L'attività corporativa nel discorso di S. E. Lantini

L'attività corporativa nel discorso di S. E. Lantini Ima sedute alla Camola L'attività corporativa nel discorso di S. E. Lantini Roma, 12 marzo. La seduta è aperta alle 16. Preiede S. E. Costanzo Ciano. Al banco del Governo sono presenti Ministri Lantini, Guarneri, Starace, Cobolli-Gigli, Rossoni e i sotosegretari De Marsanich, Medici del Vascello, Ricci, Valle, Paiani, Teruzzi, Cavagnari e Cannelli. Aula affollatissima in tutti settori. Molto pubblico nelle tribune. LANTINI, ministro delle Corporazioni, tra vivissimi applausi, premette che l'attività sindacale e corporativa è stata varia ed inensa aderente e conseguente nel campo sociale economico e finanziario agli eventi nazionali ed inernazionali che hanno reso l'anno trascorso uno dei più faticosi di questo perìodo. Si associa al'elogio rivolto dai relatori agli uffici ministeriali. I cottimi e le mutue Ricorda la stipulazione del contratto di lavoro per gli impiegati dell' industria richiesto da anni, e lungamente dibattuto; e quindi a regolamentazione dei cottimi pone l'Italia assolutamente all'avanguardia di ogni legislazione (applausi). Può oggi affermarsi che la assicurazione generale contro le maattie per i lavoratori, derivata dalla dichiarazione 28 della Carta del Lavoro, è un fatto compiuto e non in virtù di una norma di legge ma per effetto di una concorde manifestazione di volontà dei fattori della produzione ispirata al senso di solidarietà e di collaborazione (vivi appi.). La mutua contrattuale aziendale e interaziendale ha dunque la caratteristica di derivare da un accordo consensuale delle rappresentanze sindacali e dà al lavoratore la sensazione che non solo l'assistenza non è una elemosina che si eroga con parsimonia ma che essa è una stituzione cui egli partecipa e contribuisce. La mutua intersindacale è portata, inoltre, ad adeguare lo sviluppo dei suoi servizi e delle sue prestazioni all'ammontare dei contributi e ad assumere, il che sembra di grande Importanza, forme meglio corrispondenti alle caratteristiche professionali e alla peculiare morbilità delle varie categorie (approv). Conviene che occorra azione di coordinamento di perfezionamento; che occorra, sopratutto, evitare duplicazioni di spese e dispersioni di mezzi e di energie (vive approv.); ma, posto il problema, è necessario predisporsi ad un esame approfondito e pacato di questo movimento mutualistico che nella sua forma attuale e nel suol attuali sviluppi è un fenomeno che si può dire nostro e che solleva quesiti complessi e poderosi. • Il Comitato Corporativo Centrale se ne proporrà l'esame integrale prossimamente; e non svede sede migliore e più competente per farlo. Particolare rilievo merita, nequadro della legislazione sociale del .Regime,, il provvedimento per la generalizzazione ed il perfezionamento degli assegni familiaril'estensione ai braccianti e salariati dell'agricoltura caratterizza il provvedimento e ne sottolinea l'importanza sociale. L'oliatore poi si sofferma su dun provvedimento di portata ben più ampia di una consueta modifica anamlnlstrativa: la riduzione ad una'lira del costo della tessera sindacale e l'abolizione di ogni altro confarfbuto facoltativo per le organizzazioni dei lavoratori. In compenso dei 55 milioni dperdita ene tale provvedimento sottrae alle entrate sindacali, viene ritoccato la quota del contributi di legge. Può assicurare la Camera che il ritocco non ha affatto scopo di aumentare le entrate. Anzi esse saranno precisate e limitate più di prima. Si sono infatti bloccati l bilanci delle associazioni sindacali su una cifra risultante dalìla media dei contributi per il triennio 1935-36-37. Glassociati, in media il 60-65 % derappresentati, pagheranno qualcosa in meno degli anni scorsi. I rappresentati non associati, quelli cioè che se ne stavano fuortraendo solo benefici dall'azione dtutela sindacale e non corrispondendo neppure il valore della tessera, pagheranno qualche lira in più. Ma d'ora in poi gran beneficio morale oltreché amministrativo le associazioni considereranno il tesseramento non più come una fonte di entrate ma solo come l'espressione tangibile dell'adesione dei produttori alle istituzioni deRegime e potranno snellire i loro servizi mediante la eliminazione di non pochi degli incaricati fino ad ora preposti al tesseramentoAboliti, dunque, i contributi associativi l'onere medio individualper ogni lavoratore sarà, nell'industria, di L. 22 all'anno; nell'agricoltura, di circa L. 20 annuecalcolando una occupazione di 200 giornate annue; nel commercio dL. 28 annue. Questi contributi sono i più bassi d'Europa. E' bendirlo forte per farci sentire dasordi che si rifiutano di sentir(approv.). I prezzi L' azione del P. N. F., prima e degli organi corporativi poi, ha realizzato una indubbia gradualità nell'adattamento dei prezzi -alla nuova situazione monetaria e demercato. Per varie ragioni, il rialzo dei prezzi era già In atto ne1935; e per noi sarebbe stato, almeno In parte, inevitabile senza l'allineamento della lira, cosi comsi è verificato nei paesi a valuta stabile. Ma il rialzo stesso avrebbregistrato oscillazioni di ben maggiore ampiezza qualora fosse mancata l'azione costante di controllo e di freno degli organi prepostalla disciplina dei prezzi. Per conseguenza il movimento dei prezzall'interno si è venuto sensibilmente distaccando da quello dei mercati stranieri. Toccato il rapporto fra esportazione e importazione, l'oratorrileva che sono ben note le ragioni del provvedimento circa la miscela delle farine per il pane e paste alimentari. I buoni risultatottenuti fin d'ora fanno prevedere che la percentuale potrà essere senza inconvenienti continuata, ed occorrendo ulteriormente elevataNell'annata in corso è stata impiegata nella miscela prevalentemente farina di granoturco e ciò perchè si è avuta larga disponibilità di questo cereale ed è stata più facile realizzare l'attrezzatura occorrente per la macinazione. Ma l'amministrazione d'accordo con gli uffici dipendenti dal Ministero dell'Agricoltura e dell'Interno non ha mancato di svolgere intensa azione perchè ai renda possi bile l'utilizzazione per gli anni av, venire di larghi quantitativi di farine di leguminose, e specialmente di fave, anche per valorizzarne la produzione nell'interesse dell'agricoltura delle regioni meridionali d'Italia. L'autarchia Molto si è detto e si dice, si è scritto e si scrive In tema di au tarchia. E se anche talvolta da taluno si paria senza la necessaria ponderazione e si scrive senza là doverosa documentazione delle possibilità reali, è pur tuttavia ragione di compiacimento constatare come il grandioso problema muova l'interessamento di pace, la curiosità fiduciosa e la fierezza sentimentale del popolo Italiano. Or ecco quali obbiettivi autarchici emergono per classificarsi primi nell'ordine delle urgenze. Restando ferme le finalità della produzione cerealicola e, in genere, alimentare, la cui importanza è pregiudiziale, le prime e le principali mete da raggiungere per il 1940, considerato come anno di riferimento, sono: per 1 combustibili fossili, 4.000.000 di tonnellate; per i carburanti liquidi, 500.000 tomi.; per l'energia elettrica, 18 miliardi di Kwh.; per la ghisa e l'acciaio, 2.500.000 torni.; per la cellulosa per carta, 1.400.000 quintali; e per le fibre tessili artificiali, 750.000 quintali. Per il 1940-41 sarà inoltre avviata la produzione Industriale della gomma sintetica che avrà le prime sue produzioni periodiche, su basi sia pure semiindustriali, già verso gli ultimi mesi del corrente anno, e la distillazione delle ligniti toscane per la produzione di carburanti liquidi. • v L'autarchia, è bene che tutti lo ricordino, non può essere pretesto a privilegiate ed artificiose facilitazioni. L'Italia è ben convinta che i vantaggi decisivi derivanti dall'attuazione dei piani autarchici comportino particolari sacrifizi finanziari ed economici nei casi strettamente accertabili di costi più elevati; ma della conveniente concessione di tali facilitazioni devono essere buoni giudici le corporazioni ed arbitri superiori e decisivi la commissione suprema dell'autarchia e il governo. Nessuna comoda posizione di preferenze monopolitlsticbe. Tratteggiate, infine, le fasi del sindacalismo fascista e del corporativismo, il ministro cosi conclude : « La parola Corporazione viene ogni giorno più intesa nel nuovo pieno, originale significato che essa ha assunto nella legislazione nel diritto e nella politica fascista Essa circola dovunque, suscita discussioni e studi, incita ed illumina esperienze diverse, apre animi e intelletti ad aspirazioni che sembrano a molti la promessa di una nuova età, di tuia nuova civiltà. E noi che non sostiamo, caffacciamo con l'anno In corso aquinto quadriennio della Rivoluzione, nel quale, con la data augurale del 23 marzo 1939, avrà vita la Camera del Fasci e dello Corporazioni ftHviss. appi.). Cosi nella inesausta operosità della nostra Rivoluzione, si compie 11 vaticinio di Mussolini che, durante la grande guerra, pensò, Invocò e volle, grande e padrona del suol destini, Pltalia del produttori e del soldati ». Il discorso dell'on. LANTINI è coronato da lunghi calorosi ap-f>lausi, che accompagnano ancora 1 Ministro dalla tribuna al banco del Governo. La seduta è tolta dopo la votazione a scrutinio segreto del bilancio delle Corporazioni e degli altri disegni di legge. Nella seduta di lunedi, la Camera inizierà la discussione del bilanci del Ministeri militati.

Persone citate: Cannelli, Cavagnari, Cobolli-gigli, Costanzo Ciano, De Marsanich, Guarneri, Mussolini, Ricci, Starace, Teruzzi

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma