Il conte Ciano fra le Camicie Nere e il popolo torinesi

Il conte Ciano fra le Camicie Nere e il popolo torinesi4 - LA STAMPA - Martedì 1 Marzo 1938 - Anno XVI Le visite alla «3 gennaio", ai quotidiani, a Casa Littoria - // simbolico dono del Federale Con i vecchi squadristi - La spettacolosa adunata dì piazza Carlo Alberto - Le acclamate parole del Ministro - L'affettuoso fervido saluto dei fascisti alla stazione di Porta Nuova 9 La giornata di ieri faustissima per Torino per la presenza delle LL. Maestà il Re Imperatore, la Regina Imperatrice e dei Principi della Real Casa, è stata particolarmente palpitante per il vecchio Fascismo torinese e per tutte le Camicie Nere. Galeazzo Ciano di Cortellazzo,Ministro degli Esteri e squadrista della Rivoluzione, ha visitato la nostra città dopo aver assistito quale Notaio della Corona al fausto avvenimento nuziale che ha allietato la casa del Duca di Genova. Nelle ore che Galeazzo Ciano ha trascorso a Torino ha sentito sen. za dubbio palpitare attorno a sè l'anima forte, fiera ardente della città che fu definita piazzaforte della Rivoluzione ed in cui lo spirito fascista permea di sè uomini e cose ed indirizza ogni attività, ogni pensiero, ogni iniziativa verso quelle mète che il Duce ha indicato al popolo italiano. Torino è sensibilissima alla, gloria guerriera; la sua cittadinanza ha salutato in Galeazzo Ciano un valoroso per virtù personale e per tradizione famigliare, lo squadrista della disperata che ha rinnovato del primo padiglione, Galeazzo Ciano percorre il corridoio che unisce questo al padiglione superiore che si intitola al nome glorioso di Vittorio Emanuele UE. Egli visita due piani di camerate dove tutto è luminoso lindore, chiarezza e pulizia e sale poi al « solarium » e ne percorre la vasta terrazza vetrata soffermandosi ad ammirare il meraviglioso panorama che di lassù si contempla. Sulla grande terrazza che è dominata dall'imponente mole della statua del Duce, opera del senatore Rubino, il Ministro si sofferma tra i bimbi che sono ordinati in perfetti manipoli. Dalle schiere, infantili si levano i canti della Rivoluzione e le note degli inni della Patria vi si odono risuonare solenni. Galeazzo Ciano che si era soffermato nella gradinata che domina il terrazzo scende in mezzo ai bimbi. Uno di essi, un nero Balilla, Antonio Bodon, esce dalle file, gli si presenta innanzi irrigidendosi nel saluto romano. Il Ministro se lo fa venire vicino, gli poggia le mani sulle spalle. Al gesto affettuoso il bimbo arrosisce per la sorpresa e poi con il fiato grosso per l'emozione lo prega di e poi scende nel piazzale dell'Impero ove - sono le automobili. Dall'alto della terrazza i bambini affacciati al parapetto gridano grldano con quanta voce hanno il nome del Duce; lo strepito dei motori è superato dallo squillare di quelle voci infantili la cui eco segue ancora la macchina mentre questa si allontana. Il Ministro, prima di lasciare la colonia esprime al Federale Gazzotti con affettuose parole tutta la sua ammirazione per questa magnifica realizzazione veramente degna delle luminose tradizioni del Fascismo torinese. Il corteo delle automobìli, percorre i corsi Fiume e Moncalieri, imbocca il corso Regina Margherita, svolta ■ in ' corso Valdocco e raggiunge la sede del giornale la Gazzetta del Popolo dinnanzi alla quale sulle banchine del viale si assiepa una folla che acclama Galeazzo Ciano. Manipoli di Camicie nere del Gruppo'fascista del giornale e rappresentanze di camerati del Gruppo Arnaldo Mussolini . sono schierate ai lati dell'ingresso. A ricevere il Ministro li. MINISTRO,. ATTORNIATO MENTRE RICEVE DAL nei cieli d'Africa le più luminose imprese di ardimento. La figura di Galeazzo Ciano, popolarissima in tutta Italia e resa ancor più simpaticamente nota dai recenti avvenimenti internazionali, rappresenta infatti lo spiritò eroico delle generazioni squadriste; perciò in lui Torino ha salutato l'espressione della nuova Italia vittoriosa e imperiale. Dopo la solenne cerimonia del mattino, a cui S. E. Ciano ha partecipato, la giornata torinese del Ministro segna parecchi altri avvenimenti tutti profondamente significativi. Appena terminato il pranzo degli sponsali a Corte, S. E. Ciano si reca all'Albergo Principi di Piemonte ove ha preso stanza nella giornata. Poco dopo il conte Ciano, accompagnato dal Federale Gazzotti è dal Podestà ing. Sàrtirana si reca a salutare alla stazione di Porta Nuova le Loro Maestà che alle ore 16 hanno lasciato Torino. Le ore che sono -poi seguite S. E. Ciano le ha dedicate completamente, affettuosamente al Fascismo Torinese. Sempre accompagnato dal Federale e dal Podestà, il conte Ciano si reca sulla collina a visitare la colonia 3 Gennaio, questa grande mirabile realizzazione del Fascismo Torinese che desta sempre per chi la percorre pur già conoscendola, la' più viva incondizionata ammirazione perchè oltre l'imponenza dell'opera è lo spirito che l'ha suggerita che sorprende e commuove. Dinnanzi all'ingresso principale si trovano ad attendere il Ministro alcuni gerarchi. Sono presenti il vice Federale Gial, il Federale amministrativo dott. Meda, il console Salvetti, vice comandante della G.I.L. Avanguardia, il ca". Ducato dell'ufficio colonie della Federazione, la professoressa Balbis Garrone, direttrice didattica, il cav. Dominici, direttore della colonia, le insegnanti, le assistenti ed il personale. Due manipoli di Balilla e di Piccole Italiane sono schierati ai lati dell'ingresso e quando il Ministro scende dalla macchina, scattano nel saluto romano. Galeazzo Ciano di Cortellazzo, che veste la divisa di luogotenente generale della Milizia, passa in rassegna le schiere giovanili; quindi il Federale gli presenta i suoi collaboratori e lo guida verso la scala che adduce al padiglione Benito Mussolini. Quando già il Ministro ha salito la metà di una rampa, un Balillino con spontaneo slancio eleva un saluto con chiara voce allo squadrista Ciano. Egli si volta sorridente e gli fa un amichevole cenno con la mano. I bimbi lieti riprendono in coro il grido di saluto. Accompagnato dal direttore della colonia e seguito dalle personalità, il Ministro degli Esteri Inizia la sua visita alla colonia dal grande salone del refettorio, che si apre direttamente sui giardini. Le tavole sono tutte preparate e l'aspetto della vasta sala è veramente bello. Quindi Galeazzo Ciano passa nelle ampie luminose cucine ed ammira vivamente l'ordine e la pulizia con cui sono tenute ed il perfetto funzionamento di tutti 1 servizi annessi. E' ora la volta delle aule - che sono visitate dal Ministro il quale si sofferma a leggere sulle lavagne le frasi del Duce che ivi sono state scritte dai bimbi e ad osservare i disegni con cui le in- . segnanti illustrano le loro lezioni. Dopo aver percorso la palestra, la saia ricreazione, le terrazze DAL FEDERALE, DAL' PODESTÀ' E DAL SEN. AGNELLI, NOSTRO DIRETTORE L'OMAGGIO DE. « LA - STAMPA » dire al Duce di venire a Torino tra 1 Balilla che Lo attendono con 11 più fervido affetto. Al piccolo il Ministro affabilmente promette di dire al Duce-tutto l'amore dei Balilla torinesi e gli esprime la sua convinzione che il Duce verrà a Torino. I bimbi con alte acclamazioni al nome di Mussolini gli dicono tutta la loro gioia e la loro riconoscenza. , ' La visita, è compiuta; ancora Galeazzo Ciano si sofferma un poco ad ammirare lo splendido panorama di Torino vista dall'alto avanzano S. E. Vallaurl, l'on. Ennio Maria Gray, il direttore onorevole Amicucci e l'avv. Pacces. Nel salone d'ingresso è schierata tutta la famiglia del giornale. Il Ministro gradisce l'omaggio 'di un artistico fermacarte d'argento, dopo aver minutamente visitato il giornale lascia il palazzo di corso Valdocco e si reca attraverso le vie del centro a visitare La Stampa. Lungo il percorso i cittadini che riconoscono dietro i cristalli della macchina il forte viso di Ciano, salutano ed applaudono. Al nostro Giornale Alle 17,15 circa, S. E. Galeazzo Ciano, accompagnato dal Segretario Federale Piero Gazzotti, da) Podestà Ugo Sàrtirana, dal commendatore Anfuso, dal console Belila e dal marchese D'Ajeta,' giunge alla sede del nostro Giornale. A riceverlo sono, eoi senatore Agnelli e il gr. cr. prof. Valletta, il Fiduciario del Gruppo fascista La Stampa e nostro direttore dott. Alfredo Signoréttl, 11 gr. uff. Cesare Fanti; direttore amministrativo; i consultori del Gruppo Avenati, Marco, Serra, Stradella, Verani e Vigna» i..capi settore e i capi nucleo e una squadra che rendeva gli onori. A ossequiare il Ministro era pure il Fiduciario del Gruppo « Mario Gioda » avv. Rossi, alla testa d'un manipolo di vecchie Camicie Nere decorate della medaglia della Marcia su Roma. L'Agenzia Stefani era rappresentata dal suo direttore per il Piemonte comm. Grassini. Fatto segno a fervide manifestazioni S. E. Ciano di Cortellazzo è quindi salito al .primo piano ed ha fatto il suo ingresso nel Salone, dove, tra altissime acclamazioni e il grido scandito di «Du-ce! Du-ce! », al suono e al canto di « Giovinezza », era a salutarlo la famiglia di lavoro de La Stampa al completo. In prima fila i nostri. mutilati di guerra, i decorati al Valor Militare, della Marcia su Roma, della Stella ài merito del lavoro; tutti i redattori, fra cui il capo del Servizio romano dott. Baroni e 11 capo del Servizio parigino dott. Pettinato, gli impiegati, le maestranze. Dappertutto scritte inneggianti al Duce, e massime del grande Capo. A nome di tutti, dopo aver ordinato il saluto al Duce, 11 dottor Signoretti ha espresso all'Ospite un fervido ringraziamento per la sua ambita visita, porgendogli in dono un artistieo-porFasigarette recante incise, in «facsimile», le pagine de La Stampa che ricordano i fatti e gli episodi più sallenti della vita di statista e di combattente del giovane Ministro. Il conte Ciano, dopo aver avuto cordiali parole di ringraziamento per il gradito omaggio, ha formulato il voto più bello per tutti noi: che sia dato alla famiglia- dé La Stampa di poter sempre servire con ardente fede e ferrea energia la causa del Dv.ce e della Rivoluzione Fasciata, parole che hanno suscitato una nuova ondata di ardenti acclamazioni al Duce. Quindi l'Ospite è passato ad effettuare una minuziosa visita ai diversi reparti del nostro Giornale,, redazione, amministrazione, uffici di archivio, stazione radiò e telefoto, tipografia, ovunque sostando con interèsse ed esprimendo agli accompagnatori il suo vivo compiacimento. E' poi sceso nel salone della rotativa dove ha esa¬ minato con particolare interesse 11 gigantesco macchinarlo di cui il nostro direttore gli ha illustrato punto per punto il funzionamento, tra il compiaciuto, fervido raccoglimento delle maestranze. Quindi, effettuata pure un'attenta visita all'attiguo reparto della spedizione, S. E. Galeazzo Ciano ha lasciato la sede de La Stampa, tra il ripetersi di fervorose espansioni di devota simpatia e di profonda gratitudine, nonché del grido altissimo, ispirato dalla nostra fede, dalla nostra passione di giornalisti militanti sotto il segno del Littorio, di « Vìva il Duce! ». L'anima della città ' La macchina del Ministro esce sulla via Bertolà dopo aver percorso la salita sotterranea che congiunge i reparti di spedizione del nòstro giornale con la via e raggiunge la Federazione. L'aspetto che presenta via Carlo Alberto su tutto il fronte della Casa Littoria è veramente imponente. Lungo un lato della strada sono schierati manipoli di vecchie Camicie nere che hanno partecipato alla Marcia su Roma o che sono inscritti al Partito prima della storica data del 28 ottobre. Gli squadristi, che sono agli ordini del centurione Racca, sono tutti in camicia nera e per unica decorazione portano sul petto la medaglia dal nastrino giallo-cremisi della Marcia su Roma; levato alto, impugnato saldamente, luccica nelle loro mani il pugnale squadrista. Dinanzi al .portone d'Ingresso sono i gloriosi feriti fascisti con a capo il Fiduciario della Associazione camerata Perez. Il Ministro Ciano percorre il fronte dello schieramento: giunto' dinanzi ai feriti fasciti Ciano si ferma un istante a salutare il console Candelorl, comandante le. squadre d'azione di Roma e si intrattiene un momento con il vecchio tamburino sardo Strucchi, ferito nell'eccidio di Casale. Percorso il fronte dello schieramento del vecchi fascisti, Galeazzo Ciano passa in rassegna dei manipoli di Gioventù Italiana del Littorio. Sono dei pre-avieri, dei pre-marinari e dei moschettieri, tutti in perfetta divisa; marzialmente presentano le armi al Ministro che attentamente li osserva. Lo spettacolo è veramente eccezionale ed entusiasmante. Faccia a faccia, ordinati disciplinatamente in schiere, sono coloro che per primi seppero comprendere la grandezza di Mussolini e le idealità del Fascismo ed 1 giovani che sono chiamati a tramandare nel tempo queste idealità e le grandi conquiste del Regime. Vecchio glorioso squadrismo che ha conosciu¬ to tutti gli ardimenti e le più dure battaglie; forte giovinezza littoria che ha già dato prova, nella conquista dell'Impero di essere degna del precursori. Il Ministro Ciano è visibilmente soddisfatto di questa eccezionale adunata. Egli osserva con sguardo lampeggiante le schiere dei giovani; sono tutti irrigiditi nell'attenti in perfetta formazione. Impugnano saldamente le armi che oggi si addestrano ad adoperare oer essere pronti in qualsiasi istante agli ordini del Duce. Mentre 11 Ministro passa dinanzi ai, manipoli viene di volta in volta accolto con il rapido scattante grido fascista: «A noi!». Gli squadristi inneggiano al Duce ad alta voce con ritmo scandito. Al Sacrario dei Caduti Nella Casa • Littoria Galeazzo Ciano entra mentre le trombo squillano le note di attenti. Subito il Ministro degli Esteri, accompagnato da Piero Gazzotti e da altri gerarchi, si reca nel Sacrarlo del Caduti ove sosta in religioso raccoglimento dopo aver deposto dinanzi all'altare una corona d'alloro. Poi accompagnato anche da S. E. il generale Vercelllno, comandante 11 Corpo d'Armata, e dal generale Gamaleri, comandan te la Divisione, 'scende nella cripta preparata per accogliere le gloriose salme dei Caduti Fascisti Torinesi e vi si trattiene alcuni minuti vivamente ammirando le belle sculture e il raccolto religioso ambiente. Il locale sotterraneo è minuta mente visitato dal Ministro. Egli si sofferma dinanzi ai loculi che accoglieranno i resti mortali dei Martiri della Rivoluzione. L'aniblente è tutto illuminato a luci ri flesse che danno Un maggiore ri salto allo splendore dei marmi che decorano fa cripta sotterranea, quindi S. E. Ciano risale e si sofferma un istante per firmare l'albo dei visitatori del Sacrarlo dei Caduti per la Rivoluzione. Poi, mentre una piccola folla di camerati è riuscita ad entrare all'ingresso della Federazione e lo ap f laude calorosamente, egli sale al grimo piano ove hanno sede gli uf- cl. Nel corridoio della Federazione sono schierati i membri dei due Direttori Federali, del GUF, gli ispettori politici ed amministrativi e tutte le principali gerarchie del Fasci Femminili con a capo la contessa Cavalli e i funzionari della Federazione. Un alto tonante saluto si leva dalla .folla del ge-j rarchl quando Galeazzo Ciano compare. Nello studio del Federale 11 Ministrò si trattiene con alcune personalità tra cui sono il Pode sta ing. Sàrtirana, l'on. Orsi, il Questore gr. uff. Murino, il conte Fossati, il colonnello Bourcet dei Carabinieri, i vice-Podestà Gloria e De la Forest é molte altre auto rltà. Tra i presenti è anche il ferito fascista. Franco Mazzantlni, ispettore federale, che nel '20 e '21 appartenne con Galeazzo Ciano alla squadra « La disperata » di Livorno. L'incontro tra i due vecchi compagni di squadra e di ardimento è stato affettuoso e cordia le. Nella grande sàia delle riunioni il Federale con poche espressive parole alla presenza di tutte, le principali gerarchle, offre poi allo squadrista un .simbolico dono che ricorda le fulgide ore della lotta negli anni della Vigilia. Il dono è ben gradito dal Ministro che alle devote espressioni di Piero Gazzotti risponde con amichevoli ed affettuose parole. Duce! Duce! Nella strada i vecchi fascisti chiamavano a gran voce 11 camerata squadrista Ciano che si affaccia ad una finestra e saluta cordialmente. Frattanto nella piazza Carlo Alberto si adunano l fascisti ed il'popolo. L'aspetto della adunata è veramente imponente. Tutta l'area della pur vasta piazza è gremita di folla; dalle vie adiacenti continuano a giungere -sempre nuove colonne che per non si sa quale legge di capillarità rie» scono ad Infiltrarsi nella folla. Ma poi. la piazza è letteralmente gre mita; anche sul monumento a Re Carlo Alberto sono saliti i carne rati più giovani che agitano fazzoletti-giallo-cremisi. Anche le vie adiacenti in breve sono affollatissime; via Principe Amedeo fino a piazza Carignàno è una testa sola e cosi via Carlo Alberto per alcuni isolati. Persin sotto la Galleria Subalpina vi è folla, come pure in via Cesare Battisti. Non una per sona potrebbe più entrare in piazza Carlo Alberto. A calcolare approssimativamente non meno di 60 mila persone erano presenti. Da questa numerosa massa di popolo sale possente e palpitante, entu siasta e travolgente un grido solo «Duce! », grido lanciato in tutti 1 toni di voce; voci argentine femminili e di bimbi, forti voci maschili tutte Insieme fuse in un solo potente formidabile urlo. «Duce! Duce! Duce! » invoca la folla che non si stanca di ripetere 11 magico nome In cui si riassume la rinnovata potenza dell'Italia Imperiale. E* l'anima di Torino fascista che vibra appassionatamente. Con Suesto immane grido che si leva alla folla le Camicie Nere ed il popolo di Torino esprimono a Ciano quello che è il più ardente desiderio della nostra città: « venga, il Duce a Torino ». Gli verrà incontro tutto il vecchio Piemonte guerriero, fiero delle sue tradizioni gloriose che hanno trovato nuova affermazione nelle battaglie della vigilia e nella conquista dell'Impero. La popolazione con questo grido indubitatamente intende rivolgere una viva preghiera al conte Ciano perchè egli voglia rendersi interprete del desiderio di tutto 11 popolo di Torino. Lo spettacolo è imponente e grandioso. La facciata posteriore ai Palazzo Carignàno è sfarzosa mente illuminata a luci riflesse ed accentua ancor più lo sfarzoso carattere di enorme scenografia che è proprio della sua architettura, Dai gruppi di lampioni la luce si diffonde su questa marea di popolo che si agita e continua incessantemente ad acclamare. Ad un tratto al balcone compare il Ministro degli Esteri avendo a fianco il Federale Gazzotti che lància ad altissima voce il saluto a S. E. Galeazzo Ciano. La folla risponde con un grido altissimo che sembra non voler diminuire; è ancora 11 nome del Duce detto, gridato, chiamato, invocato. Poi Galeazzo Ciano accenna a parlare e la folla si placa. S. E. Ciano ha rivolto un caloroso saluto alte Camicie Nere Torinesi ed ha esaltato il genio del Duce e la potenza dell'Italia Fascista. Un rinnovato formidabile grido saluta le nobili parole del conte Ciano che, mentre la folla fervidamente applaude, si ritira dal balcone. Ancora le Camicie Nere ed il popolo acclamano a lungo ed entusiasticamente. Prima dì lasciare la Casa Littoria S. E. Ciano ha per il Federale Gazzotti delle parole di viva affettuosa e cordiale simpatia ed esprime tutta la sua ammirazione per il saldissimo Fascismo di Torino solida e fedele. Mentre la macchina del Ministro lascia la Casa Littoria per raggiungere l'albergo viene circondato dalla folla che la imprigiona per parecchi minuti, mentre si levano dalla popolazione evviva ed alala. Alle ore 21,15, S. E. Ciano riparte per Roma. Una folla strabocchevole si è andata raccoglien¬ do sotto la tettoia, davanti alla saletta reale: folla di Camicie nere In divisa, ma soprattutto di pubblico, cui si uniscono i viaggiatori in partenza ed in arrivo ed il personale delle ferrovie. Gruppi compatti di fascisti con alla testa il colonnello Russi,' vice Segretario del Fascio di Torino, ingannano l'attesa intonando i canti della Rivoluzione. Pochi minuti prima dell'ora stabilita, la folla, come per un moto istintivo, ondeggia, i canti tacciono, succede un attimo di silenzio poi mille voci fuse in una sola martellano l'invocazione al Duce. Presentito dalla folla, ecco appare il Ministro degli Esteri, seguito dal Federale e da uno scintillante stato maggiore di gerarchi ed ufficiali della Milizia. S. E. Ciano percorre a f>asso bersaglieresco la fronte delo schieramento, rispondendo con il saluto romano, ma più ancora col suo luminoso giovanile sorriso all'uragano di acclamazioni della folla e raggiunge la sua vettura, ove sono ad aspettarlo S. E. 11 Prefetto e le autorità. Salito In .treno, 11 Ministro non tarda ad affacciarsi al finestrino, provocando nuovo scrosciare di plausi ed un grido sopra tutti insistente: « Vogliamo il Duce a Torino! ». Il Ministro è rimasto affacciato al finestrino sino a quando il treno si è mosso, più volte intonando, in uno con le Camicie nere ed il pubblico, gli inni della Rivoluzione. In tutti i cuori del presenti vibrava la gioia di avere affidato al giovane e sapiente Ministro, al fiero squadrista, al prode soldato la invocazione ardente scaturita dall'animo stesso di Torino: Rivedere, riavere il Duce, il Condottiero amatissimo, il restauratore delle-j fortune d'Italia, il Fondatore dell'Impero, il Capo e il Padre del popolo! • Torino che ha vissuto tutta la epopea del Risorgimento, dagli Inizi modesti ma già balenanti di eroismo guerriero di consapevolezza civile, di lungimirante saviezza politica, fino alle grandi tappe decisive, fino alla storica ripresa che, sotto il segno del Fascismo, doveva condurre la Na¬ zione a grandezza e potenza e dignità d'Impero, Torino sabauda e fascista, operala e universitaria, ha messo, nell'invocazione al Duce, tutto lo slancio del suo sangue, l'orgoglio della sua storia, l'Impeto del suo cuore. Ed è stata felice, Torino, di rinnovare il grido fedelissimo in un giorno che le è naturalmente tanto caro, in un fiorno di festa della Dinastia che n Torino crebbe a tutti gli ardimenti, in un giorno consacrato dalla presenza della maestà sacra del Re Imperatore. Questa invocazione Galeazzo Ciano l'ha udita nelle tonanti voci dei fascisti, l'ha letta negli occhi di tutta la cittadinanza. Egli, per certo, l'ha accolta con intima commozione, egli la porterà — offerta di cento e centomila anime — al Duce nostro. Con lo stesso treno è partito S. E. il Duca del Mare ammiraglio Thaon di Rével. Più tardi, a mezzanotte, è partito il Presidente del Senato, S. E. il cav. Luigi Federzonl. Gli imponenti funerali di Madre Eulalia Bosco La morte della pronipote di San Giovanni Bosco, Madre Eulalia Bosco del Consiglio generalizie della Congregazione Figlie di Maria Ausiliatrlce, ha avuto una risonanza vastissima; e ieri mattina, alle 9, si sono svolte le onoranze funebri con una imponenza inconsueta. Oltre a fitte schiere di enti, istituti e associazioni di Torino, comprendenti parecchie migliaia di persone, sono intervenute rappresentanze dei Collegi e delle Case di Maria Ausiliatrlce da Nizza Monferrato, già casa madre della Congregazione, da Alessandria, da Genova, da Livorno, dà Milano, da Padova, da Casale Monferrato, da Lanzo, da Mathi, da Mornese ,da Acqui, da Vercelli, da Novara, da Fossano, da Cuneo, da Spezia e da altri centri minori. Il feretro è stato portato a braccia per un lungo tratto del percorso da sei suore. Dietro il feretro erano i nipoti e le parenti di Madre Eulalia venute da Castelnuovo Don Bosco; e quindi una fòjla grande di rappresentanze, personalità del mondo insegnante, ex-allieve, ex-allievi salesiani, ammiratori e popolo. Pressu la salma era la Madre Generale, Luisa Vaschetti, la Vicaria generale Enrichetta Sortone e le componenti il Consiglio generalizie. Terminata la funzione funebre nella Basilica di Maria Ausiliatrlce, la salma .è stata trasportata al camposanto e tumulata nella cappella speciale delle Suore Salesiane. • ■ La XIII Mostra del Ciclo e Motociclo Anche quest'anno la primaverile Mostra del Ciclo e Motociclo di Torino avrà luogo verso la fine del prossimo mese di marzo nel locali del Palazzo delle Belle Arti al Valentino, e si svolgerà sotto gli auspici dell'Unione Fascista degli Industriali della Provincia di Torino, organizzata per mandato della stessa dalla locale Delegazione dell'E.N.A.P.I. • 11 Comitato Direttivo, presieduto dall'on. Vincenzo Buronzo, presidente nazionale della Federazione fascista degli Artigiani e dell'Ente Nazionale Artigianato e Piccola Indùstria (E.N.A. P.I.), 6 composto dai rappresentanti delle Organizzazioni politiche e sindacali della Città ed il Comitato- Esecutivo è presieduto dal camerata Carlo Garrii, coadiuvato dai camerati che già negli scorsi anni hanno dato la loro attiva e fattiva collaborazione. La Mostra del Ciclo e Motociclo è una delle manifestazioni tipicamente torinesi, che ha dimostrato una incessante vitalità ed un sicuro progressivo sviluppo nel trascorsi dodici anni di sua vita, favorendo con mezzi pratici e perfettamente idonei la produzione ciclo-motociclistica torinese, portando il suo più valido contributo alla battaglia per il prodotto italiano, contribuendo nel modo più efficace alla preparazione per la conquista dell'Impero, durante la quale la motocicletta fu il mezzo di trasporto più agile, più adattabile, più preciso. . Le adesioni sono gii. pervenute numerose alla Sode dell'E.N.A.P.I. in piazza Cavour 9, cosi che il sorteggio del posteggi verrà fatto domenica 13 marzo alle ore 10 nel Salone centrale del Palazzo delle Belle Arti al Valentino. Speciali iniziative, inserite- nel calendario della manifestazione che al effettuerà dal 26 marzo al 3 aprile, daranno una nuova tonalità di gagliardi», e di giovinezza a questa importante Mostra torinese, che, favorendo ed esaltando la produzione del mezzo di trasporto più popolarmente sportivo ed ormai entrato nell'uso normale per 1 eervizi militari, civili e privati, ha saputo conquistarsi la più larga simpatia ed il -più schietto interessamento della cittadinanza. Società < Amici dell'arte » La XXXVII Esposizione sociale La Direzione della Società c Amici dell'Arte» avvisa gli Artisti ohe la consegna delle opere per la XXXVII Esposizione sociale, l.a Mostra Provinciale del Sindacato delle Belle Arti Inizia oggi alle ore 14 e terminerà il giorno 5 marzo j>. v. alle ore 19. L'orarlo per la consegna, è stabilito: dalle ore 14 alle 19. Ohi porterà le opere alla Galleria Sotterranea della Nuova Via Roma, dovrà' passare dalla, via XX Settembre. Volontari del sangue Ecco i numeri vincitori della lotteria prò volontari del eangue estratta Ieri: 69669, 44027, 96978, 89195, 96168, 43*718, 77623, 78108, 76813, 66886, 88583, 66179, 60624, 14923, 69926, 98693, 96088, 64467, 84886, 79979.. La veglia a Palazzo Lascaris Questa sera a palazzo Lascaris ha luogo la grande Veglia ehe conclude « tutte » lo aerate danzanti del Carnevale. Manifestazioni di grazia, eleganza, signorilità che hanno laeciato e larderanno un lieto ricordo in tutti Voci della città ■ Milano ha dedicato a Francesco Tamagno una bella via nel nuovo rione della Stazione Centrale. Torino, che ha dato i natali al grande cantóre di «Otello», memorabile nella storia del teatro lirico, si è dimenticata del famoso « Cichin ». Egli non ha né un busto, nè una lapide, nè una strada-al suo nome. Eppure l'eco della sua voce è ancora nell'aria... Se si facesse una gara fra le strade per la ricerca della più mal tenuta la via Ciamarella, dietro le Officine Savigliano, all'Imbocco del ben asfaltato e ben tenuto corso Benedetto Brin, avrebbe, certamente II primato. La via Ciamarella, I frontisti della quale hanno pure pagato, a suo tempo, il -contributo di miglioria, è lasciata nel più squallido abbandono. La larghezza che dovrebbe esser* di 6 mètri è ridotta a 1,50. li fondo è pieno di buche e, quando piove, si riduce ad un impraticabile pantano. Si può contare in una prossima sistemazione? Tutte le notti, o quasi, In plaz za S. Carlo, c'è uri infelice che dorme sulla grata d'un albergo diurno, fruendo del -calore che esce dal locale delle cai daie. Non si potrebbe procu rare al tapino un rifugio ed eliminare cosi uno spettacolo penoso.nel centro della citta? L'O. N. D. e la fotografia Fra pochi giorni verrà Inaugurato presso la Sede del Dopolavoro Provinciale 11 laboratorioscuola e la sezione fotografica dell' O. N. D. Il Dopolavoro, conscio dell' importanza, della fotografia, come mezzo di manifestazione artistica delle masse, si è preoccupato di istituire un corso elementare tecnico-culturale, di fotogra fia. Un laboratorio modérnamen te attrezzato, con camere oscure e fornito di quanto necessario per il trattamento del negativo e positivo, è stato allestito. Tutti coloro che possiedono un apparecchio fotografico potranno quindi rivolgersi presso la segreteria dell'O.N.D. ed avere schiarimenti sul gruppo di recente formazione, 11 quale promuoverà mostre e mani festazionl di carattere vario, nonché gite domenicali foto-turistiche, alle quali potranno partecipare, a condizioni.speciali, gli iscritti al gruppo. Contemporaneamente si svolgerà 11 corso tecnico, che avrà ini zio il 4 marzo, alle ore 21, e du rerà circa tre mesi; le lezioni saranno serali, una tecnica e varie dimostrative oltre quelle pratiche domenicali all'aperto. L'iscrizione [al corso, che comporta anche l'uso del laboratorio e del materiale sperimentale, è tassata in lire 15: a motivo di speciali contingenze didattiche l'iscrizione degli allievi al corso è, per quest'anno, limitata al numero di sessanta Le Iscrizioni al gruppo ed al corso si ricevono ogni giorno dalle ore 9 alle 12,30, e dalle 15 alle 19 presso l'Ufficio Educazione Arti stlca del Dopolavoro Provinciale. Una moto contro un carro Poco'dopo le ore 21 venivano medicati all'ospedale delle Molinette l'agricoltore Mollo Cesare, di anni 23, e Feno Francesco fu Giuseppe, di anni 41, entrambi abitanti a Moncallert In strada Vlllastellone n. 41, il primo per una frattura della mandibola guaribile In 40 giorni ed il secondo per una ferita lacero contusa al sopracciglio destro e grave contusione al femore, guaribile in 26 giorni. I due Infortunati percorrevano poco prima la strada della Loggia sulla motocicletta del Mollo quando In regione Pilone investivano in pieno un carro trainato da un cavallo, condotto da tale Ortis Giuseppe. Sembra ohe il veicolo sia improvvisamente apparso fra la foschia che rendeva oltremodo difficile la visibilità. Motociclista investito e fra veniente ferito da un'auto Verso le ore 16 di Ieri, certo Giovati ni Boccate, di 48 anni, residente a San Maurizio Oanavese, méntre percorreva su.una motocicletta via Bologna, era investito da un'automobile guidata dal ventiquattrenne Mario Cavallari abitante la via l'eletto 36. Il Boccate riportava abrasioni alle mani e gravi contusioni al eapo per cui era rlco verato con prognosi riservata, Malora improvviso. - Ieri alle 12,10, mentre transitava nel pressi di casa, 11 quarantaseienne Domenico Cornino, abitante In via Consolata 1. era còlto da ma)ore -e si accasciava al suolo. Portato all'Astanteria Martini con la autoambulanza della Croce Verde veniva ricoverate ia osservazione, Bollettino demografico 28 febbraio 1958-XVI Nati vivi ....... 31 Nati.vivi e morti prima della denunoia . . '. 1 Nati morti ..... 2 Morti 41 Matrimoni trasoritti . .- 45 Dal 21 al 27 febbraio 1938 Nati vivi . ' 210 Nati vivi e morti prima della denunoia ... 2 Nati morti ..... 6 Morti .... , . , 198 Matrimoni trasoritti . . 15 STATO CIVILE . 28 febbraio 1938-XVI Aivano Caterina fu Giuseppe, a. 68, di Toii uo, casalinga, corso Mom-alicri 19 —- Marzanò Carolina in. Agnesonn, 55. di Buttigliela d'Asti, casalinga, via Nizza,223 — Anione Anna v. Lanza, a. 66, di Cervasca, pensionata, corso Keg. Margherita 99 — Faoohinotti Ciulia v. Bodariotti, a. 73, di Torino, agiata, via Morosi ni 17 — Grand'uff. Fantino Giuseppa fu Matteo, a. 74, di Chiusa Fesio, medico chirurgo, via Sacchi 44 — Dall'Agnol Angelo. fu Giov. Batt., a. 77, di Cismon, pensionato, via Baya 3 — Bianco Giuseppina V. Pia, a. 67, di Agitano d'Asti, casalinga, via S, Massimo 65— Homo Anna v. Almioi, a. 67, di Chiari, agiata, corso Francia 19 bis — Teghillo Maria v. Raoco, a. 74, di Viù, casalinga, corso. Keg. Margherita 198 — Branoolini Aldo di Luigi, a. 18, di Treviso, elettricista, corso Dante 97 — Baravano Agostino di Spirito, a. 42, di Mondovì, esercente, via 8. Paolo 5 — Saohero Carlotta v. Sommi, a. 73, di Candii, agiata, via Frejus 4 — Saragat Ciòvanni fu Pietro, a. 82, di Sanluri, avvocato, via IV Marzo 5 — Coffy Eugenia Maria v. Zamboni, a. 80, di Torino pensionata, piazza Barcellona 45 — Ciola Ferdinando tu Carlo, a. 62, di Torino, pensionato, via Garibaldi 19 — Cisaro Anna di Rinaldo, g. 15, di Torino, via Cournour 2 — Cortese Teresa v. Bianohetta, a. 74. di Drilento, agiata, via Desana 6 — Compairs CiòVanna fu Luigi, a. 87, di, Torino, agia ta, via Chic ri 15 — Barbera Lucia m. Barbera, a. 59, di Biella, agiata, via S. Frane, da Paola 21 — Parmeggiani Giuseppe fu Carlo, a. 64, di Keggio Umilia, ingegnere, corso Regio Parco 2 — Mestre Ortensia fu Francesco, a. 75, di Trieste, casalinga, via d'Allery 15 — Cilardi Ciovanna m. Andreone, a. 77. di PIuo Tor., casalinga, via Borgofranco 25 — Benna Toresa m.. CodaZabetta, a. 60, di Prolungo, agiata, via Villa della Kegina 28 — Cennero Maria Elisabetta in. Baioooo, a. 60, di Carignàno, casalinga, corso Vercelli 7 — Pomba Carolina fu Giovanni, a. 74, di Nichelino, casalinga, via Gioberti 26 — Feria Quintino fu Giov. Batt., a. 68 di Trivero, impresario stuccatore, via A. Peyron 46 — Franto Ciovanni fu Antonio, a. 76, di Torino, agiato, córso Gdòv. Lanza 92 — Ollivaro Luigia fu Michele, a. 90, di Torino, casalinga, via Lomellina 40 — Malinverno Carlo fu Giovanni, a. 72, di Olcenengo, manovale :— Nani Merenziana di Luigi, a. 19, di Ottone, berrettaia t- Laderman Fedele fu Antonio, a. 84, di Torino, orologiaio — Raviolo Margherita m. Corio, a. 35, di Moriondo Tor., casalinga — Bea Pietro di Antonio, a. 34, di Torino, elettricista — Ciranni Silvana di. Carlo, a. 4, di Tripoli —' Sacco Giuseppe fu Giacomo, a. 79, di Tronzano manovale — Soarrione Angela suor Umiltà, a. 72, di Mirabello .Moni'., suora — Leonardo Rosa fu Francesco, a. 23, di S. Mauro Tor., operaia — Bertinetto Luigi di Antonio, a. 19, di Piossasco, panettiere — Lunati Angelo fu Domenico, a. 60, di Camino, contadino — Mazzarino Aldo fu Luigi, a. 26, di Svizzera, meccanico — Saracco Francesco fu Giovanni, a. 72, di Antignano d'Asti, elettricista. Seguendo la Cronaca AVIGDOR Stoffe per arredamento Tendaggi « Tappeti L'estrazione della « giornata del rimborso » per 11 mese di febbraio, avrà luogo, nei locali della Ditta, via S. Francesco d'Assisi n. 14, domani, t marzo, alle ore 19, alla presenza del Regio Notalo, dell'Amministrazione Finanziaria e di quanti vorranno assistervi. PASTA DI NAPOLI Avviso ai buongustai!... 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Beikefn - 21,16: « Un bacio é nulla più » di Ilalasi (Prezzi popolari). ROSSINI (0.» Marion-Durot-VIolette)— 15,15: «Oi-n-Ci-Là» di V. Ramato 21,15: «Donna perduta» di Pietri. TEATRO DI TORINO — 0»e 21: Concerto sinfonico diretto da A. Votto. ESPOSIZIONE VENDITA LAVORI FEMMINILI, è aperta Uno ai 16 marzo dalle ore 9-12 e 14-19 in via Bertela' 43. IMPERIALE: 17; 21: Danzc.S. Carlo 1. CAY DANZE: Veglia Une curnevale. ROSSI DANZE: ore 16; 21 prolungata. SAVOIA: Veglione fine carnevale. CIRCOLO IMPERIALE Piazza S. Carlo, 1 Stasera, ore 21 Grande serata ADDIO CARNEVALE Ricchi doni. Prenotare 46-819. Al Varietà MAFFEI ore 17 e ore 22 Grande Comp. Riviste Piero Pieri con 11 famoso « Balletto Sparks ». Spettacoli cinematografici VITTORIA: «La lucciola»con Jcannctto Ma-c Donald, Allan, J., Warren W. Inizio lo apett. ore 14,45-, ult. ore 22. AMBROSIO: Serata tragica, con Zarah . Lehander. Theo Lingen. A. Horbigej. CORSO: «Sottomarino D-l » con Pat O'Brien, Vt, Morris, G. Brent. Ult. CHIARELLA: «Caffè Metropole » .con L. Young, T. Power, A. Menjou. Sulla scena Comp. "« Italia canta». Succ. BALBO: Quel diavolo di ragazza!, con D. Darrieux, À. Prejean, Baroui. IDEAL: Casta Susanna e Gran Varietà, STATUTO: Fuoco liquido-(giallo-Metro) Pranchot Tone, M. Evans, J. Calleja e « Sotto zero » comica con Crik-Orok, ALPI: «Elisabetta d'Inghilterra». Succ. NAZIONALEi Anime sul mare. Cooper. MAFFEI: Eravamo 7 sorelle e Rivista. MASSIMO: «La buona terra» colosso Metro con Paul Munì e Luisa BaJncr. ITALA: «Il Dottor Antonio». Ultime. TORINESE:' Il Conte di Brechard. Ult, SAVOIA: «Il Conto di Brechard». OLIMPIA: «Voglio danzare con te».' IMPERIALE: «Allegria». Wohlbrlick. SOCIALE: Segretaria. Miriam Hopkins. DIANA, ore 16, Pugnale scompano. L. l VINZACLIOi «L'ebbrezza dell'oro», P. NUOVA : «S.O.S. apparecchio 107», I FRATELLI MARX il grande triumvirato dell'allegria; I "FRATELLI MARX pirotecnici, sorprendenti, incredibili; I FRATELLI MARX paradossali, elettrizzanti, sbalorditivi; I FRATELLI MARX assurdi, metafisici, sconcertanti; I FRATELLI MARX acrobatici, musicisti, enciclopedici domani all'AMBROSIO nel film Metro Goldwyn diretto con Indiavolato spirito da Sam Wood: UN GIORNO ALLE CORSE Stravagante ed esilarantissima commedia Ippico-sentlmentale In cui si rivedranno: Allan Jones (il tenore de « La lucciola ») e Maureen O'Sullivan. Oggi ultime di « Serata tragica* conZarah Lehander. BALBO Oggi ultime repliche di QUEL DIAVOLO DI RAGAZZA! con DANIELLE DARRIEUX nuova trionfatrlce di Hollywood, Domani un'attesa novità: L'ALLEGRO CANTANTE col tenore MANURITA Germana Paolierl, 1 Fratelli De Rege, Rubi Dalma, Vandlna Guglielmi e G. Barella. E' un film comico-musicale diretto da Gennaro Righelli per la Juventus Film, CHE COSA E' LA GELOSIA ? Un sentimento? un'abitudine» un difetto? una moda?... Se cosi e non slate gelosi, polche LA GELOSIA NON E' DI MODA Ve lo diranno in questo delizioso e piccante film Virginia Bruca Warner Baxter, Loretta Young, Al Cinema CORSO da domani. (20 th Century Fox£ NAZIONALE: GARY COOPER in: «.Anime sul mar»». Il conte Ciano fra le Camicie Nere e il popolo torinesi