ciano Costanzo, Ciano Galeazzo, Solmi, Di Revel, Bottai, Rossoni, Lantini, Alfieri, Buffarmi, Volpi, Tringali, Marinelli, Granài, Acerbo, Russo, De Stefani, Muzzarini, Cianetti, Angelini, Farinacci. Segretario il Segretario del Partito. Il Duce ha fatto un'ampia relazione sulla situazione interna e demografica. Il Ministro delle Finanze ha riferito sulla situazione economica e finanziaria. Il Gran Consiglio del Fascismo ha preso atto della relazione del Ministro delle Finanze e ha rilevato: A) che Za riserva metallica dell'Istituto di emissione è rimasta immutata da 14 mesi a questa parte in milioni 4.028,3 ; B) chela circolazione dell'Istituto di emissione era al 5 marzo corrente di lire 16 miliardi 520 milioni e che dal 5 al 10 marzo essa può ritenersi ancora notevolmente diminuita, poiché il debito del Tesoro, che ancora il 5 marzo era di oltre 395 milioni, si è trasformata al 10 marzo in credito del Tesoro di oltre 484 milioni; C) che il gettito delle entrate presenta un favorevole andamento, segnando, rispetto alle relative quote della previsione, notevoli plusvalenze. Queste negli ultimi mesi si sono accentuate, raggiungendo per il mese di febbraio, una percentuale del 17 per cento circa di aumento rispetto al febbraio dello scorso anno. Dopo decorsi otto mesi dall'inizio dell'esercizio finanziario, si può presumere che la gestione normale presenterà un deficit non superiore a quello risultante dal bilancio di previsione, pur essendosi fronteggiate nuove spese, richieste da- esigènze sopravvenute. Gli oneri di carattere straordinario sono, infine, in notevole decrescenza in confronto di quelli dell'ultimo esercizio. H Gran Consiglio del Fascismo ha quindi approvato i seguenti ordini del giorno: «TI Gran Consiglio del Fascismo — esaminata la situazione economica in relazione al problema autarchico — esprime la certezza che le categorie produttive dell'agricoltura, dell'industria-, del commercio e del credito sapranno attuare, nel l'ordine corporativo, il massimo coordinamento delle forze economiche della Nazione per l'ulteriore miglioramento quantitativo e qualitativo della- nostra produzione e per una sempre più efficiente irradiazione commerciale all'estero ». « Il Gran Consiglio del Fascismo decide che nella discussione dei rispettivi bilanci i mini stri o sottosegretari di Stato pronuncino un solo discorso nel l'una o nell'altra assemblea parlamentare ». Il Gran Consiglio del Fascismo ha successivamente appro* vato il seguente ordine degiorno : « Il Gran Consiglio del Fascismo, dopo avere deliberato sulla costituzione del nuovo organo legislativo e rappresentativo della Nazione, decide che si debba procedere, al completauienio della riforma costituzio naie con l'aggiornamento dello statuto del Regno ». Il Duce ha riassunto, di volta in volta, la discussione sui vari argomenti a cui hanno partecipato Acerbo, Lantini, Volpi, Solmi, Federzoni, Ciano Costanzo. Balbo, Starace. Il Gran Consiglio del Fascismo infine ha preso atto della relazione della Corte dei Conti sul ren- gpl'esercizio finanziario 1936-37; ha espresso parere favorevole sui disegni di legge per la conversione in legge del R.D.L. 15 febbraio 1937-XV, num. 316, riguardante l'inquadramento sindacale degli istituti di credito di diritto pubblico, del R.D.L. 12 agosto 1937-XV, num. 1757, che revoca il divieto di inquadramento sindacale delle Casse di Risparmio e degli enti equiparati, nonché sul disegno di legge per l'inquadramento sindacale degli Enti pubblici che svolgono attività economiche. La riunione ha avuto termine alle ore 1,15.
Luoghi citati: Roma
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