L'inesplicabile delle "confessioni,, di misteroMosca

L'inesplicabile delle "confessioni,, di misteroMosca La sfinge romena Come il Re si è servito degli uomini politici « Perchè Goga se ne è andato e perchè Codreanu ha sciolto la sua Guardia di ferro == II plebiscito LA STAMPA - Martedì 8 Marzo 1938 - Anno XVI VIENNA, febbraio. A furia di voler chiarificare, alle volte ai finisce col confondere, e questo è forse il caso, della Romenia, che dopo un burrascoso periodo è arrivata ad un punto al quale, senza scosse, avrebbe potuto giungere da tempo; e l'essenziale non è sistemato. L'idea delle dittature reali è stata intanto silenziosamente abbandonata da due vicine sue, la Jugoslavia e la Bulgaria, mentre in Grecia il peso lo porta Metaxas, in qualità di Presidente dei Ministri. Re Carol come mai si è deciso a presentarsi dittatore vero? Nessuno vorrà infatti credere che 11 consiglio gliel'abbia dato il Patriarca Miron Cristea, di certo le mille miglia lontano — per la carica coperta, mentalità e tendenza — dal volersi impegolare in simili faccende. Quando nel giugno 1930 Re Carol si insediò sul trono per tre anni timidamente occupato dal giovanissimo figlio Michele, la Romenia guardava verso di lui come si guarda verso chi ha da compiere il miracolo di restituire pace, benessere e prestigio; stancatosi nelle lotte di partito, il Paese considerava la depressione economica mondiale un fatto ben più importante delle gelosie fra Bratianu e Maniu, oppure fra Vajda Vojvoda e Goga. Sotto vari aspetti, la situazione romena di allora rassomigliava a quella delineatasi in Grecia all'indomani della restaurazione di Re Giorgio, tuttavia Re Carol dovè ritenersi in grado di rimettere a posto le cose senza dare troppo energici colpi e iniziò il suo giuoco con gli uomini politici schierati sulla scacchiera, con quelli già riusciti ad assicurarsi buone posizioni e con gli altri che non vedevano il momento di imitarli portandosi in prima linea. Il Sovrano aveva le sue idee, questo è chiaro, ma essendosi egli mantenuto sopra un terreno costituzionale e parlamentare, gli uomini politici pensarono che, in qualche modo, le loro idee avrebbero anch'esse potuto farsi valere Dittatura reale Tale la facciata, in realtà Re Carol — sarà il giudizio esattissimo? — pur mantenendosi sulla scacchiera parlamentare e costi tuzionale, pensava già otto anni addietro a fare lui il bello e il brutto, seguendq le orme dello Zar bulgaro Ferdinando, .che nell'anteguerra non governò diversamente, e di Eleuterio Venizelos, che alla testa del Governo greco (Re non era) svolse un'azione tutta personale e rispettò il Parlamento solo quando il Parlamento si dimostrò mezzo per i suoi fini. Simile con cezìone delle funzioni sovrane ha provocato nel corso di otto anni un consumo notevole di uomini po litici, e pur essendo riuscito a servirsi anche di coloro che si erano opposti con livore e tenafcia alla sua restaurazione, il Re ha per ultimo, dovuto constatare che il con sumo~era stato un po' forte per un Paese nel quale, rappresentando l'intellettualità il 15 per cento appena, il rinnovarsi della schiera degli eletti avviene con lento processo. Nel frattempo s'erano anzi formate nuove correnti nazionali, non disposte a portare sic et simpliciter le loro acque nel canale scavato dalla vecchia generazione: la corrente che più s'ingrossava, perfino minacciando di dilagare, era la Guardia di Ferro, ribelle alle vecchie idee e al vecchi sistemi, combattuti però anche da vecchi partiti convintisi della impossibilità di continuare a marciare per sentieri di campagna, mentre in Italia ed in Germania si marciava su splendide autostrade. Uno di questi partiti era il cristiano-nazionale, sorto dalla fusione delle forze dell'antisemita Cuza col nazionalista Goga, e dietro a Goga e Cuza si schieravano, per cosi dire, i convertiti; dietro al capitano della Guardia di Ferro, Codreanu, si schieravano, viceceversa, i giovani. Anno per an no, le nuove classi davano contingenti alle caserme e a Codreanu. E' notorio che nello scorso dicembre, fallito, con le elezioni fatte da Tatarescu, l'ultimo vero esperimento parlamentare, Re Carol, impressionato dallo spiegamento di forze della Guardia di Ferro, e non volendo affidare il potere ai nazional-zaranlsti a motivo delle ostilità nutrite verso di lui dai loro capo Maniu — sebbene fosse stato Maniu, nel giugno del '30, a rimetterlo sul trono — si decise a confidare il Governo a uno dei capi datisi ad avversare i vecchi sistemi e le vecchie idee, e precisamente a Goga, sembrandogli di scegliere, fra quelli che erano ritenuti dei mali, il minore. Non si oserà dubitare che il Sovrano non abbia conosciuto il pensiero e il programma di Goga, quindi non si potrà asserire che gli atti di questo Governo abbiano per lui potuto costituire una sorpresa; la sorpresa l'hanno invece avuta gli osservatori stranieri, quando, a 44 giorno di scadenza, Goga, per volontà del Sovrano, ha dovuto ritirarsi e fare posto al gabinetto del Patriarca. Esperimento fallito ? Si è detto che Goga sia stato costretto a partire perchè le democrazie occidentali avevano manifestato indignazione per i suoi dittatoriali sistemi, perchè voleva assicurare privilegi ai romeni al danni delle altre nazionalità del reame, e perchè, anche, perseguitava gli ebrei: sta tuttavia di fatto che Goga, pur governando in forma autoritaria, preparava le elezioni, coscienzioso, sebbene non certissimo di poterle vincere. Più parlamentare di cosi non si può essere. Ma di colpo le elezioni non sono apparse superflue, il parla mentarismo imposto a Goga lo si è messo in soffitta, si è elaborata in fretta e furia una Costituzione che comunque parla dei diritti di priorità della razza romena e la Romenia ha avuto una dittatura scale; dopo di che, quando sapre¬ mo se questa dittatura verrà esercitata per il tramite di Tatarescu, di Vajda Vojvoda o di altri, avremo solamente da domandarci perchè mai si sia ritenuto necessario l'esperimento Goga, con tutte le sue non lievi conseguenze. L'esperimento Goga non è di quelli che nella storia di un popolo rimangono episodio isolato, sterile o inutile: se lo si è fatto ci deve essere stato un buon motivo e siccome lo si è fatto bisogna rimanere in attesa e vedere se darà frutti e se occorrerà ripeterlo. E' un esperimento fallito, gridano trionfanti gli avversari, e prova ne sia che Selea Codreanu sgombra il campo e discioglie la sua Guardia di Ferro. Ma l'esperimento non è affatto fallito, avendo anzi servito a dimostrare che la scelta del male minore non aveva arrestato il diffondersi del male maggiore. Selea Codreanu ha sgombrato il campo, sciogliendo la Guardia di Ferro, non perchè si consideri vinto, ma perchè sa che in un periodo dì dittatura reale o militare — militare è espressione anche giusta, essendo i poteri della polizia passati tutti all'esercito — i conflitti fra J suoi seguaci e gli avversari o i rappresentanti della forza pubblica, che lui non desiderò nemmeno governando Goga, tanto vero che rinunziò perfino alla propaganda elettorale, si potranno ripetere con facilità anche maggiore. Se Codreanu avesse tenuto in piedi la sua organizzazione (che anche disciolta conserva una struttura grazie al noto sistema delle cellule) prima o poi lo si sarebbe reso responsabile di atti compiuti da gruppi o da individui isolati, ed allora l'azione del regime sarebbe stata violentissima contro di lui e contro i suoi luogotenenti; partendo dal concetto che una dittatura militare o reale non possa costituire che un provvisorio, e fidando più che mai nell'influenza del tempo che lavora per lui, mandandogli nuove masse giovanili, Codreanu ha ragionato che meglio valeva non presentare il fianco a chi cercava l'occasione di colpirlo e ha dato esempio di patriottismo e di disciplina, prevenendo il divieto dei partiti. La storia della sua organizzazione registra, del resto, altri divieti ed altre temporanee sospensioni di attività: all'indomani d'ogni divieto e d'ogni sospensione di attività, il codreanismo, magari sotto nuova etichetta, è risorto come una fenice che incenerita rinasce più vigorosa. La nuova Costituzione Anche sentiamo dire che Re Carol abbia fatto ricorso ad una dittatura impostata sulla sua persona, non essendogli apparso possibile estirpare con altri mezzi lo spirito di corruzione che pervade là vita pubblica della Romenia. Ma per raggiungere un così nobile obbiettivo non bastava forse sostenere Goga? Quando Goga ha annunciato di volere la revisione delle cittadinanze concesse dopo il 1918 non ha implicitamente dichiarato di voler combattere contro un'amministrazione che lasciandosi corrompere proclamava romeno chi non ne aveva 11 diritto ? In questa misura dì Goga non si vide che una manifestazione del suo antisemitismo, e fu un errore. Se la misura era sbagliata, perchè si è soppressa la commissione per l'esame delle richieste di cittadinanza e si è deciso che tali richieste in avvenire dovranno essere presentate al Parlamento, come d'altronde dovevano far gli ebrei nell'anteguerra, con la differenza che nell'anteguerra il Parlamento si riuniva in modo rego lare, mentre la nuova Costituzio ne dice che in avvenire esso si riunirà una volta all'anno e potrà essere aggiornato dal Re quando gli piaccia? Il nuovo Parlamento sarà basato sul principio corporativo, e ne potranno fare parte i cittadini rumeni che abbiano com piuto i trent'anni e siano com presi in una delle tre categorie seguenti: agricoltura e lavoro ma nuale; commercio e industria; oc cupazioni intellettuali. Peccato che la legge non dica come 11 principio corporativo italiano — che ogni fascista è lieto di vedere realizzato in ogni angolo di mondo — debba essere applicato in un paese nel quale la massa rurale forma l'85 per cento della popolazione: avrà la classe contadina la prevalenza? Certo che no. Al popolo, per fargli votare la nuova Costituzione, è stato detto e ripe tuto che il voto era obbligatorio e che l'astensione faceva incorrere in multe, ed è successo che, essendo il voto verbale, gli analfa beti hanno creduto che la sanzione potesse colpire anche chi avesse osato dire no. Un vero plebiscito di consenso questo di gio vedi 24 .febbraio 1938 non sembra ed il paragonarlo, ad esempio, con i plebisciti riportati dal Fascismo sarebbe offendere le nostre istituzioni. Concluderemo, dunque, che senza dubitare per un istante del patriottismo dei governanti della Rumenia, la situazione laggiù non ci appare nè chiara, nè sicura. Più oscura e confusa la vedremmo se al quadro aggiungessimo elementi di politica internazionale; però questa sarà materia da affrontare con maggior profitto quando degli atti abbiano permesso di intuire le tendenze. Italo Zingarelli MOTOCI STERNA MONFALCONE per la Petroleum Mij « La Corona » dell'Aja scende in mare nel bacino di Pangano. Gli imputati presenti al processo non sarebbero che attori truccati- La droga fornita dai gangsters Proteste al Senato polacco contro la politica cecoslovacca Varsavia, 7 marzo. Alla Camera alta 11 senatore Gwzdz ha protestato energicamente contro il trattamento fatto alla minoranza polacca in Cecoslovacchia. Egli na rilevato che i 150 mila polacchi sottoposti al gover no di Praga sono vittime di una politica di vero sterminio; le autorità ceke, chiudendo tutte le scuole polacche, costringono i po lacchi a trasferirsi nelle provinole interne del paese, provocando il disastro economico di migliaia di famigliar Parigi, 7 marzo. Una personalità francese che ha vissuto a lungo nella Russia sovietica e che conosceva la maggior parte degli accusati dell'Inaudito processo che si svolge attualmente a Mosca, ha dichiarato all'* Intranslgeant » di non aver riconosciuto al processo un solo accusato. Ho molto riflettuto su questa cosa, egli ha detto, e non vi trovo che due spiegazioni: o quegli uomini sono stati torturati al punto da essere diventati irriconoscibili oppure sono stati sostituiti con altre persone. Il paese del trucco Quindi ha aggiunto: — La Russia di oggi è il paese della truccatura ufficiale. I turisti 10 sanno perfettamente, poiché sono sempre accompagnati da poliziotti travestiti. Essi non hanno libertà di circolare come vogliono. Quelli che sono riusciti, eludendo la vigilanza degli accompagnatori, a visitare il paese, sono ritornati nauseati; e molti, prima della loro partenza per la Russia, erano dei simpatizzanti. I turisti vengono accompagnati in alberghi e stabilimenti modelli, In villaggi popolati da contadini da operetta Quelli che si affidano alle agenzie non possono che cantare le lodi di un paese cosi ben organizzato Ma essi hanno trascorso cinque giorni In territorio sovietico scortati da poliziotti travestiti. « E' il paese della truccatura ufficiale: uno scenario da teatro dietro al quale si trova tutta la miseria, tutta la sporcizia delle quinte. Un rapporto è possibile col processo attuale, dal momento che la truccatura è diventata una scienza di stato, con 1 suol fun zlonarl, con 1 suol Inscenatori, può essere utilizzata ovunque può ser vire il regime. Ripeto che io non ho riconosciuto nessuno degli ac cusati, e non sono il solo. Ho espresso la mia meraviglia a parecchie persone, le quali pure sono state colpite da questa singolarità. Non è ragionevole supporre che Krestinski sia un falso Krestlnskl, come Piatakov, Zlnoviev, Kamenev non fossero che degli attori grossolanamente truccati? Non si ha forse con ciò la spiegazione della inesplicabile docilità degli accusati, che non sono altro che delle comparse' stlpen diate? — Ma gli altri, i veri ? :— chiede 11 giornalista. — Fucilati nelle loro celle molto prima del processo! Invece allo scrittore Victor Serge, uno di quei russi che hanno in travisto la morte nelle fetide celle della Ghepeù e che vivono a Parigi perseguitati sempre dall'odio degli agenti sovietici l'Idea di un processo truccato non pare ria. Egli è persuaso che gli accusati dei processi sono davvero i personaggi autentici e che le inverosimili dichiarazioni da essi fatte sono ottenute senza torture fisiche, come è stato supposto. — Non hanno bisogno di questo — ha detto Victor Serge al giornalista. Tragica selezione « Riflettete anzitutto su una cosa di cui nessuno parla. VI sono stati tre grandi processi in que sti ultimi tempi: per i primi due si sono avuti un centinaio di arresti e si sono processati 16 accusati nell'agosto del 1936 e 17 nel gennaio del 1937, cioè in tutto 33 persone. Cento meno trentatre fa sessantasette. Si è mai più sentito parlare di questi 67 incolpati? No Ma tutti immaginano quel che sono divenuti! Il processo attuale, il più importante, ha condotto all'arresto di almeno 150 persone, Soltanto 21 sono comparse in giudizio. Dove sono le altre 129? Nessuno le incontrerà mai più per le vie di Mosca... « La selezione degli Incolpati at tuali è stata fatta anzitutto dal giudice istruttore; indi nelle celle. Ma lasciatemi spiegare il meccanismo. Nel primo "processo i 16 imputati comparsi al processo sono stati raggirati essendo stata loro promessa salva la vita contro una infame dimostrazione pubblica capace di rafforzare l'autorità di Stalin. Essi sono stati tutti fucilati. Quelli del secondo processo hanno fatto delle « confessioni > nelle stesse condizioni perchè si trovavano già in prigione al momento del primo processo e ne Ignoravano il corso e sopratutto il risultato. Per gli accusati attuali la cosa è un po' diversa; ma s.i spiega facilmente per quelli che conoscono la Russia attuale. Gli odierni imputati sanno troppe cose: bisogna sopprimerli. Sulle 150 persone gettate in prigione una prima pressione è stata fatta in istruttoria. Coloro che hanno rifiutato di entrare nella combinazione sono stati giustiziati nelle loro celle, come, ad esemplo,' Mdilvoll, 11 quale aveva risposto fiera¬ mente: « e sopratutto non si conti sulle mie « confessioni ». Sono 10 che accuserò!Stalin! ». Ora non sono certo gli Imputati .di tale tempra che veggono presentati in spettacolo al Corpo diplomatico e alla stampa straniera. Ecco dunque venti uomini per i quali sono state fabbricate le confessioni. Ognuno deve confessare le proprie pretese responsabilità. Questi si accuserà di aver fatto dello spionaggio per cónto dell'Inghilterra; quest'altro per conto della Germania, perchè bisogna convincere il pubblico dei Soviet! che l'Inghilterra e la Germania sono accanite nel voler la perdita della Russia. Per quelli che conoscono l'anima slava, per quanto straordinario possa sembrare, questi uomini sono persuasi che agendo in tal modo rendono un gran servigio al partito per il quale la maggior parte di essi ha lottato per tutta la vita. Ma non sarebbe forse sufficiente se non vi ai aggiungesse una specie di ricatto: essi sanno che coloro che non obbediranno saranno giustiziati senza processo in prigione. Essi i sentono ogni notte dei colpi di rivoltella. Se hanno una probabilità; su dieci di salvare la vita la tentano. Aggiungete inoltre il ricanto sulle famiglie, l'abbrutimento, inevitabile di una detenzione subita in condizioni inumane e si avrà la spiegazione di tutto e si comprenderà che non vi sia bisogno 1 nè di stupefacenti, nè di droghe,, nè di torture nè di sosia per stupire 11 mondo e convincere i credullli». L'oppio americano 'Intanto le dichiarazioni di Rakovski al processo di Mosca, nelle quali venivano messe In causa le più svariate personalità, hanno provocato una pioggia di smentite da parte delle persone tirate in ballo; l'ex ministro De Monzle fri una dichiarazione ai giornali af^ ferma che l'ex ambasciatore Rakovski che egli conosce da oltrelj trent'anni è innocente dei -delitti^ che il tribunale superiore di Mosca gli attribuisce e gli fece confessare sotto estorsione. Secondo l'ex ministro è inconcepibile che un uomo della dirittura di Rakovski abbia potuto tradire il suo paese. Stalin è un carnefice. In termini indignati si esprime pure l'organo socialista di Blum, il Populaire, il quale scrive che la Francia non può più oltre aver fiducia nella Russia sovietica. In un lungo articolo il Jour dimostra come le orribili confessioni dei 21 accusati di Mosca sono strappate mediante l'azione di una droga potente che è stata fornita a Stalin e alla Ghepeù da gangsters americani. Jagoda, l'ex capo della Ghepeù che la riportò in Russia è caduto a sua volta vlt tima del terribile maleficio. Un'udienzafovimentata Le disperate « confessioni » di Bucarin - Jagoda accusato d'aver tentato di avvelenare Jesciov Mosca, 7 marzo. L'udienza antimeridiana del processo del ventuno, fino dalle prime battute è stata un serrato duello fra il procuratore di Stato Wyscinskl e Bucarin il quale è apparso stanco e per tutta l'udienza ha risposto al pubblico accusatore servendosi di appunti e spesso leggendo le sue risposte. Complotti e spionaggio A domanda, Bucarin ha dato ragguagli un po' confusi di un colpo di stato organizzato dall'elemento militare, nel quale è stato fatto sovente il nome del Maresciallo Tukacevskl; ma la diatriba è scoppiata violentissima quando Wyscinskl ha incalzato l'imputato ai domande per sapere la parte tenuta da lui nello spionaggio. Bucarin, che mira costantemente a trasportare il dibattimento dal terreno del fatti a quello ideologico, ha ammesso di essere responsabile dello spionaggio perchè era capo del gruppo ed a questo si dedicava ma ha negato recisamente di aver fatto opera di spionaggio personalmente. Rifacendo la storia, del complotto organizzato nel 1934, dice che la prima idea della rivolta contro Stalin germogliò nel cervello dì Tomski, ex-Presidente dei Sindacati del lavoratori dell'UJt.S.S., morto nel 1936 in misteriose circostanze. Bucarin spiega che Tomski, già direttore delle « Isvestla» era amico Intimo di Yenukidsè che per un certo tempo controllò 1 servizi militari del Cremlino e che venne giustiziato per alto tradimento nel dicembre scorso. Secondo il complotto dovevano essere arrestati coloro che Intervennero al congresso dell'Internazionale comunista di quell'anno, a Mosca, ma all'ultimo momento la Impresa fu abbandonata perchè si temette una reazione sfavorevole della popolazione sovietica. Un altro violentissimo scambio di botte e risposte si verifica fra Wyscinskl e Bucarin quando il procuratore chiede all'imputato se fu al corrente dei negoziati che l'exambasciatore in Turchia Karak han condusse con la Germania secondo quanto è detto nell'accusa. Bucarin se ne attribuisce la responsabilità e cosi la spiega. « Tememmo che la Germania al mo mento del nostro colpo di stato contro 11 Cremlino avrebbe invaso la Russia e volemmo assicurarci che essa sarebbe rimasta neutrale e non si sarebbe immischiata nelle noStre faccende interne ». L'Imputato prosegue narrando come avesse pensato di far arrestare tutti i membri del Congresso del partito comunista. L'idea era poi stata abbandonata per timore di provocare una rivolta nelle masse. Bucarin afferma: « Abbiamo meditato un mostruoso delitto. Non l'abbiamo compiuto. Ma solo il pensarlo e il discuterlo mo stra quale fosse il carattere criminale della nostra organizzazione ». Un'agente della Ceka Bucarin è stato poi messo in confronto con certa Barbara Yakovleva ex-direttrice generale dell'ufficio agricoltura del Comitato esecutivo centrale del partito comunista ed ex-membro della Ceka. Essa giunge nella sala scortata da due soldati con baionetta Innestata e siede dinanzi al banco del presidente. Parla con una vocina stridula che non giunge in fondo alla sala e obbliga il presidente Ulrich a ordinare che il microfono le sia avvicinato. La Yakovleva dichiara che il gruppo dei comunisti di sinistra esplicava la sua azione ostile alla conclusione della pace di Brest Lltovski pel fatto che esso riteneva che questa pace avrebbe potuto [(.mettere l'U.RS.S. In ginocchio iflavanti alla Germania e che i tedeschi, appoggiati dai reazionar) russi avrebbero ristabilito il capitalismo. Bucarin, interrogato, ha dichiarato che soltanto dopo l'approvazione del trattato di Brest Lltovski da parte del settimo congresso, del partito « aveva pensato di organizzare una insurrezione, arrestare Lenin, Stalin e Sverdlov e costituire un nuovo governo ». Ma Bucarin afferma che non si è mai pensato di assassinare Lenin. Il procuratore chiede l'interruzione momentanea dell'interroga torio per leggere la dichiarazione ricevuta in quel momento del dottor Belostotski concernente « l'assassinio operato dal medici » di Gorki che sarebbe stato perpetrato dai coaccusati di Bucarin, il dottor Lenin e il dottor Pletnev Belostott'ki, che avrebbe visitato Gorki paco prima della sua fine, avrebbe notato che Levin operava al malato delle iniezioni diverse sia non appropriate alla malattia sia in dosa troppo forti. Dopo l'a\bltuale interruzione dell'udienza dalle 15 alle 18, la battaglia riprende tra 11 procuratori Yyscinskl e Bucarin che continua a negare ewergicamente di aver mai progettato di uccidere Lenin e aver organizzato un complotto per impedire' al governo di firmare la pace di' Brest Litovski. Bucarin finisce per riconoscersi 11 capo dei vtsntun accusati e si dichiara certo di non poter sfuggire al plotone d'esecuzione. Lo storico della rivoluzione bolscevica infatti, in una dranimatlca contestazione delle accuse portate contro di lui dalla Yakovleva la quale ha asserito che nel 1918 Bucarin aveva pensato di assassinare Lenin e Stalin se queste avessero persistito nel voler concludere la pace con la Germania, esclama rivolto ai giudici : «Mi avete arrestato e probabilmente non vivrò più a lungo Ne sono anzi sicuro ». Tuttavia egli nega di aver complottato per uccidere Lenin o Stalin e aggiunge : « Volevo semplicemente farli arrestare per salvar loro la vita» Bucarin si scaglia', poi contro Trotzki « il vero Istigatore e capo del complotto contro il regime sovietico ». Il procuratore generale Wiscinski annuncia alla fine dell'udienza di avere accusato altri due imputati, Jagoda. e Bulanoff, di tentato omicidio nella persona, di Jesciov, attuale capo della Ghepeù. Il complotto era stato scoperto prima che 11 veleno venisse somministrato a quegli che doveva essere la vittima. Il tribunale infine ha ^nominato quattro periti per accertare le circostanze che hanno circondato la morte di Gorki, Menzinski e Kuibiscieff e i metodi di curii adottati durante la malattia. Si crede che nell'udienza .di domani verrà interrogato Jagoda. Si tratta di colloqui! preliminari cui potrebbero seguire dei veri negoziati — Il problema degli armamenti Londra, 7 marzo. Alla Camera dei Comuni sono state presentate oggi all'inizio della seduta numerose interrogazioni al Governo a proposito delle trattative italo-inglesi e di quelle italo-tedesche, che sono in procinto di cominciare. , Il Primo Ministro Chamberlaln, rispondendo al deputato socialista Davidson, ha dichiarato che 11 Governo londinese ha sempre tenuto telegraficamente informati i Governi dei Dominion» circa le intenzioni dell'Inghilterra. I Governi dei Dominions saranno edotti continuamente dello sviluppo de gli avvenimenti e sarà loro offerta ogni opportunità di esprimere le loro vedute. Senonchè la questione del loro assenso agli accordi che saranno eventualmente conclusi fra l'Italia e l'Inghilterra si presenterà soltanto nel caso che anche 1 Dominions siano richiesti di assumere certi impegni. Dopo il Primo Ministro ha pre so la parola 11 nuovo Sottosegretario agli Esteri on. Butler. Il deputato Fletcher gli aveva chiesto se fosse vero che il Governo tede sco aveva dichiarato all'Amba sciatore britannico a Berlino che le conversazioni anglo-tedesche non avrebbero potuto essere tenute, a meno che la stampa inglese non si fosse astenuta dal pubblicare certi compienti sulla situazione in Germania. Il Sottosegretario ha risposto di non sapere nulla di tutto ciò. Egli ha dato quindi assicurazione alla Camera che il Governo britannico in nessun caso cederà a richieste di Governi esteri, accettando le quali la libertà della stampa Inglese sarebbe limitata. Egli ha tuttavia rammentato alla fine della sua dichiarazione che la responsabilità della stampa nei riguardi degli Affari Esteri è in questo momento più grande che mai. Il Primo Ministro Chamberlaln ha poi informato un interrogante socialista che le conversazioni anglo-tedesche sono state finora di natura preliminare ed espiratoria. « Io non sono in grado — ha dichiarato Chamberlaln — di dire se e quando queste conversazioni preliminari saranno seguite da veri e propri negoziati ». Alla Camera ha avuto pure una eco oggi l'affondamento dell'incrociatore nazionalista spagnuolo Baleares. Un deputato ha chiesto per qual ragione gli equipaggi delle navi da guerra inglesi fossero accorsi in aiuto dei naufraghi e li avessero salvati- perdendo uno dei propri uomini. Il Sottosegretario alla Marina' Shakespeare ha dichiarato che non vi sarebbe stato rigor di termini alcun obbligo di soccorrere i naufraghi, ma che nel caso presente la Marina britannica ha agito secondo le sue più belle tradizioni. Il socialista Wedgwood avrebbe voluto evidentemente che gli equipaggi nazionalisti spagnuoli salvati fossero poi internati e ha in un certo senso protestato contro la decisione dell'Ammiragliato britannico di restituirli al Governo del generale Franco. Shakespeare ha detto che nel caso presente non si trattava del problema di non Intervento e ha rammentato a Wedgwood che, applicando la teoria svolta da quest'ultimo, il Governo britannico avrebbe dovuto sequestararè e « internare » la nave da guerra del governo rosso di Spagna, che a suo tempo venne in Inghilterra per essere riparata. Chamberlain ha aperto oggi ai Comuni la discussione sul programma di riarmo — ufficialmente definito programma della difesa — con un lunghissimo discorso una parte del quale è stato dedicato a una enunciazione dei principi generali di politica. I dettagli sul problema tecnico sono stati rinviati dal Primo Ministro al seguito della discussione. L'oratore ha sostenuto che l'Inghilterra potrebbe resistere a una guerra per lungo tempo. Solo un colpo mortale Inferto Improvvisamente sarebbe in grado di piegarla, ma l'esperienza insegna che questi colpi mortali non sono pos sibili e quindi anche le nazioni più potenti esiteranno ad attaccarla. « I nostri obiettivi in caso di guerra — ha detto Chamberlain dovranno essere: la difesa del paese e delle sue linee di comunicazione commerciali oltre che del possedimenti di oltremare e la protezione degli alleati e la eoo perazione con loro. A ciascuno di tali obiettivi del programma abbiamo dedicato una parte adeguata ». A questo punto il Primo Ministro ha osservato di dover dare un avvertimento molto grave. Quest'anno la difesa costerà 343 milioni di sterline, nel 1939-40 sarà necessaria una somma maggiore e si spera di raggiungere in quell'anno l'apice della spesa. « Ma una cosa è certa. Il totale di un miliardo e mezzo di sterline da spendere in 5 anni secondo calcoli del 1937 sarà Insufficiente Temo che ci sarà un aumento ragguardevole » ha dichiarato il Pri mo Ministro. Quindi ha parlato degli obiettivi politici che l'Inghll terra ha. « Noi desideriamo la pace — ha detto Chamberlain — ma non siamo disposti a comperare la pace di oggi col sacrificio di quella di domani e nemmeno siamo disposti a disfarci delle responsabilità verso la nostra gente e verso l'umanità In generale ». Il Primo Ministro ha aggiunto essere dovere dell'Inghilterra di alzare la voce in difesa di un sistema di conciliazione che sia seguito dal disarmo. Ma se questo tentativo dovesse fallire il governo non esiterà a rivedere il programma di armamenti e Chamberlain si è detto sicuro che il popolo Inglese sosterrebbe qualsiasi sacrificio in caso di bisogno. Egli ha concluso dicendosi migliore amico della Lega delle Nazioni di coloro che vorrebbero imporle oneri di cui essa è incapace. E' seguita la discussione. Per gli oppositori ha preso la parola Lee Smith il quale ha attaccato la politica estera del governo ed ha dichiarato che la guerra abissina fu la più grande umiliazione subita dall'Inghilterra dopo la perdita delle colonie americane. Anche il conservatore Churchill ha sviluppato delle critiche specialmente nei riguardi dell'aviazione. Ha sostenuto che l'aeronautica tedesca è doppia di quella inglese e anche quella italiana è più forte di quella francese. La Germania spende per l'arma aerea 240 milioni di sterline all'anno, mentre l'Inghilterra ne spende solo cento. Alla fine ha parlato l'ex leader laburista Giorgio Lansbury. Il suo Intervento nella discussione è stato interessantissimo e sintomatico in quanto Lansbury si è congratulato col Primo Ministro per il coraggio da lui dimostrato iniziando le conversr.zionl italo-brìtannlche. « Spero sinceramente — ha detto il vecchio socialista fra il silenzio imbarazzato dei suoi colleghi di partito — che il Primo Ministro otterrà un grandissimo successo ». V. Un falsificatore di notizie Pertinax alla sbarra Parigi, 7 marzo. Davanti alla dodicesima sezione del Tribunale correzionale si è svolto oggi un processo per diffamazione che ha permesso di udire la deposizione di testimoni, come poche volte si vedono riuniti in quell'aula. Andrea Geraud, che non è che il noto Pertinax dell'Edio de Paris, aveva intentato un processo di diffamazione contro Giorgio Suarez ed il giornale settimanale Gringoire, per un articolo in cui Pertinax era attaccato in particolar modo per avere annunciato uno sbarco di soldati tedeschi a Ceuta. Questa falsa notizia, lanciata in un momento in cui la tensione internazionale era particolarmente grave, venne raccolta premurosamente anche dalla Tabouis dell'Oeuvre e dagli altri giornali estremisti. Pironneau, direttore dell'Epoque, l'ex redattore capo deìì'Echo de Paris Luigi Gillet dell'Accademia francese e Paolo Reynaud ex ministro vennero a deporre in favore ài' Pertinax, mentre Paolo Marion, redattore capo della Libertà, Bertrand De Jouvenel, Ferdinando De Brinon, il deputato Bergery e l'ex ministro Eugenio Frot venivano citati dal Gringoire. La sentenza verrà emessa fra una settimana. Il Waid contro l'Inghilterra Cairo, 7 marzo. . La stampa wafdista sviluppando una nuova campagna attacca con inaudita violenza la politica inglese in Egitto scrivendo che essa mira a succhiare il sangue ed a gettare la discordia nel Paese. Il Wafd el Misri definisce falsa l'amicizia degli inglesi e scrive: « Gli egiziani si sono illusi dopo la conquista dell'Abisslnia che gli Inglesi fossero divenuti amici dell' Egitto, Invece sono peggio di prima ». Gli ambienti intemazionali di Cairo seguono col massimo Interesse la nuova piega della politica egiziana. L'assicurazione mista crescerne a capitale i dell' La morte di Tewfik pascià Cairo, 7 marzo. Si apprende che l'ex-primo ministro Tewfik Nessin Pascià è morto questa notte improvvisamente in seguito ad una crisi cardiaca. Il bimbo rapito Un nuovo appello del padre ai rapitori New Rochelle, 7 marzo. Il padre di Peter Levine ha fatto pubblicare poco prima di mezzogiorno una nota nella quale fa appello ai rapitori perchè si mettano in contatto con l'avvocato della famiglia Levine. Il disgraziato padre assicura i rapitori che sono false le voci secondo cui la polizia o altre autorità avrebbero deciso di avocare a sè tutta la faccenda e garantisce piena libertà d'azione ai rapitori per mettersi in contatto con lui. 30 morti e 250 feriti in uno scontro ferroviario presso Tarragona Barcellona, 7 marzo. Un grave scontro ferroviario fra un treno passeggeri e un merci si è verificato ieri sera presso la stazione ferroviaria di Reus, a poche miglia a ovest di Tarragona; si sa che vi sono stati trenta morti e duecentocinquanta feriti, diversi dei quali versano in condizioni disperate. DELLE IUINMZM Le situazioni delle famiglie e dei singoli assumono spesso degli aspetti speciali, che portano ad esigenze economiche diverse dalle normali. L'ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI si è preoccupato di ciò e quindi, a fianco delle forme assicurative fondamentali, ne ha creato numerose, altre adatte a meglio fronteggiare questi casi particolari. Oggi illustriamo la forma Mista crescente a capitale raddoppiato la quale provvede alla costituzione di un capitale, di cui l'assicurato potrà liberamente di» sporre dopo trascorso il periodo di tempo convenuto e offre inoltre speciali garanzie nel caso -di morte dell'assicurato dopo il periodo di pagamento dei premi o prima della scadenza di tale periodo. ESEMPIO Un commerciante DELL'ETÀ' DI 30 ANNI desidera disporre al suo 55" anno di L. 25.000 e intende inoltre che i suoi eredi ricevano una somma pari almeno a L. 25 mila dopo la sua morte, in qualunque momento essa avvenga. A tale scopo stipula con l'ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI un contratto in forma « Mista crescente a capitale raddoppiato », impegnandosi a pagare, AL MASSIMO PER 25 ANNI, un premio annuo di L. 1280. Egli acquista con ciò la sicurezza: 1) di riscuotere L. 25.000, se sarà in vita alla scadenza del contratto; 2) di garantire agli eredi, fn caso di sua morte DOPO il periodo di pagamento dei premi, la immediata riscossione di L. 25.000; 3) di garantire agli eredi, in caso di sua morte PRIMA del termine di pagamento dei premi, l'incasso immediato di una somma base di L, 25.000, aumentata di tante volte L. 1000, quanti risulteranno gli anni trascorsi dalla data di effetto dei contratto, considerando per intero l'anno incominciato. Se, ad esempio, nel caso considerato, l'assicurato venisse a mancare dopo 14 anni e sei mesi di durata del contratto, gli eredi riscuoterebbero L. 25.000 più L. 15,000 e cioè complessivamente la somma di L. 40.000 "PRAEVIDENTIA" S. A. Assicurazioni - Riassicurazioni - Capitalizzazioni ROMA - Via XX Settembre 5 La truffa a Von Osiietzki Il Manow condannato a due anni e 8000 marchi di multa Berlino, 7 marzo. Si è chiuso oggi al tribunale di Berlino 11 processo Intentato con tro il nominato Kurt Manow per truffa a carico del premio Nobel Karl von Ossietzskl che era accusato di aver carpito la più gran parte dell'Importo del premio stesso. Il Manow è stato condannato per 11 reato attribuitogli in concorrenza col reato di esportazione clandestina di divise, a due anni di ergastolo, a tre di perdita dei diritti civili e a ottomila marchi di multa, CHE COSA E' LA CAPITALIZZAZIONE? La realizzazione perfetta del risparmio: la formazione cioè, al termine di un periodo prestabilito, di un capitale pari al cumulo delle somme versate e del relativi Interessi composti. VANTAGGI DELLA CAPITALIZZAZIONE: Invariabilità di un conveniente tasso d'Interesse (4 e 4 1%) per tutta la durata del contratto (tino a 25 anni). CARATTERISTICHE DELLA CAPITALIZZAZIONE: Polizze nominative e al portatore (trasmissibili senza alcuna formalità). APPLICAZIONI DI PARTICOLARE CONVENIENZA: Investimento di fondi spettanti a minori, costituzione di dote, garanzia di nuda proprietà, ricostituzione di capitali, ecc. ESEMPIO Con una polizza a premio annuo, versando L. 1.154,40 all'anno, dopo 25 anni, la Società pagherà L.IRC BO.OOO Con una polizza a premio unico, versando L. 33.277.90 una volta tanto, dopo 25 anni la Società pagherà L'ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI GARANTISCE INTEGRALMENTE LE POLIZZE rnrt.T|^ PS/EVIEENTIA. L'inesplicabile mistero delle "confessioni,, di MoscaDICHIARAZIONI DI CHAMBERLAIN sulle conversazioni con Berlino