Il ritorno del Duce a Roma

Il ritorno del Duce a Roma Il ritorno del Duce a Roma Roma, 3 marzo. Dopo l'appello fascista dello Scomparso, il Duce ha lasciato la nave Puglia ed è ridisoeso nel cortile' dello « Schifamondo » insieme ai familiari, con i quali si è intrattenuto brevemente rivolgendo loro parole di conforto. Quando poi il Capo è riapparso sulla Piazzetta dei Caduti per risalire in automobile e lasciare, con il suo seguito, Gardone, diretto a Desenzano, e da qui subito raggiungere Roma, s'è rinnovato silenziosamente il devoto saluto del popolo. Il Duce, di ritorno da Gardone Riviera, è giunto a Roma alle 18,20. Alla stazione di Termini è stato ossequiato dal Presidente della Camera S. E. Costanzo Ciano, dal vice-presidente del Senato on. Guglielmi, da ministri e sottosegretari di Stato, dal Prefetto, dal vice Segretario del Partito on. Serena, dal vice Governatore di Roma e da altre autorità e gerarchie. All'uscita dalla stazione, la folla che attendeva nel piazzale ha reso omaggio, salutando romanamente il Duce che, salito in' automobile, col Sottosegretario di Stato generate Teruzzi, si è allontanato. ,. ,",>• Col .Duce hanno fatto ritorno anche il Ministrò' degli Esteri conte Galeazzo Ciano, il Ministro Segretario del Partito on. Starace e il Ministro della- Cultura popolare on. Alfieri. Al Duce :é. pervenuto da New York il seguente telegramma di Ugo Venterò D'Annunzio:. . < Commosso' per gli onori che, per volontà di V. E., si stanno tri butando alla memoria del mio adorato Padre, desidero esprimerLe ora la mia profonda . devota gratitudine. Giungerò in Patria il 16 corrente e oso sperare che V- E, vorrà consentirmi di esternarLe, allora, tutti 1 miei sentimenti >. Nel Sacrarlo dei Caduti,- eretto nella chiesa di Magnanapoli stamane è stata celebrata una Messa di suffragio per Gabriele d'Annunzio, ad iniziativa, e alla presenza dei Legionari di Ronchi e di Fiume residenti a Roma, cosi spiritualmente presenti alle onoranze funebri che, in quella medesima ora, si svolgevano al Vittoriale, Al Ministro Bottai sono giunti i seguenti telegrammi: Dal Mini stro dell' Educazione Nazionale francese: « Profondamente commosso della dipartita di Gabriele D'Annunzio, che fu non soltanto una grande figura della storia delle lettere del suo Paese, ma altresì un fedele amico della nostra lingua e della nostra cultura, saluto questo glorioso destino ed esprimo al Popolo italiano l'assicurazione delle mie vive condoglianze. — Zay >. Dal Direttore dell'Accademia di Francia in Roma: « Nel lutto che colpisce le lettere e la Nazione italiana vi prego gradire i sentimenti di condoglianza dolorosamente commossi dell'Accademia di Francia a Roma. — Jacques Ibert ». Sono inoltre pervenuti a S. E Alfieri, nella sua qualità di.presidente onorarlo della Confederazione internazionale autori < scrittori, i seguenti telegrammi « Profondamente commossa per la morte di Gabriele D'Annunzio, la Confederazione internazionale degli autori vi prega di gradire le sincere condoglianze per la grave perdita subita dall'Italia nella persona del Poeta, che fu una delle più nobili espressioni Uriche del genio umano. Gli autori spagnoli uniscono il loro dolore immènso al dolore dell'Italia e del mondo intero per la morte di Gabriele D'Annunzio. —José Cadetta, consigliere della società generale degli autori di Spagna ». A S. E. Alfieri è pervenuto poi il seguente telegramma: « I giornalisti associati di Madrid si uniscono al lutto dell'Italia' e delle lettere latine per la morte di Gabriele D'Annunzio. — Victor De La Seme, vice-presidente dell'Associazione della stampa di Madrid ». All'on. Delcroix sono pervenuti i seguenti telegrammi dei capi delle Associazioni combattentistiche di Francia e del Belgio: < Apprendendo la morte di Gabriele D'Annunzio, grande soldato dell'interventismo Italiano, l'Unione dei combattenti Francia-Italia tiene ad attestare al mutilati e ai combattenti italiani la partecipazione fraterna dei combattenti e mutilati francesi al loro lutto profondo. — André Gervais ». «Interprete della Associazione generale dei Mutilati francesi, invio la espressione del nostro profondo dolore per la morte di-Gabriele D'Annunzio, immortale Poeta e apostolo della latinità. — Henri Leveque ». € Mi inchino con reverenza e profonda tristezza dinanzi alle spoglie mortali di Colui che nella azione esaltatrice annunciava fin dal 1915 la grandezza dell'Italia sempre cara a tutti 1 cuori amanti della bellezza e del progresso. — Achille Reisdorff, presidente Mutuati del Belgio ». Continuano pure a giungere alla Reale Accademia d'Italia numerosissimi telegrammi esprimenti il cordoglio del mondo per la morte del Poèta. Al Generale Valle, Gabriele D'Annuncio aveva recentemente inviato per la Festa della Madonna di Loreto una nobilissima lettera che solò oggi viene pubblicata. La lettera dice: « Oggi 10 decembre ricorre la Traslazione della Santa Casa di Loreto che nel pieno ardore della guerra flu da me proposta al riconoscimento degli aviatori e dichiarata Tutelare degli aviatori in guerra e in pace. Son certo che in tutti i miei fedeli compagni vige l'onoranza alla Vergine alata che in Dalmatìam prius deinde in agruìn Lauretanum translata fuit. « Io oso oggi ricordarti la data miracolosa perchè tu richiami i nostri aviatori a mirare irraggiate di tantsi gloria votiva le acque degl'Adriatico nostro in perpetuo. •« Il grande reliquiario delle Vittorie celesti, fortificato nel Vittoriale della nostra insonne devozione, è stanotte illuminato in onore della Patrona memorabile. « Noi qui veglieremo nella fede e nelFamore, attendendo la parola del Gran Consiglio e anche la tua. « Ti abbraccio e ti son grato. « Gabriele: D'Annunzio aviatore del Cominciamento.e della Fine ». 10 Decembre 1937.