Oggi lord Perth parte per Roma di Leo Rea
Oggi lord Perth parte per Roma Oggi lord Perth parte per Roma Im'ambasciatore ricevuto in udienaca «fa JRe Giorgio Londra, 4 marzo. Sulla scena della politica internazionale, il sipario è calato, ma si odono dietro di esso i colpi e i rumori dei macchinisti che preparano fondali, quinte, luci per il prossimo atto. I negoziati che stanno per aver inizio a Roma, sono indubbiamente centro dell'attenzione mondiale, tanto per l'importanza dei problemi che saranno discussi, quanto perchè mirano a distendere e a consolidare la distensione di una situazione che, per oltre due anni, è stata pericolosamente anormale.Possibili negoziati con Berlino Tuttavia l'attenzione .dei circoli diplomatici e giornalistici londinesi tende come sempre a scoprire quello che non è ancora — come invece sono i negoziati di Roma — fatto acquisito: più che discutere di quanto è accaduto oggi, si parla di quello che accadrà domani; cosicché i discorsi del giorno almanaccano su possibilità che si aprano tra Berlino e Londra negoziati paralleli e conseguenziali a quelli di Roma. Non c'è dubbio che si sta tentando di giungere ad una intesa " preliminare: il colloquio fra Hitler e l'ambasciatore, britannico, la prossima visita del Ministro degli Esteri von Ribbentrop, che verrà a Londra ufficialmente per prendere congedo, inufficialmente per rinnovare i contatti col Governo britannico, sono due battute della fase preparatoria. Assisteremo presto al passaggio dalla fase preparatoria a quella negoziatoria? Se da parte inglese c'è buona volontà, si dovrebbe dare una risposta affermativa. Abbiamo parlato di buona volontà da parte inglese perchè è Londra che ha molto meno da chiedere che da dare,0 diciamo più precisamente, da restituire. Si dovrà parlare delle colonie. A questo proposito è interessante notare come il «Manchester Guardian », in una nota del suo collaboratore diplomatico, stamane ammette le ragioni per cui l'Inghilterra ha finora tenuto duro. Dopo aver scritto che la richiesta tedesca non è mal stata( nè respinta nè accettata da Londra, il giornale scrive: «Le obbiezioni per una restltuzionale integrale delle colonie ex-tedesche, sono considerate a Londra insormontabili per ragioni fra le quali non sono ultime quelle strategiche ». Questo breve periodo rivela un fatto: che nell'opinione del «Manchester Guardian », che non è necessariamente quella del Governoalla Germania si possono restituire le colonie del golfo di Guineaforse quelle date in mandato all'Unione sud-africana, ma maquelle che danno sull'Oceano Indiano. Questo significato si deve attribuire al vocabolo « integrale » messo In relazione alle vie strategiche delle ex-colonie tedesche in Africa. La conclusione che 11 giornale trae da queste premesse è che le possibilità di un accordo anglotedesco sono da confinare nel regno dei sogni. f Pazzia collettiva i Quanto ad una delle contropartite che l'Inghilterra potrebbchiedere '— rientro della Germania nell'ovile, sia pure- riformato di Ginevra — vi sono, oltre alla dichiarazione fatta da Berlino igiorno dopo l'uscita dell'Italia dalla S. d. N., indicazioni da fontinglese che possono aprire la stra da a qualche speranza di resipi scenza e di realismo. L'EveninNews stasera pubblica un editoriale intitolato < Pazzia coattiva » che comincia riproducendo lcontro-mozione che sarà presentata lunedi alla Camera dei Comuni durante la discussione su« Libro Bianco » della difesa, oper dirla in parole più chiare, suprogramma di armamenti. « La Camera — dice questa con tro-mozione — persuasa che la salvezza del paese può' essere otte nuta soltanto mediante la sicurezza collettiva e essendo pronta a provvedere gli armamenti necessari per tale politica, condanna glstanziamenti per'immensi armamenti accompagnati da una politica estera che non può appro vare... ». « Tutte queste sciocchezze — scrive il giornale citato — non sono scritte su un giornale umoristico, ma saranno sostenute dall'opposizione in Parlamento. La Società delle Nazioni vuol dirsemplicemente noi; soltanto un'altra grande potenza, la- Francia, fa parte della Lega, e la Francia non è in condizioni di esporre se stessa per alutare una qualsiasi altra nazione. Toccherebbe a noi, secondo 11 partito socialista, provvedere alla sicurezza della dispersa mescolanza di Stati minori, tra1 quali la Cecoslovacchia è attualmente il meno sicuro. Ancora una volta ci si vorrebbe far fare la parte del policeman universale »Rivolgendosi al contribuenti, quali se trionfasse l'idea dei socialisti dovrebbero provvedere ad ulteriori armamenti (e, aggiungiamo noi, non solo a comperarli ma inevitabilmente anche ad adoperare le armi) il giornale prosegue«Non è forse da preferire la politica di Chamberlain, quella damichevoli trattative con i pawsche non vogliono saperne della Sd. N. e di amichevoli sistemazionche devono condurre non a spendere altri miliardi per fare il castigamatti per conio di Ginevrama a quelle buone relazioni internazionali che i nostri socialist sembrano tanto decisi nel non volere ? ». Da parte sua lo Standard scrive stasera che il riavvlclnamento anglo-tedesco è stato ritardato da una combinazione di orgoglio e di pregiudizi: un malinteso di orgoglio che ha portato finora l'Inghilterra, per paura di essere giudicata debole, a fare delle ingiustizie; pregiudizi contro i regimi adottati da altri paesi. ' Domani 11 conte Perth partirà da Londra- Ver rientrare a Roma dove arriverà domenica sera: il regio ambasciatore straordinario e plenipotenziario presso la capitale italiana è stato ricevuto in udienza da re Giorgio VI che lo ha trattenuto per oltre un'ora. Leo Rea
Persone citate: Chamberlain, Giorgio Londra, Giorgio Vi, Hitler
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