Mazzoni e i suoi compagni ritrovati dal Maresciallo Balbo

Mazzoni e i suoi compagni ritrovati dal Maresciallo Balbo Mazzoni e i suoi compagni ritrovati dal Maresciallo Balbo Il Governatore, partecipando col suo apparecchio alle ricerche rintraccia a 260 Km. da Cufra in una vallata del Gebel, i tre sfortunati volatori incolumi ' a n o Bengasl, 28 febbraio. Il conte Mazzotti è stato ieri ritrovato dal Maresciallo Balbo, che ha partecipato direttamente alle ricerche. Nella giornata di sabato, a causa del tempo proibitivo, i voli d'esplorazione erano stati sospesi e si incominciava a nutrire qualche apprensione, essendo, come è noto, fin da mercoledì che l'apparecchio di Mazzétti e dei suoi compagni Binda e Foligno si èra sperduto nel deserto durante la tappa Hon-Zella-Tnzerbò-.Cufra del terso Raduno Sahariano, conclusosi ieri con l'arrivo a Tripoli. Si aveva solo qualche vago indizio, dal quale risultava che Mazzoni avesse superato l'oasi di Tazerbb, verso Cufra, e, data l'immenso zona sulla quale si dovevano effettuare le ricerche, riusciva alquanto difficile individuare il piccolo punto in pieno deserto e il cui colore quasi si confondeva con quello dell'apparecchio. Sabato a mezzogiorno, -non ostante le condizioni del tempo nell'interno della Libia, il Maresciallo partiva da Bengasi diretto, a Cufra, ma dopo il tramonto doveva atterrare nel deserto' a duecento chilometri da Cufra, ove giungeva poi ieri alle ore 7,30. 8- E. Balbo veniva subito messo\ al corrente sull'ultima situazione delle ricerche, che venivano intensamente riprese, nonostante le condizioni non favorevoli, e tosto egli stesso ripartiva per compiere un lungo volo d'esplorazione sulla vasta zona a sud e a ponente dell'oasi Sahariana. Il Maresciallo riusciva a rintracciare l'apparecchio di Mazzotti e alle ore 13,16 comunicava per radio il fortunato ritrovamento, apprestandosi ad atterrare vicino all'apparecchio. L'atterraggio riusciva felicemente e gli aviatori sperduti risultavano incolumi. Più tardi si apprendeva che l'apparecchio di Mazzetti era stato rinvenuto da S. E. ■ Balbo a 300 chilometri ad occidente di Cufra, in una vallata del Gebel. Dopo la partenza da Hon, avvenuta come si è detto mercoledì scorso, Massotti, nel tratto ZellaTazerbò, non avverti sufficientemente la forte deriva, in modo che fu spostato verso ponente, e superava l'oasi di Tazerbò, venendo a trovarsi nella zona delle dune, ove era impossibile atterrare. Dato il tempo da cui volavano, e non scorgendo la mèta, i piloti compresero di essere fuori rotta e, trovandosi sprovvisti di ^benzina, si diressero verso la regione montagnosa che si scorgeva in lontananza, e che era El Gebel nerastro. Là trovavano una distesa di serir, cioè una zona pianeggiante, cosparsa di sassolini, ove potevano atterrare felicemente. Incominciarono a razionare la loro provvista di viveri, in modo che invece di S giorni la loro scorta potesse durare quindici giorni, e attesero i soccorsi. In quei giorni il Maresciallo Balbo era in viaggio per la Libia orientale assieme a 8. E. Teruzzi e, appreso lo smarrimento, ordinava subito le ricerche affidandone la direzione al generale Briganti, comandante dell'Aviazione in Libia. Il Governatore inviava a questo scopo a Cufra venti apparecchi .militari, compresivi i quattro ritiratisi appositamente dal raduno. Durante le giornate di giovedì e venerdì furono volate 230 ore per le ricerche, percorrendo quarantaseimila chilometri. Durante la giornata di sabato nessun volo effettuato come si è detto, per le condizioni atmosferiche, e il solo volo fu quello del Maresciallo Balbo, che da Bengasi voleva portarsi ad ogni costo a Cufra. Durante questo volo fu obbligato ad atterrare per l'oscurità nel deserto di Calanscio, passando una notte all'addiaccio. Ieri, appena giunto a Cufra, S. E. Balbo ordinava subito la ripresa dei voli,. pdomcrefopfre tidnCznhsTracocon7,alara11vPslMGziIl'e dcocvlàrelubntrcohnaana partecipandovi egli stesso e avendo la fortuna di scorgere per primo l'apparecchio atterrandovi vicino, subito raggiunto dall'apparecchio del generale Briganti. Mazzotfi e compagni subito riforniti di benzina, . poterono riprendere il volo, arrivando a Cufra assieme al Maresciallo Balbo e al-generale Briganti. La località ove furono rinvenuti Màzzotti e i compagni è a 20,45 di longitudine e 24,25 di latitudine, a 260 chilometri a ponente di Cufra, a HO a sud-ovest di Tazerbò. All'arrivo a Cufra la popolazione indigena e il presidio italiano hanno accolto festosamente i dispersi e il loro salvatore. Con la quarta tappa BengasiTripoli si è concluso il terzo avioraduno sahariano. I tredici concorrènti rimasti in gara hanno decollato regolarmente da Bengasi nel tempo compreso fra le ore 7,50 e le ore 8,38 e tutti hanno atterrato all'aeroporto della Mellaha di Tripoli. Il primo ad atterrare è stato Vittembeschi alle ore 11,20. Hanno atterrato successivamente, e nell'ordine, Fouger, Parodi, Chierighìni, Pepin, Geissler, Grainz, D'Hoorc, Rosenthal, Maddalena, Richthofen, Trossi, Garrich. Si attende la promulgazione della classifica generale. G. Z. O trdndplmtnMgMgddszsngnflctaldhlsc