IL FUHRER SARA' OGGI A VIENNA

IL FUHRER SARA' OGGI A VIENNA IL FUHRER SARA' OGGI A VIENNA e n , e a a , . à *\ n Vienna, 12 marzo. L'occupazione militare dell'Austria che ieri notte a tarda ora sembrava non dovesse avvenire è ormai un fatto compiuto. Le truppe tedesche sono entrate stamane nel Tirolo, nel Salisburghese e nell'Alta Austria assieme alla famosa Legione austriaca; e mentre i reparti motorizzati, la cavalleria e la fanteria percorrevano le strade maestre con frequenti soste cagionate dall'entusiasmo della popolazione, centoventi aeroplani trasportavano a Vienna un intero Battaglione di Fanteria in pieno assetto di guerra che occupava l'aerodromo di Aspern. Il contingente era agli ordini diretti del comandante dell'aviazione tedesca generale Milch arrivato qui con l'aeroplano « Walter von Bulow » che è stato ricevuto con grandi onori e salutato anche dal presi dente dell'Aero Club austriaco principe Kinsky. L'affratellamen to-dell'Esercito tedesco con l'Eser cito austriaco ha ricevuto espres sione simbolica sia grazie all'in' quadramelo di reparti austriaci con reparti del Reich, e grazie al passaggio di reparti austriaci sul territorio bavarese, quasi a significare la soppressione dell'antica frontiera. Il saluto di Seyss Inquart E' superfluo tuttavia osservare che fatto d'importanza molto maggiore è il sollecito arrivo in Austria del Ftthrer e Cancelliere del Reich, il quale, partito da Monaco ad alcune ore di distanza dalle truppe del 7.o Corpo bavarese, alle 15,50 era a Braunau sull'Inn dove ha voluto visitare la casa in cui nacque; Hitler era accompa gnato dal Comandante supremo dell'Esercito tedesco generale Keitei, dal capo dell'ufficio stampa del Reich dott. Dietrich, dal capo del governo della Saar, Burckel, dal maggior generale Bodenschatz dai suoi aiutanti militari e da vari capi del partito nazionalsocialista. Lasciata Braunau, egli ha raggiunto Leonding, dove nel piccolo Cimitero riposano i suoi genitori le cui tombe sono state per vari anni la méta dei nazionalsocialisti austriaci. Da Leonding ha proseguito per Linz e questo tragitto è durato in automobile móltissimo, tante era la folla che si accalcava nei paesi e lungo le strade per rendergli omaggio, salutarlo, offrirgli dei fiori, toccargli la mano < magari domandare autografi, richiesta questa che non si è dimostrata realizzabile. A Linz la popolazione è rimasta in paziente attesa dalle 17 alle 20 e nel frat tempo ha ascoltato discorsi di vari oratori fra i quali il vice-Cancel liere generale Glàise-Horstenau ed il Ministro della Giustizia Hueber (cognato del Presidente del Consiglio prussiano Goering) che ha esaltato la presa di possesso dell'Austria, magnifica terra tedesca. Musiche, canti, cori hanno riempito gli intervalli fra un discorso e l'altro. m u l e o o Oltre al vice-Cancelliere GlaiseHortstenau si era recato a Linz per ricevere il FUhrer lo stesso Cancelliere Seyss-Inquart che, quando la folla composta di decine di migliaia di persone ha terminato di gridare e di applaudire, ha preso la parola e ha detto: «Mio Fiihrer! In un momento importante per il popolo tedesco e per le sue ripercussioni nella storia europea, io saluto, e con me la Patria tutta, saluto lei, mio Fiihrer e Cancelliere del Reich di nuovo in Austria per la prima volta. E' ormai l'ora in cui malgrado la coercizione degli imposti trattati di pace, l'invidia, e l'incomprensione di tutto un mondo, i tedeschi si sono ritrovati insieme. Oggi il popolo tedesco è unanime e definitivamente unito per affrontare coinè un sol popolo, ogni lotta e ogni dolore. La via è stata 'difficile, dura e piena di sacrifici ed è passata sulle più tremende sconfitte del popolo tedesco, ma proprio dà queste è nata la grande magnifica idea della indivisi bile solidarietà di destino, la coscienza di un popolo vivente, l'idea del nazionalsocialismo. Lei, mio Capo, come figlio di questa terra di confine, ha conosciuto miserie e dolore di popolo. Da questa conoscenza nacque in lei la grande idea di compiere ogni sforzo per trarre il popolo tedesco fuori dalla più dura delle sue disfatte. Ed è riuscito. Lei è il Fiihrer della Nazione tedesca nella lotta per l'onore, la libertà e il diritto. Ora noi austriaci ci siamo liberamente, apertamente, tedescamente e indipendentemente dichiarati in eterno per questa guida, ed al tempo stesso proclamiamo in mo do solenne, decaduto l'articolo 88 del trattato di pace. Il potente Esercito del Reich avanza fra il giubilo dell' Austria. nel nostro Paese. I soldati tedeschi salutano le pròuincie tedesche, non per sfidare, ma per confermare in modo chiaro e decisivo che il popolo tedesco si è schierato compatto per difendere di fronte al mondo in tero, e per tutti i tempi, il Reich tedesco. Il nostro obbiettivo è l'ordine, la pace e la libertà del Reich tedesco. Noi siamo sulla soglia del suo avvento, e Adolfo Hitler è il suo Fiihrer. «Mio Fiihrer! Noi austriaci la ringraziamo. Io posso soltanto dirle, da uomo semplice e modesto, ma col cuore di milioni di austriaci: la ringraziamo! Noi abbiamo sempre lottato con lei perii destino e per la condotta che ci toccavano in questa terra di confine, dando prova di pazienza estrema. Io credo che la nostra lotta è stata, per ultimo, feconda. Adesso la salutiamo col giubilo di tutti i cuori tedeschi. Viva il mio Capo! ». Parla Hitler Il discorso di Seyss Inquart è stato letteralmente coperto dalle acclamazioni della folla che han no raggiunto un grado di parossi¬ smo quando Hitler dal balcone del Municipio ha accennato a premiere la parola. Ecco il discorso pronunciato dal Fuhrer: « Compagni tedeschi! Signor Cancelliere Federale! La ringrazio del suo saluto. Ma soprattutto ringrazio voi, qui riuniti, che date la vostra testimonianza che non sono volontà e desiderio di pochi a fondare questo grande Reich tedesco, bensì la volontà e il desiderio del popolo tedesco stesso. « Ben dovrebbero questa sera, alcuni dei nostri noti studiosi, internazionali della verità, non soltanto vedere la realtà, ma anche riconoscerla poi.. Quando a suo tempo io lasciai questa città, portavo dentro di me esattamente la stessa credente fede che oggi mi anima. Voi comprenderete la mia commozione interna vedendo dopo tanti anni portata alla realizzazione questa fede credente. Se a suo tempo la Provvidenza mi chiamò ddusce da questa città a guidare il Reich, deve avermi con questo conferito una missione che non può essere tata che una: restituire la mia cara Patria al Reich tedesco. In ale missione io ho creduto, ho per essa vissuto e lottato e credo adesso di averla compiuta, e voi siete iberi e voi tutti mi siete testimoni e garanti. Io non so in che giorno sarete chiamati; spero che non sarà un giorno lontano. Ed allora dovrete rispondere con la vostra professione di fede e io credo che potrò davanti a tutto il resto del popolo tedesco, additare con orgoglio la mia terra natia. Il risultato dovrà dimostrare al inondo che ogni ulteriore tentativo di scindere questo popolo sarà vano. Così come voi sarete allora tenuti a dare il vostro contributo per questo avvenire tedesco, così l'intera Germania è pronta a dare anche il suo contributo, e del resto o dà già oggi. Nei soldati tedeschi di tutte le Provincie del Reich, che n queste ore.avanzano, voi vedete combattenti pronti a sacrifici e desiderosi di sacrifici per l'unità del popolo tedesco, per la potenza del nostro Reich, per la sua grandezza e per la sua magnificenza oggi e sempre. « Vittoria e salute della Germania! ». La fine del discorso è stata accolta dalla folla con applausi entusiastici, dopo di che le masse hanno intonato il Deutschland Deutschland ubar allea e l'inno Horst Wessel. Il FUhrer che si era subito ritirato nel salone del municipio, ha dovuto ripetutamente ritornare al balcone. Hitler ha passato la notte a Linz, all'hotel Weinzinger: secondo il Nuovo Telegraf — giornale che già appartenne ad accaniti antihitleriani e da questa sera è nazionalsocialista — domani egli proseguirà per Vienna. Animazione festosa Le dimostrazioni nelle vie di Vienna hanno naturalmente perso l'animazione degli scorsi giorni, ma sono cresciute di calore e altresì è cresciuto il numero dei dimostranti: alla fiaccolata svoltasi questa sera hanno partecipa¬ cCt e i o a a e l o i . i r e o i e e e à a a e d o a e z, il e iaodi rr e ei la¬ to più di centomila persone ed il giubilo. è stato immenso, specialmente sulla piazza del Municipio ribattezzata piazza Adolfo Hitler. Dalle due torri del grande edificio gotico pendevano bandiere con la svastica illuminata d.a .riflettori. Altoparlanti hanno-diffuso il discorso pronunciato da -Hitler a Linz. Calorosissimi gli applausi, tributati a due autoblinde di punta della Divisione motorizzata (giunta poi a piccoli gruppi e senza particolare solennità) sulle quali sventolavano 1 colori del Reich. < E' chiaro che qualche modifica il volto di Vienna l'ha intanto subita: molti caffè hanno perdu;o l'abituale clientela; viceversa le stazioni rigurgitano di-gente, desiderosa di trasferirsi in una più tranquilla atmosfera; e siccóme 1* Germania, per ovvie ragioni,, non attira, e la Cecoslovacchia <s la Ungheria hanno sbarrato .e frontiere ai sudditi austriaci-costringendo alcune centinaia di viaggiatori a ritornare indietro, 1 più si dirigono verso l'occidente. Stanze' libere negli alberghi non ne man-, cano: alla Fiera di Primavera, che. si apre domani si potrà circolar» con inconsueta comodità. Personalità in arresto H numero delle persone tratte in arresto non è eccessivo: ai nomi segnalati nel pomeriggio è da aggiungere, oltre al Borgomastro' di Vienna Schmitz; sono stati ar-. restati nel còrso della notte il capo della polizia politica, Wesser, il comandante della polizia, generale Manda, il maggiore di polizia Krispen, i commissari Bolhm e Tomek; il barone Karwinsky prèsidente dell' Istituto di Statistica, ed ex-membro di un Gabinétto Dollfuss, che è stato fermato a Innsbruck. La voce di un tentativo di fuga compiuto dall' ex Cancelliere Schuschnigg è falsa: il Cancelliere si trova nella sua abituale dimora protetto più che vigilato dalla polizia. Il Fronte patriottico è disciòltò; tutti i divieti d'ingresso in Austria di giornali e riviste del Reich sono. soppressi. Il «Weltblatt», portavoce del dottor Schuschnigg oggi, non ha visto la luce; domani o dopo domani inizierà le sue pubblicazioni V* Osterreichischer Beobachtèr ». La direzione delle «Wiener Neues Nachrichten » organo del Cancelliere Seyss-Inquart è stata riassunta da Petvaidc, è si attende anche la nomina di un nuovo direttore della cattolica « Reichspost ». Negli ambienti cattolici sinota una certa perplessità siila quale ha molto contribuito l'arresto a Salisburgo dell'arcivescovo di Salisburgo Waitz. Tuttavia non è da escludere che domani nelle chiese, il clero nelle sue preghiere voglia ringraziare la Provvidenza perchè le cose si sonò svolte senza effusione di sangue, ed ammonire i fedeli a ubbidire alle autorità legali. Sia rilevato che fra i membri del nuovo Gabinetto austriaco i cattolici sono molto largamente rappresentati. Del panico negli ambienti ebraici non occorrerebbe far menzione. Negli uffici governativi più elevati incominciano ad essere collocati a riposo i funzionari che non possono vantare purità di razza tedesca. Le ripercussioni che gli avvenimenti viennesi hanno a Praga la quale sembra essere stata sorpresa, sono fornite dal fatto che la notte scorsa Hodza ha convocato un Consiglio dei Ministri e che il gruppo dei Ministri politici ha continuato a tenere seduta tutt'oggi. Il Governo invita a mantenere la calma. A Budapest l'ufficioso «Pester Lloyd » dopo avere scritto che l'Ungheria non s'immischia negli avvenimenti interni della vicina Austria, esprime in nome delle, vaste masse della Nazione ungherese al grande popolo tedesco i sentimenti più amichevoli. E' proposito dell'Ungheria evitare che questi amichevoli rapporti subiscano turbamenti. Italo Zincar sili teflsp LA BANDIERA CON LA CROCE UNCINATA sventola al balcone centrale del palazzo della Cancelleria austriaca. (Telefoto). L ARRIVO A VIENNA GEN. MILCH E DEL SEGRETARIO STATO KORNER (Telefoto)