I colloquî italo-inglesi procedono soddisfacentemente

I colloquî italo-inglesi procedono soddisfacentemente I colloquî italo-inglesi procedono soddisfacentemente La relazione di S. L Galeazzo Ciano e un voto del Supremo Consesso ■ Il saluto alle masse della G.I.L. Rama, 12 marzo. Il Gran Consiglio del Fascismo, sotto la presidenza del Duce, ha tenuto la terza riunione dell'anno XVI E. F. il 12 marzo alle ore 22 nel Palazzo Venezia. Presenti: Balbo, De Bono, De Vecchi, Federzoni, Ciano Costanzo, Ciano Galeazzo, Solmi, Di Revel, Bottai, Rossoni, Lantini, Alfieri, Buffarmi, Vólpi, Tringali, Marinelli, Grandi, Acerbo, Russo, De Stefani, Muzzarini, Cianetti, Angelini, Farinacci. Segretario il Segretario del Partito. Il Gran Consiglio del Fascismo, dopo {(ver ascoltato la relazione fatta dal Ministro degli Affari Esteri sugli avvenimenti austriaci e aver preso conoscenza degli ampi, diligenti rapporti inviati dai nostri rappresentanti all'estero, in base ai quali ha potuto rendersi conto, giorno per giorno dello sviluppo della situazione nei suoi più esatti particolari, rileva che il Governo federale austriaco non informò il Governò italiano dèi risultati del convegno di Berchtesgaden e delle iniziative che lo hanno seguito che a fatti compiuti. Comunque, da parte sua, il Governo italiano era, per evidenti ragioni, deciso a non interferire in nessuna forma nella politica interna austriaca e negli sviluppi Si un movimento di carattere nazionale di cui potevasi facilmente prevedere il logico epilogo. Il Gran Consiglio rileva in maniera particolare che il plebiscito, convocato improvvisamente dal Cancelliere Schuschnigg, non solo non fu suggerito, ma fu nettamente sconsigliato dal Governo italiano non appena avutane conoscenza, sia per il modo che per la sostanza e p*r la forma Il Gran Consiglio considera quanto è avvenuto in Austria come il risultato di uno stato di fatto preesistente e l'aperta espressione dei sentimenti e della volontà del popolo austriaco, confermati in modo non equivooo dall'imponenza delle manifestazioni pubbliche con le quali gli avvenimenti sono stati salutati. Il Gran Consiglio prende atto col più profondo interesse di una lettera che in data 11 marzo il Fiihrer ha diretto al Duce concernente gli avvenimenti austriaci in relazione ai rapporti italo-germanici, lettera che sarà resa di pubblica ragione. Il Gran Consiglio prende atto inoltre della ripulsa opposta dal Governo fascista all'invito francese per concertare un'azione, che per essere san za basi e senza scopo sarebbe valsa soltanto a rendere più difficile la situazione internazionale, e approva la linea di condotta adottata dal Governo fascista di fronte agli a w ve ni menti austriaci, ispirata a una realistica valutazione della si tuazione in rapporto agli interessi nazionali italiani. Il Ministro degli Affari Esteri ha riferito sull'andamento soddisfacente dei due primi colloqui con l'Ambasciatore di Gran Brettagna a Roma. Il Gran Consiglio ne ha preso atto emettendo nel, contempo il voto cdcPmsrtlaCDssrstnri sRasoetsasSlaBmdqcbstr che ulteriori conversazioni conducano a realizzare un accordo conforme all'interesse dei due Paesi e tale da eliminare ogni motivo di contrasto fra loro. Il Segretario del Partito ha svolto successivamente la sua relazione sull'attività del Partito e della G.I.L. Hanno parlato Bottai, Farinacci, Alfieri, Ciano Galeazzo, Buffarini. Il Duce ha riassunto la discussione. Il Gran Consiglio del Fascismo, udita la relazione Starace sull'attività del Partito e sull'inquadramento, il carattere, gli sviluppi della G.I.L., ne approva pienamente l'operato e saluta con entusiasmo i quadri e le masse della G.I.L. sicura forza al servizio della Rivoluzione fascista. La riunione ha avuto termine alle ore 1,30. Il Gran Consiglio del Fascismo si riunirà nuovamente alle ore 22 del 14 marzo XVI E. F.

Luoghi citati: Austria, Berchtesgaden, Roma, Venezia