La XII Fiera intera! ricana inaugurata a Tripoli

La XII Fiera intera! ricana inaugurata a Tripoli La XII Fiera intera! ricana inaugurata a Tripoli Il discorso di S. E. Teruzzi , e : i ù r Trìpoli, 21 febbraio. L'inaugurazione della XII Fiera di Tripoli è avvenuta ieri secondo il consueto suggestivo cerimoniale. Lo schieramento imponente, che da pianga Italia si prolungava fino all'ingresso del la Fiera, era costituito, per lun go tratto del corsa Sicilia, dai reparti di colore, magnifici nelle loro candide uniformi, cui seguivano le salde formazioni nazionali della Divisione <Sabratha» e infine dalle ottimamente Inquadrate organiszazioni della gioventù italiana del Littorio e della gioventù araba dei Littorio. Il discorso inaugurale Nei pressi delle tribune era schierata la compagnia d'onore, con musica e bandiera, che ha reso gli onori alle rappresentanze del Partito, della Camera e del Senato, che hanno preceduto di poco l'arrivo di 8. E. Teruzzi, accompagnato da 8. E. Balbo e salutato con la Marcia Reale e Giovinezza e dai calorosi applausi della densa folla che gremiva le tribune sistemate nelle adiacenze, nonostante lagr'gia giornata ventosa, non intonaca al tiepido clima libico di questa stagione. Oltre tutte le autorità e gerarchie libiche e le notabilità indigene, si trovavano nella tribuna d'onore i consoli esteri e. la delegazione tedesca alla Fiera, capeggiata dal dott. Dressler, e in rappresentanza del generale von Epp, un gruppo di ufficiali dell'incrociatore Èmden, ancoratosi sabato nelle acque di Tripoli, mentre un nucleo di cadetti germanici era schierato davanti alle tribune: Subito dòpo l'arrivo S. E. Teruzzi, salito assieme a 8. E. Baino nella . tribuna, ricevendo l'omaggio delle autorità ha iniziato il discorso inaugurale, fra la vivissima attenzione della folla. Egli premette di essere orgoglioso di inaugurare la XII Fiera di Tripoli, cosi adempiendo al mandato commessogli dal suo Ministro, Capo del Governo e Fondatore dell'Impero, che nell'anno IV accettando l'alto patronato della Fiera; diede ad essa il suo inconfondibile suggello. Dodici tappe sono state superate da allora e sono altrettante vittorie. L'oratore prosegue affermando come questa manifestazione fieristica sia una eloquente affermazione della politica di colonizzazione che il Fascismo compie, dimostrando, come ha già dimostrato, di volar considerare la grande colonia nord africana, non quale campo di sfruttamento o comoda fonte dì tributi o di prodotti, ma come territorio di progressiva colonizzazione demografica. 8. E. Teruzzi conclude dichiarando aporta la dodicesima Fiera campionaria r"! Tripoli, in nome del Re Imperatore e per volere del Duce dell'Impero. Terminato il discorso tra i calorosi applausi della folla, S. E. Teruzzi, accompagnato dal Maresciallo Balbo e dal presidente della Fiera, on. Melchiorì, seguito dalle rappresentanze ufficiali e dalle autorità, si è recato all'ingresso del padiglione monumentale dell'Urbe, tagliando il nastro tricolore; quindi ha iniziato una visita minuziosa alle moltissime mostre. Dopo un'accurata visita ad alcuni padiglioni italiani, fra cui quello interessantissimo dell'En te per la cellulosa e la carta, ove erano esposti campioni di carte ottenute con l'alfa libica, paglia, grano, riso e canna comune, B. E. Teruzzi si è recato nel padiglione della Germania, ove è stato accolto dal fervido saluto del rappresentante del Reìch, il quale ha rilevato che anche in questa seconda partecipazione tedesca alla Fiera di Tripoli sono esclusi i prodotti di lusso, per documentare, attraverso tipici prodotti dell'industria germanica, lo sforzo del lavoro tedesco e la possibilità del traffici con questa terra africana d'Italia. Nel padiglione « Fiat » 8. E. Teruzzi ha esaminato con viva attenzione l'interessantissimo materiale esposto, portandosi poi vicinò al padiglione Fiat, ove ha visto in funzione un bellissimo modellino dell'autotreno, che ha recato un' magnifico progresso alle comunicazioni ferroviarie italiane, coprendo, fra l'altro, la distanza, Torino-Milano in cinquanta minuti. /I padiglione, che si presenta ottimamente attrezzato, contiene gli ultimi esemplari di vetture e autocarri usciti dalle grandiose officine torinesi, e documenta attraverso un grande diorama delle comunicazioni libiche, in funzione e in progetto, la parte che nel movimento rappre¬ srCvmdlNcTfcsmarnornlppzrlszsctdc senta la < Fiat » con le sue littorine e autopullman. Nel grandissimo padiglione dei Consigli dell'Economia Corporativa, l'illustre visitatore si è soffermato poi ad esaminare le mostre delle Provincie piemontesi, da Alessandria con i suoi cappelli, a Novara con i suoi tessuti, da Vercelli con il suo riso ,e lanerie, a Torino con un ricco campionario fra cui prodotti industriali come il classico vermut, dolci di varie specie e prodotti dell'abbigliamento. Dopo aver visitato molte altre mostre provinciali, S. E. Teruzzi si è trattenuto nel padiglione dell'Africa Orientale Italiana, ove si ammirano campioni interessantissimi della ricchezza mineraria dell'Impero, cereali, pelli, legnami caratteristici, oggetti di produzione artigiana, cotone, capok e altri prodotti che sintetizzano le grandi possibilità avvenire di quella terra conquistata dall'eroismo italiano. Un'altra interessante sosta è stata fatta al padiglione della Azienda Monopoli Banane, che espone, oltre splendidi caschi accuratamente imballati, altri prodotti derivati dal gustoso frutto tropicale italiano, fra cui bottiglie di Cordlal-banana, barattoli di farina e marmellate ricavate dalla banana. La mostra zootecnica, che è la creazione più significativa della Fiera, voluta da 8. E. Balbo, attrae lungamente l'attenzione del Sottosegretario, che ammira splendidi esemplari di cavalli di razza berbera e orientale, allevati in Libia, bellissimi agnellini nerissimi, nati da esperimenti d'allevamento di pecora Karacul, meravigliosi buoi derivati da incrocio collo zebù e cltri animali allevati nella colonia. Dopo ha visitato altri importantissimi padiglioni, fra cui quello delle grandi industrie, ricco di macchine agricole\ inhatàzemracacacedezicatudohasigicinoId—pmi vidvmcaqteStumstuqspledstmdrodi ogni specie, di automezzi a car-!la'tetutednnqpcssslestemmrhBaladvpfclaspsddadgnburante nazionale, prodotti tessili nazionali, campioni di rocce asfaltiche affiancati dal prodotto ottenuto. La premiazione dei rurali Quindi il Sottosegretario Teruzzi si è portato nell'ampio cortile del padiglione dell'artigianato della Libia, ove erano riuniti t coloni che hanno meritato il premio del Duce per benemerenze bonlficatrlcl. Dopo vibranti parole, pronunciate dall'on. Nannini, commissario delle emigrazioni interne, il Sottosegretario dell'Africa italiana ha premiato i rudi rurali, che hanno ricevuto con viva soddisfazione il tangibile riconoscimento delle loro fatiche da parte del grande Capo del nuovo Impero fascista. Dopo alcune altre visite, B. E. Teruzzi e S. E. Balbo lasciano II recinto della Fiera e si allontanano fra gli onori militari, preceduti e seguiti dagli elegantissimi zaptiè a cavallo, che scortano la berlina di gala. La folla, come già al mattino all'arrivo, ha rinnovato le calorose dimostrazioni di entusiasmo. Nel pomeriggio B: E. Teruzzi con 8. E. Balbo e le maggiori autorità, ha compiuto numerose visite alla città, fra le quali una alia nuova chiesa di San Francesco, che sorge nel quartiere della Dhara, una al villaggio beduino che nasconde i suoi nuovissimi cinquecento tucul fra la folta vegetazione dell'acquedotto, al nuovo sanatorio in avanzata costruzione in vicinanza di Porta Benito, al nuovo carcere, al quartiere delle case per mutilati, pressoché ultimato, alla caserma d'artiolieria, al centro di rieducazione minorile, all'ospedale psichiatrico, e infine all'albergo Uaddan, all'albergo Mehari e all'arena di Sclara Sciati. La sera ha avuto luogo al palazzo governatoriale un pranzo ufficiale, seguito da un ricevimento. G. Z. Ornato Lasddc