La prorompente manifestazione di Torino ai Sovrani in occasione delle nozze del Duca di Genova

La prorompente manifestazione di Torino ai Sovrani in occasione delle nozze del Duca di Genova La prorompente manifestazione di Torino ai Sovrani in occasione delle nozze del Duca di Genova Za celebrazione religiosa - /I corteo regale - Gli augusti Coniugi alla Consolata - Tutti i fiorì della Sposa offerti alla Vergine Protettrice di Casa Savoia -La gioia della cittadinanza espressa da una immensa folla acclamante al Re Imperatore alla Regina Imperatrice e alla augusta Coppia - la partenza dei Reali-1 Duchi di Genova sulla riviera del Garda A Galeazzo Ciano - inviato del Capo del Governo al sacro rito una enorme moltitudine grida l'appassionata devozione al Duce / pochi privilegiati che hanno avuto ieri mattina ia fortuna di assistere alla' solenne cerimonia che ha unito in matrimonio 8. A. R. il Principe Ferdinando Buca di Genova con.la nobile signorina Maria Luisa Alliaga dei conti di Ricaldone non possono dimenticare la bellezza e il fasto di queste nozze alle quali presenziavano Sua Maestà il Re Imperatore, Sua Maestà la Regina Imperatrice, Sua Maestà la Regina Giovanna di Bulgaria; e con i Principi di Piemonte e la R. Principessa Maria di Savoia i Principi delle Case di Ge- • nova, di Aosta e di Baviera e le Loro Eccellenze Conti Calvi di Bergolo, alti dignitari ed alte autorità, e personalità. Là Real Cappella del Crocefisso trasformata per l'occasione con velluti e broccati cremisi, e con una ricca ed artistica ornamentazione di foglie verdi e di garofani bianchi, è degna cornice del suggestivo pittoresco quadro in cui primeggiano gli Augusti personagr gi. Dall'alto del baldacchino, dalla cantorìa e dal cornicione scende una luce diffusa a dar risalto e vita alla vaporosità degli abiti delle Auguste signore, a rendere più abbaglianti gli splendori delle divise. All'inginocchiatoio di velluto rosso postò al centro del presbitèrio vicino all'aitar maggiore sono gli augusti Sposi. Il Duca di Genova in divisa di ammiraglio porta il Collare della Santissima Annunziala; al suo fianco è Maria Luisa di Ricaldone. La lucentezza del crespo satinato dell'abito .della sposa è smorza to dal vaporoso velo che dal capo, dove è fermato con un serto di fio ri d'arancio, scende sulle spalle e si. distende in lievi pieghe sui gra di ni del presbiterio fino oltre la balaustra, dovè a sorreggerlo sono due graziose bimbe in candide vesti. Il Sovrano, in alta tenuta, siede fra S. M. la Regina Imperatrice e la figlia S. M. la Regina di Bulgaria. La Sovrana ha un.elegante abito bianco che un ricco velo di una lievità eterea completa; la Zarina Giovanna veste in rosa ed il velò armonizza con la tinta dell'abito. Nei primi banchi che uhdrappeggio di velluto rosso ricoprono e bianchi garofani adornano, vediamo la principessa Maria di Piemonte, a cui un vestito di un bianco perlacea laminato d'argento mette in maggior rilievo la naturale grazia; la Real Principessa Maria di Savoia in un superbo vestito di trina color crema, e la contessa Jolanda Calvi di Bergolo abbigliata con un elegantissimo vestito azzurro. Tutti quei vestiti muliebri in cui si alterna la più ricca gamma di mezze tinte, dal viola azzurrato, all'arancione pallido, dal color di madreperla algrigio perlaceo, formano una vivente fioritura di una soavità indicibile. Dai veli che aggiungono grazia all'abbigliamento, sporgono le capigliature dorate o di un nero azzurrastro e le argentee chiome delle anziane signore. Scorrendo con lo sguardo fra quella eletta schiera di dame ritroviamo nella memoria insieme a» nomi delle Principesse che ci sono famigliari quelli delle più antiche e aristocratiche casate di tutta Italia. Fra le tante scorgiamo la contessa Morosini di Venezia, checonserva inalterata quella sua a/-fascinante espressione di grazia e .di dolcezza. Tutte queste auguste ed illustri • , n i i r o i e e o o a a , e a o e e e o a d signore, quando la Sposa è passata fra loro per recarsi all'altare, l'hanno salutata con sorrisi di vivissima simpatia, hanno ammirato la sua squisita eleganza e quell'espressione di innata modestia e di grande bontà che le irradia il viso di una luce nuova. E Maria Luisa di Ricaldone ha risposto con sorrisi ai sorrisi, con lieve chinar di capo agli omaggi dei Principi e dei gentiluomini, mentre le gote le si coloravano di un lieve rossore che aggiungeva ancora maggior grazia alla sua naturale bellezza. Ottenuto il consenso del Sovrano il Cardinale Arcivescovo adempie alle formalità proprie delle nozze. Il Porporato legge gli articoli di Stato civile; ed alla, sua richiesta risponde il « sì » sicuro del Principe e il « si » più sovimesso, perchè' pronunciato con intima commozione dalla Sposa* L'aito viene recato a Sua Maestà il Re Imperatore che vi appone l'augu sta firma; poi il Duca di Genova e la neo-Duchessa di Genova sottoscrivono. Dopo gli Sposi appongono le auguste firme il Principe di Piemonte e il Duca di Bergamo testimoni dello Sposo e il Duca di Pistoia e l'ammiraglio Cavagnari testimoni della Sposa. Il Presule firma in calce. Vi è uh attimo di ancor più grande vivissima. commozione cui aggiungono un suggestivo alone di poesia le musiche e i canti che scendono dalla tribuna. Dopo la Messa pronunciata Pro Spensi, e dopo le nobili parole che il Cardinale rivolge agli augusti Sposi, ai quali comunica l'aposto lica benedizione inviata da Sua Santità, e dopo aver invocato sul loro capo tutti i celesti doni, mentre si eleva il mottetto del Perosi: « Laudate Dominum omnes gentes », il primo Mastro di Cerimonie conte di Sant'Elia ordina il corteo nuziale. Apre l'augusto corteggio S. A. R. il Principe Ferdinando Duca di Genova che dà il braccio alla sposa S. A. R. la Duchessa Maria Luigia di Genova. Seguono l'augusta coppia: Sua Maestà il Re Imperatore e Sua Maestà la Regina Imperatrice; poi S. A. R. il Principe di Piemonte a braccio di S. M. la Regina Giovanna di Bulgaria; S. A. R. Mons. Giorgio R. la Prin¬ cPSrSpilPADMcBBrsdGasgtdhj.<M Baviera' con S. A ttpcsbtlebgcpPcpluaaDpspppvdGpv ipessa di Piemonte; S. A. R. il rincipe Conrad'di Baviera con ua A. R. la Principessa Maia di Savoia; S. A. R. il Duca di poleto con S. A. R. la Princiessa Bona di Baviera; S. A; R. Conte, di Torino con S. A. R. la Principessa Mafalda .d'Assia; Sua A. R. ' il Duca di Bergamo con la Duchessa di. 'Anticoli Corrado Massimo; S-. A. R. il Duca di Aioria con la Principessa Amalia di Baviera; S. E. il Conte Calvi di Bergolo e il Duca di Anticoli Corado. Nella sala, dei Paggi, alla preenza dei Sovrani, dei Principi ella Real- Casa e delle Case di Genova, Aosta e Baviera, e degli ugusti Coniugi, avviene la tracrizione dell'atto nuziale nei re gistri del .Senato. In rappresen- zfzvtclS'nttpomgfinanza del Duce, funge da notaio.della Corona S. E. il conte Galeaz-\ La città, infatti, cosi nei quartieri periferici come al centro, è tutta una tripudio di gioia: essa partecipa al lieto avvenimento con la spontanea devozione del suo vecchio e gagliardo cuor.e sabaudo. Il tricolore garrisce, nella tiepida mattinata primaverile, dale finestre di tutti i palazzi'pubblici e di' infiniti edifici privati, gettando a profusione sulla folla che si assiepa nelle vie e nelle piazze i colori sgargianti della Patria. Fino dalle dieci quella che viene chiamata, rispetto alla più vasta piazza Castello, la Piazzetta Reale, ma che in realtà è a sua volta una' vasta spianata, comincia ad animarsi. Attraverso il cancello aperto, sui cui alti pilastri i due Dioscuri sembrano pur essi compiacersi della intima festa che si sta- svolgendo nell'antica Reggia, passano i primi aggruppamenti di popolani che affluiscono dal sottopassaggio del Giardino Reale, da via Verdi, da via Po, e poi ancora da via Roma, vìa Pietro Micca, via Garibaldi, mentre altri folti gruppi salgono da Porta Palazzo per via Venti Settembre e le altre vie zo Ciano di - Cortellazzo, e da ufficiale di stato civile-8. E. Federzoni presidente del Senato coadiuvato nella trascrizione dal segretario generale dell'Alta. Camera comm. Alberti: Presiedono,- quali testimoni S. E. il gen. Tua è S. E. Baratone. .Le Loro Maestà accordano poi udienza al Cardinale Arcivescovo e dopo il Principe della Chiesa a S. E. il conte Ciano, a S. E. Federzoni e agli al-tri illustri personaggi presenti: La cerimonia è finita, ma mentre i Sovrani e % Principi stanno per lasciare la sala, giunge, nonostante il colossale spessore delle mura del reale palazzo, a risvegliare gli echi dello stòrico edificio, l'acclamare fervente, appas stonato- della folfr che. si stipavidiI/t i«!«4*flf frt T? ohi a o o /fi7/i liftnella piazzetta Reale e che dilagacome una prorompente marea oltre i cancelli, in piazza Castello. adiacenti sfociando nella Piazzet- ta Reale da piazza San Giovanni.'Di cinque in cinque, minuti, il movimento si fa più intenso: lapiazzetta comincia a nereggiare. E' il popolo più genuino in tutte le sue pittoresche gradazioni cheaccorre per acclamare il Re e l'Au- gusta Coppia. Donne che hannoabbandonato momentaneamente le loro case, operai che hanno potuto ottenere il permesso di uscire un'ora prima dall'officina, studenti universitari, fascisti, avanguar-disti, massaie rurali, impiegati, commessi, commercianti, indu-striali: c'è in breve tutta la folla delle grandi dimostrazioni patriot- tiche. Ma in mezzo a questa folla — tipica espressione del costume fascista — vediamo mescolati, in affabile dimestichezza, gerarchi, ufficiali dell'Esercito e personalità della vita cittadina. Ecco l'on. Andrea- Gastaldi, e con lui l'on. Bernocco, l'on. Sandro Orsi, l'on Bardanzellu; ecco il generale deiCarabinieri Reali Cantù; ecco ca-merati in divisa della Federazionedei Fasci, esponenti dei Gruppirionali, ed ecco, incolonnati dietroportacarte!li con l'indicazione del- , i„fine la rispettiva fabbrica, operai edliloperaie. stAlle undici la Piazzetta Reale e Stutta la parte di piazza Castello' che la fronteggia, rigurgitano diitouna motitudine che ormai sale a Mparecchie diecine di migliaia di i aunità. Lo spettacolo è meravi- Fglioso. '.laUn clamore dapprima contenuto, poi esplodente in grida di in-!, vocazione, si alza dalla piazza. Le ! grida, espresse successivamente in forma cadenzata, hanno una sola espressione: Savoia? Tutti gli occhi sono rivolti alle finestre del Palazzo. E con le grida i canti in coro appassionato e gigantesco. La folla è come sospesa con lo, sguardo alla finestra centrale dai cui dovranno spuntare i regali per- j sonaggi. E' mezzogiorno. j Allora, d'improvviso, dopo un leggero agitarsi delle tendine dal- i l'interno, la finestra si apre e due valletti stendono sul davanzale un drappo color granata. Appare primo il Re,'poi si affacciano, alla sua destra, la sposa, alla sinistra 10 sposo. Sua Maestà leva in alto 11 braccio a salutare. Dalla folla prorompe un'acclamazione ardente, grandiosa, che ripercuote i suoi echi sino ai punti più lontani. Fazzoletti e cappelli sono agitati con ritmo incessante mentre le grida di: Viva il Re! Viva i Duchi di Genova! Viva Savoja, assumono tonalità di entusiasmo delirante. Il Re e l'Augusta Coppia accolgono la manifestazione di affetto e di toccante dedizione, con visibile compiacimento, espresso con cenni del capo e delle mani. Poi; si ritirano. La finestra rimane1 tuttavia aperta e la dimostrazione si rinnova con maggior impe-j to, invocando questa volta anche | il Principe Umberto. Sua Altezza Reale, cosi insistentemente chiamata, si affaccia poco dopo con la Duchessa Maria Luigia a una finestra di fianco. tra nuovi applausi scroscianti, Sua Maestà e gli Sposi riappaiono ancora alla finestra centrale; quindi si ritirano definitivamente. Dalla piazza l'urlo della moltitudine echeggia ancora a lungo « Savoja!». Subito dopo i Sovrani e i Prin ^ ritirano nel loro apparta t . . _ c c menti; ma per breve ora. ' Di 11 a poco, infatti, come per l'andata in chiesa, le Auguste persone si riuniscono nuovamente nella Sala dei Paggi per recarsi a palazzo Chiablese dove avrà luogo la colazione nuziale. Attraverso la galleria per un passaggio interno i Sovrani, la Regina Gio! ™nna e la Principessa Maria cji ! Savoia giungono ■alla soglia dei ! appartamento del Duca di Pisto|,a.dov.e ad incontrarti e ad. osse ! q.u,arI1 trova S' R- 11 p™|clPe Ferdinando Duca di Genova, j La colazione ha luogo nel sa !lone deSu arazzi. Al centro del!,a tavola, con le spalle volte al IH ! S caminetto, siedono S. M. il Re Im pératore e S. M. la Regina Imperatrice. A lato del Sovrano sono S. M. la Regina Giovanna, S.A.R. Principe Conrad di Baviera A. R. la Principessa d'Assia; |S. A. R. il Duca di'Pistoia; la si gnorina Alina Ricaldone; S. E. il ; grande ammiraglio Duca Thaon di Revel; la contessa Petroff; S. E. l'on. Federzoni; il gen. marchese Asinari di Bernezzo; S. E. Catalano e S. E. Ricci. A lato di Sua Maestà la Regina sono S. A. R. il Principe di Piemonte; S. A. la Principessa Reale Maria di Savoia; S. A. R. il Duca di Spoleto; ila Duchessa Anticoli Corrado jS. E, il. conte Galeazzo Ciano di I Cortellazzo, la signorina d'Invrea; S. E. il conte Calvi di Bergolo; il ;Duca di Anticoli Corrado; S. E. !on. conte Mattioli Pasqualini; S. E. il dott. Baratono; il conte di Castelletto e S. E. l'ammiràglio Salza, Di.fronte a S. M. il Re Imperatore siede. S. A. R. la Duchessa Maria Luigia di Genova; di frónte alla Regina S. A. R. il Principe Ferdinando Duca di Genova. A lato della Duchessa . di Genova sono: S. A. R. Mons. Giorgio di Baviera; S. A. R. la Principessa Bona di Baviera; S. A. R. il Conte di Torino; la Principessina Amalia di Baviera; S. A. R. il Duca d'Ancona; S. E. il gen. Tua; S. E. Ferri, e il grand.- uff. Piero Gazzotti. A Iato del Duca di. Genova sono: S. A. .R. la Principessa di Piemonte; S. Em. il Cardinale Arcivescovo Fossati, S. E. la contessa Calvi °i Bergolo; S. A. R. il Duca di Bergamo;'la Duchessa Cito di Fllomarino; S. E. il genVercellino; S. E; il gen. Aimonino e il conte Foscàri. A capo tavola a sinistra siede il Podestà di Torino gr. uff. Sartirana; a destra il Podestà di Venezia grand'uffAlverà. ' Nel primo pomeriggio, seguendo- un'antica e pia tradizione di Casa Savoia, i due Augusti Sposi si recano per una visita di devota preghiera al Santuario della Consolata. Già l'altro ieri il Duca di Genova manifestava la sua devozione alla Vergine protettrice di Torinoringraziando il Rettore del Santuario che gli aveva inviato in omaggio una copia fedele del venerato quadro di San Luca in artistica cornice di stile antico. Ecco il testo del telegramma: « Cari. Giuseppe Cappella, Rettore del Santuario della Consolata. — Il dono che la S. V. R.ma ha voluto cosi gentilmente inviarmi non poteva giungermi più gradito perchè mi assicura la benedizione della Madonna della Consolataprotettrice da secoli della mia Ca- sa, in questo giorno cosi importante della mia vita. — Ferdinando di Savoia Duca di Genova».Nelle prime ore pomeridiane di ieri- S.A.R. Maria Luisa di SavoiaGenova mandava al Santuario tutti i. fiori ricevuti in omaggio per le nozze. Due autocarri carichi di cesti di magnifici fiori si sono fermati alla porta del tempio e poco dopo il Sancta Sanctorum 'era trasformato in una profumata serra" rigurgitante di corolle. Alle 16 in punto, poi, gli Augusti Sposi giungono in automobile alla soglia del Tempio. Li accompagna l'ufficiale di ordinanza del Duca, capitano marchese Dal Pozzo, in alta uniforme. O' Duca e la Duchessa vestono l'abito da passeggio. Ossequiati all'ingresso dal Rettore del Santuario, e acclamati fervidamente dalla folla che sostava davanti alla chiesa, i Duchi di Genova en- travano e si- dirigevano verso l'ai- tare, davanti al quale erano dispo-sti due inginocchiatoi. Essi rima-nevano cosi proni in preghiera per alcuni minuti. Quindi passavano a visitare la cappella che ospita le statue delle pie Regine Maria Teresa e Maria Adelaide. Compiuto l'omaggio gli Augusti sposi uscivano dal tempio e ri cevevano ancora le acclamazioni della folla mentre risalivano in automobile. La macchina partiva rapidamente portando Ferdinando e Maria Luisa di Savoia-Genova verso il Lago di Garda, sulle spon- de del quale essi trascorreranno, in raccolta, intima gioia, i primi giorni della luna di miele. Alle ore 16 col treno reale leLoro Maestà il Re Imperatore ela Regina Imperatrice hanno la- sciato la nostra città. Duranteil percorso della macchina reale attraverso le vie cittadine i So- vrani sono stati fatti segno a fer- vide dimostrazioni di affetto daparte della popolazione. Nella sa- letta reale i Sovrani sono stati os-sequiati da S. E. il conte Galeaz-zo Ciano, da S. E. Federzoni edalle "massime "aut7ritV7ittadineJ_ „ Era presente alla partenza co- me all'arrivo dei Sovrani il que- store di Torino gr. uff. Murino. Pure nel pomeriggio è partito per Milano con il treno delle 15,08 S. A. R. il Duca di Spoleto. Ieri poi, S. A. R. la Principessa di Piemonte, accompagnata dai Principi Di Mirto, ha visitato a Lucehto la casa della Madre e del Bambino. A ricevere l'augusta Visitatrice era la vice presidente dell'O.N.M.I., marchesa Ghislieri, alla quale Ella ha espresso, al termine della visita, parole di vivo compiacimento. L'augusta Principessa si è pòi recata a Palazzo Lascaris dove ha visitato la Mostra delle pittrici partenopee Filiasi e Dinella. Sua A. R., ricevuta dalle due artiste e dal Presidente dell'Unione Provinciale Professionisti e Artisti, avv. Majorino, ha attentamente esaminato le opere esposte ed ha voluto esprimere alle Artiste napoletane il Suo vivo plauso. Il Principe e la Principessa di Piemonte si sono poi recati al ÌReal Castello di Racconigi insie ime a S. M. la Regina, Giovanna di Bulgaria e dopo breve sosta sono ritornati a Torino. Anche in questo fatto è una riprova dell'affetto che lega il Principe e Principessa di Piemonte e la Regina Giovanna di Bulgaria all'antico castello di Racconigl che riedrda agli Augusti Reali personaggi tanti fatti che si ricollegano alla loro infanzia ed alla loro prima giovinezza. Ieri sera poi Sua Altezza Reale la Principessa di Piemonte ha lasciato la nostra città. L'Augusta dama ha voluto partire- in istretto incognito e si è recata a Monoalberi donde è salita sulla vettura reale agganciata al treno diretto che è partito da Torino alle ore 21,20. Nell'affettuoso grido con cui la popolazione torinese ha salutato Sua Altezza Reale la Principessa di Piemonte ed il Principe Umberto quando gli Augusti personaggi, acclamati a gran voce .'dalla folla sono comparsi dal bai1 cone di palazzo reale, è indubbia1 mente palpitato il reverente ed af fettuoso amore del popolo per la Casa di Savoia ed anche, segnatamente, per il grazioso Principino Vittorio Emanuele che ha allietato con la Sua nascita la gloriosa Casa Regnante. Molte opere benefiche sono sta- ! te disposte in occasione delle Au\ guste nozze. L'Istituto di S. Paolo, Per solennizzare tangibilmente con ; un'opera di bene il lieto giorno I che ha visto il felice matrimonio idei Duchi di Genova, ha accordaIt0 una erogazione di 10.000 lire all'a Piccola Casa della Divina ProvIvidenza che nella sua denomina- i?0"6 conserva tutta la modestia , e svo'Se una vasta °Pera di j assistenza, di redenzione umana e cari a. • A"che un a, tro Ente, che sem Pre*u caro a la generosità e alla !gentilezza della Dinastia sabauda ! « segnatamente alla augusta Casa i bucale di Genova, ha voluto fe; steggiare la faustissima ricorren- del grande Santo che l'ha fondata i za con un nobilissimo contributo J a favore d\ coloro che — fra i po I veri — più meritano la cura vi- gile e affettuosa dei buoni: poveri ed infermi sono invero coloro ai inova. quali l'Ente ha offerto il suo.pio ausilio. Infatti la Direzione della «; Pia Opera della Cucina Malati Poveri », della quale fanno parte delle elette signore della aristocrazia torinese, ha voluto ieri mattina distribuire dei viveri in modo particolarmente generoso e munifico. Sono stati consegnati dei cibi confezionati o da confezionare a seicento poveri appartenenti ad altrettante famiglie che indubitatamente eleveranno le loro più fervide preghiere ed i più affettuosi voti per la felicità dei Duchi di Genova. La consegna delle vivande e dei cibi è stata fatta personalmente dalle signore che presiedono alla benefica istituzione e che si dedicano con tanto slancio a questa opera di umana solidarietà. Senza alcun dubbio tra i. vari modi di solennizzare il fausto avvenimento, questo di compiere opere benefiche è quello più accetto e gradito agli Augusti personaggi della Casa Ducale di Ge* SAVOIA! POPOLO ACCLAMANTE UN ASPETTO DELL'IMMENSA FOLLA RACCOLTA IN PIAZZA CARLO ALBERTO MENTRE - PARLA IL CONTE GALEAZZO CIANO FERDINANDO E MARIA LUISA DI SAVOIA-GENOVA ALL'ALTARE DELLA CONSOLATA