«Assenza ingiustificata» di Sefano Beckeffi al Carignano

«Assenza ingiustificata» di Sefano Beckeffi al Carignano «Assenza ingiustificata» di Sefano Beckeffi al Carignano .Quesacommeaaunspunto favolistico. Una studentessa di settima ginnasiale (siamo a Vienna), appassionatissima dello studio e della scuola, una mattina vuol starsene a casa perchè non sa la lezione, e dice d'essere ammalata. Grande spavento in papà e mamma che chiedono d'urgenza la visita di un professorone che abita 11 vicino. Il professore non trova nulla alla ragazza, che sta benone, ma se ne innamora subito. Non è un vegliardo il professore, non tocca i quarant anni ; ma Lilll è la primavera della giovinezza, è un fiore appena sbocciato; al suo contatto il professore sente nascere in cuore tutto ciò che la sua vita di studioso e di lavoratore non gli aveva mai concesso: una freschezza d'amore, una nostalgia... E dopo poco se la sposa. Ma Lilli passata cosi bruscamente dal banchi scolastici alla vita della gran dama si sente non certo infelice, ma inquieta, vuota, senza scopo. E da quella monelluccla che è, fa una bella pensata. Mentre il marito è in clinica, all'università, lei riprenderà la scuola; di nascosto, si intende, e prenderà il suo diploma, e un bel giorno dirà: vedete, in tutto questo tempo, io non sono stata a oziare e civettare come tante signore, ma ho fatto questo e questo... In realtà fa un sacco di corbellerie; combinare quella doppia vita non è facile; se a. casa si comporta come una scolara, a scuola non riesce più ad essere la allieva diligente, svelta, puntuale, di una volta. Nascono dalla strana situazione mille equivoci, e anche scandali o mezzi scandali, come quando è sorpresa da una direttrice al cinematografo In atteggiamenti troppo teneri con un bell'uomo (ed era suo marito). Con quell'impegno di non dir nulla al suo Carlo, Lilli complica anche di più le cose; e si arriva a questo, che per certe coincidenze Carlo si mette a sospettare di lei e a un certo punto crede addirittura ch'essa si sia innamorata di un altro, un giovane studente (e non iè che il suo ripetitore), e insomma pensa al divorzio. Il tutto finirà innanzi al consiglio dei professori ove ogni equivoco o. sospetto è dissipato, ove Carlo ritrova più che mai nella Bua Lilli Suella cara e capricciosa grazia i giovinezza che cosi fortemente 10 aveva sedotto, e, ih più una tenerezza, una devozione che ci assicurano completamente sulla loro futura felicita. La piccola favola ha uno svol gimento gentile e leggero; vi sono quadrétti-ameni e maliziosi, e altri leggiadri; non si va a fondo; a volte il tutto si fa gracile gracile par quasi che la commedia si perda; si corre su un filo di innocente fantasia, evitando di inciampare nella realtà, o di spiccare voli troppo alti e repentini. E' una semplice variazione sulla vita e i sogni delle ragazze di scuola, da non prendersi troppo alla lettera, ma ove certi tratti caricaturali, e figurette di fanciulle, pungenti e vive tengono desta ognora l'animazione comica. La commedia è piaciuta assai. E anche, in gran parte, per opera degli interpreti. La Compagnia MenTchelli-GiordaMigliarl-Baghetti ha fatto ieri sera molto bene il dover suo; vivace, colorita, con un senso delle proporzioni, dei particolari, con un Impegno di gusto e di comicità davvero lodevoli. Dora Menlchelli ha tratteggiato quella candida sbarazzina di Lilli con. gentile bravura: allegra, accorta, amabile in una parte che si presta ai convenzionalismi, ha saputo essere spontanea e divertente. Corretto, espressivo, molto intonato il Giorda. Poi un gruppetto di giovani attrici briose, nella grazia acerba di quelle scolare ribelli e pasticcione: e ricordiamo particolarmente Hilde Petri, per-una felice e amena caratterizzazione; essa ha unito l'impeto scenico alla finezza dell'osservazione, e ha avuto momenti gradevolissimi. Altri nomi: la Beltrami, la Favi, la Emanuel li; e poi i tre Baghetti, il Migliali, il bravo Bizzarri. Tutti erano a posto, accuratamente ed efficacemente; e con quella fusione e quell'equilibrio che rendono sicuro e comunicativo uno spettatacelo. Sicché il pubblico si è divertito molto, e ha battuto le mani con simpatia, e insistentemente. f. b. JL

Persone citate: Baghetti, Beltrami, Giorda

Luoghi citati: Vienna