Il plebiscito in Austria di Italo Zingarelli

Il plebiscito in Austria Il plebiscito in Austria - ; V appello di Schuschnigg al popolo: «Per un Austria libera e tedesca, indipendente e sociale, cristiana e unita » » La votazione a domenica Vienna, 9 marzo. Il Cancelliere ha lanciato al popolo l'appello che dice: «Per la prima volta nella storia della nostra Patria il Governo dello Stato domanda una aperta dichiarazione per la terra natia. Il giorno della consultazione del popolo sarà domenica prossima 13 marzo. Voi tutti, uomini e donne delta Ubera Austria, qualunquesia In anitra nr/ifooiiinno <. TJ?"Zi* £Z?*2Sj*.«SElunque sia la classe popolare alla quale appartenete, siete chiamati a pronunziarvi dinanzi al mondo intero. Voi dovete dire se siete diaposti a procedere con noi per la strada che battiamo, una strada che mira alla concordia sociale all'uguaglianza dei diritti, a superare definitivamente la scissio ne dei partiti, alto pace tedesca all'interno e all'esterno e 'a una politica di lavoro. La parola d'or dine suona: Per un'Austria Ubera e tedesca, indipendente e sociale, cristiana e unita; per la pace e il lavoro e l'uguaglianza dei diritti di tutti coloro che si professano per il popolo e per la pace. Que sto è l'obiettivo della mia politica Il compito che ci siamo posti nel carattere storico dell'ora è raggiungere tale obiettivo. Alla pa rota d'ordine che vi viene presentata come quesito non davrà man care nulla. Ohi risponde in modo affermativo giova agli interessi di tutti e in prima linea della pace. Mostrate quindi, connazionali, che Za vostra volontà di iniziare nell'interesse della pace una nuova epoca di concordia è seria. Il mon do deve vedere la nostra volontà di vivere. Perciò; popolo dell'Austria, sorgi come un uomo solo vota sì. Viva il Fronte! Austria! F.to: /I Cancelliere Schuschnigg », Il discorso di Innsbrack H Cancelliere Schuschnigg oggi ci è recato a Innsbrack, dove nel pomeriggio ha fatto delle dichiarazioni al fiduciari del fronte patrlottlco, della classe operala e dei contadini. La solennità con la quale 11 Cancelliere è stato ricevuto all'arrivo era indizio della particolare importanza che si voleva conferire all'avvenimento. Migliala di' per sone schierate fra la stazione e la Reggia hanno salutato il dottor Schuschnigg con entusiastiche grida di « Viva Schuschnigg! Viva il Fronte patriottico! >. Moltissl me case erano imbandierate; i membri del Fronte patriottico hanno protestato contro alcuni locali che. non avevano esposto le bandiere e ciò ha dato luogo ad incl denti avendo 1 nazionalsocialisti preso le parti dei locali In que< 8tione. . Alle ore 19 il Cancelliere ha cominciato a parlare e dopo avere avvertito i presenti che non dovevano aspettarsi da lui un di scorso programmatico, nulla essendo da aggiungere a quanto ne< gli ultimi tempi è stato detto per chiarire la situazione, ha cosi proseguito: « Importante è per me in queto momento non l'entusiasmo; non faccio appello al sentimento, bensì in prima linea al buon senso, al giudizio. Quindi voglio dirvi in modo chiaro e preciso quello che voglio, come io immagino l'evoluzione e che cosa, secondo la mia profonda convinzione, debba avvenire in Austria per il bene del popolo in tutte le sue classi e strati sociali, per il bene della terra natia, per il bene della patria. Quando dieci anni addietro, da questo posto e in questa sala, mi fu lecito tenere nella nativa Innsbrack 11 mio primo discorso politico, il mio motto fu un appello all'Unione e alla pace, ben sapendo che solo chi è forte può servirsi di tale motto. Oggi torno a lanciare questa parola d'ordine non ai soli Ìntimi amici riuniti in questa sala, ma molto più lontano, all'Austria intera. Faccio appello al buon sen ■o e ripeto un ammonimento alla unione ». Il Cancelliere ha quindi esposto nelle grandi linee un programma di lavoro. che permetterà di impiegare prossimamente 30 mila giovani e di formare entro il cosiddetto Servizio del lavoro, altri battaglioni di giovani che vanno strappati all'ozio e alla miseria e ha detto che soltanto per il Tirolo si spende ranno quest'anno per lo sviluppo della rete stradale 9 milióni di scellini. Il 1938 sarà un anno di lavoro che l'Austria realizzerà con le proprie forze e attenendosi ai prlnclpii seguiti nel campo economico, principi! dai quali il Governo non si è mal allontanato di un palmo. <t Ora vi domandiamo e debbo domandarvelo, e debbo domandare agli austriaci: che cosa volete ? Lavorare o fare della politica? (Clamorosi applausi e grida di: viva Schuschnigg!). Alla lunga queste due cose insieme non vanno. Questo va bene per un periodo di transizione, ma ora è necessaria la calma; quindi tutti coloro che sentono la responsabilità, che si dichiarano per il popolo tedesco, debbono dare al popolo tutto quello di cui esso ha bisogno per vivere. Noi vogliamo infatti vivere. Per poter realizzare questo programma di lavoro io debbo sapere sé il popolo austriaco è d'accordo con la strada che battiamo (grida: SI). Quale strada seguiamo noi? ». L'eredità di Dollfass H dottor Schuschnigg ha ricordato che la mattina del 26 luglio 1934 egli fu fra i primi che si trovarono davanti alla bara del Cancelliere Dòllfuss e che in quell'indimenticabile momento egli prese delle decisioni immutabili. Da quel momento la sua ambizione è stata di ristabilire la pace voluta da Dòllfuss, perchè senza la pace è fenpossibile là collaborazione neteasaria per conservare al paese l'energia vitale e la salti** e perchè senza la pace la patria sarebbe in pericolo. «Noi vogliamo — ha esclama- "y™1"™ Per questo no rivolt!»*!» appelli assieme al mieto il Cancelliere — un'Austria li bera e tedesca (clamorosi applau «A vogliamo un'Austria indlpen dente e sociale: Vogliamo un'Austria cristiana e unita. Vogliampane e pace nel Paese -e uguaglianza di diritti per tutti colorche si schierano per il popolo per la patria (prolungati applausi). Ecco quello che vogliamoquesta è stata la direttiva del mipensiero politico, questo è il miobiettivo; per questo ho rivoltcóllaboratorì nella Confederazione nelle province, ai concittadini deTirolo e di tutta l'Austria. E' sta to sempre chiarissimo che le nostre intenzioni erano assolutamente oneste e attenendoci a queststrada, abbiamo concluso l'accordo dell'll luglio 1936 e l'accorddi Berchtesgaden del febbraiscorso. Questo era coerente. Novogliamo rispettare l'accordo sappiamo che da tutte le parti lsi concepisce in modo rispondentallo spirito e alla lettera. Ma adesso io voglio e debbo sapere s1 popolo dell'Austria vuole questpatria libera, tedesca, indipendente, sociale, cristiana e unita e chnon tollera scissioni di partiti. Adesso debbo sapere se il mott« pane e pace nel Paese » può veramente unire i nostri connazionali e se l'idea della eguaglianza del diritti di tutti coloro che sschierano per il popolo e per la patria sia una parola d'ordine chessi siano in grado di seguireQuesto adesso debbo saperlo perciò,- concittadini austriaci, uomini e donne, in quest'ora io vannunzio: domenica prossima 1marzo faremo un plebiscito. (Fragorose, prolungate ovazioni, la musica intona V inno di Andrea Hofèr, i presenti in piedi levano to mano in atto di giuramento)«Io ho detto già che la Costiuzione con.l'art. 93 dà al Canceliere Federale la piena responsabilità politica per le direttive poitiche. Io ho sempre detto che non voglio che noi, in Austria, basiamo 'idea della Patria su persone o opra.un regime di persone. Ognuno di noi, in Austria è un lavoraore. Per anni si è incitato ad organizzare una consultazione depopolo: adesso il momento è venuo, adesso è necessario spiegare bandiera. (Vivi applausi). Davanta Dio e al mondo ed all'intero Popolo tedesco, consci del nostro dovere e nella coscienza dell'ora stoica per la nostra indipendenzanoi vogliamo dare la prova che iamo pronti a difendere la indipendenza tedesca dell'Austria ». Il Cancelliere ha quindi spiegao che l'idea cristiana dell'Austria isponde alla storia', all'essenza e l carattere del Paese ed ha aggiunto che le scissioni dei Partitono finite una volta per sempreHa quindi ricordato che nel primo discorso da lui tenuto dopo dver assunto il Cancellierato, ripose alle richieste di "plebiscitoAbbiate fiducia, il momento errà; ma non ci lascleremo cotringere ». La parola d'ordine è osi semplice, cosi chiara e cosomprensibile per tutti, che non ccorre una particolare propagana. Il Paese non ha bisogno durbamenti economici. Domenica i voterà. Ormai non si tratta più i polemizzare, ma di dire il prorio pensiero. Ognuno deve poi saere che la nuova epoca esige sarifici. H Cancelliere ha rivolto un apello anche alla classe lavoratrice d ha detto che non si possono ubire minacce nè tentativi di inimidazioni esercitati sotto 1mantello del pensiero nazionale. Invito alla disciplina Égli ha invitato 1 presenti a dar rova di disciplina, a non lasciari deprimere da voci che circolano nsistentemente, e non lasciarsi rarre in inganno. La pace tedeca va rispettata alla lettera e ealmente. H dott. Schuschnigg ha poi fato rilevare che mentre l'ex-nazioalsocialista viene 'accolto nel ampo del Fronte patriottico sena riserve e gode, ove voglia svolere attività legale,, di illimitata arità di diritti, non è lecito par are di bolscevizzazione e di frone rosso se entra nel Fronte pariottico anche . un ex-aoclallsta militante. Questo significa capoolgere i fatti ed è intollerabileLa classe lavoratrice sarà la benenuta nel fronte patriottico, peò non saranno in alcun modo tolerate formazioni di partito. Il Cancelliere ha cosi concluso: « La domenica che darà al mono la professione di fede di queto Paese nei suoi prlncipii della nità del pòpolo nella pace e nel avoro, è domenica ventura treici marzo. « Cari concittadini. Potete ben redere che io so che cosa signichi portare delle responsabilitào ho preso l'intera responsabilità i questa decisione e le mie sorti ono legate a quello che io voglio penso, a questa professione dede che il popolo austriaco deve are. Non lasciatevi trarre in inanno, concittadini austriaci. Io accio appello a voi e vi invito ad ttenervi alle istruzioni che vi saanno impartite dal capitano proinciale e vi invito altresì a riordare il monito che noi, in temi tranquilli, abbiamo spesso ciato nel Paese quante volte si parasse dei 1809: « uomini, il momento è venuto!» (fragorosi aplausi) . Il dott. Schuschnigg ha formuato l'augurio che l'Austria possa ndare incontro ad una nuova epoa benedetta da Dio, un'epoca la uale faccia chiudere le ferite di eri, che riunisca tutti gli .autriaci Come *i voterà Il discorso è stato salutato da n entusiastico applauso prolunatosi per molti minuti; quindi i duciari del Fronte patriottico anno intonato, insieme al Cancelere, l'inno federale austriaco e inno della gioventù. Le modalità per il voto di .domenica sono state comunicate sta- sera alla radio. In ogni distretto saranno formate, dal capitani provinciali competenti, e a Vienna dal borgomastro, commissioni composte da un presidente e da quattro giudici di seggio. Fra questi giudici devono assolutamente trovarsi un rappresentante dei datori di lavoro ed un rappresentante della classe operaia. Vicino alle ne un funzionario sarà incaricato di fornire spiegazioni in merito al procedimento per il voto. Avranno diritto al- voto tutti gli austriaci nati al più tardi nel 1914 e che quindi abbiano superato i 24 anni e che esibiscano un documento di identità; sù questo documento sarà apposto un timbro. Le persone note alla commissione elettorale potranno votare anche senza documento. Il voto avviene deponendo in un'urna, sia aperta che piegata, o anche chiusa in busta una scheda della grandezza di centimetri 5 per 8; la scheda ufficiale porta stampato sopra un verso la parola « SI ». Coloro che intendono votare negativamente devono,scrivere a mano sopra una scheda della stessa grandezza: No. Questa sera per le vie di Vienna numerosi gruppi hanno dimostrato a favore del Cancelliere Schuschnigg e del Fronte patriottico. Però non pochi sono stati anche i grappi che hanno inneggiato a Hitler, alla Germania nazionalsocialista, ripetendo il grido: «Un popolo, mio Stato». Italo Zingarelli

Persone citate: Andrea Hofèr, Canceliere, Faccio, Hitler