Un articolo di J. E. Ciano su una rivista tedesca

Un articolo di J. E. Ciano su una rivista tedesca ss e Roma-Berlino Un articolo di J. E. Ciano su una rivista tedesca Berlino, 1 marzo. L'odierno numero della rivista Wille un Macht (Volontà e potenza), organo dell' organizzazione giovanile hitleriana, si apre con un articolo di S. E. il Ministro degli Esteri italiano conte Ciano dal titolo « L'asse ». L'articolo ricorda i due discorsi memorabili con cui lo scorso settembre al Campo di Maggio il Ftlhrer e il Duce espressero la base storica e il contenuto deale della solidarietà che lega la Germania nazista e l'Italia fascista. « Le parole del Campo di Maggio — scrive il conte Ciano — sono rimaste profondamente incise nel cuore di ognuno dì noi — sintesi e principio di quell'opera che 'anno innanzi il Duce aveva vigorosamente definito in una formula, l'asse Roma-Berlino, divenuta la formula storica che ha fissato per oggi e per domani il saldo legame che unisce le nostre due Nazioni. Questo legame ha inspirato e diretto anche la costante fiduciosa e reale collaborazione dell'Italia e della Germania nel campo della politica internazionae. Le prove della realtà, le sole che veramente contino, hanno mostrato come questa collaborazione sia radicata nelle nostre due Naioni, risponda ai loro interessi torici e rappresenti una sicura garanzia di stabilità e di pace in Europa. « In una Europa divisa da geosie e sospetti, Italia e Germania — prosegue l'articolo — hanno inteso che una vera amicizia fra i popoli deve trovare il suo primo ed essenziale fondamento nella comune volontà di intendere e di rispetare mutuamente le loro elementari esigenze di vita e che dove queste esigenze siano violate e compresse non vi può essere nè pace, nè fiducia, nè sicurezza per alcuno. La Germania intese, mentre il resto dell'Europa cercava di strangolare l'Italia, la necessità che aveva l'Italia di creare ai suoi figli un impero in Abissinia. L'Itaia ha proclamato alto e apertamente la necessità che il popolo tedesco abbia il posto che gli spetta nel suolo africano. Esempio l'uno e l'altro di quella solidarietà che deve unire i popoli civili e con la quale la Germania e l'Italia servono di là dei propri interessi, gli nteressi della pace in Europa, quella che il Duce ha chiamato « la pace vera e feconda che non gnora ma risolve i problemi della convivenza fra i popoli >. In questa comunità di intenti è il fondamento della collaborazione politica talo-tedesca e nella solidarietà civile delle due Nazioni l'asse Roma-Berlino trova il suo significao più pieno e più alto. Questa soidarietà si è realizzata vigorosamente in quest'anno nella lotta contro il bolscevismo, nella ferrea barriera che Italia e Germania hanno costituito per opporsi alla pressione minacciosa di quella ondata di ferocia, di fame e di sangue che nell'estremo occidente europeo ha investito la Spagna e nell'estremo oriente dell'Asia ha nvestito la Cina. Un solenne patto al quale è legato il nome di Gioacchino von Ribbentrop unisce a Germania, l'Italia e il Giappone n quest'opera di resistenza e di difesa nella quale sono rivendicati gli essenziali valori spirituali dela nostra civiltà. « E in terra di Spagna volontari taliani e volontari tedeschi combattono gli uni a fianco degli alri, mostrando con quale decisione la gioventù dei nostri due Paesi sappia servire la causa alla quale essa si è votata. « L'amicizia italo tedesca — conclude l'articolo —, ha un profondo contenuto ideale. Ciò hanno profondamente inteso coloro che questa amicizia hanno preparata e che quotidianamente e fiduciosa mcìit e lavorano nel suo spirito guardando all'avvenire delle due nazioni. Più di tutti essi vogliono che essa sia radicata nel cuore della Gioventù hitleriana e della Gioventù del Littorio, che le nazioni si perpetuano nella giovinez¬ za ed è nei loro più giovai» figlche si interpreta e si realizza la loro grandezza ». L'articolo del conte Ciano viene pubblicato dalla rivista nel testo italiano al quale viene fatta seguire la traduzione in tedesco. La rivista pubblica pure l'effigie del Duce e del conte Ciano riproducendo sull'intera pagina le belle opere di scultura fatte rispettivamente dal prof. Thorak e da Francesco Messina. In questi circoli politici l'articolo del conte Ciano ha vasta eco: la indistruttibile realtà dell'asse Roma-Berlino vi appare tracciata in sintesi vigorosa e in termini di cristallina chiarezza si da costituire — si osserva — il più felice commento all'annuncio ufficiale sui festeggiamenti che l'Italia prepara per il Ftthrer. Accesso nazionalista in Egittoper un vasto armamento Nahas accusato di aver sottratto documenti di Stato Cairo, 1 marzo. I giornali hanno ripreso oggi la campagna allarmistica circa le pretese minacce gravanti sopra l'Egitto allo scopo di concludere con la necessità politica di un forte armamento. Il governativo Balagh stasera scrive un lungo articolo prendendo lo spunto dagli argomenti del Times e del Tempsmeravigliandosi che l'Italia pur dopo aver smentito le sue pretese circa il Canale abbia negato pure l'intenzione di ritirare le truppe dalla Libia considerate un perico lo permanente per l'Egitto. Si ha la netta impressione che la campagna sia condotta allo scopo dbattere il ferro caldo del pretesto di chiedere l'immediata realizzazione di un grande esercito giù stificando le forti spese che graviteranno anche sulle collettività straniere. La premura egiziana è tanto più sentita in quanto si è avuto in questi ultimi giorni consigli da fonte inglese di moderazione nel programma militare. II Balagh scrive: « Dobbiamo armare. Ci umilia il ricórrere alle truppe inglesi per la difesa del nostro territorio. Che cosa è la nostra indipendenza se non siamo in grado di difenderla noi stessi?»A questa campagna giornalistica si collegano atti del governoGià il Consiglio dei Ministri in una lunga seduta ha votato i crediti per eseguire tutte le misure necessarie per portare l'efficienza dell'esercito al massimo consentito dalle possibilità della nazione. Considerata la gravità della situazione internazionale ha deciso tra l'altro di porre la scuola militare in grado di dare entro due anni un contributo annuale di ottocento nuovi ufficiali. Inoltre una commissione di esperti anglo-egiziani ha iniziato lavori d'ispezione sui luoghi.per l'elaborazione di un piano di difesa della costa del Mediterraneo' con particolare riguardo a Porto Said, Alessandria e Marsa Matruh. Un altro argomento del giorno è il « furto di Nahas » come lo definiscono i giornali della sera. Si tratta che Nahas quando ha lasciato il governo ha portato seco documenti segreti attinenti l'esecuzione del trattato anglo-egiziano riguardanti particolarmente la difesa nazionale, sottraendoli agli archivi di Stato. L'attuale Premier Mahmud ha invitato Nahas a consegnare i documenti, altrimenti sarebbe costretto a ricorrere all'autorità inglese per averne copia. Nahas ha consegnato una parte e ha trattenuto altri importanti documenti affermando che li consegnerà soltanto ad elezioni terminate. Mahmud in proposito ha avuto un colloquio con l'ambasciatore inglese. La faccenda ha sollevato grande rumore e curiosità. Il Mohattam segnala nuovi bombardamenti inglesi della tribù ribelle Hamum nell'Hadramaut. A. L.